Chieri. La cappella di Sant’Irene a Superghetta tra storia e presente
Domenica scorsa c’è stata la giornata di apertura straordinaria della Cappella di Sant’ Irene a Superghetta, a cura dell’Associazione Carreum Potentia, con la visita guidata.
Una storia di devozione sia religiosa che culturale, dove la via e la cappella sono così chiamate, poiché la cupola ricorda quella più grande di Superga.
I cittadini del borgo hanno provveduto a mantenerla in buone condizioni fino ad ora, reperendo i fondi necessari al suo restauro.
La storia della cappella deriva dal Conte che in questa zona possedeva una casa dicampagna. Egli, insieme al fratello, contribuì, cedendo il terreno ed alla costruzione della cappella in segno di devozione alla santa, per avere liberato i suoi vigneti dal “marin”, in italiano crittogama. Inoltre Irene era il nome di sua figlia e di sua moglie.
In seguito la cappella fu acquistata dai borghigiani, al prezzo simbolico di un euro. Questi ultimi, a turno, se ne prendono cura ed organizzano la festa annuale il primo weekend di agosto.
La cappella si trova in periferia di Chieri e la sua strada permette una gradevole passeggiata con viste pittoresche sulla nostra campagna.
Irene Tardito