CRONACA – Torino, identificati gli autori di due rapine in banca, erano già in carcere

cronaca rapinaNella mattinata del 1 marzo 2016 veniva notificata ordinanza di custodia cautela in carcere ai danni dei pregiudicati: CAMEDDA Francesco Antonio, classe 1953; FIOCCHI Francesco, classe 1967; MAUGERI Rosario, classe 1955. I rapinatori erano già detenuti presso la locale casa circondariale in quanto due arrestati in flagranza di reato ed uno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria in data 18/11/15 nell’ambito della “Operazione BUDDA” di Questa Squadra mobile per tentata rapina aggravata in danno dell’ufficio postale filiale TO 75, ubicata a Torino in via Negarville nr. 8/26 nonché detenzione e porto illegale di arma da sparo clandestina con relativo munizionamento.

L’attività di indagine successiva all’arresto in flagranza, attraverso l’analisi dei dati acquisiti, nonché con l’ausilio di attività tecniche e corroborate da numerosi riscontri, ha permesso di ricostruire altri due episodi delittuosi attribuibili ai predetti ovvero: rapina in danno della CARIPARMA di c.so Torino n. 57 in Nichelino commessa in data 24 Novembre 2011. In particolare i rapinatori, dopo ave sfondato una porta sita in via Rossini, adiacente alla Banca, ed aver praticato un foro nel muro in mattoni che divideva la filiale della banca dal locale attiguo, si introducevano nell’istituto di credito dove attendevano l’arrivo degli impiegati armati di pistola, guanti e passamontagna sequestrando il personale dell’ufficio attendendo l’apertura della cassaforte per farsi consegnare il denaro. Nell’occasione i rei si sono impossessati dell’importo di

euro 87.000,00 circa nonché di 1.300.00 dollari canadesi e 900.00 franchi svizzeri e di 5.700,00 dollari americano. Si ricorda che la stessa modalità era stata utilizzata dai tre soggetti il giorno in cui venivano tratti in arresto da questo Ufficio per la tentata rapina ai danni dell’ufficio postale di via Negarville 8/24; i tre, infatti, avevano praticato un foro nel muro di un esercizio commerciale in disuso i cui locali erano attigui a quelli dell’ufficio postale. Rapina in danno della Banca d’alba c.so Ferrucci n. 64 di Tortino commessa in data 8 giugno 2015: la riferibilità di tale rapina ai soggetti indicati, in questo caso, viene dal fatto che tra il materiale in sequestro in occasione dell’arresto per la tentata rapina, vi erano anche armi giocattolo tra cui la riproduzione di una pistola a tamburo del tutto simile a quella che era stata asportata dai malviventi nel corso della rapina in argomento al direttore della Banca. La riproduzione, inoltre, presentava un particolare: in prossimità del grilletto, risultava mancare una vite che lo stesso Direttore aveva ritrovato nella sua borsa successivamente ai fatti. Nell’occasione il bottino della rapina ammontava a 25.090.00 euro in contanti, nonché 4.271.00 in monete e 9.806.32 euro in valuta estera. Grazie al particolare descritto, ed attraverso una serie di ulteriori riscontri è stato possibile ascrivere il reato commesso ai tre soggetti colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare.