PIEMONTE ARTE: TRAME D’AUTORE, POLO MUSEALE, CHIRONE GUGLIELMINETTI, PHOTOACTION, MUSEUMWEEK, CAVALLERA, GLASS-NOST…

coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

DA CHIERI ALLA SALA MOSTRE PIEMONTE LA COLLEZIONE TRAME D’AUTORE

Prossimamente nello spazio espositivo Sala Mostre Piemonte di Via Garibaldi 2, la mostra d’ Arte Contemporanea della Collezione Trame d’Autore della Città di Chieri, la cui caratteristica è rappresentata dal linguaggio della Fiber Art, dalle origini degli anni Sessanta ad oggi. Un corpus di opere che porta alla luce un’affascinante e colta pagina di storia dell’arte ancora poco conosciuta. Al centro della Fiber Art vi sono scelte concettuali di etica, di sperimentazione e di fondamentale attenzione alle culture di tutto il mondo e all’ambiente, nonché alla storia dell’umanità che nella tessitura ha espresso storia e sviluppo. Alcuni fra gli artisti protagonisti in mostra saranno: Reyaneh Alikani , Martha Nieuwenhuijs,Valeria Scuteri , Vagaram Choudhary, Naoko Yoshimoto, Samanta Lai, Sugan Hara, Tiziana Tateo, Siri Gjesdal, Lauren Camp, Claude e Andrée Frossard, Joanna Crone.

 

 

 

 

 

NOVITÀ PER I MUSEI STATALI IN PIEMONTE

Novità dagli uffici MiBACT in Palazzo Carignano. Il Polo Museale del Piemonte, che sin dalla sua istituzione ha il proprio quartier generale nello splendido edificio guariniano, assume la nuova denominazione di Direzione regionale Musei del Piemonte, come previsto nell’ambito della riorganizzazione del MiBACT avviata nei mesi scorsi. Viene adottato quindi un nuovo logo che, all’emblema della comunicazione istituzionale del MiBACT, unisce una metafora delle tre componenti che caratterizzano l’offerta culturale dell’Istituto: cultura, arte, natura. L’inconfondibile testa di Apollo è circondata da una superficie ripartita in nove riquadri, uno per ogni luogo della cultura in consegna. Tre di queste aree sono distinte dall’inserto di linee stilizzate: ondulate, riconducibili idealmente al tratto del pennello, per rappresentare l’arte e le collezioni; verticali, come alberi e fili d’erba, in omaggio alla natura dei parchi e dei giardini storici; orizzontali, come la stratificazione dei piani degli edifici e le linee di mattoni delle facciate, per rievocare le peculiarità delle architetture. Ma non solo. Cambio della guardia anche alla guida dell’Istituto, affidata dal 5 maggio con un incarico ad interim a Enrica Pagella (foto), dal 2015 direttrice dei Musei Reali di Torino. All’impegno per il complesso museale della zona di comando si affianca così quello per le nove sedi in consegna alla Direzione regionale Musei, una realtà composita, dislocata tra il capoluogo di regione e il resto del Piemonte, che comprende Palazzo Carignano e Villa della Regina entro i confini urbani di Torino, il Castello di Moncalieri, il Castello di Agliè e l’Abbazia di Fruttuaria nel territorio della provincia, l’Abbazia di Vezzolano tra le colline dell’Astigiano, il Castello di Racconigi e il Castello di Serralunga d’Alba nel Cuneese, il Forte di Gavi in provincia di Alessandria quasi a ridosso dell’Appennino Ligure. La nomina di Enrica Pagella avviene in un momento estremamente particolare per il mondo della cultura e dei musei, in cui è necessario rimodulare i percorsi di visita e mettere a punto strategie di fruizione diversificate per rispondere ai nuovi scenari imposti dall’emergenza sanitaria. Distanziamento sociale e utilizzo di sistemi protettivi, che sono tra gli imperativi della cosiddetta fase 2, devono essere infatti tradotti in soluzioni da attuare negli spazi museali. “Accogliere nuovamente il pubblico, nel rispetto delle opportune misure di sicurezza, è la priorità a cui stiamo lavorando – dichiara Enrica Pagella – in previsione del 2 giugno, data dalle importanti valenze simboliche in cui sarebbe nostra intenzione riaprire, se non tutte le sedi, almeno Palazzo Carignano, Villa della Regina, Castello di Agliè e Castello di Racconigi”.  Accanto alle urgenze, tanti altri sono comunque gli aspetti da affrontare. “Questo nuovo incarico – prosegue la direttrice – si prospetta in continuità con alcuni dei temi a cui ho dedicato gran parte del mio percorso professionale, a partire dalla storia della committenza e del collezionismo sabaudi, ma si tratta di un’occasione di confronto senza dubbio interessante e, forse per taluni versi, pure inconsueta. Oltre ad alcune prestigiose residenze sabaude, la Direzione regionale Musei del Piemonte gestisce infatti anche due abbazie di origine medievale e strutture uniche nel loro genere, come il Castello di Serralunga e il Forte di Gavi. In un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, la sfida è consolidare il ruolo dei musei e della cultura come percorso di conforto e di ispirazione, come opportunità di conoscenze che possano fungere da timone per pensare al futuro e contribuire alla ripresa del paese”. Inoltre, in parallelo alla definizione dei piani per le nuove esigenze di sicurezza dei musei, riprendono le attività rallentate dal lockdown, come gli accordi per riaprire il Castello di Moncalieri e il Castello di Serralunga, nonché le procedure per impegnare i fondi già disponibili ed eseguire importanti lavori, tra cui quelli per implementare l’offerta museale di Palazzo Carignano, ripristinare il percorso del primo anello del Parco del Castello di Racconigi e realizzare un programma di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e migliorare l’accessibilità del Forte di Gavi. Competenza, impegno e passione sono dunque le parole d’ordine all’insegna delle quali si intende aprire un nuovo capitolo per i luoghi della cultura assegnati alla Direzione regionale Musei del Piemonte.

