PIEMONTE ARTE: CHIERI ARTE TRA I LIBRI, IL FUSO DI KRONOS, PIETRO PASOLINI, LEE MILLER, PAOLO CONTE, PIEMONTE ARTISTICO…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

CHIERI. ARTE TRA I LIBRI: ‘La natura in turchese e giallo’, Marco Gandino alla Libreria Mondadori-Centro Storico

La mostra è anche on-line In PIEMONTE ARTE su www.100torri.it.

Primo appuntamento della rassegna “Arte tra i libri”, negli spazi della Libreria Mondadori Centro Storico di Chieri, in Via Vittorio Emanuele 42 B, a cura di Piemonte Arte, la testata giornalistica settimanale di www.100torri.it che dal 2015 dà voce agli eventi d’arte piemontesi e non solo.

Protagonista l’artista torinese Marco Gandino, che nel corso degli anni ha presentato le sue opere in prestigiose sedi espositive, tra cui Paolo Tonin Arte contemporanea e Galleria Cristiano a Torino, l’Institut d’art visuelle ad Orleans, la galleria KAJ e Artesse a Tokio.

Per vedere tutta la mostra on-line: 

https://www.100torri.it/chieri-arte-tra-i-libri-la-natura-in-turchese-e-giallo-di-marco-gandino-alla-mondadori-centro-storico/

 

MUSEO DEL TESSILE DI CHIERI. IL FUSO DI KRONOS

Progetto artistico di Lev Nikitin

Inaugurazione: giovedì 13 novembre, ore 16.00

Da giovedì 13 novembre a sabato 13 dicembre

 Da giovedì 13 novembre a sabato 13 dicembre, la Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile presenta una selezione di 20 opere (un’installazione site specific, dipinti ad olio su tela, costumi teatrali), esito della ricerca artistica di Lev Nikitin, artista e attivista russo di rilievo internazionale accolto in residenza dal 2024.

Il progetto è realizzato con il sostegno della Città di Chieri e della Regione Piemonte, con il patrocinio della Associazione culturale Russkii Mir di Torino e della Fondazione Osten di Skopje.

La mostra “Il fuso di Kronos” sarà inaugurata al Museo del Tessile di Chieri (via Santa Clara, 6), giovedì 13 novembre, alle ore 16.00. (Ingresso libero, prenotazione obbligatoria: prenotazioni@fmtessilchieri.org).

 

Nato il 13 marzo 1985 in Kazakistan, Lev Nikitin si trasferisce in Russia nel 1993. Lascia Mosca nel 2022, in seguito al conflitto Russo-Ucraino e alle crescenti politiche discriminatorie nei confronti della comunità LGBTQ+. Nel 2023 ottiene asilo politico in Italia. La migrazione ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo nella vita di Lev Nikitin e nel suo lavoro. Dopo essersi sentito emarginato nel suo Paese d’origine, dove ha affrontato marginalizzazione e omofobia, l’artista ha trovato in Piemonte e a Chieri l’opportunità di ricostruire il proprio senso di identità. È questo un tema centrale del suo fare, che indaga processi di rinascita e ricostruzione della materia e dello spirito attraverso la pittura, la scultura, la performance e il medium tessile.

 

 

“Il fuso di Kronos” –  Lev Nikitin

Museo del Tessile di Chieri (via Santa Clara, 6)

Con il sostegno del Comune di Chieri e della Regione Piemonte

Evento patrocinato dall’Associazione culturale Russkii Mir di Torino e dalla Fondazione Osten di Skopje

 

 

Lev Nikitin, autoritratto

Inaugurazione: giovedì 13 novembre 2025, ore 16.00

Ingresso libero, prenotazione obbligatoria (prenotazioni@fmtessilchieri.org)

La mostra è visitabile fino al 13 dicembre nei giorni e orari di apertura al pubblico

del Museo del Tessile: martedì mattina per le scuole, mercoledì e sabato ore 15:00- 18:00

Ingresso con biglietto: 3 euro Museo+Mostra temporanea

Visite guidate su appuntamento scrivendo a prenotazioni@fmtessilchieri.org.

www.fmtessilchieri.org

 

 

 

 

 

 

BIELLA. MOSTRA “LE QUATTRO RADICI. PIETRO PASOLINI”

BIELLA – Palazzone, via dei Seminari 3 | Venerdì 14 novembre, ore 18.00

 

la Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C. è lieta di invitare il prossimo 14 novembre, ore 18.00, all’inaugurazione della mostra Le quattro radici. Pietro Pasolini. 

