PIEMONTE ARTE: BAGLIORI DEL NORD ALL’ALBERTINA, CHIVASSO BIENNALE, CORDERO, BOTERO A BARD…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

ACCADEMIA ALBERTINA. “BAGLIORI DEL NORD. PITTURA FIAMMINGA E OLANDESE TRA CINQUE E SEICENTO E LA SUA FORTUNA IN PIEMONTE”

Bagliori del Nord Pittura fiamminga e olandese tra Cinque e Seicento e la sua fortuna in Piemonte

Torino, Pinacoteca dell’Accademia Albertina, 28 novembre 2025 – 3 maggio 2026

a cura di Alberto Cottino e Serena D’Italia

 

I dipinti donati alla Regia Accademia Albertina nel 1828 dall’arcivescovo Vincenzo Maria Mossi di Morano costituiscono – insieme ai cartoni gaudenziani giunti all’istituzione pochi anni dopo per volontà di Carlo Alberto – uno dei nuclei fondativi delle collezioni dell’attuale Pinacoteca. Dopo due significative stagioni di studi, negli anni Trenta e poi negli anni Ottanta del Novecento, la collezione Mossi di Morano non è più stata oggetto di indagine approfondita, nonostante si siano conservati importanti fondi documentari relativi alla famiglia che la creò. Oltre alle opere di Filippo Lippi, Francesco Francia, Bartolomeo Cavarozzi, Mattia e Gregorio Preti e di molti altri artisti italiani di primo piano, nella collezione Mossi di Morano si conserva un gruppo significativo di dipinti fiamminghi e olandesi databili tra XVI e XVII secolo, probabilmente pervenuto alla famiglia in epoca molto antica, già entro la fine del Seicento.

La fortuna della pittura nordica in Piemonte ha radici molto antiche: grazie alla fitta rete di scambi economici e commerciali che legava vivaci centri mercantili come Chieri, Asti, Casale e Mondovì alle Fiandre, giunsero precocemente nelle chiese del nostro territorio alcuni grandi capolavori dell’ars nova fiamminga, oggi disseminati nei più importanti musei europei.

Le opere nordiche (dipinti ma anche disegni, sculture, arazzi e oreficerie) sono sempre state ricercate con passione anche dai collezionisti piemontesi, a partire dai duchi di Savoia. Già il primo inventario in nostro possesso (1635) registra importanti presenze fiamminghe nelle collezioni ducali, spia di un interesse che nel corso del XVII secolo si allargò alle opere olandesi, sia quelle caravaggesche che quelle appartenenti alla pittura di genere, e che nel 1739 portò Carlo Emanuele III ad acquistare in blocco la straordinaria collezione del principe Eugenio di Savoia-Soissons.

Da questo punto in poi l’acquisizione di dipinti nordeuropei rimase una costante nelle politiche di accrescimento delle collezioni artistiche torinesi, sia pubbliche che private, come testimoniato dagli archivi museali e dagli inventari delle più rilevanti quadrerie della città. Una tradizione che continuò con la collezione dei marchesi Falletti di Barolo, donata alla Regia Pinacoteca nel 1864, o quella di Carlo Oreste Strocco, allievo e poi professore dell’Accademia Albertina, che lasciò alcuni dipinti alla Pinacoteca nel 1982.

Le aperture ducali verso il nord Europa, oltre che verso la Francia, si dimostrarono determinanti anche per l’evoluzione del gusto artistico. In particolare, a Torino e in Piemonte, soprattutto dalla seconda metà del Seicento, vi fu una marcata apertura e ricettività nei confronti della bambocciata e della pittura di genere. Artisti fiamminghi e olandesi quali Jan Miel e Pieter Bolckman soggiornarono lungamente a Torino, contribuendo a indirizzare le scelte dei pittori del secolo successivo, dal grande e sensibile narratore Pietro Domenico Olivero (1679-1755), a una delle rare donne pittrici, assai apprezzata anche a corte, Angela Maria Pitteti detta Palanca (1690-1763) al gustoso, a volte quasi dialettale, Giovanni Michele Graneri (1708?-1762?), che illustrarono in scene piene di vita e umanità le vicende del popolo minuto, all’inizio dell’illuminismo e pochi decenni prima dei grandi sommovimenti sociali che sconvolsero l’Europa a fine secolo.

