PIEMONTE ARTE: MUSEO TESSILE CHIERI, CAMBIANO, LEE MILLER, BELTRACCHI, GALLIZIO, PROMOTRICE AL VALENTINO…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

CHIERI. INAUGURATA LA MOSTRA “TESSILI DAI VIAGGI DI UN PRINCIPE DEL NOVECENTO”.

L’assessore Giordano e Melanie Zefferino con la contessa Ruffini e Filiberto Martinetto

Inaugurata al Museo del Tessile di Chieri la mostra “Tessili dai viaggi di un Principe del Novecento”.

Esposti fino al 27 settembre Kilim anatolici e persiani e altri manufatti tessili di pregio dal corredo del Principe Scipione Borghese, appassionato scalatore, viaggiatore e collezionista, famoso per la vittoria alla guida dell’Itala nel raid “Pechino-Parigi” del 1907. Con questa mostra si riscoprono esemplari storici di arazzi, tappeti, tessuti e ricami che affascinarono, servirono o semplicemente accompagnarono un intraprendente aristocratico viaggiatore protagonista del Novecento in Europa e in Asia.

NELLE FOTO di Matteo Maso: un momento della inaugurazione della mostra e un pezzo in mostra

CAMBIANO. “LA LUNGA STAGIONE DELL’ARTE” PRESENTA LAURA FRUS ED ERIKA DARDANO

In arrivo la prossima mostra che si inaugurera’ in Biblioteca a Cambiano. La stagione 2025 della rassegna “La lunga stagione dell’Arte cambianese” prosegue con la mostra delle artiste Laura Frus ed Erika Dardano

La mostra “Percorsi di Ricerca” si inaugurera’ il giorno 20 settembre alle ore 17,30 in occasione dell’evento “Aspettando Cambiano come Montmartre” presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica cambianese in via L. Lagrange num. 1

La mostra sara’ visitabile in orari di apertura della Biblioteca fino al 11 ottobre e durante la manifestazione “Cambiano come Montmartre” il 21 settembre 2025.

 

CHIERI. PALAZZO OPPESSO. “PERSONALI”, MOSTRA DI PITTURA

LEE MILLER. Opere 1930-1955. La grande mostra dell’autunno a CAMERA

Dal 1° ottobre 2025 al 1° febbraio 2026

 

A CAMERA è in arrivo una nuova grande mostra.

Dal 1° ottobre ci attende un nuovo, affascinante viaggio con protagonista un’autrice straordinaria del Novecento: Lee Miller.

Seguendo un percorso inedito attraverso 160 immagini, tutte provenienti dai Lee Miller Archives, ci immergeremo nell’intensa attività della grande fotografa americana che, tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento, raggiunse l’Europa – da Parigi all’Inghilterra – spingendosi fino in Africa.

Assistente di Man Ray, collaboratrice per ‘Vogue‘, musa ispiratrice di Pablo Picasso, Max Ernst, Paul Éluard, Lee Miller ha firmato alcune delle immagini più significative nella storia della fotografia surrealista, oltre a servizi di alta moda e scatti dal sapore enigmatico. Uno sguardo visionario e profondo sul suo tempo, capace di documentare con grande sensibilità anche il dramma della guerra, raccontando la fragile quotidianità di una Londra dilaniata dai bombardamenti aerei ma anche l’immane tragedia dei campi di concentramento e il disfacimento della Germania nazista.

La mostra, curata dal direttore artistico di CAMERA Walter Guadagnini, sarà così un’occasione unica per approfondire non solo la ricchezza magnetica dei suoi scatti ma anche ripercorrere le tappe della sua vita davvero eccezionale. Un viaggio tra le immagini che ci accompagnerà per tutto l’autunno dando ufficialmente inizio ai festeggiamenti per i nostri 10 anni con tanti eventi e appuntamenti dedicati al mondo della fotografia nelle sue infinite sfaccettature.