La mostra espone le opere segnate, erose e ossidate di Pietro Pasolini, giovane artista che, nel suo dialogo con la natura, non si limita a rappresentarla ma collabora con essa attraverso le forze primordiali che plasmano il mondo: è così che fuoco, acqua, terra e vento agiscono sui materiali incidendoli, trasformandoli e modellandoli.

 

CAMERA. Le enigmatiche visioni di Lee Miller in mostra fino al 1° febbraio 2026

 

Una visione misteriosa, un gioco di geometrie, un quadro nel quadro. Con “Ritratto dello spazio” Lee Miller firma quello che molti considerano il capolavoro assoluto della fotografia surrealista – nonché una fonte di ispirazione per uno dei quadri più celebri di René Magritte, ‘Le baiser‘. Nell’immagine, una tenda bucata lascia intravedere il deserto attraverso la finestra, mentre sopra di essa una cornice inclinata svela un’altra porzione di spazio, uguale e diversa da quella sottostante. Così il nostro sguardo si smarrisce tra gli intrecci di linee e spazi sospesi, in uno scatto dal sapore davvero enigmatico, surreale. Da quando incontra Man Ray a Parigi, Lee Miller si lascia infatti conquistare dalla cultura surrealista dell’immagine e non l’abbandona più. Diventa la sua cifra stilistica, un tratto distintivo che affiora in ogni scatto e che compare anche nelle fotografie realizzate in Egitto, dove si trasferisce insieme al primo marito Aziz Eloui Bey dal 1934 al 1939. Seppur i soggetti siano completamente diversi – si tratta infatti soprattutto di paesaggi e architetture in un’area geografica e in un clima culturale completamente differente da quello parigino – tutto ciò che viene ripreso dal suo occhio diventa straordinariamente surreale: dalle impronte di un animale sulla sabbia, alla scala che finisce nel nulla di una finestra a sua volta cieca, delle geometrie dei tetti, alle forme astratte del deserto, fino alle immense ombre delle piramidi egiziane. Tutto appare avvolto in un enigma non svelato, in un’atmosfera sospesa tra il sogno e l’incubo, che racchiude in sé l’essenza della poetica surrealista.Immagini che sapranno sorprendervi e affascinarvi e che potete ammirare in mostra a CAMERA tutti i giorni, fino al 1° febbraio.

MARTINA CORGNATI E ANANDA BANERJEE AL CENTRO CICOGNE DI RACCONIGI

Il Centro Cicogne di Racconigi ospita sabato 22 novembre, alle ore 17,30, la conferenza “Storie di animali tra arte e natura”, che mette in assoluta evidenza il viaggio, in dodici tappe, nell’affascinante territorio in cui le esperienze dell’arte e gli aspetti della natura s’incontrano, dove gli animali sono visti e osservati nella loro straordinaria rappresentazione artistica da Martina Corgnati e nella singolare ed effettiva presenza in natura da Ananda Banerjee.

Un’occasione da non perdere per cogliere la profondità di una visione d’insieme ricca di contenuti, riflessioni e fondamentali elementi ecologici. Incontro condotto da Martina Corgnati, storica dell’arte e docente di Storia dell’Arte presso la Scuola dei Beni Culturali dell’Accademia di Brera di Milano che ha curato oltre duecento mostre nazionali e internazionali, tra maestri del Novecento e contemporanei, e da Ananda Banerjee, giornalista indiano esperto di ambiente e sostenibilità, redattore di progetti speciali dell’Outlook Group, uno dei principali Media Group indiani, e senior-advisor del progetto Species In Peril all’Università del New Mexico.

Due personalità, quindi, della cultura, autori del libro “L’ermellino di Leonardo”, dodici storie di animali fra arte e natura, delle NOMOS Edizioni di Busto Arsizio.

Prenotazione obbligatoria:https://www.eventbrite.com/e/biglietti-storie-di-animali-tra-arte-e-natura-con-martina-corgnati-e-ananda-banerjee-1962492280239?aff=oddtdtcreator/.         

 (A. Mis.).

