PIEMONTE ARTE: ALESSANDRIA DEVOTA, FRANCO NEGRO, MONACO E ONIDA, I BOZZETTI DI GUGLIELMINETTI, CAMERA 10 ANNI, POPO ART A CHERASCO E BUSCA…
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
“ALESSANDRIA DEVOTA”, MOSTRA SUGLI 850 ANNI DELLA DIOCESI
A Palatium Vetus, in piazza della Libertà 28 ad Alessandria, l’inaugurazione della mostra “Alessandria Devota. Memoria degli 850 anni d’istituzione della Diocesi” MERCOLEDI’ 8 OTTOBRE ORE 15.30.
VALLE CEPPI. MOSTRA DI FRANCO NEGRO “LA FRAGILE BELLEZZA”
ELENA MONACO E MARIA ANTONIETTA ONIDA ALLA SALA DELLE ARTI DI COLLEGNO
Nello spazio espositivo della Sala delle Arti, in corso Torino 7 a Collegno, si inaugura venerdì 10 ottobre, alle 18, la mostra “Doppio Senso” delle pittrici Elena Monaco e Maria Antonietta Onida, con la presenza del Sindaco di Collegno Matteo Cavallone, dell’Assessora alla Cultura Clara Bertolo e di Francesco Casciano, Umberto D’Ottavio, Silvana Accossato e all’AD del Gruppo Cidiu Giiovanni Pesce, visibile sino al 26 ottobre con orario:mercoledì – domenica 14,30-18,30
E “da incommensurabili silenzi, dalle pagine di un diario senza fine e da un tempo di interiori e pulsanti visioni si delinea l’intrecciarsi del discorso pittorico di Elena Monaco e Maria Antonietta Onida, il clima di una scrittura, variamente articolata, che definisce l’essenza di una singolare narrazione.
Vi è in queste due artiste la strenua volontà di trasmettere, comunicare, esprimere i contenuti di una personale ricerca sempre profondamente meditata e interpretata tra segno e dato cromatico, straordiario realismo e coinvolgenti immagini poetiche.
Il tutto all’insegna di un racconto che appartiene alla cultura visiva contemporanea, all’incedere penetrante della linea, alla puntuale risoluzione di forme, spazi e di un rivelato e rivisitato naturalismo” (Angelo Mistrangelo).
Mentre “Nella loro “direzione ostinata e contraria” Elena Monaco e Maria Antonietta Onida dimostrano che la pittura – scrive in catalogo Gianfranco Schialvino – è un linguaggio che lascia all’artista grande spazio alla sperimentazione, nella concezione del tempo storico-artistico inteso come movimento fluido di atomi, che respirano in infinite direzioni, e non “progrediscono” affatto, ma continuano perennemente a cambiare stato, verso e lato in ogni momento, e soprattutto che l’arte si materializza proprio in “questo perpetuum mobile”….”.
In questa esposizione ogni atmosfera, ogni frammento, ogni scorcio di giardino contribuisce a creare il senso e la forza evocativa di una rappresentazione in cui si avverte il ritmo simbolico dei versi: “provo il logorarsi dello specchio/ che non si placa in una sola immagine” (Jorge Luis Borges).
Nelle tavole di Elena Monaco il dialogo con la realtà e le quotidiane inquietudini si misura attraverso una grafia mai sconfitta dal tempo e dalle innovazioni tecnologiche, ma si sviluppa seguendo le riflessioni e gli impercettibili segnali di un vissuto in cui – ha scritto Franco Fanelli – “mette in scena il repertorio a lei congeniale: corpi e soprattutto mani, “tagliate” con quegli scorci prospettici, arditi perché di difficile esecuzione, e come tali idonei a esemplificare, una volta di più, nel frammento corporale nel quale l’abilità del disegnatore emerge in maniera più sorprendente…”.
E sono, in tale angolazione, sottili e vibranti sensazioni emotive che catturano l’attenzione come reperti di trascorse civiltà, come angeli che “caddero sulla terra”, come “ombre del loro ricordo”, in una sorta di trasformazione dell’immagine descritta e caratterizzata da cieli tempestosi, “impiccata al pensiero del cielo” e alla certezza di potersi rialzare dopo una caduta.
