PIEMONTE ARTE: CHIERI, CAMERA, ART COMMISSION, BORGOMANERO, CASALE MONFERRATO, CREA, LATTES…

coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

CHIERI, INAUGURATA LA MOSTRA DI VALERIA SCUTERI

Sabato scorso, presso il Bonetto Atelier Disegn Arredamento di Chieri, Vicolo della Madonnetta 1, si è tenuta l’inaugurazione della mostra dell’artista Valeria Scuteri che ha per titolo “Tributo all’Amore”. L’artista ha voluto creare un vero e proprio evento culturale, per rendere ancora una volta omaggio alla città di Chieri, alla sua tradizione tessile, alla Fiber Art, espressione di cui è stata indubbiamente magica anticipatrice. Per Valeria Scuteri l’amore è energia, calore e colore, come dimostrano le sue opere in esposizione. Al vernissage hanno partecipato anche il Sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero e l’Assessore alla Cultura Antonella Giordano. (Luciano Berruto)

 

 

 

 

CHIERI, TRE LIBRI DI QUAGLIENI

Giovedì 13 febbraio, Pier Franco Quaglieni, presenterà alla Biblioteca Civica di Chieri i suoi ultimi tre libri: Grand’Italia, Mario Soldati. La gioia di vivere e Figure dell’Italia civile, dialogando con Elisabetta Cocito. L’Autore, direttore del Centro Pannunzio, di cui è anima e interprete da parecchi decenni, ci intratterrà sui ritratti di uomini e donne dell’Italia del Novecento e sulla figura di Mario Soldati, uomo poliedrico e scrittore fra i più importanti del secolo scorso.

 

 

 

 

 

 

CHIERI, MOSTRA FOTOGRAFICA “ERA UNA VOLTA”

Sabato 8 febbraio, presso la Galleria dell’Associazione Artisti di Palazzo Opesso, si è tenuta l’inaugurazione della mostra fotografica organizzata dal corso base del gruppo fotografico F8, che ha per titolo “Era una volta”. Alla presentazione della mostra, oltre al Presidente dell’Associazione Artisti Matteo Maso, sono intervenuti l’Assessore alla Cultura Antonella Giordano ed il Presidente del Consiglio Comunale (ex-Assessore alla Cultura) Giulia Anfossi. (Luciano Berruto)

 

CAMERA: “MEMORIA E PASSIONE. DA CAPA A GHIRRI. CAPOLAVORI DALLA COLLEZIONE BERTERO”

“Memoria e Passione. Da Capa a Ghirri. Capolavori dalla Collezione Bertero”, è la mostra curata da Walter Guadagnini che racconta – attraverso il prezioso patrimonio fotografico riunito da Guido Bertero – il nostro passato e le radici del nostro presente, oltre all’evoluzione della fotografia italiana e internazionale dagli anni Trenta alla fine del XX secolo. Storia personale e storia collettiva, dunque, che si uniscono in immagini che sono documenti e memorie, letti attraverso gli occhi di un appassionato collezionista.  Dal 20 febbraio a Camera.

 

TORINO, ART COMMISSION: COLLETTIVA AL FEMMINILE D’ARTE CONTEMPORANEA

Il segreto di Eva

a cura di Virginia Monteverde

con la collaborazione di Walter Vallini

Dal 13 al 29 febbraio 2020 Art Commission presenta a Torino l’ottava edizione del collettivo al femminile “il Segreto di Eva” a cura di Virginia Monteverde,  per questa edizione con la collaborazione di Walter Vallini. La mostra sarà inaugurata giovedì 13 febbraio alle ore 19.00 presso Fusion Art Gallery, piazza Amedeo Peyron 9-G. Il progetto Il Segreto di Eva, nasce a Genova 2016 da Virginia Monteverde che, con la collaborazione del critico d’arte Viana Conti, ha raccolto intorno a sé il primo nucleo di artiste.

