La Lega: “ Impianto fotovoltaico Trofarello, tutelare i terreni agricoli e la condivisione con il territorio “

I deputati Maccanti e Benvenuto presentano un’interrogazione parlamentare anche a seguito della segnalazione arrivata dal Segretario della Sezione della Lega di Trofarello Bruno Carmelo Fabrizio

 

Bruno, Maccanti e Benvenuto

Il progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico nella zona Sud di Trofarello arriva in Parlamento con un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente  Gilberto Pichetto presentata dai deputati torinesi della Lega Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto.

“La posizione della Lega su questo tema – spiegano Maccanti e Benvenuto – è sempre stata chiara: siamo assolutamente contrari all’invasione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli di pregio. In questa direzione andavano le delibere della Regione Piemonte approvate su iniziativa degli assessori della Lega Marco Protopapa prima e, oggi, Matteo Marnati. Purtroppo una sentenza del Consiglio di Stato del 14 luglio scorso ha di fatto sottratto alle Regioni e agli enti locali la possibilità di legiferare in materia e di negare le relative autorizzazioni. Per questo motivo oggi la Regione ha le mani legate e la questione può essere affrontata solo a livello nazionale, con regole chiare che tengano insieme la necessità di sviluppare le energie rinnovabili e la salvaguardia dell’agricoltura piemontese”.

L’interrogazione parlamentare chiede al Ministro competente che il progetto di Trofarello venga ridimensionato rispetto agli ottanta ettari annunciati dagli organi di informazione, che siano escluse le aree agricole di pregio e che venga realizzato solo a seguito di un confronto pieno con le amministrazioni comunali e con i territori interessati. Ma allarga anche il campo, chiedendo al ministro di assumere iniziative normative, anche di concerto con altri Dicasteri competenti, per definire criteri nazionali chiari che, fermo restando il raggiungimento della quota FER assegnata a ciascuna regione, escludano esplicitamente la possibilità di installare nuovi impianti fotovoltaici nelle aree agricole più fertili e produttive.

“Appena appresa la notizia della realizzazione di questo impianto – sottolinea Carmelo Fabrizio Bruno, segretario della Lega di Trofarello – ci siamo immediatamente attivati con i nostri parlamentari, dando tutta la nostra disponibilità al Comune di Trofarello ad affrontare insieme questa battaglia. Sino ad oggi il Comune ha invece preferito gestire la vicenda autonomamente con iniziative più mediatiche che realmente costruttive, chiamando in causa la Regione Piemonte che ad oggi non ha alcuna possibilità di intervenire.  Un atteggiamento che non aiuta i cittadini e non rafforza la posizione della comunità trofarellese. Ora occorre, piuttosto, impegnarsi tutti insieme concretamente perché questo progetto venga gestito con equilibrio, nel rispetto del territorio e dei suoi agricoltori, lontano dal clamore mediatico. E che sia anche l’occasione perché i ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura intervengano a fronte delle sentenze che hanno sottratto agli Enti Locali la possibilità di decidere per i propri territori”.

 

 

 

Interrogazione parlamentare

Interrogazione a risposta in Commissione

Al Ministro dell’ambiente e della Sicurezza Energetica – Per sapere – premesso che:

– a Trofarello (TO) è attualmente in fase di valutazione da parte di RFI/Italferr un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di vaste dimensioni, che interesserebbe aree agricole oggi coltivate a mais, frumento e foraggi, e che suscita forti preoccupazioni tra gli agricoltori e i residenti;

– il 14 luglio 2025 il Consiglio di Stato ha pubblicato la sentenza 6160/2025, che ha di fatto annullato la delibera della Regione Piemonte, adottata su iniziativa dell’assessore Matteo Marnati, che attribuiva agli enti locali la facoltà di negare l’installazione di impianti fotovoltaici a terra nelle aree agricole di maggior pregio;

– tale decisione, unitamente ad analoghe pronunce del TAR del Lazio, ha di fatto svuotato la possibilità per le Regioni e per gli enti locali di poter attualmente disciplinare, in modo efficace, l’installazione di impianti fotovoltaici in zone agricole, riducendo così l’autonomia dei territori;

– infatti, in seguito alla sentenza n. 9155 del 13 maggio 2025, del TAR Lazio, che ha accolto i ricorsi presentati contro il D.M. 21 giugno 2024 del MASE, emanato di concerto con MIC e MASAF,  e ha annullato, in parte, i criteri per l’individuazione, da parte delle Regioni, delle aree idonee e non idonee all’installazione degli impianti a fonti rinnovabili, le Regioni non hanno potuto concludere i propri lavori e, pertanto, attualmente, è ancora vigente il periodo transitorio, in particolare previsto dall’articolo 20 del d.lgs. 199, del 2021, e la disciplina delle aree idonee temporanee stabilita dal comma 8 dello stesso articolo;

– tale protrarsi del periodo transitorio, senza regole specifiche per i singoli territori, genera un vuoto normativo in qui si verifica una proliferazione di progetti di impianti a fonti rinnovabili, nell’ambito dei quali potrebbero più facilmente realizzarsi installazioni dannose per le produzioni agricole;

– alla luce del quadro normativo delineato dalla recente giurisprudenza, occorrono indirizzi chiari da parte del Governo, inquadrati nella transizione energetica ma sostenibili per la collettività, per garantire certezza e tutela dei territori;

– situazioni simili a quella creata dal progetto di impianto fotovoltaico a Trofarello in Piemonte, con l’installazione di impianti fotovoltaici in aree agricole di pregio, mettono a rischio le produzioni caratteristiche, di eccellenza, e l’economia agricola del nostro Paese–:

– quali iniziative il Ministro intenda assumere, anche di concerto con altri Dicasteri competenti, per definire criteri nazionali chiari che, fermo restando il raggiungimento della quota FER assegnata a ciascuna regione, escludano esplicitamente la possibilità di installare nuovi impianti fotovoltaici nelle aree agricole più fertili e produttive;

– se il Ministro non ritenga necessario assicurare che progetti come quello di Trofarello vengano realizzati con dimensioni ridotte, escludendo le aree agricole di pregio e solo a seguito di un confronto pieno con le amministrazioni comunali e con i territori interessati;

– quali iniziative il Ministro intenda adottare per conciliare gli obiettivi di produzione energetica con la salvaguardia dell’agricoltura e del paesaggio rurale, elementi identitari del nostro Paese.

FIRMATO

MACCANTI, BENVENUTO