Il dettato della Monaco non concede nulla all’improvvisazione o a facili definizioni tecnico-espressive, ma affiora prepotentemente alla luce, con dolorosa sofferenza, dalla trama segnica di una struttura che racchiude mani nodose, volti solcati da profonde rughe e schiene ingobbite nel tentativo di volare alla scoperta di affascinanti e inusitati approdi della conoscenza.
In Maria Antonietta Onida il discorso si stempera sulla tela secondo connessioni e riferimenti con la natura, con il gesto essenziale della pittrice che fissa un ricordo, un luogo di incancellabili memorie e un “giardino chiaro, fra mura basse,/ di erba secca e di luce” (Cesare Pavese).
“Le opere selezionate per questo incontro alla Sala delle Arti di Collegno, manifestano l’intensità di un dipingere che travalica il vero per entrare all’interno dell’intima rappresentazione di una “grande fabbrica”, di uno “stagno prigioniero del ghiaccio” e, infine, di uno scorcio di “periferia”, tra l’ambiente circostante e la sua storia, tra un rudere e una finestra aperta davanti a un “giardino di limoni”. E sono, le sue, tecniche miste arricchite da collage, pastelli, tocchi acquerello e acquaforte che stabiliscono un decisivo rapporto con il mondo interiore dell’artista, con un’esperienza maturata nel tempo e catturata dall’osservatore con un particolare riferimento alle pagine dove più evidente appare l’apporto della grafica, resa con un’apprezzata e “scoperta “nudità” di linguaggio” (Pino Mantovani). Un lingaggio che mette in evidenza l’alternarsi di pieni e vuoti, di zone d’ombra e ramificati intrecci vegetali, di rampicanti e serre e fiori e un bosco a Cisterna risolto con lirica sensibilità.
ASTI. Bozzetti scenografici di Eugenio Guglielminetti LA PROSA
FONDAZIONE EUGENIO GUGLIELMINETTI Sede: Palazzo Alfieri – corso Alfieri, 375 – Asti
Mostra visitabile fino al 25 gennaio 2026 tutti i giorni in orario: 10-19 (ultimo ingresso ore 18)
PRALORMO. ESPOSIZIONE DI RICAMI AL CASTELLO
TORINO. CAMERA compie 10 anni. Il Centro Italiano per la Fotografia celebra un decennio di immagini, storie e visioni.
CAMERA -Centro Italiano per la Fotografia compie 10 anni il 1° ottobre 2025 e dà il via ai festeggiamenti per questo importante anniversario con l’apertura della grande mostra dedicata alla fotografa americana Lee Miller, a cura del direttore artistico Walter Guadagnini: un percorso da non perdere attraverso più di 160 immagini,molte delle quali pressoché inedite e tutte provenienti dai Lee Miller Archives,per una lettura sia pubblica che intima del lavoro e della straordinaria personalità di questagrande fotografa americana.
Nel corso dei successivi 10 mesi di festeggiamenti CAMERA proporrà un programmadi attività che sarà volto a riflettere sulla fotografia del presente e del futuro, all’interno del quale si succederanno mostre di grandi autrici e grandi autori storici e contemporanei, incontri di confronto e approfondimento sul presente e sul futuro della fotografia, giornate di studio sulla fotografia documentaria e sul mondo degli archivi, workshop per giovani artisti, appuntamenti di editoria fotografica ed eventipubblici per celebrare CAMERA e l’arte dello scatto.
Fotografia del presente e del futuro è anche il fil rouge del nuovo look delle finestre esterne di CAMERA dove, dall’1 ottobre, si possono leggere frasi di celebri fotografe e fotografi che danno la loro definizione di fotografia.Sulle due facciate di CAMERA (in via delle Rosine e in via Giolitti) si alterneranno, con un risultato curioso e a tratti divertente,frasi richieste per l’occasione a fotografe e fotografe con le quali CAMERA ha collaborato -come Erik Kessel, Susan Meiselas, Paolo Ventura-e citazioni di grandi nomi del passato -come Man Ray, Lee Miller, HenriCartier-Bresson, per citarne alcuni.