Il collettivo che sia arricchisce di nuove partecipazioni ad ogni esposizione, nella tappa torinese sarà rappresentato da 16 artiste. […] Le categorie d’arte visiva in cui rientrano, o da cui sconfinano, le artiste in mostra sono la Digital Art, la fotografia, l’installazione concettuale, oggettuale, simbolica, gestuale, il video, la pittura, la scultura. Sono quindi rappresentate, nel contesto espositivo, la tradizione e l’innovazione, in territori in cui la tecnologia dialoga con la poesia, la dimensione onirica, filosofica, psichica, alchemica, extra e intrapersonale, performativa e scritturale. Si stabiliscono legami e continuità tra le opere delle artiste in mostra, il cui terreno comune è donna. […] (dal testo di Viana Conti)

Le artiste :

Connie Bellantonio, Isabel Consigliere , Carla Crosio, Georgia Fambris, Sabina Feroci, Lory Ginedumont, Carla Iacono, Pina Inferrera, Fukushi Ito, Margherita Levo Rosenberg,  Luisa Mazza, Viviana Milan, Virginia Monteverde, Paola Rando, Renata Soro, Tatjana Todorovic.

Fusion Art Gallery – piazza Amedeo Peyron 9-G. ORARI: dal giovedì al sabato 16.00-19.00

 

BORGOMANERO, MOSTRA: “PAESI”, OPERE DI MAURIZIO DURANTI

Galleria Borgoarte – Borgomanero

15-02-2020 / 07-03-2020

Inaugurazione: sabato 15-02-2020 Galleria Borgoarte dalle ore 18.00

Presentazione: Cristina Palmieri

Nella serie di opere intitolata “Paesi” Maurizio Duranti pare voler affermare l’esigenza di escludere dalla rappresentazione ogni contenuto ridondante, in omaggio ad una ricerca di essenzialità che ambisce alla purezza formale e cromatica. La sua pittura si configura in questo modo come un’attenta operazione concettuale, come attività rigorosamente costruttiva e selettiva, che ambisce ad una raffigurazione degli elementi severa, al rigore architettonico, alla rappresentazione strutturale di uno spazio ideale. Le città che ritrae, i paesi, i piccoli borghi emergenti sui crinali delle colline, vengono enunciati soltanto attraverso il loro profilo, uno “skyline” dalla forma delimitata, quasi fosse un rarefatto ordito ritmico, fatto di linee che si intersecano a creare perfette trame geometriche. Non preme rappresentare la natura, la sua rigogliosa generosità e bellezza, i paesaggi; di essi rimane solo un cenno morfologico, quel frastagliato che entra nei precisi tratteggi della massa degli edifici, quale riferimento segnico a memento del luogo sul quale i centri abitati emergono e si collocano. I “Paesi” si configurano alla stregua di una costruzione plastica in cui, fra le molteplici direzioni possibili, si selezionano solo quella orizzontale e verticale. Alla medesima stregua si riduce anche l’opzione cromatica. Soltanto tre colori fondamentali, rosso, nero e argento, attraverso i quali si affrescano le forme che spiccano dal bianco candido dello sfondo della superficie, quasi un vuoto perfetto, uno spazio universale.La più parte delle opere dipinte vedono le località affrescate in rosso, un vermiglione acceso. Un colore, perciò, timbrico, il primo a cui tutti i popoli hanno dato un nome, nonché il primo colore dell’arcobaleno e – si pensa – anche il primo percepito dai bambini. È quindi legato, come la forma, all’astrazione, alla nostre percezioni primarie e primordiali. Su altre tele, invece, si utilizza l’argento, sempre ad affiorare dalla campitura candida della tela. Un colore cangiante, che consegna un sentimento di equilibrio e armonia, ma anche un’impressione di rarefazione, un “sofisticato senso onirico”, come afferma Maurizio stesso. I collage sono invece costruiti a partire da un fondo nero (un cartoncino) sul quale il profilo dei paesi è ottenuto con il ritaglio del bianco. Qui si contrappongono i due non-colori opposti per eccellenza. Il nero pare essere la tinta di un’assoluta negazione, di un azzeramento radicale, dell’opposizione dietro la quale si può esprimere la rivendicazione della purezza, di quel bianco che invece contiene tutti i colori dello spettro luminoso. I centri abitati sono costruzioni umane, brulicanti di esistenze, ma nel medesimo tempo trasformati da Duranti in microcosmi immersi in una dimensione eterna, silente ed assoluta, poiché il movimento della vita va osservato come se avesse un ordine. L’artista pare voler tradurre in essi la coscienza logica del mondo che si dipinge, così che la forma divenga il logos della segreta razionalità del reale.