La mostra, allestita nelle sale della Pinacoteca Albertina, si propone di far scoprire e riscoprire le principali opere fiamminghe e olandesi della donazione Mossi di Morano, indagando sulle origini della collezione e mettendola in relazione con gli altri principali nuclei di dipinti e disegni nordici formatisi in Piemonte nel corso dei secoli. Punto focale del racconto saranno le due tavole di Maarten van Heemskerck (Heemskerk 1498 – Haarlem 1574), in un momento in cui il pittore olandese gode di rinnovata attenzione grazie alle importanti mostre internazionali recentemente inaugurate in occasione dei quattrocentocinquanta anni dalla sua morte. La seconda parte proporrà alcune significative opere dei bamboccianti nordici in Piemonte e dei piemontesi del Settecento da loro influenzati, con un’appendice ottocentesca, epigonica ma assai significativa.

L’esposizione vuole essere l’occasione per mettere in evidenza alcuni dipinti inediti e mai esposti al pubblico, avvalendosi del contributo di alcuni riconosciuti specialisti italiani e stranieri.

La mostra presso la Pinacoteca Albertina sarà visitabile tutti i giorni feriali e festivi dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30) escluso il mercoledì che è il suo giorno di chiusura

ed è compresa nel biglietto di ingresso del Museo, con la sua collezione:

 

Bra: al Museo Craveri la mostra fotografica “Biodiversità del Piemonte e della Valle d’Aosta”

Inaugurazione sabato 29 novembre alle ore 16

E’ in arrivo una nuova esposizione al Museo civico di Storia naturale “Craveri”: dal 29 novembre e fino a gennaio sarà possibile visitare la mostra fotografica “Biodiversità del Piemonte e della Valle d’Aosta”, promossa dall’Associazione Naturalistica Piemontese – ANP di cui il “Craveri” è socio fondatore.

La mostra vede l’esposizione degli scatti vincitori del Concorso fotografico ANP 2025, nato con il desiderio di celebrare il 45° anniversario dalla nascita dell’associazione, e verrà in seguito ospitata da tutti e tre i musei fondatori dell’Associazione Naturalistica Piemontese (Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola e Museo Civico F.Eusebio di Alba), oltre che da altre sedi.

L’inaugurazione si terrà sabato 29 novembre 2025, alle ore 16 presso il Museo Civico Craveri, in via Craveri 15 a Bra. Durante l’evento si svolgerà la premiazione del concorso e gli autori/autrici saranno invitati/e a condividere curiosità e dietro le quinte degli scatti rappresentati. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

La mostra “Biodiversità del Piemonte e della Valle d’Aosta” sarà visitabile durante i giorni di apertura del museo, con ingresso libero per i residenti a Bra. Info: www.museidibra.it. (em)

 

A Chivasso la Biennale di Arte Contemporanea

La Città di Chivasso, in collaborazione con l’associazione artistica La Voce dei Venti, presenta la seconda edizione della Biennale di Arte Contemporanea della città.

L’esposizione sarà ospitata nella prestigiosa Galleria Cosola, all’interno di Palazzo Einaudi, in piazza d’Armi 6, e si terrà dal 22 novembre al 6 dicembre con l’inaugurazione sabato 22 alle 15.30.

La mostra propone un ricco panorama di opere pittoriche, scultoree e fotografiche, firmate da artisti provenienti da diverse regioni italiane, offrendo uno spaccato vibrante e multiforme della produzione contemporanea nazionale. Dopo il successo della prima edizione del 2018, l’iniziativa torna con una mostra-evento che abbraccia le principali forme di espressione artistica. Seguendo il tema scelto, “Orizzonti in Movimento“, l’esposizione è un invito a riflettere sul cambiamento, sul dialogo tra identità e trasformazione e sulla capacità dell’arte di superare le barriere del quotidiano.

A impreziosire ulteriormente l’evento, saranno esposte due opere di Jeanne Modigliani, figlia del celebre maestro Amedeo Modigliani, insieme a una rara litografia dello stesso artista livornese, testimonianza tangibile di un’eredità artistica che continua a ispirare e affascinare.