 

MARIELL CHIRONE GUGLIELMINETTI E LA CULTURA CLASSICA

«La mia pittura deriva dalla grande tradizione artistica del passato, reinterpretata in chiave di libera citazione». Con questa riflessione Mariell Chirone Guglielminetti racconta il suo mondo, gli anni di ricerche, l’attenzione per la scultura greca, il Rinascimento e l’epoca Neoclassica, che affiorano dalle sue opere sempre controllate nella definizione dell’immagine. Un’immagine che emerge dalla sua visione e interpretazione dei volti ripresi dalla Cappella Sistina, dalla rilettura di Antonello da Messina e Michelangelo, dall’incontro con Caravaggio e Canova, in una sorta di continuo recupero della storia e di un meditato classicismo. Gli anni d’insegnamento, la frequentazione dell’Accademia Albertina e della Facoltà di Lettere, gli approfondimenti tecnici appresi negli atelier di Raffaele Pontecorvo, Ottavio Mazzonis, Sergio Albano e Giancarlo Aleardo Gasparin, rappresentano uno degli aspetti del suo impegno, della volontà di fissare un’espressione, un gesto, uno sguardo. E dalle mostre sociali della Promotrice al Valentino alle presenze al Circolo degli Artisti, dalle rassegne degli allievi dell’Accademia Albertina a Paratissima 2019, si delinea un discorso che appartiene a questo nostro tempo quanto mai complesso. Osservando i quadri si coglie il fascino di una «bellezza ideale», ha scritto Gian Giorgio Massara, che prosegue mettendo in risalto l’«omaggio all’antico», ma anche la misura con la quale Mariell Chirone Guglielminetti ha «meditato sui volti che i maestri del passato hanno dipinto e modellato affinchè l’umanità maggiormente «sapesse» cosa significano l’ingiustizia, la forza, la bellezza interiore oppure il desiderio di riscatto». E così il profilo di «Ignudo» e del Mosè, «Giuditta» e un particolare del «Canestro di frutta», trasmettono l’essenza del suo percorso pittorico, dove anche la natura floreale, suggerisce l’artista, «ha lo stesso valore di una figura»…». E soprattutto la figura è la vera e insostituibile artefice dei suoi lavori che saranno oggetto di una prossima mostra personale.

Angelo Mistrangelo   

 

 

“PHOTO ACTION PER TORINO”: GRANDI FOTOGRAFI DONANO UNA LORO IMMAGINE PER BENEFICENZA.

Una “chiamata alle arti” ideata e coordinata da Guido Harari e Paolo Ranzani.

Offerta di stampe fotografiche per contribuire al Fondo Straordinario Covid-19

di U.G.I. Onlus e Città della Salute e della Scienza di Torino

www.photoactionpertorino.org

Superati il lockdown e la prima fase dell’emergenza Covid-19, purtroppo permangono o emergono problematiche di lungo periodo. U.G.I. Onlus e Città della Salute e della Scienza di Torino le stanno affrontando con la creazione di un Fondo Straordinario Covid-19.  Da oggi fino al 21 maggio “Photo Action per Torino” (www.photoactionpertorino.org), il progetto ideato dai fotografi Guido Harari e Paolo Ranzani insieme a Wall Of Sound Gallery, vuol essere una “chiamata alle arti” per contribuire alla creazione del Fondo Straordinario Covid-19. All’appello hanno aderito più di 100 fotografi italiani e internazionali che a titolo gratuito hanno messo a disposizione del progetto una loro immagine che verrà stampata in un’edizione proposta per l’occasione alla cifra di 100 Euro. Si tratta di fotografie classiche e inedite, rese disponibili per la prima volta in una “collezione” esclusiva per “Photo Action per Torino” che include:

– grandi icone del XX° secolo (Marilyn Monroe di Douglas Kirkland, David Bowie di Masayoshi Sukita, Salvador Dalì di Mimmo Dabbrescia, Maria Callas di Gianni Greguoli)

– musica (Bruce Springsteen di Frank Stefanko, Eddie Vedder di Danny Clinch, Patti Smith e Robert Mapplethorpe di Norman Seeff, John Coltrane di Joe Alper, Ezio Bosso di Roberto Serra, Lucio Battisti di Gered Mankowitz, Mick Jagger di Robert Whitaker, Fabrizio De André di Luca Greguoli, Lou Reed e Laurie Anderson di Guido Harari, Pino Daniele di Cesare Monti, Lucio Dalla di Carlo Massarini, Liam Gallagher di Alessio Pizzicannella)

– spettacolo (Federico Fellini di Franco Bellomo, Massimo Troisi e Pino Daniele di Luciano Viti, Robert De Niro di Adolfo Franzò, Johnny Depp di Maurizio Galimberti, Vittorio Gassman di Claudio Porcarelli, Tilda Swinton di Fabio Lovino, Hanna Schygulla di Fulvia Farassino, Luca Zingaretti di Marina Alessi, il teatro di Lelli e Masotti)

– cultura (Eduardo De Filippo e Carmelo Bene di Angelo Turetta, Mario Rigoni Stern di Bruno Murialdo, Irvine Welsh di Alessandro Albert)