Borgo Arte corso Mazzini, 51 – 28021 Borgomanero (No)

Tel/fax 0322 834262 cell.: 333-8093905 email: galleriaborgoarte@gmail.com

orari:

Galleria Borgo Arte

mercoledì, giovedì dalle 16.00 alle 19.30

venerdì e sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30

domenica su appuntamento

 

TORINO, DESIGN INSIGHTS

Una volta al mese, un’azienda e un designer raccontano il mondo del progetto

Nel 2020 il Circolo del Design inaugura i DESIGN INSIGHTS, occasioni di approfondimento per esplorare il tema del progetto dal punto di vista dei designer e delle aziende. Una volta al mese, viene invitato un designer di rilevanza internazionale per un focus articolato in due giornate: il mercoledì una Lectio aperta a tutti, durante la quale il designer condivide storie ed esperienze del proprio percorso creativo; il giorno successivo, un momento di formazione riservato a professionisti, studenti e innovatori, diventa il momento per indagare tematiche specifiche e possibili percorsi di di sviluppo insieme al designer. Una volta al mese, viene invitata un’azienda che durante un talk aperto al pubblico si racconta, per far conoscere l’esperienza personale e di impresa che sta dietro a cicli produttivi che orbitano intormo al mondo del progetto nello scenario italiano e internazionale. A febbraio, DESIGN INSIGHTS presenta Riccardo Mongelluzzo (foto), Design Director Designit Monaco. Nato a Ivrea e formatosi a Torino, dove ha trascorso la prima parte del suo percorso professionale, Mongelluzzo tiene al Circolo del Design una LECTIO che esplora l’approccio progettuale di Designit e un SEMINARIO sul ruolo del design in relazione all’Intelligenza Artificiale . I due appuntamenti sono inseriti anche nel programma di Torino Digital Days: 5 giorni di talk, laboratori, eventi, performance, mostre, workshop che si tengono dall’11 al 15 febbraio e che sono quest’anno dedicati al tema “Il post digitale è ora”.

Mercoledì 12 febbraio // H 19

LECTIO a cura di Riccardo Mongelluzzo

PEOPLE, DESIGN, BUSINESS: the Designit approach.

Riccardo Mongelluzzo, Design Director Designit Monaco

 

TORINO, CSA FARM GALLERY: PAESAGGI-NATURALI/IMMAGINARI. GROUP SHOW. CON GUIDO PERSICO

Inaugurazione:     venerdì 14 febbraio 2020-18/21

Artisti:   Enzo Bersezio-Julien Cachki-Andrea Cavallera-Christian Costa-Gerry Di Fonzo-Emanuele Gayet-Rosanna Giani-Severino Magri-Ahmad Nejad-Guido Persico-Davide Pesce-Valeria Sangiorgi-Marina Sasso-Claudio Totoro ed altri.