Presenti in mostra opere di: Osvaldo Alberti, Federica Celeste Aloisio, Alessandro Anastasio, Mary Anziano, Laura Barella, Alfonso Birolo, Silvia Bonafede, Giorgio Borca, Maria Borca, Marilisa Burba, Francesco Capello, Adriano Carrer, Eriberto Catellani, Agnese Cattani, Marco Chianale, Elena Clemeno, Gabriella Congiu, Luisella Cottino, Rita De Filippi, Sara De Siena, Giorgio Ducato, Daniela Emanuel, Antida Facchini, Alma Fassio Bottero, Albertina Fenoglio, Gregorio Furnari, Claudia Geronzi, Mirella Ghiglia, Paolo Giacomazzi, Leonardo Ippolito, Elena Korkis, Massimo Lust, Maura Madeddu, Rodolfo Marasciuolo, Francesco Marinaro, Marisa Martinello, Claudia Martinetti, Gabriella Matteja, Fabio Melotti, Luciana Montanaro, Giulia Morei, Nuccio Morelli, Graziella Morello, Flavio Moretti, Pierclaudio Oddoni, Flavio Palazzini, Adriano Parisot, Dina Patruno, Alberto Piatti, Maria Cristina Pollastro, Salvatore Pronestì, Maura Provera, Carmen Ruggiero, Mario Saini, Paola Santa, Carla Scudieri, Alessandra Sgura, Maria Teresa Tietto, Flavia Tordin, Maria Rita Trivero, Olga Trolese, Lara Valentino, Nino Ventura, Delia Vita, Cesare Zanirato, Piero Zannol.

La mostra sarà accessibile al pubblico nei seguenti orari:lunedì, martedì, giovedì e venerdì: dalle 15 alle 19mercoledì, sabato e domenica: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19

 

UNA SCULTURA DI RICCARDO CORDERO AL MUSEO ACCORSI-OMETTO

Dal 4 dicembre 2025 nel cortile del MuseoIl 4 dicembre “atterrerà” nel cortile del Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto un ospite molto speciale: la scultura E.T. di Riccardo Cordero, realizzata nel 2007.

Quest’opera è un omaggio all’arte e all’architettura barocca. Caratterizzata da un frenetico rincorrersi di linee curve, esprime al meglio la tensione dinamica dell’energia in movimento, intrappolata all’interno di una robusta e lucente superficie in acciaio inox.

Con questa scultura Riccardo Cordero dimostra di partire dal movimento continuo e pluridirezionale delle superfici barocche per giungere a esiti non figurativi che lo pongono in continuità con le sperimentazioni astratte e spaziali novecentesche, interessate a dare forma e colore al sentimento e al pensiero individuale.

Il Direttore del Museo Accorsi-Ometto, Luca Mana dichiara: “OLTRE IL BAROCCO esprime la volontà della Fondazione Accorsi-Ometto e del suo Museo di uscire dal Sei-Settecento e di guardare oltre, a periodi più vicini a noi quali l’Ottocento e il Novecento. Pietro Accorsi e Giulio Ometto sono stati due importanti collezionisti. Hanno vissuto il XX secolo e di questo straordinario periodo hanno cercato di catturarne l’anima, quella più tradizionale, che attribuiva alla decorazione un’importante funzionale sociale: apparire era più importante che costruire. Quello che oggi vogliamo fare è raccontare il resto: mostrare come le opere d’arte siano state un’importante mezzo di propaganda politica e che in definitiva il nostro non è uno spazio dedicato unicamente al tardo barocco, ma una vetrina attraverso la quale raccontare le eccellenze di un territorio che può essere Torino, il Piemonte o l’Italia intera.

OLTRE IL BAROCCO è anche la scultura di Riccardo Cordero posta al centro del cortile del Museo Accorsi-Ometto. Un’opera la cui genesi affonda le radici nell’ammirazione del suo autore per la grande architettura barocca, ma che, al tempo stesso, rappresenta il tentativo di dare forma e colore a concetti tipicamente novecenteschi, quali velocità, simultaneità e controllo del vuoto. Una scultura che arricchirà il cortile del Museo per i prossimi anni”.

La scultura E.T. è un “regalo” alla cittadinanza e potrà essere vista gratuitamente entrando nel cortile del Museo Accorsi-Ometto.

PRAGELATO OSPITA LA MOSTRA “FLOATING MOUNTAINS”UN DIALOGO TRA ARTE E PAESAGGIO ALPINO

L’esposizione inaugura il 29 novembre con opere di quattro artisti internazionali tra installazioni, sculture e interventi site-specific nel paesaggio alpino

L’Associazione di Promozione Sociale Neks inaugura sabato 29 novembre 2025 la mostra d’arte contemporanea “Floating Mountains – Pensare come una montagna”, ospitata dalla città di Pragelato e realizzata grazie al contributo della Fondazione CRT, che da anni sostiene progetti capaci di coniugare innovazione artistica e valorizzazione del territorio. L’iniziativa si avvale inoltre del sostegno del Consiglio regionale del Piemonte e della Regione Piemonte – Assessorato alle Politiche Sociali e Assessorato alla Cultura – con il patrocinio del Comune di Pragelato. L’esposizione, curata da Michele Bramante e Cristina Giudice, con la direzione di Paolo Facelli, vedrà la partecipazione di quattro artisti internazionali, portatori di linguaggi e sensibilità differenti, che dialogheranno con il paesaggio alpino e con la comunità locale.

La mostra rappresenta il primo progetto artistico di Neks in ambito montano, un debutto che segna l’inizio di un percorso dedicato alla montagna come spazio di ricerca artistica e innovazione culturale. L’arte diventa infatti strumento per interpretare i mutamenti climatici, sociali ed economici che attraversano le aree alpine, e occasione per costruire una nuova identità culturale della montagna, capace di superare la stagionalità turistica legata alla neve e di aprirsi a esperienze accessibili durante tutto l’anno.

Il titolo dell’esposizione “Floating Mountains” richiama l’idea di una montagna che perde la sua immagine tradizionale di elemento fisso e immutabile per diventare simbolo di trasformazione. Nella percezione collettiva la montagna è sempre stata sinonimo di solidità, stabilità e permanenza; oggi, però, le alterazioni climatiche in corso, i cambiamenti nell’economia della neve e le nuove forme di abitare e visitare i territori alpini ne stanno modificando profondamente l’identità. La montagna “fluttuante” rappresenta quindi una condizione in divenire, un paesaggio che si ridefinisce continuamente e invita a riflettere sul rapporto tra essere umano, ambiente e cultura. In questa visione, l’arte diventa strumento di lettura e di dialogo con un territorio che non è più solo scenario naturale, ma soggetto attivo, dotato di un suo valore etico e di capacità di relazione.

La montagna come spazio di creazione condivisa

“Floating Mountains” si configura come una mostra diffusa, con opere collocate in spazi aperti e urbani del comune di Pragelato, pensate per integrarsi con il paesaggio e dialogare con la comunità locale. L’iniziativa trasforma la montagna in un laboratorio vivo di cultura, sostenibilità e innovazione, dove l’arte diventa un linguaggio condiviso capace di generare nuove forme di partecipazione e di relazione con l’ambiente.

Eventi collaterali e inclusione

Parallelamente alla mostra, il progetto punta a rafforzare il legame tra arte e comunità, promuovendo processi di partecipazione attiva e di inclusione sociale. L’obiettivo è trasformare l’esperienza artistica in un’occasione di incontro, scambio e crescita condivisa, capace di coinvolgere generazioni diverse e di valorizzare la dimensione educativa e relazionale dell’arte.

In quest’ottica, è stato creato un percorso specifico che vedrà la realizzazione di un laboratorio didattico-artistico destinato alla scuola primaria, ideato e condotto dalla dott. Martina Berra, con uscite sul territorio e attività pratiche pensate per stimolare la curiosità dei bambini e delle bambine e costruire racconti visivi intrecciati alla storia e alla natura locali.

Gli artisti e le loro opere

Johannes Pfeiffer, Luisa Valentini, Gabriele Garbolino e Carlo D’Oria sono i quattro artisti protagonisti di “Floating Mountain”. Ognuno di loro porta in mostra una personale visione del rapporto tra uomo e paesaggio, intrecciando linguaggi diversi – dalla scultura alla land art, dall’installazione alla ricerca site-specific – in un dialogo aperto con l’ambiente alpino e con la comunità di Pragelato. Le loro opere si inseriscono nel contesto naturale e urbano del territorio, trasformandolo in uno spazio di riflessione sulla relazione tra arte, natura e trasformazione contemporanea.

INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA

“Floating Mountains– Pensare come una montagna” Sabato 29 novembre, ore 15.30ATL Piazza Lantelme – Pragelato

MOSTRA VISITABILE Dal 29 novembre al 30 dicembre

Spazi pubblici del Comune di Pragelato

 

FORTE DI BARD. Fernando Botero. Tecnica monumentale

Forte di Bard. Valle d’Aosta 29 novembre 2025 – 6 aprile 2026

 

Dal 29 novembre 2025 al 6 aprile 2026, il Forte di Bard dedica un importante progetto espositivo al pittore, scultore e disegnatore colombiano Fernando Botero (1932-2023), in collaborazione con 24 Ore Cultura e Fernando Botero Foundation. Curata da Cecilia Braschi e intitolata Fernando Botero. Tecnica monumentale, l’esposizione ripercorre l’intera carriera dell’artista, mettendo in luce la complementarità tra le diverse tecniche da lui praticate e le motivazioni che hanno guidato le sue scelte stilistiche dagli anni Quaranta del ’900 alle ultime opere, realizzate a Monaco tra il 2019 e il 2023. A pochi anni dalla scomparsa dell’artista, avvenuta il 15 settembre 2023, il pubblico potrà scoprire alcune opere di gioventù ancora poco note, il lavoro degli ultimi anni e diversi inediti provenienti dalla collezione dell’artista stesso.

Internazionalmente noto per le sue figure dalle forme piene ed esuberanti, Fernando Botero si è cimentato nelle tecniche più diverse: dall’acquarello al pastello, dalla pittura ad olio all’affresco, dal disegno a carboncino, inchiostro o bistro, fino al taglio del marmo e alla fusione in bronzo.

Rivendicandosi erede degli artisti rinascimentali, che sono stati al contempo disegnatori, pittori e scultori, l’artista colombiano cerca in ogni tecnica un apporto specifico alla definizione del suo stile personale e inconfondibile, basato sull’esaltazione dei volumi: il tratto limpido del disegno li definisce con precisione, gli accordi cromatici della pittura gli conferiscono forza e pienezza, mentre la scultura li magnifica in tre dimensioni. Nell’arte di Botero, ogni tecnica e ogni tema, anche quelli più modesti, anche quelli convenzionalmente riservati al piccolo formato, accedono a supporti di grandi dimensioni e prendono così parte alla sua opera monumentale.

Nel corso degli anni, lo studio approfondito della storia dell’arte accompagna quello delle tecniche antiche e tradizionali, che l’artista predilige in quanto affidabili e a prova del tempo. Tuttavia, Botero non esita a metterle alla prova, esplorando con libertà e sapienza le proprietà dei diversi tipi di materiali. Lo provano i disegni sulla ruvida e maculata carta amate, che l’artista si procura appositamente in Messico, i magnifici pastelli, i sorprendenti disegni su tele di grandissime dimensioni, fino agli ultimi acquerelli su tela, applicati sul retro del supporto non preparato, per accentuare la dolcezza della resa pittorica.

Ricca di oltre cento opere, organizzate in sette sezioni tematiche, la mostra allestita nelle sale delle Cannoniere ripercorre i principali temi e motivi cari all’artista, dalla natura morta al nudo, dalla scena di genere al ritratto, dal dialogo con la storia dell’arte alla denuncia sociale e politica, fino alla celebrazione delle feste e manifestazioni popolari. Per sottolineare il legame e la complementarità tra le diverse tecniche, le opere su carta, disegni e acquarelli su tela sono messi in dialogo con pitture ad olio e sculture di bronzo e di marmo. Verranno esposti per la prima volta alcuni schizzi preparatori, accanto alle grandi pitture finite, oltre ad opere emblematiche come “Autoritratto con Arcangelo” (2015), in cui l’artista si ritrae nell’arte del dipingere, diverse versioni di Leda e il cigno, Venere, e Il ratto di Europa, in cui si confronta con i grandi temi dell’arte classica, o ancora “Terremoto” (2000), a raccontare un’artista per cui l’arte è, prima di tutto, un gesto d’amore. Il pubblico potrà così addentrarsi nel processo creativo dell’artista e apprezzare la linearità di un approccio estetico strutturato e coerente durante più di 60 anni.