 

Wolfgang Beltracchi. L’invenzione del vero. La mostra del più grande falsario d’arte del XX secolo

31 ottobre – 19 novembre 2025

Spazio Musa, Torino

A cura di Francesco Longo

Genio creativo e figura controversa, Wolfgang Beltracchi è considerato il falsario più brillante del dopoguerra, che ha ricreato lo stile di grandi maestri e venduto i suoi lavori come opere perdute. Condannato nel 2011 e oggi riabilitato, l’artista tedesco rappresenta oggi un simbolo di ribellione al sistema dell’arte tradizionale. Nella mostra L’invenzione del vero, a cura di Francesco Longo – in programma dal 31 ottobre al 19 novembre a Spazio Musa (Torino) – Wolfgang Beltracchi si rivela per ciò che è: un demiurgo capace di plasmare epoche, contaminare linguaggi, giocare con il tempo e la materia fino a dissolvere il confine tra verità e menzogna, tra genio e inganno.

Le opere in mostra, realizzate dopo la sua parabola giudiziaria, raccontano un artista che ha scelto di trasformare la condanna in un atto di libertà. Nella serie dedicata al Salvator Mundi, l’artista rilegge l’iconica immagine di Cristo non più come semplice figura salvifica, ma come specchio di un sistema dell’arte che cerca redenzione nel mercato stesso. Ogni versione, declinata nei linguaggi di Van Gogh, Picasso, Dalí, Warhol e altri maestri, trasforma l’immagine in un simbolo molteplice: un Cristo universale, un’icona pop, un riflesso spirituale e commerciale insieme. È qui che la pittura di Beltracchi si fa anche critica radicale della storia e del presente. Ogni quadro esposto è un invito a interrogarsi su cosa sia davvero l’autenticità, su quale sia la differenza tra “originale” e “opera d’arte”. Accanto alle tele, la mostra include la sua produzione digitale e NFT: un passaggio ulteriore nella sua ricerca, in cui il gesto pittorico incontra l’infinità replicabile dell’universo virtuale. Oggi Beltracchi non si limita più a imitare. Crea mondi autonomi, riversandovi la sua storia, la sua condanna e la sua rinascita.

 

Musa Art Gallery/SpazioMusa, Via della Consolata 11/E, Torino

Wolfgang Beltracchi. L’invenzione del vero

31 ottobre – 19 novembre 2025

Vernissage: 31 ottobre 2025 ore 17 preview stampa, dalle 18.30 apertura al pubblico

Orari di apertura: dal martedì al venerdì 15 – 21, sabato e domenica 16 – 21

 

ALBA. “PINOT GALLIZIO ARTISTA E RICERCATORE”. CONVERSAZIONI

OLTRE 600 OPERE PER LA “SOCIALE” DELLA PROMOTRICE AL VALENTINO

Il cammino della Società Promotrice delle Belle Arti, dall’Ottocento ai giorni nostri, trova rinnovati riscontri e contenuti nella 183° Esposizione di Arti Figurative ospitata nella Palazzina al Valentino, in viale Balsamo Crivelli 11, con 620 opere realizzate da 329 autori che documentano l’attuale momento espositivo che, inaugurato venerdì 12 settembre, con un’ampia partecipazione del pubblico e di addetti ai lavori (dai giornalisti e critici d’arte ai cultori del mondo dell’arte) rimane aperto sino al 12 ottobre, con orario di visita dal martedì a sabato 11-13/ 16-20, domenica 11-13, tel.011/6692545.

E sono esperienze che delineano la stagione artistica della storica società presieduta da Giovanni Prelle Forneris, in accordo con il Consiglio Direttivo e la Commissione Artistica composta dagli artisti Gianpiero Actis, Roberto Davico, Giorgio Di Gifico, Beppe Gallo, Leo Giampaolo, Osvaldo Moi e Lea Ricci.

