SPORT & STORIA – Le origini del basket a Chieri raccontate da Nanni Cristino
Nanni Cristino, scrittore chierese diventato famoso per i suoi gialli (L’ultimo dei quali, “1898”, ambientato a Chieri), è anche lo storico del basket a Chieri.
Qualche anno fa, è uscito un suo e-book (“Jump Shot – le origini del basket a Chieri 1973-1990) che con piacere 100torri pubblica a puntate, alla vigilia di una stagione fondamentale per le fortune di questo sport, da noi.
PREMESSA
Questa breve storia del basket chierese delle origini copre il periodo compreso tra il 1973 e il 1990, anni in cui la pallacanestro, a Chieri, è nata e si è sviluppata fino a diventare uno degli sport più amati e praticati in città.
Mescola ricordi personali e ricerche d’archivio; e senz’altro presenta numerose dimenticanze e lacune, di cui l’autore si scusa fin d’ora.
A parziale giustificazione, egli tiene a segnalare che essa è stata scritta in estate, su un playground, negli intervalli tra una partita e l’altra.
CAPITOLO 1
FULGOR: COMINCIA LA STORIA

La prima squadra di basket chierese, che partecipa al Torneo di
Trofarello nel 1973. Da sinistra in alto: l’allenatore Tony Bosco,
Sergio Ronco, Daniele Corrocher, Pierpaolo Boero, Teo Mitton,
Luciano Anfossi, Eddy Gay, Marco Manolino, Paolo Artini,
Nanni Manolino, Giorgio Gastaldi.
Agli inizi degli anni Settanta il basket – ma allora si chiamava ancora pallacanestro – a Chieri è uno sport quasi sconosciuto.
In città tutti giocano a pallavolo,sull’onda dei successi ottenuti da due società, la Fulgor e la Patmos, che si distinguono nei campionati regionali.
Pochi irriducibili appassionati seguono in tv, la domenica pomeriggio, in bianco e nero, le epiche sfide del campionato italiano tra Ignis e Simmenthal. Talvolta danno la caccia nelle edicole torinesi a una copia della rivista Giganti del Basket e, quando riescono a trovarla,sfogliano increduli le prime immagini, provenienti da oltreoceano, di quel basket NBA che allora pare situato su un’altra galassia.
Qualcuno sogna di acquistare un paio di Converse All Star, o almeno delle Superga Springfield. Sono le scarpe che negli States usano i marziani: Bill Russel, Kareem Abdul Jabar, Oscar Robertson, Earl “The Pearl” Monroe. Scarpe alte, di tela. Acquistarle, già. Ma per farci che cosa?
A Chieri non ci sono playground né palestre attrezzate per il basket. Soltanto un paio di oratori dispongono di cesti. Rigorosamente senza retina.
La passione, tuttavia, è un gran combustibile.
Nel 1973 un gruppo di giovani studenti del Liceo classico“Balbo” (la cui sede era in piazza Pellico), dopo aver ricevuto a scuola il battesimo del basket dal loro professore di Educazione Fisica, Tony Bosco, decide di fondare una squadra.
Tony Bosco, che all’ISEF ha avuto comecompagni giocatori torinesi del calibro di Caglieris e Mitton, raccoglie la sfida e si rivolge all’oratorio della Congregazione Mariana, a San Carlo, che ha un campo all’aperto dotato di un paio di canestri decenti. È il feudo della pallavolo chierese, ma accetta di aggiungere il basket tra le proprie attività.Nasce così la sezione basket della Fulgor, come scrive il 20 luglio il settimanale Cronache Chieresi:
“Tra le novità di maggior rilievo della prossima stagione, alla Fulgor, ci dovrebbe essere quella del basket: questo sport, che in Italia sta conoscendo da qualche anno un eccezionale sviluppo, non ha precedenti nella storia sportiva chierese, se si eccettuano sporadiche apparizioni estive ad opera di questa o quella formazione più o meno occasionale.»
Il gruppo di atleti, quasi tutti alla prima esperienzatra i canestri, si mette al lavoro diretta dall’allenatore Tony Bosco, che si avvale dell’aiuto di tre giocatori-preparatori appena formati in un «campo scuola» organizzato a Pallanza dal CSI: Civera, Gay e Piovano.
Alla fine del 1973 la squadra esordisce ufficialmente partecipando al Torneo di Trofarello. È formata da quegli studenti liceali – Luciano Anfossi,Pierpaolo Boero, Daniele Corrocher, Giorgio Gastaldi,Edoardo Gay, Nanni Manolino, Sergio Manolino, SergioRonco – e si avvale di un prezioso rinforzo, Teo Mitton,giocatore dell’Auxilium Agnelli (formazione torinese che milita in serie B). All’ultimo momento si aggiunge alla squadra un ragazzino di 13 anni, Paolo Artini, di cui corre voce che mostri meraviglie sull’asfalto dell’oratorio San Luigi.
Il torneo si conclude con una sconfitta per 44-42contro il Carmagnola e una netta vittoria (56-34) sulTrofarello.Mitton risulta il miglior realizzatore dellacompetizione, con 50 punti totali, ma nella formazionechierese si mettono in evidenza anche Manolino, Gay eAnfossi.
Nel frattempo, a settembre, è stata inaugurata lanuovissima palestra di Borgo Venezia.
Come osserva un giornalista locale, in virtù delle sue misure «è la prima palestra di Chieri a consentire la disputa di un regolare incontro di basket».
Così, dopo la partecipazione al Torneo di Trofarello, nella stagione1973/74 la Fulgor disputa per la prima volta il campionato Juniores del CSI.

Il play della Fulgor Eddy Gay al tiro durante
l’incontro casalingo con la Stella Bianca, disputato a
Chieri l’8 dicembre 1973
L’esordio avviene sabato 8 dicembre 1973 nell’impianto di via Bersezio. Si tratta, di fatto, del primo incontro ufficiale di basket disputato a Chieri.
La Fulgoraffronta i torinesi della Stella Bianca, che si affermano per 70-56.
Il resoconto della partita, comparso su Cronache Chieresi, sottolinea la buona prestazione dei chieresi: «Partita interessante, tecnicamente accettabile, che ha avuto in Gay il miglior realizzatore assoluto con ben 24 punti, di cui 15 nel solo primo tempo. La non felice serata di Anfossi in attacco èstata compensata dall’ottima prova di Nanni Manolino, che nel finale ha sfoderato un gran tiro dalla media distanza (4 su 6). In difesa si è fatto valere Ronco, che promette di diventare un ottimo esterno-dietro.»
Il cammino in campionato è difficoltoso. Nellapartita con il Condove, in cui fanno il loro esordio Paolo Artini e Beppe Finello, la Fulgor è travolta 111-62.I cestisti chieresi tuttavia migliorano di gara in garae nel mese di gennaio del 1974 giunge la prima vittoria: la Fulgor si impone sul Susa per 60-30, con 20 punti diNanni Manolino.La polisportiva della Congregazione Mariana, però,non pare intenzionata a puntare davvero sullapallacanestro. Tutte le sue energie sono concentrate sulapallavolo.Per il basket chierese il futuro rimane incerto, ma lapassione è tanta e il neonato gruppo di giovani cestisti non ha alcuna intenzione di interrompere l’attività.
Nanni Cristino
(1-continua)