Aperto nel 2015 a Torino con il desiderio di creare una “casa” per la fotografia, CAMERA è diventato anno dopo anno un vero e proprio centro culturale dove si propongono al pubblico mostre, incontri, laboratori, workshop, appuntamenti legati alla ricerca, occasioni di scambio e dialogo sulla fotografia di ieri, di oggi e di domani: un punto di riferimento nazionale e internazionale per la diffusione della cultura fotografica in Italia, aperto a fotografe e fotografi, studiosi, appassionati e chiunque vogliaconoscere l’arte dello scatto.E proprio all’alba del suo decimo compleanno, CAMERA è stato recentemente (giugno 2025)premiato nella categoria Spotlight ai Lucie Awards2025-uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali nel settore -per la sua capacità di rivolgersi a vari pubblici grazie a un ricco palinsesto di iniziativeche fa dell’inclusione e dell’ascolto elementi centrali della sua identità e della sua missione culturale, caratterizzata anche da un forte impegno socialee un marcato spirito divulgativo.
PINEROLO. MOSTRA ““HeArt of Gaza”
L’Amministrazione del Comune di Pinerolo informa che dal 16 al 28 ottobre 2025 il corridoio del Municipio (primo piano in Piazza Vittorio Veneto 1) ospiterà la mostra “HeArt of Gaza”, promossa dall’associazione Granello di Senape ODV con il sostegno del Comune di Pinerolo e di diverse realtà del territorio.
L’esposizione raccoglie 56 opere realizzate da 14 bambini e ragazzi palestinesi, di età compresa tra 3 e 17 anni, che raccontano, attraverso l’arte, il dolore, la paura ma anche la speranza di chi vive la guerra nella Striscia di Gaza. Il progetto nasce dall’iniziativa “La tenda dell’arte” di Mohammed Timraz (Deir-Al-Balah) e sostiene la campagna umanitaria “We are not alone”.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 8.00 alle 19.30, mentre resterà chiusa la domenica. Le scuole potranno prenotare visite guidate dal 20 al 28 ottobre, nelle fasce orarie 9.00-12.30 e 14.00-16.00. L’inaugurazione si terrà giovedì 16 ottobre alle ore 17.00.
Gli studenti che visiteranno la mostra saranno invitati a realizzare elaborati artistici ispirati alle opere viste, che potranno confluire in una futura esposizione collettiva sui temi della guerra, della pace e dei diritti.
ALMESE, RICETTO PER L’ARTE. MOSTRA “ETERE – LA QUINTESSENZA”
Nell’ambito del ricco programma della 26° edizione di ARTE, artigianato, musica e… Siole Piene si è inaugurata il 4 ottobre al Ricetto per l’Arte, Agorà della Valle di Susa ad Almese(To) con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Almese, la mostra d’arte “ETERE – la quintessenza”.
L’artista che si è distinta durante l’estemporanea di pittura della 25° edizione di Arte, Artigianato, Musica e Siole Piene, Stefania Manetta di Collegno in sinergia con Loris Pavan di Settimo Torinese, vi aspettano nelle sale del ricetto con le loro opere per accompagnarvi in un percorso artistico, emozionale, immersivo, attraverso gli elementi, aria, acqua, terra e fuoco per terminare con ETERE.
ALBA. Visioni D’Arte – San Giovanni 3D
Durante la Fiera del Tartufo, l’esperienza di visita virtuale con la digitalizzazione delle opere sacre della Chiesa di San Giovanni ad Alba
Arte, tecnologia e suggestione si incontrano con “Visioni D’Arte – San Giovanni 3D”, il progetto dell’Associazione San Giovanni che permette di esplorare in modo immersivo e tridimensionale i capolavori custoditi nella chiesa di San Giovanni Battista di Alba.
L’esperienza, guidata dal personale di Turismo in Langa, sarà proposta nei venerdì e sabato dal 10 ottobre al 15 novembre e nella speciale apertura di domenica 2 novembre, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
Un viaggio virtuale della durata di 30 minuti, aperto a tutti dai 6 ai 99 anni, al contributo simbolico di 2 euro.