Mentre Orietta Lorenzini, ha curato, come di consueto, la realizzazione del catalogo e l’allestimento delle sale arricchite da sculture, dipinti, pagine di grafica e scatti fotografici.

Un appuntamento, quindi, che rievoca la successione dei capitoli di una storia caratterizzata, anno dopo anno dall’”impegno e la solidarietà dei Soci…solo e sempre nel nome dell’Arte” (Giovanni Prelle Forneris), dai materiali innovativi e, in particolare, da quelle soluzioni tecniche che permettono di definire cultura visiva e creatività, capacità espressiva e il linguaggio dei soci artisti, ormai scomparsi, che ricordiamo in questo itinerario tra la scrittura per immagini di Mario Calandri e le intense nature morte di Giacomo Soffiantino, il “Musicante ebraico” di Trento Longaretti e la tavola astratta di Luigi Spazzapan.

E accanto a una composizione di Italo Cremona prende forma il discorso di Antonio Carena, con una personalissima testimonianza esposta nel centenario dalla nascita (1925-2025), in dialogo con il “paesaggio” di Francesco Menzio e il clima narrativo di Enrico Paulucci, “maestro del colore e della visione”, come è stato scritto per la recente antologica di Palazzo Torre a Cortemilia. Da Mastroianni al “Napoleone” di Piero Ruggeri ai “Fiori” di Ernesto Treccani, si identifica una visione d’insieme con le suggestioni espressive di Giulio Da Milano, Piero Ducato, Eso Peluzzi e la “Neve” di Giuliano Emprin, che sembra richiamare la delicata poesia del “paesaggio canavesano” di Enrico Reycend o “Il mercato di Mazzè” di Felice Vellan (del quale si segnala una mostra e un’asta pubblica alla “Sant’Agostino”) o, ancora, una veduta marina di Carlo Follini e Giovanni Colmo, Giuseppina Colonna Gamero, Mario Gamero.

Il percorso della rassegna offre momenti di un impegno scandito dalla sensibilità di Claudio Giacone e dalla struttura compositiva di Alfredo Levo, sino a proporre il Novecento di Piero Martina, puntualmente rivisitato nella rassegna “Omaggio a Carlo Levi. L’amicizia con Piero Martina e i sentieri del collezionismo” ordinata negli spazi della Galleria d’Arte Moderna di Roma, aperta fino al 14 settembre 2025.

Attraversando le grandi sale della “Promotrice” s’incontrano opere e impressioni che rivelano la dimensione artistica di Michele Baretta, Giuseppe Bercetti, Paolo Derusticis, Mario Lisa, Camillo e Metello Merlo, Giuseppe Gheduzzi in una sorta di itinerario che pone l’attenzione intorno a “La città” di Franco Rognoni e al “Covitato di Ferro” di Nini Maccagno, alle ricerchè di Nene Martelli e le raffigurazioni di Pierluigi Bovone, Pierino Nervo, Almerico Tomaselli e gli alberi in collina del pittore e poeta Serafino Delaurenti. All’interno di questo racconto si scoprono i “Fiori” di Adriana Giorda e Graziella Voghera, i preziosi e luminosi acquerelli di Luciana Bey, Aldo Cimberle, Giuseppe Garau, Gianfranco Naretto, Enrica Berardi insieme alla scultura “Maternità” di Claudia Sacerdote, le incisioni di Giacinto Vittone e i lavori di Bruno Fisanotti, Nello Cambursano, Attilio Cutrupi. E inoltre Giovanni Ughetti, Vincenzo Albano, Resy Cattaneo Cattarin, Elsa De Mattei, Irma Fontan, Oddino Gagliardi, Giorgio Frigo, Benny Giansiracusa, Francesca Graziani Giovannini, Fulvio Lorenzelli, Erennio Schiavinato, Tullio Tulliach, Guglielmo Mezzari e le figure di Anna Vercellotti e Tatiana Veremejenko.

