CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – Inizia un’estate torrida e drammatica

Si aprono nuovi scenari di guerra

di P. Pio Giuseppe Marcato op

Lo scenario mondiale è nuovamente in fibrillazione per lo scatenarsi di una nuova e violenta guerra che si presenta fin dall’inizio con dei risvolti ancor più devastanti. Si sperava in un clima estivo non così torrido e che si potesse giungere finalmente ad un giusto, o almeno possibile compromesso, con aperture verso una pace dignitosa e rispettosa del diritto dei popoli. Ora si scatena con inaudita e drammatica ferocia un altro conflitto ancora più duro, crudele e sanguinoso. Era da tempo nell’aria, ma si sperava ci potesse essere ancora una via di dialogo, divenuto sempre più difficile e continuamente incrinato da reciproci rifiuti e volute incomprensioni, per impedire chiarimenti e tregue. Come se non bastasse le numerose morti di bambini, donne e uomini, la distruzione di edifici civili e monumenti di vario genere a Gaza, in Cis-Giordania e Ucraina, è iniziata un’altra crudele distruzione a tutto campo in Iran, con la compiacenza, sempre più manifesta degli USA-Tramp.

Ancora una volta, è stata messa in atto, la volontà di iniziare una guerra definita ‘preventiva’ nonostante le reiterate assicurazioni della non imminente escalation, subito dopo ripetutamente smentite. È certo, non sarà di breve durata, visti i toni usati e la volontà di distruggere e annientare il ‘Nemico’. Avremo quindi un’altra estate calda e bollente, non solo per il sole canicolare delle correnti torride africane, ma per questo ennesimo tentativo di belligeranza distruttiva fra popoli che non si sono mai voluti capire, affrontare e compromettere in un reale tentativo di comprensione e di rispetto reciproco. Il mondo, soprattutto l’Europa, la Comunità Europea, resta a guardare da lontano, inerte, incapace di esprimersi con fermezza di comprendere le vere e profonde ragioni del dissidio, e con la determinazione a impedire di farsi del male e allargare le tensioni ben oltre i propri confini. Appaiono infruttuosi i reiterati e accorati appelli di Papa Leone XIV, del Segretario Generale dell’ONU e di altri Capi di Stato, perché cessino le ostilità, si fermino le inaudite sofferenze e si proceda verso un dialogo sincero, almeno umano, superando finti incontri coperti da bugie e malintesi. Quando in un tempo, non troppo lontano, si poteva affermare: “In nome di Dio, tacciano le armi”, oggi, al contrario. si sta imponendo il ‘diritto’ della distruzione dell’avversario e con un sapore demoniaco prende il sopravvento il totale accettato silenzio. Sembra opportuno riproporre la domanda di cosa possiamo offrire alle prossime generazioni e proprio in un tempo normalmente destinato al riposo nella calura estiva. È il tempo di esami di maturità, ma sembra che questo interessi ad un numero ben esiguo di studenti, che guardano con preoccupazione i risultati ottenuti, e si smarriscono nel vedere un futuro che nega le prospettive valide di crescita culturale e di operatività. La pausa estiva dovrebbe favorire il movimento di milioni di persone verso mete turistiche, ma continuano con cadenza quotidiana le violenze tra giovani e in famiglie disagiate; sembra non ci sia la possibilità di creare relazioni stabili e positive in questo contesto così fluido. Sembra che ai nostri giovani non vengano offerte possibilità di vera maturazione sociale, solidale, affettiva e umana ma solo sollecitazioni all’evasione e l’essere soffocati da un pensiero unico, un’evasione senza obblighi e impegni seri. Per fortuna non per tutti è così! Le prospettive di un’estate vissuta più intensamente per ritemprare le forze fisiche e spirituali, non sono suggestioni d’altri tempi e i richiami a salvaguardare la natura, a contemplare il bello che ci circonda, le città e le opere d’arte, a non sprecare il tempo sempre più prezioso, a sostenere e di tutelare l’ecologia e l’ambiente restano i dati concreti per un clima di serenità, riposo, gioia e pace a livello individuale, familiare e sociale.

Questo l’augurio che formuliamo ai singoli, alle famiglie e all’intera comunità perché si possa ritrovare, in questo prezioso periodo estivo, la capacità di ritemprare quelle ‘fresche e nuove’ energie fisiche e spirituali e si possano affrontare le prossime sfide in ambito lavorativo e nelle diverse attività culturali e sociali.