– reportage e travel (Uliano Lucas, Paola Agosti, Francesco Radino, Franco Pagetti, Eric Meola, Cristina Arrigoni, Franco Carlisi, Paolo Verzone, Renzo Chiesa, Roger Corona, Enzo Obiso, Anna Rosati, Vittore Buzzi, Matteo Fantolini, Marco Turatti, Annalisa Vandelli, Valentina Tamborra, architettura industriale di Gabriele Basilico, vita rurale di Mario Giacomelli, tradizioni religiose di Mario LaPorta, il circo di Mauro Raffini, il subcomandante Marcos di Maki Galimberti)

– moda (immagini di famose campagne internazionali e ricerche personali di Art Kane, Franco Turcati, Toni Thorimbert, Paolo Ranzani)

– arte (Lello Esposito di Riccardo Piccirillo)

– ricerca (nudi d’autore di Franco Fontana, Settimio Benedusi e Gabriele Rigon, scomposizioni fotografiche di Joe Oppedisano, reinvenzioni di celebri opere d’arte di Mauro Balletti, meditazioni visive di Simone Bramante, Oberto Gili, Piero Gemelli, Carlo Orsi, Maurizio Beucci, Maria Vittoria Backhaus, Sophie-Anne Herin, Bart Herreman, Peter Andrewartha, Efrem Raimondi, Laila Pozzo, Ottavio Maledusi). Un’opportunità unica per acquisire opere di grandi autori italiani e internazionali ad un prezzo speciale per sostenere insieme un progetto a scopo benefico.

Durante le due settimane dell’iniziativa, da sabato 9 maggio un’intensa attività sulla pagina Instagram di “Photo Action per Torino” sarà arricchita da dirette giornaliere in cui Guido Harari e Paolo Ranzani dialogheranno a turno con diversi fotografi del progetto.

IN QUALE MODO SI PUÒ DARE UN AIUTO?

Accedendo al sito www.photoactionpertorinorino.org entro e solo fino al 21 maggio 2020, si potrà consultare l’archivio delle immagini e scegliere una o più stampe fine art donando 100 Euro ciascuna (più 10 Euro per spese di spedizione).

Le stampe saranno realizzate in formato 21x29cm (A4) su Epson Premium Luster Photo Paper da Wall Of Sound Gallery. Saranno in edizione aperta con timbro a secco, certificate con un’apposita etichetta sul retro della stampa ma non firmate né numerate.

L’intero ricavato della raccolta fondi “Photo Action per Torino” verrà devoluto a U.G.I. Onlus per il Fondo Straordinario Covid-19.

IL FONDO STRAORDINARIO COVID-19

Il Fondo Straordinario Covid-19 è destinato a sostenere le famiglie assistite da U.G.I. Onlus la cui situazione economica sia stata aggravata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e ad erogare borse di studio per giovani medici impegnati nella unità di crisi Covid-19 della Città della Salute e della Scienza di Torino. Il Fondo, che ha una natura straordinaria, erogherà contributi una tantum a famiglie selezionate dal Comitato Assistenza di U.G.I. Onlus su proposta della Assistente Sociale che opera all’interno della Città della Salute con particolare attenzione al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita, diretto dalla professoressa Franca Fagioli. Quest’ultima segnalerà eventuali emergenze nell’ambito del team medico a cui destinare una borsa di studio. I fotografi che hanno aderito offrendo una loro immagine a titolo gratuito:

Paola AGOSTI  /  Alessandro ALBERT  /  Joe ALPER  /  Marina ALESSI

Alberto ALIVERTI  / Vittoria AMATI  /  Peter ANDREWARTHA  /  Cristina ARRIGONI     Maria Vittoria BACKHAUS  / Isabella BALENA  / Mauro BALLETTI  / Erika BANCHIO    Gabriele BASILICO  / Franco BELLOMO  / Maya BEN FREJ  / Settimio BENEDUSI    Maurizio BEUCCI  / Niccolò BIDDAU  / Simone BRAMANTE  / Alberto BUZZANCA

Vittore BUZZI  /  Luca CACCIAPUOTI  /  Marianna CAPPELLI  / Franco CARLISI  Renzo CHIESA  / Lorenzo CICCONI MASSI  / Roberto CIFARELLI  / Danny CLINCH     Marco CORBO    Roger CORONA    Lucia COVI  / Mimmo DABBRESCIA

Enrico DE LUIGI  /  Matteo FANTOLINI  /  Fulvia FARASSINO  / Barry FEINSTEIN     Franco FONTANA   Adolfo FRANZÒ /  Ugo GALASSI  /  Maki GALIMBERTI

Maurizio GALIMBERTI    Piero GEMELLI  / Mario GIACOMELLI  /  Oberto GILI

Gianni GREGUOLI  /  Luca GREGUOLI  /  Guido HARARI  /  Sophie Anne HERIN

Bart HERREMAN  /  Claudio ISGRÒ  /  Raymond JACOBS  /  Art KANE

Douglas KIRKLAND  / COSMO LAERA / Mario LAPORTA  / LELLI e MASOTTI  / Cristina LE NOCI  Fabio LOVINO  /  Uliano LUCAS / Laura MAJOLINO  /  Ottavio MALEDUSI

Gered MANKOWITZ  /  Carlo MASSARINI  / Eric MEOLA    Margherita MIRABELLA     Cesare MONTI  /  Bruno MURIALDO  /  Patrizia MUSSA  / Zoltan NAGY  / Pino NINFA  Enzo OBISO / Joe OPPEDISANO  / Carlo ORSI / Franco PAGETTI  / Gianni PEZZANI

Riccardo PICCIRILLO  /  Alessio PIZZICANNELLA  / Claudio PORCARELLI

Laila POZZO  /  Francesco RADINO  /  Mauro RAFFINI   Efrem RAIMONDI

Paolo RANZANI  /  Maurizio REBUZZINI  /  Ugo RICCIARDI  / Gabriele RIGON     Patrizia RIVIERA    Sylvie ROMIEU  /  Anna ROSATI  /  Norman SEEFF