Infine, si nota il vibrante colore di un astrattismo firmato da Greta Stella, Alfonso Grattini, Romilda Suppo e dal pittore e scultore Attilio Lauricella.

Angelo Mistrangelo

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso (TO). Mostra della fotografa iraniana Marjan Moghaddam

Fino al 28 settembre 2025: Intrepide Storie di donne, viaggi, sogni e avventure

 

La mostra di Marjan Moghaddam è stata prorogata fino a domenica 28 settembre. Intrepide non è una semplice esposizione, ma un viaggio profondo nelle vite di circa trenta donne provenienti da ogni parte del mondo. Donne che hanno scelto di lasciare la propria terra d’origine per iniziare una nuova vita in Italia, mettendosi in gioco per inseguire i loro sogni ed affrontare le sfide del cambiamento. Attraverso i loro volti e le loro storie, emerge un racconto di coraggio, forza e determinazione.

Il progetto si propone di far conoscere storie autentiche: talvolta semplici, talvolta intrise di difficoltà, ma sempre unite dal filo conduttore del coraggio che spinge queste donne a intraprendere viaggi lontano dalla loro terra. Le fotografie sono arricchite da testi che approfondiscono le esperienze personali delle protagoniste. Le donne ritratte provengono da tutti i continenti, rappresentando una varietà di Paesi, tra cui Armenia, Romania, Russia, Germania, Irlanda, Malta, Cina, Giappone, India, Singapore, Australia, Camerun, Kenya, Nigeria, Senegal, Sudafrica, Togo, Cuba, Brasile, Argentina, Stati Uniti e Canada. I loro sguardi, sorrisi ed espressioni sono il nucleo pulsante del progetto, capaci di trasmettere emozioni profonde e universali. Ogni immagine offre una finestra intima sulla loro vita, evidenziando la straordinaria capacità di affrontare e superare ostacoli con determinazione e speranza.

Marjan Moghaddam è una fotografa iraniana, nata a Teheran nel 1876, che vive in Italia dal 1997. La sua ricerca artistica si concentra su temi profondamente sentiti, come la memoria, la tolleranza, l’identità culturale, l’integrazione sociale e i diritti umani. Grazie alla sua sensibilità ed empatia riesce a catturare emozioni autentiche attraverso i suoi scatti, ponendo sempre l’essere umano e la sua realtà al centro della narrazione. Per lei, la fotografia rappresenta uno strumento potente per raccontare storie e dare voce a chi spesso rimane inascoltato. Il suo obiettivo è rivelare la bellezza e la complessità dell’esperienza umana, promuovendo valori di inclusione, empatia e dialogo.

 

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

Fino al 28 settembre 2025

Intrepide

Mostra fotografica di Marjan Moghaddam

La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso

Biglietto di ingresso: intero 5 euro, ridotto 4 euro

Hanno diritto alla riduzione: minori di 18 anni, over 65, gruppi min. 15 persone

Fino a 6 anni e possessori di Abbonamento Musei: biglietto ingresso gratuito

www.ordinemauriziano.it

 

TORINO ART GALLERIES. TAG OUVERTURE

GIOVEDì 18 SETTEMBRE 2025 ore 17,00 – 23,00

L’Associazione TAG – Torino Art Galleries è lieta di annunciare la nuova edizione della sua storica iniziativa, OUVERTURE, che si terrà presso le gallerie associate di TAG a Torino giovedì 18 settembre 2025 dalle ore 17 alle ore 23.

La manifestazione OUVERTURE di TAG è realizzata grazie al sostegno della Fondazione per lArte Moderna e Contemporanea CRT, unico ente sostenitore sin dalla prima edizione, avvenuta nel 2000. Quest’anno si celebra la 25ª edizione, un traguardo che testimonia la continuità e la rilevanza del progetto nella vita culturale della città.

Dalla sua nascita, TAG – Torino Art Galleries ha segnato la storia dell’arte contemporanea torinese, portando decine di migliaia di visitatori nei luoghi storicamente deputati alla promozione dell’arte nuova: le gallerie d’arte. Queste realtà, grazie alla dedizione dei galleristi, hanno sostenuto e promosso artiste e artisti che, con la loro ricerca, hanno rinnovato i linguaggi dell’arte.

L’evento consiste nella tradizionale mostra diffusa sul territorio cittadino, con l’inaugurazione coordinata delle mostre in programma presso le gallerie associate a TAG. Anche quest’anno sarà un momento d’incontro tra appassionati d’arte, collezionisti e pubblico, a contatto diretto con artisti e galleristi, con ingresso libero e gratuito.

Le esposizioni proporranno progetti di artisti emergenti e affermati, italiani e internazionali, confermando il ruolo di Ouverture come appuntamento di riferimento per l’arte contemporanea a Torino.

La 25ma edizione di Ouverture rappresenta un grande traguardo per le gallerie torinesi, unico nel panorama nazionale, oltre che di opportunità di coinvolgimento del pubblico cittadino in occasione dell’apertura coordinata. Le gallerie associate aderenti proporranno per il mese della ripartenza culturale dopo lestate lorario esteso, dalle 17 alle 23, che consentirà di visitare più mostre nella stessa giornata e vivere la città come un vero percorso darte contemporanea”sostiene la presidente di TAG, Elisabetta Chiono.

Fondata nel 2000, l’Associazione TAG – Torino Art Galleries – riunisce oggi 16 gallerie d’arte torinesi. L’Associazione ha per scopo la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea, come elemento di crescita culturale del territorio e della comunità locale, favorendo lo sviluppo di una sensibilità artistica attraverso l’incontro delle arti plastiche e figurative con il pubblico, gli appassionati e le nuove generazioni. Si pone come soggetto di riferimento per gli Enti Locali, collaborando alle loro iniziative e al tempo stesso ideando e realizzando diversi progetti e attività specifiche ed autonome, tra i quali si ricordano: “ManifesTO” (in collaborazione con il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea e l’Assessorato alla Cultura della Città di Torino), “Outlook”, e le differenti edizioni di “TAG Ouverture” e delle “Notti delle gallerie TAG”, realizzate grazie al sostegno della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT (e della Camera di Commercio di Torino).

 

 

SANT’AGOSTINO CASA D’ASTE. MOSTRA e ASTA “LO STUDIO DI FELICE VELLAN”

 

Giovedì 11 settembre la Sant’Agostino Casa d’Aste ha inaugurato la mostra che precede l’asta dedicata a “Lo Studio di Felice Vellan”. Parleremo dell’avventura di Felice Vellan con Armando Audoli, Luigi Tartaglino e Vanessa Carioggia.

La mostra raccoglie oltre 100 opere fra dipinti, sculture, oggetti, documenti e fotografie d’epoca provenienti dal suo storico studio di corso Galileo Ferraris, finora custodito dagli eredi, dal Circolo degli Artisti di Torino, suo rifugio e regno creativo, e da alcuni collezionisti privati.

Le opere spaziano dagli anni della Grande Guerra fino alla fine degli anni Sessanta: disegni, pittura di paesaggio (come le nevi piemontesi e valdostane e le marine), autoritratti (“Impressione di autoritratto” del 1955 e “Autoritratto” del 1934, copia del preesistente presso la Tampa del Circolo degli Artisti) e una serie di ritratti, spesso testimonianze etnografiche dei suoi viaggi all’Isola d’Elba, Abruzzo, Val Gardena e Val di Lanzo e del suo soggiorno ad Albisola (come i “Cinque Jazzisti” degli anni ’30 in terracotta maiolicata della Manifattura Giuseppe Mazzotti Albisola sui modelli di Felice Vellan). Ma ancora illustrazioni per cartelloni pubblicitari, sia i manifesti che il bozzetto del Gran Ballo di Carnevale al Circolo degli Artisti del 1948.

Vengono esposte anche delle bellissime opere pittoriche e scultoree che ritraggono Vellan, realizzate dagli artisti a lui vicino: Oreste Pizio, Michelangelo Monti e Franco Garelli.

A corredo gli oggetti prediletti come gli ombrelli che dipingeva per diletto e le ceramiche austriache degli anni Trenta, le quali dimostrano l’attenzione dell’artista ai modelli mitteleuropei.

La mostra è un’occasione rara per riscoprire un autore che, pur amato in vita, è rimasto ai margini della critica recente e quasi rimosso dalla memoria collettiva.

Catalogo online https://www.santagostinoaste.it/asta-269.asp

Testo di Armando Audoli

Asta il 2 ottobre alle ore 16

 Lo studio di Felice Vellan fino al 2 ottobre 2025.

dalle ore 9.30 alle 12.30- dalle 14.30 alle 18.30.

Lunedì mattina, sabato pomeriggio e domenica chiuso.

 

ALBA. Inaugurazione della mostra “Birth of a mother” dell’artista Emily Zurlo

 Sabato 13 settembrepresso la sede di Corso Torino 18 Professional Workshop, è stata inaugurata la mostra “Birth of a mother” dell’artista piemontese Emily Zurlo.

Corso Torino 18 Professional Workshop, in collaborazione con il Rotary Club Alba, propone per il mese di settembre 2025 un percorso espositivo che intende celebrare il divenire “madre” come un momento di profonda trasformazione, parallelo e complementare alla nascita del bambino, enfatizzando le nuove emozioni, le paure, il coraggio e l’amore che caratterizzano la figura materna emergente.

La maternità non è solo un evento biologico, ma un vero e proprio processo di “rinascita” della donna che diventa madre, un passaggio a un nuovo ruolo e a una nuova identità. L’idea di creare opere d’arte che rendano omaggio alla complessità di questo cambiamento è una sorta di inno alla trasformazione ed un focus sull’esperienza materna, con cui si celebra la forza interiore, la vulnerabilità, la forza d’animo e l’amore incondizionato che la madre sperimenta anch’ella “nascendo” insieme al proprio figlio.

La mostra rimarrà visitabile fino al 10 ottobre pv., dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 20:00.

Emily Zurlo è una pittrice e fotografa piemontese. Ha studiato presso il liceo artistico Pinot Gallizio, successivamente diplomata come assistente veterinaria e tatuatrice. Le sue tecniche principali sono acrilico su tela e pastelli su cartoncino, sui quali ritrae soggetti realistici, aggiungendo a volte un tocco di “magia”. Dalle persone agli animali, i suoi lavori variano da soggetto a soggetto.

Di lei dice: «Fin da piccola non sono mai stata brava ad esprimere a parole quello che provavo, e mi sono accorta che invece ci riuscivo senza troppi sforzi scarabocchiando sui fogli di scuola…»

Tramite la sua arte Emily vuole esprimere le diverse sfaccettature delle emozioni: emozioni scomode e nascoste, quelle che tendiamo a nascondere o a sotterrare per semplice paura. Senza però imporre un significato a chiunque passi davanti ai suoi disegni, perché quello che può trasmettere un’immagine ad una persona non avrà mai lo stesso significato per tante altre!

Per info: Corso Torino 18 Professional Workshop S.r.l. Società Benefit

www.corsotorino18.it

Corso Torino n.18 – 12051 Alba (CN) – 0173 045808 – info@corsotorino18.it

TORINO. BORGO CAMPIDOGLIO. MOSTRA DIFFUSA IN_DIA_LOGO ● DIA_IN_LOGO

Mostra diffusa IN_DIA_LOGO ● DIA_IN_LOGO, a cura di Alessandro Abrate, che si terrà il 27 e 28 settembre 2025 nel Borgo Campidoglio a Torino, nell’ambito della Settimana della Cultura coordinata da Uni.Vo.ca.

