PIEMONTE ARTE:
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
MUSEO DEL TESSILE DI CHIERI. COSTUMI E COLORI DALLA BASILICATA
Dal 4 all’11 ottobre 2025. Manifestazione a cura di Domenico Guglielmi con l’Associazione Culturale Amici della Lucania di Chieri In collaborazione con la Associazione Lucana “Emanuele Gianturco” di Settimo Torinese
Sabato 4 ottobre, alle ore 16, nella sala polifunzionale del Museo del Tessile di Chieri (via Santa Clara, 6) si inaugura la manifestazione incentrata sui costumi e la cultura materiale della Lucania. Per l’occasione, è previsto un rinfresco con prodotti tipici della regione.
Successivamente, da mercoledì 8 a sabato 11 ottobre, tutti i pomeriggi dalle 15 alle 18, rimarranno esposte al pubblico 32 litografie di costumi lucani ottocenteschi donate alla Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile dalla Associazione Culturale Amici della Lucania di Chieri.
Grazie a questa associazione protagonista della vita cittadina, e anche alla collaborazione con la Associazione Lucana “Emanuele Gianturco” di Settimo Torinese, si potranno anche ammirare al Museo del Tessile i costumi tradizionali lucani di Avigliano, Salandra, San Chirico. A questi si aggiungono i costumi tradizionali di Tolve, con cui la città di Chieri è gemellata.
Completano la mostra alcune fotografie di Domenico Possidente, che restituiscono la memoria di lavorazioni artigianali tessili, dalla filatura alla tessitura su telaio manuale, tradizionalmente eseguite dalle donne in Lucania.
Mercoledì 8 ottobre, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, è prevista la dimostrazione di tintura di filati impiegando la ginestra a cura di Emina.
Sabato 11 ottobre, alle ore 16:00, la manifestazione si concluderà con la presentazione del libro dello scrittore lucano Giuseppe Lupo, Storia d’amore e macchine da scrivere (Marsilio romanzi, 2025).
Con questa iniziativa congiunta, la Presidente Melanie Zefferino e Domenico Guglielmi rinsaldano una sinergia preziosa tra attori culturali che contribuiscono alla vitalità del territorio chierese con un dialogo interdisciplinare fra tradizioni diverse in una comunità plurale.
GIORNI E ORARI
Sabato 4 ottobre, inaugurazione : ore 16 – 18
Mercoledì 8 ottobre, dimostrazione: ore 15 – 18
Giovedì 9 ottobre: ore 15 – 18
Venerdì 10 ottobre: ore 15 – 18
Sabato 11 ottobre, finissage con presentazione libro: ore 15 – 18
INGRESSO LIBERO al Museo del Tessile e alla sala eventi fino a esaurimento posti.
Si raccomanda la prenotazione scrivendo a prenotazioni@fmtessilchieri.org
FONDAZIONE ACCORSI OMETTO. DA FONTANA A CRIPPA A TANCREDI LA FORMIDABILE AVVENTURA DEL MOVIMENTO SPAZIALISTA
A cura di Nicoletta Colombo, Serena Redaelli, Giuliana Godio
Con la consulenza scientifica di Luca Massimo Barbero
Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, Torino
17.10.2025 – 15.02.2026
Con la mostra DA FONTANA A CRIPPA A TANCREDI. LA FORMIDABILE AVVENTURA DEL MOVIMENTO SPAZIALISTA (Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, Torino, 17.10.2025-15.02.2026), a cura di Nicoletta Colombo, Serena Redaelli, Giuliana Godio e con la consulenza scientifica di Luca Massimo Barbero, il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto prosegue la sua ricerca sull’arte italiana del Novecento e intende indagare il ruolo dello Spazialismo nel rinnovamento artistico dell’immediato secondo dopoguerra.
La trasformazione dell’arte italiana iniziata nella seconda metà degli anni quaranta è inimmaginabile senza l’approccio concettuale al problema dello spazio, individuato, in pittura, da segni-base, linee, buchi e tagli nelle tele. Questo cambiamento trova in prima linea i protagonisti del Movimento spazialista, affascinati da una nuova visione del cosmo. Lucio Fontana, che ne è leader provocatore e rivoluzionario, si fa principale interprete e ispiratore del concetto di spazio e materia.
La mostra passa in rassegna ventiquattro maestri, presenti con oltre cinquanta opere, provenienti da collezioni museali, istituzionali e private.