Roberto SERRA  /  Frank STEFANKO  /  Masayoshi SUKITA  /  Valentina TAMBORRA

Allan TANNENBAUM / Toni THORIMBERT  /  Marco TURATTI  / Franco TURCATI   Angelo TURETTA  /  Annalisa VANDELLI  /  Paolo VERZONE  /  Luciano VITI

Robert WHITAKER  / Mattia ZOPPELLARO

 

UNA SETTIMANA CON MUSEUMWEEK

Anche la settima edizione di Museumweek 2020 convolge sino a domenica 17 maggio le istituzioni artistiche e culturali torinesi, in un continuo interscambio di informazioni, di immagini, di connessioni online. E questo festival internazionale sui social si sviluppa a livello globale con l’hashtag «togetherness», mentre mette in rapporto i singoli musei, fondazioni, enti pubblici del territorio secondo un’impostazione e una comunicazione sicuramente intensa e coinvolgente. Il festival, realizzato con il sostegno di Unesco e Europa Nostra, con patner Talkwalker-Buffer, conduce il pubblico all’interno del mondo artistico partendo con #Eroi (11 maggio), #CulturainQuarantena (12 maggio) e #Insieme» (13 maggio), #MomentialMuseo (14 maggio), #Ambiente (15 maggio), #Tecnologia (16 maggio) e #Sogni (17 maggio). Un percorso, quindi, che dai Musei Reali raggiunge virtualmente la Pinacoteca Albertina, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Accorsi-Ometto e Castello di Rivoli. E proprio al castello juvarriano la maratona social si identifica con #technology, dove viene descritta la nuova sede virtuale «Cosmo Digitale», lanciata all’inizio del mese di marzo che si arricchisce, giorno dopo giorno, di video, filmati, riflessioni. E nel programma di «Cosmo Digitale», curato da Giulia Colletti, è inserito «Glass-Nost social reality digital club» realizzato in collaborazione con la storica Libreria Luxemburg, in piazza Carignano a Torino, insieme a Faust. Sino al 17 giugno, ogni mercoledì si svolgerà, in diretta Instagram, una conversazione tra importanti esperti del contemporaneo sul significato di essere, vivere, vegetare e prosperare in questo periodo di emergenza sanitaria. Il progetto nasce da una proposta di Gianluigi Ricuperati, con gli interventi di Gigi Raiola della Luxemburg e della direttrice del Castello di Rivoli Carolyn Christov-Bakargiev. Per mercoledì 13 maggio l’ospite è lo scultore argentino Adriàn Villar-Rojas da Rosario.

Angelo Mistrangelo

 

SALUZZO: VISITABILE ONLINE L’INNOVATIVA ANTEPRIMA AVR 360 DELLA MOSTRA ANTOLOGICA SU ARALDO CAVALLERA

Progetto di Autorivari in attesa dell’inaugurazione dell’antologica “Solcando le onde del tempo” alla Castiglia di Saluzzo

In attesa di poter inaugurare negli spazi espositivi della Castiglia di Saluzzo “Solcando le onde tempo”, mostra antologica dedicata all’artista Araldo Cavallera che il Comune di Saluzzo e la Fondazione Amleto Bertoni hanno posticipato dalla primavera all’estate a causa delle misure introdotte per prevenire il diffondersi del Coronavirus, grazie ad Autorivari è visitabile da oggi – venerdì 8 maggio, ndr –  l’Anteprima AVR 360 della rassegna espositiva che Saluzzo dedica ad uno dei suoi artisti più illustri. L’inedita e innovativa visita virtuale che anticipa alcuni dei contenuti dell’antologica, parte dall’home page del sito Internet della Fondazione Amleto Bertoni, raggiungibile all’indirizzo https://fondazionebertoni.it. L’ingresso è libero, l’orario di apertura illimitato. Per maggiori informazioni contattare i numeri 339/5422511, 0175/46710, 0175/43527, oppure scrivere a iat@comune.saluzzo.cn.it, info@fondazionebertoni.it, staff@autorivari.com. Il progetto originale nasce da un’idea-proposta dello studio associato Autorivari che, al fine di colmare i lunghi tempi d’attesa che separano dal taglio del nastro, ha pensato di declinare la mostra antologica in un nuovo format espositivo virtuale denominato AVR 360, acronimo di Autorivari Virtual Reality a 360 gradi. Rifacendosi alla tecnologica di foto e video riprese a 360°, grazie alla preziosa collaborazione e supervisione critico-artistica di Anna Cavallera, sono state prima ricostruite virtualmente in maniera fedele all’originale quattro sale esposite della Castiglia che ospiteranno la mostra, con i relativi allestimenti. La selezione di opere esposte è stata quindi arricchita da numerosi contenuti integrativi multimediali, impreziositi dai video clip realizzati con la collaborazione dei tre curatori, Ida Isoardi, Angelo Mistrangelo e Giuseppe Biasutti. Il valore aggiunto del risultato finale sta nel fatto che il tutto è stato realizzato completamente in “quarantena”, senza poter accedere alla Castiglia e alle opere dell’artista, incontrare i curatori e i collaboratori, effettuare riprese e immagini complementari. “L’Anteprima AVR 360 della mostra antologica su Araldo Cavallera – commenta il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni – rappresenta un’occasione unica per immergersi negli ambienti espositivi dell’antica residenza marchionale e lasciarsi coinvolgere in un nuovo allestimento virtuale, dal quale emerge un nucleo di opere selezionate, rappresentative del percorso artistico dell’autore, corredate da contenuti multimediali capaci di offrire una narrazione estetica e critica a tutto campo sul percorso creativo dell’artista. Ad Autorivari va il nostro grazie per aver ideato e regalato questa esperienza culturale, virtuale ma molto coinvolgente, che credo possa rappresentare un modello da replicare su altri eventi espositivi. Un modo per offrire agli appassionati di arte l’occasione di visitare una mostra in divenire in un momento in cui l’offerta culturale è basata soprattutto sulla rivisitazione di rassegne già svolte o sulla riproposizione di mostre permanenti e visite museali”. La realizzazione dell’Anteprima AVR 360 è stata resa possibile anche grazie alla voce narrante di Luana Pes, alle fotografie di Fabrizio Scarpi, alla musica di Marco Carbone e Gente de Lugan pubblicata dall’etichetta discografica Cut Down Records.

