CHIERI. SORPRESE DI ARTE E STORIA. Gabriele Ferrero: pittore a Chieri, Riva, Pino T.se e Valle Ceppi  

Il duomo di Chieri

Riva, la chiesa parrocchiale dell’Assunta

Il pittore torinese Gabriele Ferrero (1836-1906) era specializzato nella pittura decorativa di tipo architettonico e prospettico. La insegnò per molti anni presso l’Accademia Albertina e la realizzò in un varie chiese,  passando con disinvoltura da uno stile all’altro.

Negli ultimi decenni dell’Ottocento lavorò ripetutamente nel Chierese: a Chieri, a Riva, a Pino T.se, a Valle Ceppi, ed è strano che in queste località il suo nome sia praticamente sconosciuto anche a molti di coloro che si occupano di storia e arte locali.

A Chieri negli anni 1877-1880,  agli ordini dell’architetto conte Edoardo Arborio Mella, eseguì un lavoro immenso: la decorazione dell’intero Duomo, con una pittura bizantineggiante, che arieggia gli arazzi orientali, con l’aggiunta di volte azzurre stellate e colonne a fasce bicolori. È poi passato dal Bizantino al Gotico fiammeggiante nella cornice della pala della SS. Trinità e alla pittura di figura nella pala dell’Adorazione dei Magi della cappella omonima.

Gabriele Ferrero meriterebbe una maggiore popolarità anche nei dintorni di Chieri, almeno a Riva, a Pino Torinese e nella frazione Valle Ceppi di Pino Torinese, perché si esibì anche in quelle località.

A Riva nel 1880- 1882 decorò la chiesa parrocchiale dell’Assunta. Chi vi entra per la prima volta,  oltre che dalla grandiosità e dalla luminosità della cupola del Vittone, non può non restare sbalordito per quello che certamente è uno dei suoi capolavori: una sovrabbondante decorazione in stile barocco che non lascia libero nemmeno un centimetro di parete. Le colonne, i pilastri, le lesene, i cornicioni, i sottarchi, i costoloni della cupola: tutto viene evidenziato con il ricorso a finti marmi,  fregi, cornici, rosoni, nicchie, ghirlande vegetali e vasi di fiori. E anche a Riva Ferrero si cimentò nella pittura di figura dipingendo i busti dei  Quattro Evangelisti nei pennacchi della calotta sovrastante l’altar maggiore e i due quadri sulle pareti laterali del presbiterio raffiguranti la Natività di Gesù Cristo e l’Ultima Cena.

Probabilmente convinti  dalle sue opere di Chieri e di Riva, attorno al 1880 i responsabili della parrocchia di PinoTorinese gli affidarono la decorazione della chiesa parrocchiale dell’Annunciazione.  Nella semicupola dipinse una teoria di Angeli; nei pennacchi gli  Evangelisti;  nella volta, divisa in grandi fasce, figure geometriche incornicianti medaglioni: un lavoro per il quale ricevette un compenso di 2.330 lire. Qualche anno dopo, nel 1896, decorò anche la chiesa della Madonna delle Grazie di Valle Ceppi, frazione di Pino Torinese. Un’opera molto più semplice delle precedenti (che gli venne pagata 650 lire),  ma molto fine, consistente in un sistema di cornici che ornano le lesene e gli archi dell’unica navata e i sei settori nei quali è suddivisa la semicupola,  questi ultimi recanti al centro medaglioni di Santi e testine di Angeli.

Pino T.se, la chiesa parrocchiale della SS.ma Annunziata

Valle Ceppi, chiesa della B. V. delle Grazie