Dal 14 al 29 febbraio 2020

Progetto a cura di: Marcello Corazzini

Con Mauric Renaissance Art a.c. la stagione espositiva 2019/2020 di CSA Farm Gallery prosegue con un progetto dedicato al paesaggio che vede protagonisti volti nuovi o già conosciuti dell?arte piemontese e non solo. La pittura di paesaggio diventa, nel XIX secolo, un genere indipendente e moltissimi artisti iniziano a rappresentare la realtà che li circonda. Le radici di questo interesse affondano nel terreno di quelle zone oscure e misteriose che la ragione illuministica ignorava o rinnegava. La filosofia parla di una rivelazione interiore, di un misterioso legame di tutte le cose, di un intimo rapporto fra la vita dello spirito e quella della natura, concepita non come una macchina, ma come un immenso organismo animato: la materia diventa anch’ essa emblema o simbolo di un mondo spirituale e, lontane da ogni distinzione razionale, tutte le cose e tutte le sensazioni sembrano animate da un unico soffio vitale e come compenetrate l’una nell’altra. Anche molta della ricerca attuale si muove su simili principi, a volte contrapposti, a volte discordanti. Nell’indagine degli artisti presenti in mostra, tra i quali il chierese Guido Persico, la Natura rappresentata diviene il terreno di una indagine interiore, fantastica, in alcuni casi quasi azzerata, in altri esaltata, schematizzata, ridotta a traccia irriconoscibile oppure perfettamente risplendente. Comunque, in ogni caso, rappresentazione di un proprio ed unico intimo sentire.

Orari galleria:    dal martedì al sabato 16/19.30. Chiuso lunedì e festivi. Altri orari su appuntamento.

CSA Farm Gallery  Via Vanchiglia 36  10124 Torino

 

TORINO, CENTRO ARTISTICO  CULTURALE : ARTE CITTÀ AMICA, CONCORSO INTERNAZIONALE DI PITTURA, DISEGNO, GRAFICA E ACQUERELLO “METROPOLI DI TORINO”  (EDIZIONE 2020)

 

 

CASALE MONFERRATO: MOSTRA INTERNAZIONALE BIENNALE “GRAFICA ED EX LIBRIS”

Castello dei Paleologi

 Casale   Monferrato  4 Aprile . 3 Maggio 2020

                

Il “Gruppo Arte Casale” sta riorganizzando la XIV  edizione della Mostra Collettiva Biennale Internazionale “GRAFICA ED EX LIBRIS” che si terrà presso il Castello dei Paleologi a Casale Monferrato (AL) dal 4 Aprile al 3 Maggio 2020, con il Patrocinio del Comune, della Regione Piemonte e dell’A.I.E. Questa edizione verrà realizzata grazie alla volontà del Sindaco Federico Riboldi e dell’Assessore alla Cultura Gigliola Fracchia. Questa XIV edizione verrà dedicata alla Rivista “XILOGRAFIA” del 1924/26 e agli artisti che hanno impreziosito le sue pagine con le incisioni. Si prevede una adesione di circa 80 artisti incisori provenienti da  varie nazioni. A documentazione della mostra verrà stampato un catalogo di 120 pagine bilingue con testi e immagini delle opere e relativa biografia degli artisti. Verranno esposti anche rari Ex Libris del Settecento, Ottocento e primi Novecento soprattutto relativi a  personaggi piemontesi. L’esposizione illustrerà le varie tecniche grafiche tradizionali quali xilografia, acquaforte, acquatinta, puntasecca, maniera nera, litografia, linoleografia, oltre a nuove sperimentazioni quali l’incisione su plexiglass, la fotografia, l’elaborazione al computer. La mostra verrà visitata da parecchie persone appassionate di grafica, artisti, critici, collezionisti e alunni delle scuole cittadine primarie e secondarie. Alcune classi dell’ Istituto Superiore “Leardi”  stanno lavorando  per la realizzazione del proprio Ex Libris realizzato con tecniche classiche ed elaborazioni al computer. Saranno esposti anche libri di grafica incisa, cataloghi, documenti, foto. Verrà allestita anche una vetrina con l’esposizione degli strumenti da lavoro dell’incisore e stampatore: matrici lignee e calcografiche, pietre litografiche,  bulini e sgorbie, inchiostri, rulli, caratteri da stampa. La mostra vuole, oltre a far conoscere la stampa, far conoscere l’ex libris, ovvero quel piccolo foglietto che identifica la personalità e il mondo poetico del proprietario del libro. I collezionisti possono mettersi in contatto con gli artisti e scambiare o ordinare l’esecuzione di ex libris dando indicazione su cosa raffigurare per essere al meglio rappresentati.