 

ALTRE FORME DI VITA. SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO EXTRA

da giovedì 14 a domenica 17 maggio

quattro giornate di eventi gratuiti in live streaming

con ospiti italiani e internazionali

Per la prima volta nella sua storia il Salone Internazionale del Libro di Torino non si potrà svolgere a maggio, a causa dell’emergenza Covid-19. In attesa di tornare nella veste abituale, in autunno o non appena possibile, il Salone ha lavorato a un’edizione straordinaria della manifestazione dedicata alle vittime del virus, ai loro parenti, al personale medico e paramedico che con abnegazione e professionalità sta salvando tante vite. Un grande momento di riflessione e di incontro, dedicato al futuro di tutti noi. Da giovedì 14 a domenica 17 maggio, sul sito del Salone e sui canali social (Facebook, Instagram, Twitter) sarà possibile seguire un ricco programma di eventi in live streaming e interagire con gli ospiti nazionali e internazionali che hanno risposto all’appello lanciato dal gruppo di lavoro del Salone. Quando, mesi fa, è stato scelto il titolo della XXXIII edizione, “Altre forme di vita”, l’obiettivo era di evocare il futuro prossimo. Oggi questo titolo si dimostra una piccola profezia. Stiamo davvero vivendo “forme di vita” che fino a qualche mese fa non potevamo immaginare. Con questa edizione straordinaria, prende il via un percorso di attività online che accompagnerà la grande comunità del Salone, editori e lettori, all’edizione autunnale: presentazioni editoriali, rubriche di approfondimento culturale, e nuovi format per il racconto digitale del Salone e dei suoi progetti.

Si parte giovedì 14 maggio con una lezione di Alessandro Barbero in collegamento dalla Mole Antonelliana di Torino. Il programma completo sarà disponibile su salonelibro.it nei prossimi giorni; tra i tanti ospiti confermati: Amitav Ghosh e i ragazzi di Fridays For Future, David Quammen, André Aciman, Javier Cercas, Annie Ernaux, Salman Rushdie, Donna Haraway, Alessandro Baricco, Samantha Cristoforetti, Jovanotti, Vinicio Capossela, Myss Keta, Zerocalcare, Ocean Vuong, Jared Diamond, Paolo Cognetti con Gabrielle Filteau-Chiba, Catherine Camus con Roberto Saviano e Paolo Flores d’Arcais, Luciano Floridi, Roberto Calasso con Tim Parks, Chen Jiang Hong, Bernard Friot, Huck Scarry, Katherine Rundell, Paolo Rumiz, Mariangela Gualtieri, Paolo Giordano, Francesco Piccolo, Fabrizio Gifuni, Linus e tanti altri.

 

CASTELLO DI RIVOLI: GLASS-NOST – SOCIAL REALITY DIGITAL CLUB

Un programma del Cosmo Digitale del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea realizzato in collaborazione con la Libreria Luxemburg, Torino e con il supporto di Faust, Torino

Dal 6 maggio al 17 giugno 2020 ogni mercoledì si svolgerà una diretta Instagram che verrà pubblicata il giorno seguente nella sede virtuale del Museo. Nei singoli episodi, due persone fisicamente a Torino, una all’interno e l’altra all’esterno della vetrina della libreria, comunicano attraverso il vetro con una terza persona collegata in remoto, poiché non si trova nella stessa città, attorno alla questione della separazione dei corpi durante il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria in corso. Il progetto, da un punto di vista dell’allestimento, spazializza la riflessione sull’isolamento nelle relazioni umane. Ogni registrazione della serie avverrà in un momento che non sarà comunicato al fine di ottemperare ai decreti governativi. Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la Libreria Internazionale Luxemburg di Torino, che prende il nome dalla filosofa e rivoluzionaria Rosa Luxemburg, presentano GLASS-NOST – social reality digital club, un progetto a cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli e Gianluigi Ricuperati, scrittore e saggista. Il progetto, che nasce da una proposta di Gianluigi Ricuperati, si avvale della collaborazione tecnica di Faust e fa parte dell’innovativo progetto del Cosmo Digitale del Museo, curato nel suo insieme da Giulia Colletti. GLASS-NOST è ispirato al termine russo glasnost – usato dalla fine del Settecento per indicare la necessità di trasparenza dei processi legali e ritornato in auge negli anni Ottanta del secolo scorso per identificare il nuovo corso post-sovietico di Gorbaciov e l’attitudine a non celare le difficoltà ma a discuterne “in modo trasparente”. Il progetto si attua in una conversazione che avviene attraverso il vetro – glass – della vetrina: elemento che divide ma al contempo, grazie alla sua trasparenza, unisce due dei tre protagonisti che vi prendono parte. Trasmesso su Cosmo Digitale, la nuova sede virtuale del Castello di Rivoli e dai canali social del Museo, della Libreria Luxemburg e di altri, GLASS-NOST interroga alcuni dei più importanti esperti del contemporaneo sul significato di essere, vivere, vegetare e prosperare in questo periodo. Carolyn Christov-Bakargiev dichiara, “GLASS-NOST si potrà vedere da casa e segnerà un passo in avanti nella definizione di una nuova normalità perché avverrà in una condizione di compresenza tra reale e digitale, spazio fisico, embodied, e spazio virtuale. Il progetto rifiuta l’idea che la cultura si possa semplicemente tradurre su piattaforme digitali e suggerisce che quando torneremo all’esperienza fisica del museo, torneremo come cyborg – chimere fantastiche con protesi tecnologiche”. “In pieno inizio di Coronacene (#coronacene)”, afferma Gianluigi Ricuperati, “in ottemperanza alle norme del distanziamento sociale ma consapevoli della necessità di uscire almeno mentalmente dalle nostre camere da letto, la vetrina di una libreria diventa il séparé che divide e unisce i due protagonisti di un salotto di idee a cavallo tra discipline differenti. Gli ospiti interagiscono con un terzo personaggio presente da remoto. Il coronacene ha bisogno di nuove possibilità progettuali per gli eventi culturali. Credo che questo ribadisca la centralità del corpo anche in un’epoca di distanziamento sociale”. Gigi Raiola della Libreria Internazionale Luxemburg afferma che “Le vetrine che affacciano su piazza Carignano sono state per anni la cornice di un’opera performativa. Riflessi di copertine sovrapposti a passaggi di vita per strada. GLASS-NOST trasformerà le stesse vetrine nella quinta delle prove tecniche di cultura, esperimento di comprensione del presente che cambia”. Il primo appuntamento sarà trasmesso su Instagram mercoledì 6 maggio prossimo alle ore 18. Vedrà la partecipazione di Carolyn Christov-Bakargiev, Gianluigi Ricuperati e l’artista William Kentridge, in collegamento da Johannesburg.

Calendario appuntamenti

Gli ospiti via via presenti e registrati alla Libreria includono inoltre:

 Marcella Beccaria, Leonardo Caffo, Maurizio Cilli, Irene Dionisio, Nicola Lagioia, Renato Leotta, Piergiorgio Robino (Studio Nucleo), Gigi Raiola, Marianna Vecellio

Con gli ospiti da remoto:

mercoledì 6 maggio

William Kentridge, Johannesburg

mercoledì 13 maggio

Adrián Villar-Rojas, Rosario

mercoledì 20 maggio

Anne Imhof, Berlino

mercoledì 27 maggio

Agnieszka Kurant, New York

mercoledì 3 giugno

Emanuele Coccia, Parigi

mercoledì 10 giugno

Hans-Ulrich Obrist, Londra

mercoledì 17 giugno

Matteo Codignola, Milano

 

A PICK GALLERY: MOSTRA “BESTOF”

A PICK GALLERY ha aperto il 6 maggio la mostra BestOf con le opere di James Scott Brooks, Fernanda Carrillo, Michael Conrads, Sven Drühl, Nadia Gohar, Jan Muche, Remijon Pronja, Laura Quiñonez, Gema Rupérez, Miro Trubač, Fleur van Dodewaard. Con il nuovo progetto​ BestOf A PICK GALLERY dà forma ad una mostra collettiva con il contributo attivo del pubblico. Normalmente le esposizioni sono il frutto delle scelte di artisti, galleristi e curatori, ma in questo caso vogliamo sfruttare l’attuale massiccio utilizzo dei social per coinvolgere chiunque voglia partecipare nella selezione delle opere. In mostra sono presenti tre opere per ciascun artista: una selezionata dalla galleria, una a cui l’artista è particolarmente legato e una scelta dal pubblico. Sui nostri profili social posteremo un gruppo di opere per ogni artista e daremo la possibilità di indicare quale si preferisce attraverso un sondaggio pubblico. La mostra quindi cambierà nel tempo, perché di giorno in giorno si aggiungeranno le opere selezionate online.

La mostra è visibile sulla piattaforma Artsy (https://www.artsy.net/show/a-pick-gallery-bestof), dal 6 maggio al 26 settembre 2020.

BestOf vuole mostrare il meglio di quanto si è prodotto fino ad ora, sperando di poter ripartire presto con il supporto di tutti

 

 

 