 

ASTI. PAOLO CONTE ORIGINAL

Fino  al 1 marzo 2026 Palazzo Mazzetti, Asti. La prima mostra interamente dedicata all’attività pittorica del celebre e poliedrico cantautore astigiano.

ll 5 novembre ha aperto la mostra dedicata ad un genio di più arti. Poeta, musicista come cantante e ompositore, lirico e ironico sperimentatore del visivo: Paolo Conte è uno dei più grandi e amati artisti del nostro tempo, icona indiscussa della storia della canzone, acclamato e desiderato dai più prestigiosi palcoscenici internazionali, dal Blue Note di New York alla Philharmonie Berlin, dall’Olympia di Parigi al Teatro alla Scala di Milano.C’è, alla base del suo processo creativo, che si tratti della sua musica o dei versi delle sue canzoni o dei suoi disegni, un aspetto fondamentale e immediatamente riconoscibile: il suo stile unico, inconfondibile, fedele solo a se stesso.In questa direzione si muove “Paolo Conte Original”, la più vasta mostra mai presentata in Italia e all’estero; 143 lavori, rigorosamente su carta, realizzati da Paolo Conte in un arco di tempo di quasi settant’anni: dal 1957 fino al 2023, anno dell’invito a esporre le sue opere alla Galleria degli Uffizi.Il nucleo centrale della mostra è costituito da un corpus di lavori mai esposti e da un’attenta selezione di tavole (fra le oltre 1800) tratte da Razmataz, l’opera interamente scritta, musicata e disegnata da Paolo Conte; un’opera straordinaria, temeraria, ambientata nella Parigi vitale e autunnale degli anni Venti, che celebra, dietro la misteriosa scomparsa di una ballerina, l’attesa e l’arrivo nella vecchia Europa della giovane musica americana, il jazz ed il relativo swing.Razmataz svela pienamente la grande capacità di Paolo Conte di fissare sulla carta personaggi e atmosfere, in cui ravvisare quella libertà formale di cui si è nutrita l’arte del Novecento, in primis quella dei primi due decenni del secolo, così carichi di avanguardia.Nelle opere in mostra Paolo Conte spazia tra soggetti e stili diversi, affascinato sia dal disegno sia dal colore; è un “novecentista”, nel senso più puro del termine, non solo, dunque, per questioni di tecnica, ma per una “soggettività” che gli appartiene nel profondo: nei suoi lavori, anche la realtà più oggettiva si carica, ogni volta, di esotismo, di allusività, risuona di una bellezza immaginifica, potente, jazzata e ironica.In questa prospettiva, specificità della mostra è pure il percorso espositivo: le opere si susseguono secondo una scelta scrupolosa e sorprendente, espressione di una poeticità assolutamente singolare, conducendo lo spettatore nel cuore stesso dell’universo poetico di Paolo Conte, diventando un’opportunità rara per scoprire il lato più visivo e nascosto di un artista immenso.

La mostra PAOLO CONTE ORIGINAL è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Arthemisia, la Fondazione Egle e Paolo Conte, REA edizioni musicali, con il patrocinio della Provincia di Asti, media partner La Stampa. Vede come sponsor il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti ed è curata da Manuela Furnari, saggista e autrice dei più importanti testi critici sull’opera di Paolo Conte.

Palazzo Mazzetti

Corso Vittorio Alfieri, 357Asti

5 novembre 2025 – 1 marzo 2026

Lunedì – domenica, orario 10:00 – 19:00 (la biglietteria chiude un’ora prima) 

PIEMONTE ARTISTICO. MOSTRA D’AUTUNNO

Casale Monferrato. “La teoria dei giochi”. Mostra personale di Sara Varvello

Sabato 8 novembre 2025  nella ex Cappella del Castello del Monferrato, è stata inaugurata la mostra “La teoria dei giochi”, personale di Sara Varvello che sarà aperta al pubblico fino al giorno 8 dicembre 2025.

L’esposizione propone un percorso artistico che indaga la complessità della condizione umana attraverso un dialogo serrato tra realtà, percezione e relazione: nelle opere di Varvello, la teoria dei giochi diventa una chiave interpretativa per esplorare le dinamiche sociali e relazionali che definiscono l’esistenza contemporanea. L’artista mette in scena un universo dove corporeità e vulnerabilità si intrecciano, restituendo le tensioni del presente e l’urgenza di ricostruire una dimensione vivibile all’interno delle contraddizioni del reale. Il confine, sempre più sottile, tra ciò che appare e ciò che è realmente, emerge come tema centrale del percorso espositivo. Le opere, attraverso il “doppio sguardo” che unisce artista e spettatore, si trasformano in esperienze dinamiche, capaci di suscitare domande, riflessioni e reazioni personali. In questo gioco di rimandi e significati, l’arte di Sara Varvello diventa una metafora delle strategie e delle interazioni che regolano i rapporti umani, offrendo un invito a riflettere sulla ricerca di senso e di identità che accompagna l’esperienza di ciascuno.