Le edizioni passate sono state dedicate  ai grandi maestri dell’incisione (1993 Tranquillo Marangoni, 1995 Bruno da Osimo, 1997 Benvenuto Disertori, 1999 Bruno Colorio, 2001 Remo Wolf, 2003 Italo Zetti, 2005 Publio Morbiducci, 2007 Pietro Parigi, 2009 Ercole Dogliani, 2011 Antonello Moroni , 2013 Luigi Servolini, 2015 Adolfo De Carolis, 2017 Emilio Mantelli).

Chi volesse maggiori notizie sulla mostra  può contattare il Gruppo Arte Casale, Responsabili organizzativi: Antonio Barbato, Pio Carlo Barola e Gianpaolo Cavalli.

cell. 348.7629167,  barolapio@libero.it  www.graficaedexlibris.it  

 

POLO DEL’900, MOSTRA DI ACQUERELLI DI MARIO LATTES

Una mostra di acquerelli di Mario Lattes, curata da Francesco Poli, che inaugura venerdì 14 febbraio al Polo del ‘900 e oraganizzata dalla Fondazione Bottari Lattes, in collaborazione con S. Lattes & C. Editori: sono tavole, per la maggior parte mai esposte prima, che Lattes aveva creato per illustrare l’antologia scolastica letteraria per le scuole medie (intitolata “Biblioteca”), edita dalla sua casa editrice. Illustrano argomenti e testi della narrativa classica, es. Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, L’Infinito di Giacomo Leopardi, Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain, Rosso Malpelo di Giovanni Verga,  Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust,  Le smanie della villeggiatura di Carlo Goldoni,  i libri di Primo Levi, ecc. Immagini e comunicato in allegato e questo link: http://www.fondazionebottarilattes.it/mostra-biblioteca-di-mario-lattes-al-polo-del-900/

Disegnatore, acquerellista, pittore e incisore, Mario Lattes (1923-2001) ha realizzato tutte le illustrazioni dei tre volumi di Biblioteca, un’antologia di testi letterari e narrativi per le scuole secondarie di primo grado, pubblicata dalla sua casa editrice nel 1992, a fronte di un lavoro di preparazione iniziato nel 1989, e ripubblicata con integrazioni e aggiornamenti nel 1998 e in uso fino 2010. Per mettere a fuoco l’importanza e la grande qualità di uno specifico aspetto della produzione artistica di Mario Lattes e sottolineare i profondi legami che esistono fra l’anima letteraria e quella pittorica della sua ricerca creativa, la Fondazione Bottari Lattes, in collaborazione con S. Lattes & C. Editori, organizza la mostra “Biblioteca” di Mario Lattes. Illustrazioni per l’antologia scolastica, a cura di Francesco Poli, al Polo del ’900 di Torino (Palazzo San Daniele, via del Carmine 14). L’esposizione inaugura venerdì 14 febbraio alle ore 18 e sarà visitabile fino a domenica 8 marzo, a ingresso gratuito. Orario: lunedì-domenica, ore 10-19.30.

 

SACRO  MONTE DI CREA: “UN FIORE PER DUE”

L’Ente di Gestione dei Sacri Monti (Riserva Speciale del Sacro Monte di Crea) in collaborazione con l’Ente Santuario Madonna di Crea e la Tenuta la Tenaglia in occasione della  giornata del 14 di Febbraio dedicata a San Valentino promuove un’apertura straordinaria della 5° Cappella “Natività di Maria” situata sul piazzale del Santuario ad accesso gratuito.

