ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo  Ferrati

TORINO-La musica riparte dopo il coronavirus-

Dopo oltre tre mesi di fermo le associazioni musicali della  Città Metropolitana  ripartono. A causa della pandemia il setttore  dello spettacolo dal vivo è venuto a trovarsi in una situazione che lo ha messo praticamente in ginocchio, obbligandolo a nuove formule e a rimodellare la prossima stagione. Gli apassionati musicofili, nel frattempo, non sono stati  a digiuno grazie a iniziative in streaming, RAI5,  RAIPlay , Rai Cultura e Radio3  che hanno proposto opere liriche, lavori cameristici, sinfonici e solistici , talvolta con materiale inedito, In un’epoca in cui si parla di digitalizzazione e di streaming non bisogna dimenticare che il concerto dal vivo è una festa con tre protagonisti: l’autore, l’interprete. il pubblico. Si tratta di una partecipazione fisica che provoca emozioni e che nessuna registrazione, seppur tecnologicamnte perfetta, può dare. La ripresa è segnata da stretti vincoli imposti dalla sicurezza: concerti della durata di un’ora senza intevallo.controllo della temperatura corporea, prenotazione obbligatorio on line (la capienza delle sale viene così dimezzata) mascherina obbligatoria che si potrà togliere una volta raggounto il proprio posto, sanificazione degli ambienti. L’Unione  Musicale prosegue la rassegna “Concerto d’estate” alla presenza del pubblico nella sede del Teatro Vittoria. Si affida a giovani interpreti di talento come nel caso del Trio d’Archi Quod libet (tradotto Ciò che piace) edel  pianista pesarese Andrea Rebaudengo che si sono formati al Conservatorio di  Torino che proporranno il Quartetto in mi bemolle magiore op. 87  dove Antonin Dvorak (foto)  utilizza spessori  che profilano spesso sonorità allusive in direzione della musica sinfonica. Nel movimento d’esordio Allegro con fuoco si nota subito la matrice slava con un tema esposto all’unissono dagli archi che viene sottoposto a varie elaborazioni con idee plastiche consequenziali. La logica su cui si regge tale movimento resiede soprattutto nel contrasto tra archi e pianoforte. Il Lento, in seconda posizione, è ricco di idee con ben cinque variazioni,  pervaso da lirica atmosfera dove predomina il dialogo con il pianoforte. Segue un Affettuoso moderto che ha funzione di Scherzo e assume movenze di danza popolare dove è infallibile la definizione timbrica. Complesso è  il Finale-Allgro ma non troppo dove Dvorak segue la forma Sonata piuttosto che il Rondò i, dando così vita  a un brioso gioco strumentale.

Torino, Teatro Vittoria, v. Gramsci, 4

Unione Musicale, Serie “Concerti d’estate”, mercoledì 1° luglio, ore 17,30, ore 21.00

TRIO “QUOD LIBET”: Marie Christine Lopez (violino), Virginia Luca (viola), Fabio Fausone (violoncello) e ANDREA REBAUDENGO  (pianoforte)

Musica di Dvorak

Il concerto dura un’ora ed è “raccontato da Antonio Valentino, pianista e docente al Conservatorio di Torino, che dialogherà anche con gli spettatori

ingressi euro 10 ed euro 5

prenotaziome obbligatoria www.union emusicale.it