Sacrestia

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Sacrestia

La sacrestia è completamente rivestita di armadi e banconi in legno di noce, i primi scolpiti negli anni 1708-1716 dall’intagliatore Giuseppe Varetto, i secondi costruiti nel 1724 da Francesco Antonio Formica di Gassino.

 

Anonimo. S. Filippo rifiuta dignità cardinalizia.

Caraccioli?). S. Filippo rifiuta dignità cardinalizia.

Sulla parete di fronte all’ingresso è stato collocato un grande quadro, munito di una splendida cornice, che raffigura San Filippo Neri nell’atto di rifiutare la dignità cardinalizia offertagli dal papa e di indicare nel Paradiso l’unica ricompensa alla quale tiene.  Antonio Bosio lo dice opera di un certo Caraccioli “allievo del Guercino”, e sostiene che si trovava sull’altar maggiore  prima di cedere il posto alla pala del Seyter.  Ma sull’autore del dipinto c’è molta incertezza. Dei Caracciolo che conosciamo, autore del dipinto non può essere Antonio Maria, originario di Vercana, essendo egli nato  nel 1727. Ed è poco probabile anche che si tratti di Giovanni Battista Caracciolo (Napoli 1680-1637), il quale non fu allievo del Guercino,  ma del Caravaggio,  e il cui stile non si concilia con quello del dipinto di cui si tratta.

Giovanni Paolo Crida, San Giovanni Bosco e San Giuseppe Cafasso

Giovanni Paolo Crida, San Giovanni Bosco e San Giuseppe Cafasso

Sopra l’ingresso, di fronte al precedente, è collocato un quadro, datato 1934, raffigurante San Giovanni Bosco e San Giuseppe Cafasso. Probabilmente è la pala che venne posta sull’altare dei Santi Apostoli Pietro e Paolo nei decenni in cui esso venne dedicato ai due santi sacerdoti piemontesi. E’ firmata da Paolo Giovanni Crida, pittore nato a Graglia e morto a Biella (1886-1967), che a partire dagli anni Trenta del Novecento  fu uno dei pittori ufficiali della congregazione salesiana. Fu anche apprezzato ritrattista: suo è il più noto ritratto del beato Giuseppe Allamano.

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