Prevenzione al femminile: il calendario dei controlli da non saltare

Prendersi cura della propria salute significa anche adottare un approccio sistematico e consapevole alla prevenzione. Per le donne, la medicina preventiva non è un semplice atto di prudenza, ma una vera e propria strategia di lungo periodo, fondata su evidenze scientifiche e raccomandazioni istituzionali. Il corpo femminile attraversa fasi fisiologiche distinte — pubertà, età fertile, gravidanza, menopausa e post-menopausa — ognuna delle quali richiede controlli mirati e specifici.

Screening e check-up: strumenti fondamentali

Il fulcro della prevenzione femminile è rappresentato dagli screening, ovvero quegli esami clinici e strumentali effettuati su soggetti apparentemente sani, con l’obiettivo di intercettare precocemente malattie potenzialmente gravi. I tre screening oncologici gratuiti raccomandati dal Servizio Sanitario Nazionale sono: il Pap-test o HPV-test per la prevenzione del tumore del collo dell’utero (dai 25 ai 64 anni), la mammografia per il tumore della mammella (dai 50 ai 74 anni) e il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per il tumore del colon-retto (dai 50 ai 74 anni). A questi si affiancano esami suggeriti in base all’età, alla storia familiare e alla presenza di fattori di rischio.

Nel 2023, secondo i dati ufficiali dell’Osservatorio Nazionale Screening, la copertura di questi programmi ha mostrato segnali di recupero dopo il calo pandemico: oltre il 50% delle donne italiane in fascia target ha effettuato almeno uno screening. Tuttavia, permane un divario territoriale e culturale da colmare, soprattutto in alcune Regioni dove la partecipazione resta al di sotto della soglia di efficacia.

Età e prevenzione: indicazioni per ogni fase della vita

Durante l’adolescenza e la prima età adulta, la prevenzione si concentra su educazione alla sessualità consapevole, vaccinazione anti-HPV e prime visite ginecologiche. Dai 25 anni in poi è opportuno iniziare il monitoraggio della salute riproduttiva e ormonale. Le donne in età fertile dovrebbero sottoporsi regolarmente a visita ginecologica, ecografia transvaginale e controlli su funzionalità tiroidea, glicemia e assetto lipidico, soprattutto in presenza di irregolarità mestruali, sindrome dell’ovaio policistico o familiarità per patologie endocrine.

Una corretta periodicità per la visita dal ginecologo in città come Torino, dove l’offerta sanitaria è ampia e qualificata, consente non solo di intercettare patologie precoci, ma anche di impostare percorsi di prevenzione personalizzati. La consulenza specialistica è particolarmente rilevante in previsione di una gravidanza, durante la menopausa e nella gestione dei fattori di rischio cardiovascolare, che nelle donne tendono a manifestarsi in modo atipico e spesso sottovalutato.

Gravidanza, menopausa e oltre: prevenzione su misura

Nel corso della gravidanza, i controlli si intensificano secondo un calendario stabilito dalle linee guida del Ministero della Salute: analisi del sangue e delle urine, ecografie ostetriche, screening infettivologici, esami ormonali, test genetici non invasivi, valutazioni nutrizionali, consulenze psicologiche, monitoraggi della crescita fetale e visite cardiologiche mirate. Anche la fase post-partum merita attenzione, con particolare riguardo al recupero fisico, alla salute pelvica e al benessere psicologico. Dopo i 50 anni, l’attenzione si sposta su osteoporosi, malattie cardiovascolari e declino metabolico: esami densitometrici, monitoraggio della pressione arteriosa, glicemia e funzionalità epatica diventano centrali.