Apertura con i seguenti orari:

Mattino:       dalle 10,00 alle 12,00

Pomeriggio: dalle 14,30 alle 16,30

Dopo la visita, chi volesse, può recarsi gratuitamente alla Tenuta la Tenaglia (appena sotto il Sacro Monte) dove li attenderà un brindisi di coppia ed una visita guidata alla sua storica cantina.

Per informazioni:

Ente di Gestione dei Sacri Monti

Riserva Speciale del Sacro Monte di Crea

Tel: 0141/927120

E-mail: info.crea@sacri-monti.com

 

THE BALLAD OF FORGOTTEN PLACES BOTTO&BRUNO ENTRA A FAR PARTE DELLE COLLEZIONI DEI MUSEI REALI DI TORINO

Inaugurazione: 20 febbraio ore 17

Musei Reali Torino – Galleria Sabauda, Piazzetta Reale 1 – Torino

L’opera The ballad of forgotten places è il progetto realizzato dagli artisti Botto&Bruno, promosso dalla Fondazione Merz, vincitore della terza edizione del concorso Italian Council (2018), ideato dalla Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo. L’opera entra a far parte delle collezioni dei Musei Reali ed è allestita al primo piano della Galleria Sabauda, nella Sala degli Stucchi, ambiente caratterizzato da un’esuberanza decorativa neobarocca, e propone uno sguardo contemporaneo e nuove riflessioni sul tema della memoria e della cura delle tracce del tempo. Il forte segno che storicizza la sala, il suo affaccio sulla problematica stratificazione di edifici che vanno dalle rimanenze romane agli anni Settanta del Novecento, contestualizzano invece l’opera in un luogo di transiti, in una giustapposizione di narrazioni del tutto coerente con l’intento degli artisti torinesi. L’installazione presenta una vera e propria natura migrante; riunisce in essa le tracce e i segni del tempo e delle culture che l’hanno modellata e costruita. Nella visione di Botto&Bruno «i luoghi marginali hanno bisogno di essere protetti e curati e soprattutto hanno bisogno che le persone si attivino a conservarne la memoria». Da questa riflessione, ispirandosi alle parole di Marc Augé per il quale «il nostro tempo non produce più rovine perché non ne ha il tempo», gli artisti hanno concepito una struttura che evoca una rovina contemporanea, le cui pareti esterne costituiscono i resti di un’architettura modernista e dell’utopia che rappresenta. The ballad of forgotten places è concepita come una struttura praticabile di grandi dimensioni al cui interno, dalle pareti al pavimento, si dispiega l’immagine di un paesaggio suburbano denso di ossidazioni, macchie e reperti, trasformato in una sorta di dagherrotipo dall’azione del tempo. Al centro dello spazio, sopra un basamento, un libro d’artista di trecento pagine raccoglie una serie di fotografie scattate dagli artisti in venti anni di lavoro, modificate pittoricamente con la stessa tecnica delle immagini a parete, che testimoniano luoghi scomparsi, alterati e dimenticati. «L’idea di una casa che seppur fragile, diroccata, scelga di proteggere la memoria di questi luoghi perduti» – spiegano Botto&Bruno – «ci sembra l’unica via per poter costruire le basi per un nuovo e più costruttivo approccio per affrontare le problematiche sull’ambiente». Come in un gioco di scatole cinesi, il museo che ospita l’opera ha il compito di proteggere in una sorta di abbraccio questa rovina, che a sua volta ha la responsabilità di conservare e trasmettere la memoria di luoghi fragili e dimenticati. The ballad of forgotten places si configura come una profonda riflessione sulla contemporaneità e sul ruolo dell’arte quale strumento, non solo di lettura o narrazione della società, ma anche indispensabile motore di trasformazione estetica del presente. La collocazione dell’installazione di Botto&Bruno ai Musei Reali rappresenta la tappa conclusiva di un viaggio che ha raggiunto Atene (National Museum of Contemporary Art (EMST), 4 dicembre 2018 – 20 gennaio 2019, per poi spostarsi a Lisbona (Carpintarias de São Lázaro, 11 aprile – 5 maggio 2019) e Nizza (Le109: Pôle De Cultures Contemporaines, 22 novembre – 1 dicembre 2019). Il progetto è stato realizzato in stretta collaborazione con il Segretariato regionale per il Piemonte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo che ha sviluppato il progetto con Fondazione Merz e individuato nei Musei Reali la destinazione finale dell’opera con l’obiettivo di incrementare la collezione di arte contemporanea, come previsto dal bando.