La mostra sarà visitabile gratuitamente e osserverà gli orari di apertura del Castello del Monferrato.

MARTINA CORGNATI E ANANDA BANERJEE AL CENTRO CICOGNE DI RACCONIGI

Il Centro Cicogne di Racconigi ospita sabato 22 novembre, alle ore 17,30, la conferenza “Storie di animali tra arte e natura”, che mette in assoluta evidenza il viaggio, in dodici tappe, nell’affascinante territorio in cui le esperienze dell’arte e gli aspetti della natura s’incontrano, dove gli animali sono visti e osservati nella loro straordinaria rappresentazione artistica da Martina Corgnati e nella singolare ed effettiva presenza in natura da Ananda Banerjee.

Un’occasione da non perdere per cogliere la profondità di una visione d’insieme ricca di contenuti, riflessioni e fondamentali elementi ecologici. Incontro condotto da Martina Corgnati, storica dell’arte e docente di Storia dell’Arte presso la Scuola dei Beni Culturali dell’Accademia di Brera di Milano che ha curato oltre duecento mostre nazionali e internazionali, tra maestri del Novecento e contemporanei, e da Ananda Banerjee, giornalista indiano esperto di ambiente e sostenibilità, redattore di progetti speciali dell’Outlook Group, uno dei principali Media Group indiani, e senior-advisor del progetto Species In Peril all’Università del New Mexico.

Due personalità, quindi, della cultura, autori del libro “L’ermellino di Leonardo”, dodici storie di animali fra arte e natura, delle NOMOS Edizioni di Busto Arsizio  (A. Mis.).

CASTELLETTO SOPRA TICINO. MOSTRA RETROSPETTIVA DI ENRICO BARBERI

Nel centenario della nascita di Enrico Barberi, la famiglia dell’artista ne celebra la memoria con una mostra retrospettiva che pone particolare attenzione alla sua produzione litografica. Barberi, scultore, incisoree ceramista autodidatta, nacque a Castelletto Sopra Ticino cento annifa, e qui ha sempre vissuto e lavorato nella storica “casa rossa” di ViaOldrina, dove si è spento nel 2012.Pur essendo conosciuto soprattutto per le sue sculture in rame, avviatenegli anni Sessanta, la produzione grafica rappresenta una partesignificativa e coerente del suo percorso artistico. Ricercatoreinstancabile e appassionato studioso di reperti medievali econtemporanei, restauratore di opere di arte orafa, Barberi ha lavoratorame, oro, argento e acciaio attraverso le tecniche dello sbalzo, delcesello e dell’incisione. Con lo *sbalzo “a tutto tondo”* ha dato formaa grandi pannelli modellati a partire da semplici lastre, trasformandoil metallo in materia viva.Le litografie e le acqueforti presentate in questa occasione rivelano ladimensione più intima e poetica del suo lavoro: cavalli, cani, ballerineleggere, paesaggi e attimi quotidiani diventano immagini sospese,attraversate da una quiete essenziale. In esse emerge costantemente illegame profondo con la sua terra: il Ticino, le barche, la natura,insieme a una spiritualità silenziosa, discreta ma sempre presente.

La mostra sarà allestita presso la Sala polivalente della Biblioteca di Castelletto Sopra Ticino dal 15 al 29 novembre.

Inaugurazione sabato 15 novembre alle ore 10.30.

La mostra sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca.

Apre ad Aosta la mostra Rolando Deval. Grounds

L’Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione autonoma Valle d’Aosta è lieto di presentare, venerdì 14 novembre 2025, alle ore 18, presso la sede espositiva dell’Hôtel des États di Aosta, la mostra Rolando Deval. Grounds.

Si tratta di un’esposizione di arte contemporanea, curata da Angela Madesani e coordinata da Daria Jorioz, dedicata a un autore valdostano, Rolando Deval, che si è fatto conoscere e apprezzare al di là dei confini della nostra regione per il suo linguaggio concettuale e minimalista.

La Struttura Attività espositive e promozione identità culturale propone al pubblico per la stagione invernale 2025-2026 questa mostra composta di eleganti carte che rinviano alla natura e sintetizzano la trentennale ricerca creativa di Rolando Deval.

L’arte contemporanea si conferma strumento di riflessione, attivatrice di emozioni, voce interiore che parla al mondo.

La dimensione concettuale, meditativa e metafisica delle opere di Rolando Deval rinvia a una ricerca espressiva che Angela Madesani definisce “fatta di piccoli mutamenti, frutto di lunghe e approfondite riflessioni, in controtendenza con un’epoca riassuntiva e semplificante”.

Rolando Deval ci consegna mappe e carte geografiche interiori, che sono il frutto di silenziose investigazioni, di personali esplorazioni fisiche e mentali, tracce di un mondo intimo che si confronta con la terra. La sua ricerca è fatta di piccoli mutamenti, frutto di lunghe e approfondite riflessioni, in controtendenza con un’epoca riassuntiva e semplificante. E proprio la semplificazione è la tragica chiave di lettura di uno dei grandi problemi culturali del mondo attuale. Con le opere di Deval ci troviamo di fronte a un atteggiamento opposto, di scavo, di penetrazione, al tentativo di raggiungere un senso che il più delle volte è difficile, forse impossibile da rintracciare.

 La mostra, aperta dal 15 novembre 2025 al 15 febbraio 2026, è arricchita da un catalogo illustrato bilingue italiano-francese, pubblicato dalla Tipografia Valdostana.

Orario di apertura: martedì-domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

La mostra è a ingresso gratuito.

 

“ISTANTANEE DAL SENEGAL” di Elisabetta Picco. “IMMAGINI PASSEGGERE” di Roberto Demarchi

Quando un libro nasce da una reale esperienza di vita è un libro. Quando questa esperienza nasce dal dolore e si trasforma attimo dopo attimo, ora dopo ora, giorno dopo giorno in amore diventa scrittura meritevole di essere condivisa. Tutto ciò accade nel libro “Istantanee dal Senegal” di Elisabetta Picco, che verrà presentato nello spazio del pittore Roberto Demarchi in concomitanza con la sua mostra “Immagini passeggere”, trentatré opere che riflettono sulla poesia “Sereno” di Giuseppe Ungaretti scritta nel 1918 durante la Prima Guerra Mondiale.

Scrittura, Poesia, Pittura evidenziano come ognuno può diventare “Immagine passeggera” che transita e va oltre anche al più lacerante dolore.

Presentazione del libro  “Istantanee dal Senegal” con prefazione di Angelo Mistrangelo, Paola Caramella Editrice 2025,  giovedì 13 novembre, ore 18.30.  Corso Rosselli 11, 10128 Torino. Tel. 3493136860. Mail: rb.demarchi@gmail.com/elisabetta.picco@gmail.com

 

 

 

 

SAN MAURO TORINESE. MOSTRA FOTOGRAFICA “MESTIERI”

Farà tappa a San Mauro, il prossimo fine settimana, la mostra fotografica “Mestieri” patrocinata da sette Comuni del territorio: Castiglione Torinese, Cinzano, Gassino, San Mauro Torinese, Rivalba, San Raffaele Cimena e Sciolze e organizzata in collaborazione con le rispettive Pro loco.Si tratta di una esposizione di stampe su alluminio che raccontano l’evoluzione del nostro territorio attraverso le attività artigianali ospitate nel corso degli anni nei diversi Comuni.

La mostra sarà visitabile sabato 15 e domenica 16 novembre dalle 10,30 alle 18 nella Sala comunale “Ilaria Alpi”, via Martiri della Libertà 150 a San -mauro. Ingresso libero.

 

 

 

 

CENTRO STUDI PIEMONTESI. PRESENTAZIONE LIBRO “La Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri in Piemonte (sec. XVII-XIX)”

Lunedì 17 novembre 2025, ore 17,30

Oratorio di San Filippo

Via Maria Vittoria 5, Torino

presentazione del libro

La Congregazione dell’Oratorio 

di San Filippo Neri in Piemonte

(sec. XVII-XIX)

Edizione Centro Studi Piemontesi, 2025

con i curatori

GIANFRANCO ARMANDO e DANIELE BOLOGNINI

interviene

LAURA FACCHIN