Il percorso espositivo prende avvio da una sala interamente dedicata a Fontana, per proseguire con un nucleo consistente di opere di Roberto Crippa; la rassegna prosegue poi con i protagonisti dello Spazialismo di area milanese e veneta, nonché con artisti internazionali transitati nel Movimento spaziale.
“I MONDI DI PRIMO LEVI. UNA STRENUA CHIAREZZA”. MOSTRA ALLA CITTA’ METROPOLITANA
Primo Levi torna nella sua città con la mostra “I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza”, curata da Fabio Levi e Peppino Ortoleva. L’apertura al pubblico è prevista a partire da lunedì 6 ottobre alle 9 nello Spazio Mostre al piano terra della sede della Città metropolitana di Torino, in corso corso Inghilterra 7.
Dopo aver viaggiato in Italia e all’estero per diversi anni, l’esposizione ripropone, arricchita dall’esperienza acquisita nell’intenso dialogo con migliaia di visitatori – in particolare con i ragazzi delle scuole – le tappe della vita e dell’opera di una delle più importanti personalità intellettuali del Novecento e di uno dei figli migliori della città di Torino.
L’inaugurazione dell’allestimento è in programma venerdì 3 ottobre alle 17,30
LE SCANSIONI E LA GESTUALITA’ DI FRANCESCO PREVERINO
Nell’ampio spazio espositivo de Il Fondaco, in via Cuneo a Bra, si sviluppa l’intensa mostra personale dedicata all’artista contemporaneo Francesco Preverino sul tema “Ciò che rimane”, curata da Silvana e Roberto Peira e corredata dal catalogo con un testo critico di Francesco Poli, che è possibile visitare sino al 25 ottobre (www.ilfondaco.org).
Un’occasione per entrare all’interno della sua ricerca, tra paesaggi, alberi e mare, in una successione di tavole dalle grandi dimensioni che fanno parte di una vibrante ricerca espressiva, di una scrittura per immagini che rappresenta – sottolinea l’autore – una “testimonianza tangibile del mio lungo percorso artistico: il racconto attraverso le opere, delle mie riflessioni, delle mie inquietudini, della mia visione del mondo”.
Un percorso, quindi, in cui pagine poetiche e segno dirompente,
materia e subitanee impressioni, caratterizzano un discorso sempre scandito dall’interiore esplorazione della realtà contingente, dal fluire incessante delle emozioni e dalla suggestiva e singolare resa d’insieme definita con le linee a grafite, le matite colorate, la pittura il bitume in una serrata interpretazione di composizioni altamente evocative.
Affiorano dalla trama pittorica quelle sensazioni che appartengono
agli itinerari della memoria, all’alternarsi di pieni vuoti, al cammino di un artista che trasmette il senso profondo di una stagione della cultura visiva legata a questo nostro tempo, sicuramente complesso, mentre comunica incessantemente la sottesa energia di penetranti intuizioni.
Angelo Mistrangelo
TUCCI RUSSO. MOSTRA DI TONY CRAGG PER I 50 ANNI DELLA GALLERIA
PINACOTECA ALBERTINA. Il riflesso di Leonardo. Sebastiano Ferrero e gli enigmi di un trittico rinascimentale.
La mostra Il riflesso di Leonardo. Sebastiano Ferrero e gli enigmi di un trittico rinascimentale, aperta al pubblico dal 2 ottobre 2025 al 3 maggio 2026 alla Pinacoteca Albertina di Belle Arti di Torino, mette in lucegli importanti legami storici e artistici tra la collezione della Pinacoteca Albertina, la tavola leonardesca del Museo del Territorio Biellese, le tavole laterali conservate presso Palazzo La Marmora e la città di Biella.
Il progetto, nato dall’impegno e dall’idea di Francesco Alberti La Marmora e organizzato dalla Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C., approfondisce la storia di un trittico enigmatico che vede protagonista la copia coeva, su tavola e in scala naturale, della leonardesca Vergine delle Rocce, e i due pannelli laterali raffiguranti SebasDano Ferrero e i suoi figli, illustri committenti e protagonisti delRinascimento piemontese e lombardo.
Due sale interamente dedicate alle complesse vicende storico-artistiche delle tavole, le cui letture si arricchiscono anche grazie al confronto diretto con alcune opere della collezione della Pinacoteca Albertina,offrono spunti per nuove interpretazioni e suggestioni.
La mostra presso la Pinacoteca Albertina è visitabile tutt i giorni feriali e festivi dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30) escluso il mercoledì che è il suo giorno di chiusura ed è compresa nel biglietto di ingresso del Museo, con la sua collezione: intero € 10,00; ridoEo € 8,00 bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, studenti universitari fino ai 26 anni,convenzioni; gruppi;gratuito under 6 anni, insegnanti, possessori Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card.
