CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – CURIOSITÀ CHIERESI – Una preghiera che racconta

 

Sono passati già cinque anni. Cinque anni da quel sabato 28 marzo 2020, quando con un messaggio sul cellulare, a nome dell’Amministrazione Comunale, mi veniva chiesto di redigere il Cerimoniale e soprattutto la Preghiera per il Voto che l’indomani, come già avevano fatto in tante altre città, sarebbe stato pronunciato dal Sindaco nella Cappella della Madonna delle Grazie.

Scrissi il Cerimoniale e poi la Preghiera consapevole del grave momento e con l’angoscia di quei giorni irreali. Poco prima di cena la spedii.

La rileggo oggi questa preghiera di affidamento; un’invocazione a Colei che nelle Litanie chiamiamo “Salute degli infermi” e “Consolatrice degli afflitti”.

Di seguito il testo integrale che ci riporta a quei giorni, mai dimenticati.

 

Madonna delle Grazie,

oggi con un cuore solo guardiamo a Te mentre sperimentiamo smarrimento e angoscia per la nostra Città di Chieri, per l’Italia e il mondo funestati dalla pandemia di coronavirus.

Ci rivolgiamo a Te, come si rivolsero a Te i nostri padri nel luglio del 1630 chiamandoti “Stella del mare”, quando allora, come oggi, la nostra città era avvolta dal buio, dal silenzio, dalla paura e da tanti “perché?”. Ci rivolgiamo a Te, Stella del mare, e Ti chiediamo di volgere il Tuo sguardo luminoso su di noi in quest’ora tribolata. Volgi il Tuo sguardo e accarezza i tuoi figli morti senza il conforto e la vicinanza di chi amavano. Volgi il Tuo sguardo e sostieni, come una mamma, i medici, gli infermieri e le infermiere che, stremati dalla fatica, si dedicano agli ammalati.

Volgi il Tuo sguardo su tutti coloro che in tanti modi si dedicano a chi è nel bisogno.

Volgi il Tuo sguardo materno e dolcissimo sugli ammalati, sugli anziani, sulle nostre famiglie, su chi è in pena per una persona cara. Volgi il tuo sguardo su tutti noi, oh Madonna delle Grazie!

Abbiamo tutti ancora bisogno di Te! Abbiamo bisogno di tornare a Te in questo momento di preoccupazione e dolore. In questo luogo santo, caro e prezioso alla memoria dei chieresi,

ai tuoi piedi, oh Beata Vergine delle Grazie, affidiamo con questo Voto la nostra Città e il mondo

a Te Vergine Maria e al tuo Figlio Gesù che tieni in braccio.

Guardaci! Sorreggici! Guariscici! Stendi il Tuo manto su di noi e salvaci!

Un giorno ritorneremo a riunirci qui davanti a Te.

Tutti i chieresi ritorneranno qui per dirti, pur tra le lacrime, ancora una volta:

Grazie dolce Madre Santa, nostra Madonna delle Grazie.

AMEN

Anche una preghiera può essere spunto per raccontare la nostra storia.

 

Roberto Toffanello