“Stole, cuori e un “sacco di Vita”: creatività e condivisione per aprirsi alla speranza!

“Non tutti i Natali sono privi di nubi. A volte le esistenze sono complicate o addirittura sconvolte da eventi traumatici come la diagnosi di una grave malattia quale è il cancro. Proprio in queste situazioni diventa ancora più importante sentire il sostegno anche di chi non si conosce…”. Inizia così il biglietto beneaugurale che accompagna un dono per le pazienti oncologiche in cura all’ospedale Sant’Anna di Torino e al S. Lorenzo di Carmagnola.

150 stole in lana, all’uncinetto o ai ferri, confezionate una per una, sono state donate personalmente da volontarie di V.I.T.A.ODV (Vivere Il Tumore Attivamente) alle donne incontrate al primo piano dell’ospedale Sant’Anna. Molte altre donne nei mesi precedenti le avevano lavorate incontrandosi in associazione, nelle loro case, in biblioteca. Un alveare in azione, alle prese con gomitoli di vari colori (preferibilmente allegri), regalati o acquistati grazie alle offerte di benefattori o all’”investimento economico” dell’associazione. Se si mettono in fila i numeri, che sono la parte più arida del progetto, occorre considerare che per ogni stola ci sono circa 20 ore di lavoro e un costo di lana sui 10 euro, il che significa circa 3000 ore di lavoro delle volontarie e 1500 euro di materiale. Tuttavia, il vero valore delle stole è che sono il segno tangibile dell’impegno di una donna per un’altra donna, sconosciuta, che sta vivendo un momento di difficoltà, che può provare freddo durante la chemio e trovar giovamento da un caldo abbraccio, una semplice stola fatta da mani che idealmente si stringono e invitano a guardare al futuro con meno paura. Gli incontri con le pazienti, tutti diversi, sono stati intensi, talora fatti di sguardi, di sorrisi che gli occhi rivelavano da dietro le mascherine.

La consegna delle stole avviene ormai da qualche anno al DH oncologico di Carmagnola, grazie al progetto con l’ASLTO5 “Io mi prendo cura di te”. E quindi, per evitare “doppioni”, le volontarie di V.I.T.A. hanno ideato per la consegna natalizia ai pazienti di Carmagnola, dei sacchetti porta-cose in stoffa colorata, con la scritta “Un sacco di Vita”, accompagnati da cuori, anch’essi confezionati in tessuti vivaci.

Nel mondo del volontariato non mancano creatività e condivisione: anche semplici oggetti diventano simbolo, “parlano” a chi li riceve. Perché “non tutti i Natali sono privi di nubi…”. Purtroppo, lo sappiamo bene ed è per questo che dobbiamo cercare ogni piccolo frammento di luce, per noi e per chi incontriamo. E proviamo a farlo, e non solo a Natale.

Valeria Martano