SALUZZO. L’Inverno di Persefone: Mito e cultura del contemporaneo. Mostra personale di Gabriella Benedini
Un nuovo progetto a cura di Fondazione Garuzzo “L’Inverno di Persefone: Mito e cultura del contemporaneo”, una mostra personale dell’artista Gabriella Benedini, presso gli spazi espositivi della Fondazione alla Castiglia di Saluzzo.
La mostra raccoglie una selezione di lavori inediti, raccolti per la prima volta in occasione di questa personale alla Castiglia di Saluzzo.Il progetto propone un viaggio nel tempo, tra mito e contemporaneità.
Attraverso l’uso di immagini e forme, l’artista conferisce all’arte il compito antico di rinnovare il nostro legame con la Terra, sfruttando i temi ancestrali del mito di Persefone per parlare del mondo di oggi, di desertificazione, cambiamento climatico e parità di genere. La sua indagine si configura come un invito a recuperare le radici che ci uniscono, a preservare i cicli vitali e a riconoscere, attraverso la lente magica del mito, le sfide contemporanee.
L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 4 ottobre 2025 alle ore 18, in occasione della GIORNATA DEL CONTEMPORANEO promossa da AMACI, presso la Castiglia di Saluzzo.
CITTA’ METROPOLITANA. I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza
Torna a Torino da ottobre 2025 a maggio 2026 una mostra di grande successo per iniziativa della Città metropolitana di Torino e del Centro Internazionale di Studi Primo Levi
Primo Levi torna nella sua città con la mostra I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza, curata da Fabio Levi e Peppino Ortoleva. L’apertura al pubblico è prevista a partire dal 6 ottobre alle ore 9, nello Spazio Mostre della Città metropolitana di Torino, corso Inghilterra 7, piano terra, Torino.
Dopo aver viaggiato in Italia e all’estero per diversi anni, l’esposizione ripropone, arricchita dall’esperienza acquisita nell’intenso dialogo con migliaia di visitatori – in particolare con i ragazzi delle scuole – le tappe della vita e dell’opera di una delle più importanti personalità intellettuali del Novecento e di uno dei figli migliori della città di Torino.
La mostra è arricchita da una postazione che consentirà l’accesso a una nuova Biblioteca multimediale.
Contribuisce a far conoscere con un linguaggio di grande essenzialità – grazie all’allestimento curato da Gianfranco Cavaglià e realizzato da Arsmedia – i molteplici volti di Primo Levi: testimone di Auschwitz, scrittore, chimico, curioso di scienza e ispirato creatore di originali figure zoomorfe in filo di rame, quasi una rappresentazione in forma concreta delle sue storie dedicate proprio al mondo animale.
Tradotto in più di 40 lingue, Primo Levi è riconosciuto come portatore di valori universali capace di suscitare interrogativi di indiscussa attualità su “molti aspetti dell’animo umano”, ma anche come uno dei grandi scrittori del secolo passato dotato di una prosa intensa e cristallina.
La sua testimonianza personale sulla Shoah, i suoi scritti multiformi, la sua sensibilità all’incontro tra cultura umanistica e scientifica, gli interrogativi da lui posti intorno al tema del lavoro costituiscono oggi un ideale “libro di testo” per accompagnare ragazzi e adulti in un percorso formativo di cittadinanza partecipata. In questa prospettiva il Centro Primo Levi, e l’Associazione Amici del Centro presieduta da Federico Fubini, hanno coinvolto un gruppo di giovani vicini alla laurea come guide della mostra: giovani più esperti per dialogare con altri giovani alla scoperta di Primo Levi.
Grazie a una struttura lineare e facilmente fruibile, l’allestimento accompagna i visitatori nel labirinto infernale di Auschwitz, grazie alle parole di Se questo è un uomo, de La tregua e de I sommersi e i salvati; ma anche grazie a una rigorosa documentazione storica sull’universo concentrazionario e su come esso sia diventato nel corso del tempo un tema chiave nella coscienza dell’umanità. E poi c’è il Levi che trasforma la chimica in un avvincente percorso narrativo, ed è capace di raccontare con vivace competenza e uno straordinario spirito inventivo le vicende di un atomo di carbonio, rendendoci possibile entrare nell’infinitamente piccolo. Né va dimenticato che Levi, ne La chiave a stella, esplora le tante dimensioni del lavoro inteso come una delle espressioni più alte dell’uomo e possibile via verso la “felicità su questa terra”.