Posti limitati: prenotazione obbligatoria su www.sangiovannialba.it o https://www.turismoinlanga.it/it/visioni-darte-fiera2025
CHERASCO E BUSCA. SBAM! UN PERCORSO NELLA POP ART
Palazzo Salmatoris con la chiesa di San Gregorio a Cherasco (CN) e Casa Francotto a Busca (CN), attraverso oltre 150 opere, in un continuum espositivo, affrontano un viaggio vibrante attraverso la Pop Art: un movimento che ha rivoluzionato il panorama artistico del XX secolo.
Nata tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, la Pop Art ha sfidato le convenzioni, ha sovvertito le gerarchie estetiche trasformando il quotidiano in straordinario e rendendo l’arte accessibile e immediata. L’originale progetto, curato da Cinzia Tesio con la Direzione di Riccardo Gattolin, prevede due mostre complementari di carattere internazionale con le opere dei più importanti artisti POP.
Partendo dall’analisi del Nouveau Réalisme teorizzato in Italia e Francia dal critico Pierre Restany con opere prestigiose esposte di Arman, César e Spoerri, la narrazione continua con un’ampia rassegna di artisti americani, con opere di Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg e Robert Indiana. Non manca un’ampia pagina dedicata alla via italiana della Pop Art con autentici capolavori esposti: i romani Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli ma anche autori di indiscussa caratura internazionale come Valerio Adami, Ugo Nespolo ed Emilio Tadini.
La chiesa di San Gregorio ospiterà, con il progetto “ICONS” un’ampia esposizione delle nuove tendenze Pop, con un importante corpo di opere della Cracking Art.
Le opere presentate, di cui molte inedite, provengono da collezioni private e da gallerie d’arte pubbliche e private di respiro internazionale.
Il percorso di narrazione della mostra offrirà allo spettatore la possibilità di rivivere, grazie anche ad un ricco apporto documentale, l’effervescente clima di ricerca artistica che pervase quegli anni, cogliendone in maniera naturale la vivacità, la forza innovativa e riconoscendone l’eredità critica e visiva rintracciabile nella contemporaneità.
LE OPERE
A Palazzo Salmatoris a Cherasco il visitatore potrà trovare una importante opera unica, un vero e proprio gioiello di Andy Warhol “Marella Agnelli” del 1973 oltre alle iconiche Marilyn, Mao, Flowers e Campbell’s Soup. Affiancheranno l’artista di Pittsburg altri fuoriclasse della Pop Art Americana tra cui Roy Lichtenstein rappresentato al meglio con un’opera del 1965, Indiana con un imponente tappeto “Love” e Mel Ramos con una importante tela del 1968.
La Pop Art italiana vede in prima linea la Scuola Romana con un nutrito corpus di opere anni ’60, tra cui spicca una rara “Oasi” di Mario Schifano del 1967, Tano Festa con “La cacciata dal Paradiso” del 1969 (opera monumentale di quasi 4 metri), “Frammento di Grande Ala” di Franco Angeli del 1965, il gesto tipico “JFK” di Sergio Lombardo e una museale tela di Sergio Mauri “The end” del 1970.
La Pop Art milanese e le nuove tendenze pop italiane degli anni ’60 sono rappresentate da opere di Enrico Baj, di cui segnaliamo “Gian Battista della valle di Venafro” del 1964, Lucio Del Pezzo con opere anni ‘60, Aldo Mondino con una “American Flag” realizzata con i cioccolatini di Peyrano e per finire uno storico Ugo Nespolo del 1974 “Oriente” che rappresenta appieno la capacità narrativa Pop.
Il Nouveau Réalisme vede in esposizione la fondamentale opera a quattro mani Warhol/Arman “Poubelle frozen civilization”, carica di valori critici ed emotivi nei confronti della società consumistica, ma anche un’opera di Rotella del 1960 “Con occhio falso” e opere datate di Hains, Cesar, Spoerri e Christo.
La chiesa di San Gregorio a Cherasco, da poco restaurata e adibita ad esposizioni d’arte, con il progetto “ICONS” ospita una ricca sezione dedicata alla Cracking art con le celeberrime “Plastiche” di grandi dimensioni (I Suricati, le Chiocciole, il Delfino) ma anche un’ampia visione sugli artisti pop contemporanei da Marco Lodola con le sue installazioni illuminate, all’ironico pop di Luca De March, alle opere citazioniste pop di Maifo e Renè.