CREATIVAMENTE ROERO, È ONLINE IL DOCUFILM CHE RACCONTA LE RESIDENZE D’ARTISTA 2019

Non si ferma Creativamente Roero – Residenze d’Artista tra Borghi e Castelli, il progetto che dà vita, edizione dopo edizione, a un “museo diffuso”, attraverso la produzione di opere dedicate ai luoghi ospitanti: nasce così un percorso condiviso tra gli artisti e le comunità locali dei 15 comuni del Roero aderenti all’iniziativa, e che di volta in volta li accolgono. La terza edizione, anch’essa a cura di Patrizia Rossello, dal titolo “A due passi dal mare”, svilupperà una tematica che potrebbe sembrare una scelta bizzarra, fuori contesto: ma il mare, in tempi lontanissimi, qui c’era davvero. A testimoniarlo sono gli innumerevoli reperti custoditi negli ecomusei della zona (come fossili di conchiglie e di pesci), che ci parlano delle caratteristiche ambientali e climatiche di un periodo precedente, e che sarà stimolo per nuovi sguardi contemporanei sul territorio. Come ha scritto Luis Sepúlveda, “Quando si varca l’arco di ingresso al tempio dei sogni, lì, proprio lì, c’è il mare…”. Ecco allora che se guardiamo oltre Ceresole d’Alba, Magliano Alfieri, Montà d’Alba e Santa Vittoria d’Alba, i Comuni coinvolti nel prossimo appuntamento, subito al di là delle colline, con un po’ di immaginazione, il mare è proprio lì, a due passi. Nel frattempo, Creativamente Roero presenta e condivide tramite canali digitali il docufilm che, tramite la voce dei suoi protagonisti, racconta l’edizione 2019, dal tema “Vocazione Natura: Omaggio al bosco”. Hanno partecipato il regista teatrale Emiliano Bronzino a Sommariva del Bosco, lo scrittore Gian Luca Favetto a Vezza d’Alba, e due artisti visivi, Sabrina Oppo a Monticello d’Alba e Johannes Pfeiffer a Pocapaglia. Nel film documentario, realizzato dal videomaker Mattia Gaido (MAG Photos) con Marie Scollo e ora disponibile su Youtube, gli artisti in prima persona raccontano la fase di produzione e allestimento delle loro opere site-specific, tutte profondamente legate al contesto storico e tradizionale di ciascun Borgo, e descrivono l’esperienza di incontro, interazione e scambio con le comunità locali, che si configura uno degli obiettivi principali del progetto. Presenti nel filmato vari estratti ripresi in occasione dei tanti appuntamenti che hanno caratterizzato la seconda edizione di Creativamente Roero: dalle giornate di presentazione al pubblico, alla tavola rotonda, fino ai momenti più significativi della festa itinerante che ogni anno, al termine del periodo di permanenza, anima i comuni coinvolti, inaugurando e restituendo simbolicamente alla comunità le opere d’arte, che lì resteranno. Intervengono nel video Emiliano Bronzino con i 5 giovani scrittori che hanno partecipato alla sua masterclass di scrittura creativa per il teatro, Gabriele Pieroni, Erica Bassani, Maria Allegretti, Antonio Del Gaudio, Paolo Stradaioli; con i testi drammaturgici prodotti durante la fase di residenza e recitati da questi ultimi, assieme agli abitanti di Sommariva del Bosco, è stato poi realizzata la video installazione “Il pino solitario: bosco di memorie”, proiettata all’interno della chiesa dei Battuti Bianchi di Sommariva del Bosco. Johannes Pfeiffer racconta le sue opere di land art “Terra: rocche” e “Terra: bosco”, installate in prossimità del municipio di Pocapaglia, costituite da elementi trovati nelle aree circostanti – un tronco di castagno secolare e un masso erratico – materiali naturali sui quali l’artista ha agito per dare loro nuovo senso e nuova vita. Sabrina Oppo testimonia il grande supporto e affetto ricevuto dagli abitanti di Monticello d’Alba durante le fasi di produzione dell’installazione “Il bosco delicato”, che ricostruisce un ecosistema boschivo in due edifici del Borgo, dando vita a un prezioso archivio e museo della natura, a simboleggiare la necessità di preservarla e proteggerla gelosamente. Gian Luca Favetto racconta infine la sua opera da lui definita bicefala, “Il paese con un bosco per cappello”: nata come poesia ispirata alle visioni e ai paesaggi di Vezza d’Alba, diventa in seguito un’installazione di poesia visuale che, snodandosi sulle facciate degli edifici del corso principale del comune, è fruibile da abitanti e visitatori come un vero e proprio percorso poetico.

 

MARCHESATO OPERA FESTIVAL: LAVORIAMO PER UN ARRIVEDERCI

Il Marchesato Opera Festival da sempre porta la musica antica in luoghi di immensa bellezza, negli stessi luoghi che nei secoli l’hanno sentita risuonare. Un Festival, soprattutto, che accoglie artisti di altissimo livello da tutto il mondo, portandoli a vivere per un’intera settimana Saluzzo e il suo territorio. Vista l’impossibilità, al momento, di programmare viaggi, prove e spostamenti per gli artisti, siamo costretti a sospendere il Festival così come il pubblico l’ha conosciuto in questi anni. Il nostro non è un addio, ma un arrivederci, ad altri spazi, virtuali, attraverso le nuove tecnologie di cui la Fondazione Alto Perfezionamento Musicale è un esempio eccellente. Il Direttore artistico Ivano Scavino immagina, per i linguaggi della musica, della letteratura e del teatro, una nuova espressione in alcuni “momenti virtuali” di un programma online ricco di performance. Potremo ancora una volta raccontare musica antica ma anche quel bellissimo territorio che il Mof porta con sé, grazie al lavoro costruito edizione dopo edizione sino a qui. Siamo al lavoro per ricostruire il Mof 2020 e invitare tutti, artisti e spettatori, ad un meraviglioso luglio 2021 nelle Terres Monviso.

 

FORTE DI BARD, DIDATTICA ONLINE: LE STORIE DEL MUSEO DELLE ALPI IN TV E SUL WEB

Ispirandosi al Dahu e al Gigante Gargantua, i piccoli potranno creare storie e disegni che verranno pubblicati sul sito del Forte

L’Associazione Forte di Bard ha partecipato con alcuni contenuti video al progetto di didattica a distanza promosso dall’Assessorato regionale all’Istruzione e Rai Valle d’Aosta che ha dato vita alla trasmissione televisiva L’Explorateur. Il Forte di Bard ha realizzato un video di approfondimento dedicato alla storia della fortezza per i ragazzi e due filmati che si rivolgono ai piccoli da 0 a 3 anni e agli alunni della scuola dell’infanzia e primaria. I materiali sono ora disponibili anche sul canale Youtube del Forte di Bard. L’attività è stata sviluppata come collaborazione ai docenti delle scuole per preparare materiali da veicolare nella didattica a distanza, in attesa di ulteriori programmi e di rivederli tutti presto al Forte.