La mostra I mondi di Primo Levi trova uno dei suoi punti di maggior interesse anche nella sezione dedicata alla scrittura, resa accessibile grazie a una presentazione multimediale, dove la parola si affianca alle immagini e alla stessa voce di Primo Levi.
La mostra prelude all’apertura del Primo Levi Lab, che dalla fine del 2026 avrà sede stabile nella nuova Biblioteca Civica di Torino, attualmente in costruzione al parco del Valentino. Sarà quello un luogo di incontro e di studio che la Città di Torino metterà a disposizione di tutti i pubblici di Primo Levi, torinesi e non, per fare dell’omaggio a uno sei suoi figli migliori un’occasione di riflessione e di crescita culturale e umana.
INFORMAZIONI
Sede della mostra
Spazio Mostre della Città metropolitana di Torino, corso Inghilterra 7, piano terra, Torino
Inaugurazione
Venerdì 3 ottobre alle ore 17,30
Apertura e orari
La mostra è gratuita e visitabile dalle 8,30 alle 18.30 nei giorni feriali
Il sabato dalle 8.30 alle 12,30
Orari di visita per le scuole il martedì e il venerdì dalle 9 alle 13, con prenotazione obbligatoria all’indirizzo lab@primolevi.it
Sono possibili visite guidate a pagamento con prenotazione all’indirizzo mrgabriz@gmail.com
RENATA FRECCERO ALLA BIBLIOTECA DI MONCALVO
La scrittrice Renata Freccero ha incontrato e raccontato al pubblico i contenuti e le vicende all’interno del suo romanzo storico “Il segreto nel quadro. Il Moncalvo e sua figlia, suor Orsola Maddalena Caccia”, sabato 27 settembre, negli spazi della Biblioteca Civica “Franco Montanari”, in piazzetta Vincenzo Buronzo 2, a Moncalvo nell’astigiano.
Il libro, pubblicato dall’Araba Fenice, rappresenta un ulteriore
punto di riferimento dell’esperienza letteraria di Renata Freccero
autrice di numerosi testi e importanti saggi scientifici, mentre è
stata docente di Filosofia, Storia e Letteratura Italiana e ha ricoperto la cattedra di Storia dell’Educazione Fisica e dello Sport, presso il Dipartimento Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino.
E tra i suoi titoli si ricorda, ancora, il volume “Gli occhi di Modì. Parigi Anni Venti” (Araba Fenice, 2024), con prefazione di Vincenzo Sanfo, che rinnova l’attenzione intorno alla cultura visiva di personaggi come Modigliani, Paul Guillaume, Jeanne Hebuterne e Lèopold Zborowski.
Il seicentesco percorso legato, invece, a Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, è, in sintesi, alla figlia Theodora Caccia, si snoda lungo i capitoli del libro con un linguaggio meditato nella resa delle immagini, sorretto dalla volontà di rinnovare il dialogo tra gli artifici del racconto e il proprio tempo.
Nella scrittura della Freccero si avverte una singolare poetica, che non perde mai di vista il cammino dell’umanità, tra guerre e accordi politici, grandi eventi a corte e macchine sceniche per i tornei, dinastie reali e artisti al loro servizio (A. Mis).
Asti: il Maestro Filippo Pinsoglio dona ai Carabinieri di Asti un’opera che celebra la battaglia di “Gunu Gadu” durante la guerra d’Etiopia.
Nei giorni scorsi, presso il Comando Provinciale di Asti, è stata formalizzata, con una breve cerimonia, la consegna del quadro intitolato “Battaglia dell’Ogaden” del Maestro Filippo Pinsoglio.
L’opera donata dal Maestro Pinsoglio, noto pittore astigiano già autore, nel 2021, di un drappo per il Palio, narra l’episodio della battaglia di “Gunu Gadu” in cui i Carabinieri e gli Zaptié (militari indigeni arruolati nelle file dell’Arma) diedero prova di coraggio e dedizione estrema fondamentali per la conquista dell’Etiopia. Ne sono prova le numerose decorazioni al valore concesse ai singoli militari operanti e la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia (oggi d’Italia) con cui fu insignita la Bandiera dell’Arma.
La consegna del quadro, che ritrae i Carabinieri e gli Zaptié, con toni marcatamente espressionistici e colori squillanti, mentre sono nel pieno della battaglia celebra lo spirito di sacrificio e la tenacia nell’adempimento del dovere doti che contraddistinguono da più di duecento anni l’operato dell’Arma.
