Poirino. Crisi Denso Thermal Systems. “Ancora difficoltà per l’automotive”
Binzoni (Fdi): “Preoccupa il succedersi delle situazioni di difficoltà delle aziende dell’automotive. Ma la crisi attuale è figlia della folle politica green imposta dall’Europa…”
Una nuova crisi vede coinvolta un’azienda del settore automotive. In questo caso si tratta della Denso Thermal Systems di Poirino, ditta controllata da una multinazionale giapponese che avrebbe annunciato 180 esuberi sui 700 dipendenti, a causa di un calo netto delle commesse valutabile attorno al 35%.
“Desta preoccupazione l’emergere di una nuova situazione di crisi: è evidente che l’onda lunga delle difficoltà in cui si sono dibattuti da mesi i vari produttori di auto europei sta colpendo molte realtà dell’indotto – commenta il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Alessandra Binzoni. – Ora ci troviamo a raccogliere i cocci di un vaso rotto quando il Parlamento UE ha approvato il Green Deal, che fin da subito era chiaro come avrebbe massacrato il settore automobilistico europeo. Pensare di buttare alle ortiche la produzione di motori termici per i quali i nostri marchi erano all’avanguardia, per abbracciare una transizione all’elettrico per la quale non c’erano, né ci sono tuttora, l’infrastruttura e la richiesta del mercato, è stata una pazzia. Ed è veramente grottesco che ora dal Centrosinistra si levino grida di allarme per la situazione occupazionale, quando è anche colpa di chi ha votato a favore del Green Deal se ci troviamo a fronteggiare la crisi attuale”.
“Bene sta facendo il Governo a trattare nelle sedi europee per cambiare quelle regole assurde che stanno distruggendo la nostra industria, spalancando le porte ai marchi cinesi – conclude Binzoni. – Il lato grottesco di questa vicenda è che lo stop ai motori termici fissato dall’UE ha permesso ai costruttori cinesi di guadagnare quote di mercato in Europa proprio con i modelli a motore termico, siano essi a benzina, gpl o ibridi, contando su prezzi molto concorrenziali in virtù delle sovvenzioni ricevute dal governo di Pechino. O si inverte la rotta prima che sia troppo tardi, cestinando regole europee insostenibili, o le situazioni come quella della Denso Thermal Systems saranno destinate a moltiplicarsi”.