Gli spettatori più piccoli sono invitati a partecipare in maniera attiva: possono disegnare il loro animale fantastico ispirandosi al Dahu oppure inventare una storia legata al contesto in cui abitano. I disegni e le storielle più belle ed originali saranno pubblicati sul sito del Forte di Bard.

Il Dahu

Il primo filmato è dedicato al Dahu, animale leggendario molto conosciuto dalle popolazioni delle Alpi. Secondo la tradizione, sarebbe un mammifero quadrupede con gambe asimmetriche: quelle di destra più lunghe di quelle sinistre (o viceversa), per muoversi meglio sui ripidi pendii montani.

Il gigante Gargantua

Il secondo filmato narra invece le avventure di un altro personaggio fantastico che avrebbe abitato sulle Alpi: il gigante Gargantua. Secondo la leggenda, il gigante avrebbe provocato con il suo peso il crollo di un’imponente montagna da cui sarebbe nata la cima del Monte Cervino così come lo ammiriamo oggi.

COME PARTECIPARE

Per partecipare alle iniziative e spedire gli elaborati, è necessario compilare il form e la liberatoria firmata da un genitore disponibili sul sito fortedibard.it

 

 

PREMIO SPECIALE LATTES GRINZANE 2020 ALLA PROTEZIONE CIVILE

La somma da sempre destinata a un’autrice o autore di fama internazionale  quest’anno sarà devoluta all’ente impegnato nell’emergenza sanitaria Covid-19

Giorgio Fontana con Prima di noi (Sellerio), Daniel Kehlmann (Germania)con Il re, il cuoco e il buffone (traduzione di Monica Pesetti; Feltrinelli), Eshkol Nevo (Israele) con L’ultima intervista (traduzione di Raffaella Scardi; Neri Pozza), Valeria Parrella con Almarina (Einaudi) ed Elif Shafak (Turchia) con I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo (traduzione di Daniele A. Gewurz e Isabella Zani; Rizzoli) sono i finalisti del Premio Lattes Grinzane 2020, riconoscimento internazionale giunto alla decima edizione, che fa concorrere insieme autori italiani e stranieri ed è dedicato ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno.

Il Premio Speciale Lattes Grinzane, da sempre dedicato un’autrice o un autore internazionale che nel corso del tempo abbia riscosso condivisi apprezzamenti di critica e di pubblico, in questo anno drammatico che vede il pianeta duramente colpito dalla diffusione del contagio da Covid-19, viene riconosciuto alla Protezione Civile italiana. La somma di 10.000 euro, di consueto destinata a una scrittrice o a uno scrittore internazionale (come Haruki Murakami nel 2019, Ian McEwan nel 2017, Amos Oz nel 2016, Javier Marías nel 2015), sarà devoluta all’ente impegnato nell’emergenza sanitaria Covid-19.

I cinque romanzi finalisti sono stati scelti dalla Giuria Tecnica: il presidente Gian Luigi Beccaria (linguista, critico letterario e saggista), Valter Boggione (docente), Vittorio Coletti (linguista e consigliere dell’Accademia della Crusca), Giulio Ferroni (critico letterario e studioso della letteratura italiana), Loredana Lipperini (scrittrice, giornalista, conduttrice radiofonica), Bruno Luverà (giornalista), Alessandro Mari (scrittore ed editor), Romano Montroni (presidente del Centro per il libro e la lettura), Laura Pariani (scrittrice), Lara Ricci (giornalista culturale) e Bruno Ventavoli (giornalista, critico letterario).

Le giornate dedicate agli scrittori e alla loro premiazione sono previste per venerdì 9 e sabato 10 ottobre 2020 nelle Langhe.

 

TESTIMONI DEL TEMPO DEL PREMIO ACQUI STORIA A CHI HA OPERATO NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS

La proposta giunge dall’assessore regionale all’Agricoltura, l’acquese Marco Protopapa, quale doveroso riconoscimento per l’attività svolta nell’emergenza Covid 19 a favore della popolazione locale.

“Faccio appello al Comitato organizzatore del Premio letterario Acqui Storia affinché nella prossima edizione possa essere conferito il prestigioso riconoscimento di “Testimone del Tempo” al personale sanitario, a tutte le componenti del volontariato di protezione civile, ai vigili del fuoco, alla croce rossa, alle pubbliche assistenze, alla misericordia, alle forze armate, alle forze dell’ordine e a tutti i soggetti privati, enti ed associazioni, nessuno escluso che stanno tuttora operando in questa difficile emergenza”, spiega Protopapa. “Questo, per dare un segno significativo della vicinanza della nostra città a chi si è impegnato in questo particolare contesto.

Nel corso degli anni passati sono stati premiati illustri personaggi del mondo, della politica, della cultura e dello spettacolo. Proprio per questo motivo il riconoscimento di Testimoni del Tempo deve essere attribuito a chi ha dato un contributo fondamentale per fronteggiare il Coronavirus e per la rinascita del nostro Paese”, prosegue l’assessore Protopapa. Il Premio Acqui Storia è nato nel 1968 per iniziativa di Cino Chiodo, Piero Galliano, Ercole Tasca e Marcello Venturi per ricordare il sacrificio dei militari della Divisione Acqui barbaramente trucidati dai nazisti nelle isole greche di Cefalonia e Corfù nel settembre del 1943. La proposta è stata formalizzata nella giornata di oggi attraverso una lettera inviata al sindaco di Acqui Terme Lorenzo Lucchini.

Ora sarà il Comitato organizzatore del Premio a doversi pronunciare sulla proposta formulata dall’assessore regionale.