CUNEO. MOSTRA VIGNA CERAMICHE ATELIER
A palazzo Samone dal 3 al 26 ottobre
In questa mostra espongono i loro lavori Gianmario Vigna ed il padre Guido, che è attivo nella ceramica dal 1980. L’atelier Vigna di San Bernardo di Cervasca è stato per anni frequentato da artisti, collezionisti e altre menti creative. Guido ha organizzato molte mostre-feste nella galleria e nel giardino e terrazzo.
Le cene tra artisti erano consuete e spesso molto interessanti, i dibattiti accesi e ben annaffiati. Questo clima di confronto è stato ed è tuttora molto stimolante per le ricerche di entrambi i Vigna così come l’incontro con artisti stranieri o di altri luoghi. Tra gli abituès spiccava la figura di Giovanni Gagino, che ha realizzato qui molte ceramiche, Astrid Fremin, Claudio Vigna, Alex Occelli e molti altri bravi, tra cui altre Eccellenze Artigiane Piemontesi, Piergiorgio Vighetto, vetraio di Almese e Pier Baacon dell’Arte Del Rovere Antico di Pinerolo.
Gianmario è cresciuto nel laboratorio, dapprima aiutando il padre e poi iniziando una sua autonoma carriera artistica. Ora svolge anche le attività più pesanti, come il preparare le argille, montare le mostre, dando un grande aiuto al padre, ormai settantenne ma pur sempre appassionato.
Molte persone hanno imparato a far ceramica nell’atelier Vigna, e molti la praticano in maniera amatoriale. Qualcuno ne ha fatto una professione. Guido insegna principalmente le tecniche che ha inventato e che ha insegnato anche in Svizzera e a San Francisco. Gianmario insegna per ora le tecniche di base per la ceramica, ma presto erediterà l’insieme dei corsi. I 45 anni di ceramica di Guido sono stati principalmente ricerca ed invenzione, dapprima nell’artigianato, nell’oggettistica e nella scultura per poi arrivare negli anni 90 al bassorilievo. Ha vinto premi e concorsi. Una cinquantina sono le sue personali, con l’età sempre più rare, preferendo esporre nella sua bella galleria al piano superiore dell’Atelier, sempre visitabile previa telefonata al 379 323 0131. Digitare VIGNA CERAMIC ATELIER su googlemap per trovarla facilmente tra meliga e fagioli. Gianmario ha sviluppato una sua personale poetica nel bassorilievo, con sue textures e suoi colori ed ha al suo attivo una serie di belle personali.
La mostra sarà inaugurata venerdì 3 ottobre 2025 alle 17:30 e sarà aperta al pubblico dal 3 al 26 ottobre, il venerdì, il sabato e la domenica dalle 16 alle 19.
“CUNEO, UNA CITTÀ DA LEGGERE”. Fotografia tra le pagine invisibili di una città
Una mostra fotografica per riscoprire Cuneo attraverso lo sguardo dell’immagine
Cuneofotografia APS – Inaugura Sabato 4 ottobre presso Palazzo Santa Croce la mostra fotografica “Cuneo, una città da leggere – Fotografia tra le pagine invisibili di una città”, un progetto espositivo che invita il pubblico a scoprire la città sotto una nuova luce: quella della narrazione visiva.
Non una guida turistica, non una celebrazione dei luoghi simbolo: questa mostra è un invito alla lettura lenta e attenta del tessuto urbano, dove ogni fotografia si fa pagina silenziosa, riga nascosta, parola lasciata ai margini. Attraverso scatti che colgono dettagli minimi, architetture quotidiane, segni del vissuto urbano spesso trascurati, la città di Cuneo si racconta in modo intimo e inedito.
Un percorso poetico che propone una visione alternativa del paesaggio urbano, lontana dalle cartoline e vicina all’esperienza reale di chi vive, attraversa e osserva la città. Le immagini diventano così strumenti di ascolto, capaci di restituire emozioni, memorie, domande.
“Cuneo, una città da leggere” è più di una mostra: è un invito a rallentare, a fermarsi, a guardare con occhi nuovi. A leggere la città non per ciò che mostra, ma per ciò che nasconde.