Non meno importante qualitativamente e numericamente l’esposizione a Casa Francotto a Busca.
Warhol è rappresentato da un acrilico su tela “Mao”, rarissima tela pezzo unico, ma anche da un autoritratto e da un ritratto di Keith Haring. Anche qui l’artista americano sarà affiancato da Roy Lichtenstein, rappresentato al meglio con un’opera del 1975, Indiana con la “The Berlin Series”, Robert Rauschenberg e Jim Dine.
La Pop Art italiana vede la scuola romana con una rara “Composizione dedicata a Balla” del 1964 di Mario Schifano, Sergio Lombardo con il gesto tipico “La Pira” e una museale opera di Mario Ceroli del 1969.
La Pop Art milanese e le nuove tendenze pop italiane degli anni ’60 sono rappresentate da opere di Enrico Baj, di cui segnaliamo “Il giardino” del 1958, ma anche Lucio Del Pezzo Aldo Mondino con un’opera degli anni ’60.
Un focus particolare verrà riservato alla pop con connotazioni di particolare impegno politico e sociale rappresentata da opere storiche e fondamentali di Sapari, De Filippi e Baratella.
Il Nouveau Réalisme anche a Busca è rappresentato da opere di rilievo, partendo da Arman con più accumulazioni, una “Compression” di Cesar e Villegle.
“La mostra sulla Pop Art propone, nella sua costruzione, una chiave di lettura particolare e che crediamo interessante, che abbiamo precedentemente usato per le mostre di grande successo dedicate a Fontana, Picasso e Mirò. Non vogliamo fornire risposte preconfezionate, desideriamo incuriosire lo spettatore con un alto grado di confronto dialettico tra le opere dei Maestri POP e la contemporaneità del fare artistico.” dice Cinzia Tesio, curatrice della mostra insieme a Riccardo Gattolin.
La rassegna rappresenta un percorso di collaborazione artistica e culturale tra i Comuni di Busca e Cherasco che negli anni si è consolidata e rafforzata, una collaborazione capace di portare arte di qualità e progetti di alto livello nazionale su un territorio già ricco di tradizione e cultura del bello.
Senza dimenticare i laboratori didattici e i rapporti con le scuole del territorio e non solo che saranno capaci di diffondere nelle famiglie, attraverso i ragazzi studenti, l’esperienza del bello, l’analisi critica e la comprensione “dell’altro”.
PALAZZO SALMATORIS
Via Vittorio Emanuele, 31 – Cherasco (CN)
CHIESA DI SAN GREGORIO
Via dell’Ospedale, 25 – 12062 Cherasco (CN)
ORARIO
Da mercoledì a sabato ore 9,30/12,30 – 14,30/18,30
Domenica e Festivi ore 9,30/12,30 – 14,30/18,30
SEGRETERIA DELLA MOSTRA
Prenotazioni gruppi e scolaresche
Tel. 0172 427050
sbampopart.it
cherasco.eventi@comune.cherasco.cn.it
CASA FRANCOTTO
Piazza Regina Margherita, 4 – 12022 Busca (CN)
ORARIO
Venerdì ore 15,30 /1 8,30
Sabato ore 10,00 / 12,00 – 15,30 /1 8,30
Domenica e Festivi ore 10,00 / 12,00 – 14,30 / 18,30
SEGRETERIA DELLA MOSTRA
Per prenotazioni da lunedì a venerdì dalle 14 alle 18
Tel. 371 5420603
sbampopart.it
info@casafrancotto.it
BIGLIETTERIA CHERASCO E BUSCA
Interi € 12,00 / Ridotti € 7,00
cittadini buschesi e cheraschesi (con documento),
over 65 (con documento), ragazzi dai 16 ai 25 anni
(con documento), studenti universitari, accompagnatori di persone con disabilità, forze dell’ordine, insegnanti, gruppi minimo 15 persone (prenotazione obbligatoria).