 

TORINO, ARCHIVIO CANTAMESSA: MOSTRE ED EVENTI

Acquisizione fotografie di Cantamessa da parte di Guido Bertero, uno dei più importanti collezionisti di fotografia a livello nazionale; due di queste saranno prossimamente esposte presso Camera – Centro per la fotografia Italiana di Torino nell’ambito della mostra “Memoria e Passione. Da Capa a Ghirri. Capolavori dalla Collezione Bertero”, 20 febbraio – 10 maggio 2020 – questa notizia ci fa molto piacere in quanto le sue foto saranno in compagnia di “mostri sacri” come Capa, Bresson, Klein solo per citarne alcuni oltre a tutti i maggiori italiani suoi coetanei, qui il link del comunicato http://camera.to/mostre/memoria-e-passione-da-capa-a-ghirri-capolavori-dalla-collezione-bertero/ Nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario dell’istituzione della Regione Piemonte, il Consiglio regionale del Piemonte con l’associazione culturale In Arte, presenterà la mostra fotografica “Augusto Cantamessa. Atmosfere piemontesi” Presso Palazzo Lascaris nella Galleria Carla Spagnuolo – 7 febbraio – 7 marzo 2020, che inaugurerà il ricco calendario che proseguirà per tutto l’anno in corso (allego comunicato);          In data 11 marzo 2020 – verrà presentata presso il Circolo dei Lettori di Torino la monografia , stiamo costruendo l’evento e manderemo CS non appena disponibile.

 

WEEKEND’ARTE PER LE FAMIGLIE AL CASTELLO DI RIVOLI

Spazio, luce, colore

A cura del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

Piazza Mafalda di Savoia, Rivoli (TO)

Sabato 15 febbraio 2020 ore 10 e ore 15.30, domenica 16 febbraio ore 15

I colori sono i veri abitanti dello spazio. La linea non fa che viaggiarvi attraverso e percorrerlo, essa passa soltanto (Yves Klein).

Nuovo appuntamento con i Weekend’Arte del Dipartimento Educazione, un’immersione nello spazio-colore dello spettro cromatico alla scoperta della mostra di Claudia Comte, artista svizzera che ha realizzato grandi interventi murali per il terzo piano del Castello, dando vita ad un ambiente ottico avvolgente e vibrante, dal titolo Come crescere e avere sempre la stessa forma. Ogni mese le famiglie sono “di casa” al Castello di Rivoli grazie ai Weekend’Arte, percorsi di visita in Museo e workshop condotti dalle Artenaute del Dipartimento Educazione, per un affascinante viaggio nel mondo dell’arte, da vivere in action. Il workshop partirà dall’andamento delle linee, ora sinuoso ora spezzato, per tradurre il loro movimento in nuovi segni grafici, creando inedite composizioni con un ritmo proprio. I Weekend’Arte, che prendono spunto dalle opere in mostra e da temi sempre diversi, sono pensati per accogliere i bimbi fin dalla più tenera età: a grande richiesta proseguono gli appuntamenti del sabato mattina, ore 10, dedicati alle famiglie con bimbi da 0 a 3 anni, mentre le attività del pomeriggio sono rivolte ai bambini dai 3 anni in su.