Informazioni utili: Sede della mostra: Palazzo Santa Croce – Cuneo
Aperta dal 4 al 26 ottobre 2025 – Orari di apertura: Venerdì e Sabato 16:00-19:00 – Domenica 10:00-12:00/16:00-19:00
Ingresso: Gratuito
Museo di Arte Contemporanea di Piscina. NUOVE ACQUISIZIONI 2025
Artisti Titti Garelli – Enrica Borghi
Inaugurazione sabato 04 ottobre 2025 ore 16.30
Luogo Museo di Arte Contemporanea di Piscina
Piazza Suardi, Piscina (Torino)
A seguire:
Mostra Titti Garelli – Enrica Borghi
Luogo Sede del Museo di Arte Contemporanea Piscina Arte Aperta
Piazza Buniva 5, Piscina
Inaugurazione sabato 04 ottobre 2025 ore 17.00
dal 04 ottobre al 12 ottobre 2024
orari: sab 15:30-18:00 dom 10:00-12:00 /15:30-18:00
visite guidate al museo all’aperto la domenica ore 15.00
(possibili aperture straordinarie su richiesta per le scuole di Piscina e del territorio o per gruppi)
Il Sindaco, Cristiano Favaro ed il Direttore Artistico Luisa Valentini, hanno il piacere di annunciare che il Museo di Arte Contemporanea di Piscina si arricchisce quest’anno di due nuove opere realizzate appositamente da
TITTI GARELLI e ENRICA BORGHI,
due artiste affermate, il cui lavoro ha ottenuto negli anni importanti riconoscimenti in Italia e all’estero.
Se l’opera di Titti Garelli, Tillia, è posta a parete, all’altezza dei nostri occhi, e pare quasi rivolgerci direttamente lo sguardo e interrogarci, quella di Enrica Borghi, Corpo Plastico, si arrampica, inattesa, sul muro di fronte, con l’effetto di indurci a guardare in alto, assumendo, anche in senso metaforico, un punto di vista inconsueto e più ampio.
Il catalogo, presente in mostra, con un saggio critico di Maria Cristina Strati sarà di supporto per una più approfondita lettura di queste due nuove installazioni nel contesto del Museo piscinese e del linguaggio delle due artiste
inoltre:
FACCIAMO MURO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
5 disegni su vetro di allieve/i della Scuola Secondaria di Primo Grado di Piscina – I.C. Pinerolo III
Prima installazione di un progetto, ideato dal comitato piscinese Insieme per il futuro che da anni promuove azioni di sensibilizzazione del territorio su tematiche di interesse sociale, in collaborazione
con l’Amministrazione comunale e Piscina Arte Aperta
Inaugurazione sabato 04 ottobre 2025 ore 15.30 – Viale delle Farfalle – Piscina
ALBA, CHIESA SAN DOMENICO. VALERIO BERRUTI. More than Kids
a cura di Nicolas Ballario e Arturo Galansino. Dal 3 ottobre al 3 dicembre 2025. Chiesa di San Domenico, Alba (CN)
Ingresso libero nei seguenti orari:
martedì venerdì 15-18, sabato e domenica 10-12 / 15-18
inaugurazione venerdì 3 ottobre alle ore 17.30
Venerdì 3 ottobre, nella Chiesa di San Domenico di Alba, inaugurerà il terzo capitolo del progetto espositivo su più sedi More than Kids di Valerio Berruti.
Dopo la mostra realizzata alla Fondazione Ferrero che – dal 4 aprile al 4 luglio – ha presentato opere inedite e lavori preparatori della mostra milanese, il percorso dell’artista si articola in un’ampia monografica esposta fino al 2 novembre nel cortile e al piano nobile di Palazzo Reale a Milano.
Il terzo atto dell’esposizione More than Kids di Valerio Berruti, evento promosso dalla Città di Alba, in collaborazione con la Fondazione Ferrero, si svolgerà dal 3 ottobre al 3 dicembre, in concomitanza con la 95a edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e affiancandosi, per un periodo, alla mostra di Milano.
More than Kids nella Chiesa di San Domenico di Alba, curata da Nicolas Ballario e Arturo Galansino, presenterà una selezione di opere significative e inedite, tra cui la grande installazione scultorea Nel silenzio (2025, vetroresina, cemento e terra 8x5m) che sviluppa il tema dei bassorilievi già esposti alla Fondazione Ferrero e a Palazzo Reale.
Al centro dell’allestimento, due imponenti figure di bambine dormienti su un suolo arido evocano, con forte impatto poetico e simbolico, il tema dell’inconsapevolezza umana. Con questo lavoro, così come negli ultimi di Berruti, torna prepotentemente il tema del cambiamento climatico con i bambini che non smettono mai di essere un tramite per suggerire argomenti e urgenze. Ispirandosi al capolavoro di Francisco Goya “Il sonno della ragione genera mostri”, l’artista rappresenta un torpore apparentemente sereno associato ad un terreno arido, metafora della nostra noncuranza.