Entrata gratuita
under 16, possessori Tessera Abbonamento Piemonte Musei, diversamente abili, giornalisti iscritti all’albo, guide turistiche e accompagnatori turistici abilitati.
Abbonamento per visitare le due mostre
Intero € 20,00 / Ridotto € 10,00
“Tredici volti piobesini” nella Basilica di Carutapera: inaugurata l’Ultima Cena affrescata da Fiorenzo Faccin
Nella notte (ora italiana) è stata inaugurata a Carutapera, nello Stato del Maranhão in Brasile, la grande Ultima Cena affrescata dal maestro Fiorenzo Faccin, piobesino classe 1953. L’opera, che reinterpreta il capolavoro leonardesco con luci d’ispirazione caravaggiesca, porta in Basilica tredici volti di Piobesi: cittadini che lo scorso 12 febbraio si prestarono, negli spazi dell’oratorio, a un set fotografico in abiti d’epoca per diventare i modelli della scena.
Il progetto nasce dal mandato affidato a Faccin per decorare la Basilica Minore di San Sebastiano – elevata a tale rango nel 2021 – con una grande pittura murale collocata nella cupola centrale. L’artista ha disegnato e dipinto personalmente l’intervento, misurandosi con un’ampia semicirconferenza di circa 12 metri per 5 metri d’altezza. La scelta di utilizzare esclusivamente figuranti piobesini è stata, fin dall’inizio, un omaggio al proprio paese e un ponte simbolico tra le due comunità.
L’Amministrazione comunale di Piobesi Torinese esprime, per voce del sindaco Fiorenzo Demichelis, «orgoglio e sincere congratulazioni al maestro Fiorenzo Faccin per l’eccezionale risultato artistico e per aver saputo trasformare un’idea in un’opera che unisce popoli e fedi. Con la sua arte e i suoi colori, e con i volti della nostra gente, Piobesi entra per sempre nella storia della Basilica di San Sebastiano e nella memoria della comunità di Carutapera».
Nei mesi scorsi Faccin aveva annunciato anche la realizzazione di una bozza su tela destinata a essere donata alla parrocchia di Piobesi: un ulteriore segno di restituzione alla comunità che ha partecipato al progetto.
«Ho realizzato quest’opera molto volentieri – racconta nelle interviste il maestro Faccin – ho trovato a Carutapera una popolazione fantastica, molto accogliente, e questo non ha potuto che aiutarmi a portarla a termine l’impegno con soddisfazione e meraviglia. È stata una bellissima esperienza poter portare la mia arte, e anche un po’ delle mie radici piobesine, a così tanti chilometri da casa»
DOMODOSSOLA. “SUONI E SEGNI DI VAIA. La tempesta raccontata dai suoni, video e fotografie”. MOSTRA AL COLLEGIO ROSMINI
SUONI E SEGNI DI VAIA. La tempesta raccontata dai suoni, video e fotografie, la mostra in programma al Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola (VB) da sabato 18 ottobre a domenica 23 novembre. Accompagna l’esposizione una ricca programmazione di eventi collaterali.Un approfondimento sensoriale e visivo sviluppato su tre momenti che racconta i terribili eventi legati alla tempesta Vaia del 2018. Un disastro naturale che ha reso evidente l’impatto dei cambiamenti climatici.
Due artisti, l’italiana Donatella Mora e il francese Joseph Lombardi, hanno creato due percorsi paralleli per un ulteriore approfondimento sul rapporto uomo-natura, un unicum per l’esposizione di Domodossola.
PALAZZO LASCARIS. MOSTRA “TORMENTI, VISIONI, EVASIONI”
Venerdì 10 ottobre ore 11
Palazzo Lascaris – via Alfieri 15, Torino
Inaugurazione della mostra di Art Brut:
Tormenti, visioni, evasioni, realizzata in collaborazione con l’associazione Forme in bilico
Intervengono:
Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale
Giovanni La Valle, direttore generale Asl TO3
Lillo Baglio, curatore della mostra, referente Centro di Documentazione sulla Psichiatria dell’ASL TO3
Tea Taramino, curatrice della mostra, presidente associazione Forme in bilico aps