L’iniziativa coinvolge dieci artisti e numerosi artigiani del quartiere, dando vita a un dialogo tra arte, artigianato e architettura in uno dei contesti urbani più autentici della città.

Vernissage: sabato 27 settembre, ore 17:30 – cortile della Scuola Verna, Via Corio 16/A.

Le attività saranno aperte al pubblico dalle ore 10:00 in entrambe le giornate.

 

TORINO, GALLERIA MOITRE. 480 Ore di Luce Arte, Scienza ed Ecologia Ambientale. Personale di Roberto Ghezzi

Opening 18 settembre, ore 18.00

Galleria Moitre, Via Santa Giulia 37, Torino

 

Per l’artista Roberto Ghezzi, invitato ad esporre per la prima volta a Torino nelle sale della galleria Moitre, la curatrice Elena Radovix, oltre alla personale ha organizzato due talk con l’artista per approfondire insieme ad autorevoli relatori la connessione tra arte, scienza ed ecologia ambientale. Temi assiali del dibattito contemporaneo per rilevanza, urgenza e gravità.

Quattrocentottanta ore di luce, questo il titolo scelto per illuminare le circa trenta opere selezionate nella vasta produzione di Ghezzi, tra cui le Naturografie©, monotipie, piccole pitture a olio, disegni, fotografie stenopeiche, video e taccuini di viaggio che saranno presenti in mostra.

Una restituzione visiva della sensibilità e dell’inclinazione dell’artista per dare voce e sostanza agli ambienti naturali attraverso un processo poetico e scientifico al contempo. Le opere di Ghezzi sono il frutto di lunghe residenze in territori remoti e spesso estremi come l’Islanda, l’Alaska, le Isole Svalbard, la Patagonia, la Groenlandia e il Nepal dove la natura è cosa viva, non domata, potente, intransigente.

Ciò che caratterizza Ghezzi è un istinto, un desiderio di farsi medium utilizzando supporti come tele o le possibilità della fotografia, recependo il senso sovra esteso del naturale, per costruire un luogo artistico dove il paesaggio è l’interlocutore privilegiato e la dimensione temporale viene incanalata fino a divenire presenza scenica.

Tra le opere spicca per intensità una fotografia stenopeica, realizzata con carta Ilford e una rudimentale camera oscura ricavata da una lattina di birra raccolta sull’Annapurna — residuo lasciato da altri e trasformato in strumento creativo — utilizzata per registrare movimento del sole dall’alba al tramonto in sette giorni di esposizione.

Il paesaggio scrive se stesso attraverso un scia luminosa che attraversa il blu profondo, intensa e vibrante come un gesto pittorico. Le variazioni di tono — dal blu cobalto al blu notte, fino a sfumature più chiare e pastello — restituiscono la materia atmosferica della montagna, trasformando il documento fotografico in una composizione astratta.

La mostra che si avvale del patrocinio della Regione Piemonte, della Città metropolitana e della Città di Torino, sarà visitabile fino al 18 ottobre 2025. Dal mercoledì al venerdì con orario 15 – 19 o su appuntamento al 3520718200

 

BIASUTTI. Open Gallery Weekend18 / 19 / 20 settembre 2025 in occasione di Exhibi.To. Mostra di Simone Mussat Sartor

La galleria Biasutti & Biasutti partecipa all’open gallery weekend, da giovedì 18 a sabato 20 settembre 2025, con la mostra personale dedicata a Simone Mussat Sartor. Come ogni anno, la galleria fa parte dei Tour Gallery di Exhibi.To, un modo creativo per visitare gallerie, associazioni e spazi cittadini alla ricerca dell’arte contemporanea. I Tour sono gratuiti ed è possibile prenotarsi via mail o telefono. Di seguito il Tour 4, di cui faremo parte, organizzato per sabato 20 settembre negli orari indicati.