In continuità con la mostra alla Fondazione Ferrero – dove erano stati presentati i disegni della stessa serie esposti l’anno precedente in Cina – l’abside del San Domenico sarà lo spazio destinato ad accogliere la grande installazione Endless love. I diciotto arazzi (2018, affreschi su juta 200x80cm caduno) sono stati presentati a Los Angeles, in occasione della consegna a Valerio Berruti del riconoscimento all’eccellenza italiana nel mondo “IIC Creativity Award” e più di recente a New York. L’installazione, mai esposta prima d’ora in Italia, raffigura un simbolico e infinito abbraccio tra fratelli. La vorticosa stretta evoca la spirale del DNA, emblema del legame famigliare, unico ed imprescindibile.
La cappella laterale ospiterà il gruppo scultoreo Nel nome del padre (installazione composta da 5 opere in vetroresina, cemento e terra, 150x100cm totali) che rappresenta un cerchio di bambini idealmente ritratti in preghiera. I soggetti divergono nell’atteggiamento: ognuno tiene le mani in modo diverso rivolgendosi a Dio. L’opera riprende l’installazione realizzata su più ampia scala per la prima tappa della mostra alla Fondazione Ferrero.
Uno spazio della mostra sarà dedicato al documentario realizzato da Sky Arte che, attraverso interviste ai protagonisti e a numerosi esponenti del mondo dell’arte, racconta la genesi e lo sviluppo del progetto “More than Kids”.
La mostra, nelle diverse sedi espositive, è raccontata in un catalogo edito da Allemandi editore acquistabile in tutte le librerie.
Il sindaco Alberto Gatto e l’assessora alla Cultura Caterina Pasini: «Dopo la Fondazione Ferrero e Palazzo Reale a Milano, siamo orgogliosi che More than Kids trovi ad Alba la sua nuova casa. Non è soltanto una tappa espositiva, ma un segno concreto di come la nostra città sappia accogliere l’arte contemporanea e farla dialogare con la propria identità. Alba, che si candida a Capitale dell’arte contemporanea, dimostra ancora una volta di essere un luogo capace di unire tradizione e innovazione, radici e futuro. La mostra di Valerio Berruti è una delle grandi novità della Fiera del Tartufo di quest’anno e offrirà gratuitamente a cittadini e turisti l’emozione di vivere l’arte in uno spazio suggestivo come la Chiesa di San Domenico, rendendo l’esperienza della Fiera ancora più ricca e memorabile».
Valerio Berruti è nato ad Alba nel 1977. L’artista utilizza l’antica tecnica dell’affresco, la scultura e la video-animazione per creare immagini essenziali, ispirate al mondo sospeso dell’infanzia, il momento della vita in cui tutto deve ancora avvenire. Nel 2009 partecipa alla 53a Biennale di Venezia dove ha presentato un’animazione composta da 600 disegni affrescati con la musica di Paolo Conte. Nel 2011 il suo video Kizuna, esposto al Pola Museum di Tokyo con la colonna sonora appositamente scritta da Ryuichi Sakamoto. L’anno successivo ha vinto il premio internazionale Luci d’artista di Torino e ha realizzato un’opera permanente di land art alla Nirox Foundation di Johannesburg. Nel 2018 lavora al cortometraggio animato, coprodotto da Sky Arte, La giostra di Nina con la colonna sonora di Ludovico Einaudi. La grande giostra viene esposta per la prima volta in occasione della Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba nella Chiesa di San Domenico di Alba nel 2018 e successivamente al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e alla Reggia di Venaria. Nel 2022 è stata inaugurata Alba, un’imponente scultura in acciaio inox bronzato alta oltre 12 metri, donata dalla famiglia Ferrero alla città e collocata nella centrale piazza Michele Ferrero, dedicata all’imprenditore albese. Nel maggio 2024, in Cina, ha avuto luogo la sua mostra personale Circulating Sketch presso il prestigioso Teagan Space di Youyi Bay, nel distretto di Pechino.
REVELLO. Mostra A passo lento. Capogrillo e il Re di Pietra di Cristina Saimandi
a cura di Marco Enrico Giacomelli
Palazzo Comunale di Revello (CN), Piazza Denina 2
L’esposizione, parte della rassegna “OMG – grandArte 2025-2026 – I confini del Sacro”, sarà visitabile fino al 26 ottobre 2025 e presenterà opere, installazioni e un cortometraggio che intrecciano natura, montagna e arte in un percorso di riflessione intima e collettiva.