Consigliata la prenotazione scrivendo a educa@castellodirivoli.org , tel. 011/9565213

 

SAN VALENTINO AL MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO

Si entra in due con un solo biglietto. Visita guidata tematica “Uomini e donne, amori e eroiche imprese”

In occasione della festa di San Valentino, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino propone anche quest’anno l’ingresso con un unico biglietto valido per due persone nella giornata di venerdì 14 febbraio 2020, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00).  Naturalmente l’iniziativa non coinvolge solo gli innamorati, ma chiunque si recherà al museo in coppia. Vi aspettiamo tutti: fidanzati, amici, genitori e figli, nonni e nipoti… Alle ore 16.00 verrà inoltre organizzata la visita guidata tematica “Uomini e donne, amori e eroiche imprese” in cui la storia del Risorgimento sarà raccontata attraverso le passioni dei protagonisti che, uniti nella vita e nell’attività politica, hanno segnato le vicende storiche dell’Indipendenza e dell’Unificazione italiana.

Il biglietto di ingresso costerà 10 euro ogni due persone. Quanti sceglieranno anche la visita guidata pagheranno 14 euro, sempre in due.

Per informazioni: www.museorisorgimentotorino.it .

 

AL FILATOIO DI CARAGLIO, IN OCCASIONE DELLA CHIUSURA DELLA MOSTRA DEDICATA AL GENIO DI LEONARDO, VISITE GUIDATE CON I CURATORI

Domenica 16 febbraio alle ore 15 e alle 17, un’imperdibile occasione per vedere i modelli lignei di alcune macchine concepite da Leonardo, prima del trasferimento a Milano alle Nuove Gallerie Leonardo da Vinci del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica. C’è tempo fino al 16 febbraio per visitare la mostra “L’altra tela di Leonardo. Le geniali invenzioni delle macchine tessili” al Filatoio di Caraglio. Dedicata a Leonardo nel cinquecentenario della sua morte, l’esposizione è un vero e proprio viaggio nel tempo, che ripercorre gli studi sul miglioramento dei meccanismi e automatismi che costituiscono il processo produttivo del filo di seta, fino all’invenzione di dispositivi e macchine per l’arte tessile, alcune delle quali fedelmente ricostruite al Filatoio e funzionanti. Ultime occasioni, dunque, per ammirare da vicino i modelli lignei di alcune macchine concepite da Leonardo, tra cui il telaio meccanico automatico per la tessitura. I modelli lignei in mostra torneranno poi a Milano per essere accolti nelle Nuove Gallerie Leonardo da Vinci del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica inaugurate lo scorso dicembre. Per calarsi nel personaggio di Leonardo e osservare da vicino le sue invenzioni, il Filatoio di Caraglio organizza due visite guidate della mostra con i curatori, Aurelio Toselli e Flavio Crippa, per domenica 16 febbraio alle ore 15 e alle 17. Passeggiando tra le sale del Filatoio, i visitatori potranno scoprire il genio e l’ingegno dell’artista tra disegni, video e installazioni coinvolgenti, nonché vedere quanto Leonardo si sia dedicato allo studio delle macchine tessili, in particolare al torcitoio circolare da seta, da cui era affascinato. Si potranno anche ammirare dal vivo le geniali invenzioni del movimento di va e vieni del filo per renderne uniforme la torsione e degli strofinacci con contrappeso per garantire l’aderenza ai fusi, nei maestosi torcitoi circolari della fine del Seicento ricostruiti a grandezza naturale. La mostra, visitabile fino alle ore 19 del 16 febbraio (ultimo ingresso alle ore 18) è stata promossa dalla Fondazione Filatoio Rosso e dal Comune di Caraglio in co-produzione con la Fondazione Artea.