Durante le settimane di apertura, il pubblico potrà partecipare a diversi appuntamenti collaterali e scoprire in anteprima il film diretto da Paolo Ansaldi, con musiche originali di Simone Sims Longo.
Orari di visita: Lunedì – Venerdì: 10.00 – 13.00, Giovedì: 10.00 – 13.00 | 15.00 – 17.0Sabato e Domenica: 16.00 – 18.00
RACCONIGI, MOSTRA FOTOGRAFICA “IL MAIRA. DIMORA DELLO SGUARDO” DI GIORGIO BARBERIS
Sabato 4 ottobre 2025 alle ore 17, negli spazi della Pinacoteca civica Levis Sismonda, a Racconigi, avrà luogo l’inaugurazione della Mostra fotografica “Il Maira. Dimora dello sguardo”, dell’autore Giorgio Barberis.
La rassegna, promossa dalla Città di Racconigi, è organizzata dall’Associazione PresidiARTE A.p.S., vanta il patrocinio della Provincia di Cuneo e del Comune di Racconigi, è stata realizzata grazie ai contributi di Banca Cassa di Risparmio di Savigliano S.p.A., in collaborazione con Progetto Cantoregi e SOMS, Associazione Dilettantistica Pescatori Sportivi Racconigesi, Officina Monviso, Associazione Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi.
L’esposizione si inserisce nell’ambito del 1° Festival del Maira, in programma dal 4 al 26 ottobre a Racconigi, un evento organizzato dal Comune in collaborazione con numerose realtà del territorio, teso a coinvolgere grazie a tante iniziative coinvolgenti il grande pubblico nella scoperta, ma anche nell’esplorazione ed approfondimento del fiume Maira, simbolo del territorio. Curata da Anna Cavallera, direttrice artistica della Pinacoteca civica Levis Sismonda di Racconigi, presenta una cinquantina di opere fotografiche scelte, frutto di un appassionato e talentuoso lavoro di ricerca incentrato sul fiume Maira, svolto dal fotografo racconigese Giorgio Barberis. Suddivisa in sezioni, la mostra narra l’appassionato viaggio sulle sponde dell’affluente destro del Po, compiuto nelle diverse stagioni naturali ed esistenziali da un gentiluomo della fotografia contemporanea. Nelle sale della Pinacoteca civica Levis Sismonda, intervallato da una ricca sezione testuale di approfondimenti naturalistici e scientifici realizzati dalla famiglia Vaschetti, titolare del Centro Cicogne e Anatidi, e dalle poesie dell’indimenticato scrittore e poeta Costanzo Liprandi, sarà possibile incontrare lo sguardo sensibile di Barberis, una lente che si sofferma tra il visibile e l’invisibile, tra le nebbie che lambiscono le sponde del fiume e gli uccelli che ne solcano i cieli incontaminati. Attraverso il suo straordinario talento espresso mediante l’immagine, Giorgio Barberis celebra l’essenza del mondo naturale e conduce il pubblico lungo un cammino personalissimo, dando vita ad un vivace scambio dialettico tra la complessità del reale e l’evanescenza di una memoria privata e collettiva, dove l’uomo è solo spettatore.
MONTEU DA PO. Mostra Collettiva “SAN GRATO IN ARTE”
La mostra è organizzata dal Comune di Monteu da Po in collaborazione con la Pro Loco e con gli artisti locali, presso il Teatro Comunale di via San Giovanni.
INAUGURAZIONE Venerdì 3 ottobre ore 18
Dall’Amministrazione Comunale sottolineano che “gli artisti del territorio raccontano storie, tradizioni e valori radicati nella quotidianità delle persone. Le loro opere parlano il linguaggio della gente, ne riflettono le emozioni, le lotte, le speranze e riescono a trasformare l’esperienza collettiva in patrimonio culturale condiviso. Sostenere gli artisti locali significa rafforzare l’identità del luogo, promuovere il dialogo tra generazioni e valorizzare il senso di appartenenza”.
Orari apertura: sabato 4 ottobre dalle ore 15 alle ore 18
domenica 5 ottobre dalle ore 15 alle ore 18
Espongono: Sara De Siena, Antida Facchini, Gabriella Matteja, Graziella Morello, Liana Muglia, Valentina Tiziani, Olga Trolese, Alberto Bruciaferri, Giampiero Levi Capello, Eriberto Catellani.