All’interno della mostra sarà presente un percorso inclusivo tattile per una maggiore e più inclusiva fruizione dei contenuti.

L’esposizione è corredata da un catalogo edito da 24 Ore Cultura.

La mostra verrà inaugurata e presentata in anteprima alla stampa venerdì 28 novembre 2025 alle ore 18.00.

Orari

Martedì-venerdì 10.00 / 18.00Sabato, domenica e festivi 10.00 / 19.00Lunedì chiuso

Dal 26 dicembre al 6 gennaio aperta tutti i giorni

 

CHIERI. LICEO MONTI. MOSTRA FOTOGRAFICA “VITE SPEZZATE” DI DAN ROMEO

Da venerdì 5 a sabato 20 dicembre il Liceo Monti di Chieri ospiterà la mostra fotografica “Vite spezzate” a cura del reporter umanitario Dan Romeo”. “Una testimonianza delle conseguenze dei bombardamenti israeliani in Libano che va oltre la cronaca del conflitto. La potenza delle immagini e del reportage per esplorare la geografia profonda della distruzione portata dalla guerra e dalla violazione dei diritti umani della popolazione libanese e palestinese rifugiata in Libano dal 1948”

 

 

 

 

 

ROCCATRE. “PERCORSI”

Inaugurazione venerdì 28 novembre 2025 ore 18.     Dal 28 novembre 2025 al 16 gennaio 2026

 

La galleria Roccatre presenta “Percorsi”, una mostra che esplora l’evoluzione artistica di alcuni straordinari autori del Novecento attraverso l’accostamento di opere di epoche diverse dello stesso autore, evidenziando in tal modo come stile e tecnica siano cambiati nel corso del tempo.

Andrea Barin | Fritz Baumgartner | Antonio Carena | Laura Castagno | Italo Cremona | Sandro De Alexandris | Lucio Fontana | Daniele Galliano | Pinot Gallizio | Franco Garelli | Marco Gastini | Piero Gilardi | Luigi Mainolfi | Aldo Mondino | Adriano Parisot  | Enrico Paulucci | Michelangelo Pistoletto | Piero Ruggeri | Sergio Saroni

 

 

 

 

 

MOMBERCELLI. MUSARMO. ASPETTANDO IL NATALE, PRESEPI E ALTRO

sabato 29 novembre 2025 alle ore 16

Sono esposte opere di: Besso Alda (Giò,) Colmo Eugenio (Golia), Igne Renzo, Acquani Michele, Adorno Piera, Alasia Silvana, Baruzzi Sandra, Beccaris Anna Clara, Caffaro Rore Adriana, Chiadò Elda, Ferraris Giancarlo,  Fresia Giorgio, Gallo Nando,  Giolito Balestrino Giuse,  Giacobbo Francesca,  Gonella Rino, Luzzati Emanuele, Morgari Luigi, Parone Osvaldo, Inalte Piero, Maravalle Enrica, Maggiora Olga, Marthyn Guglielmo, Milano Renato, Oldano Piero, Perlinger Sonja, Piccatto Gabriella, Raiteri Monica, Scavino Adelaide, Schiopetti Marco, Stefani Anna, Unia Sergio.

Inoltre sono esposti presepi del Centro Diurno Cisa- Asti Sud, delle scuole dell’Infanzia, primaria e secondaria di Mombercelli

INFORMAZIONI UTILI 

MUSARMO – Museo Arte Moderna e Contemporanea

Via Brofferio 24 (adiacente Caserma dei Carabinieri) – Mombercelli – AT

La mostra rimarrà aperta dal 29 novembre 2025 al 25 gennaio 2026. 

Orario di visita: sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.30 

Per visite infrasettimanali e fuori orario: Tel.  338 4246055 – 346 4798585

– 0141 959610- 0141 955205

 

GALLERIA D’ARTE PIRRA. MOSTRA “PICCOLO FORMATO”

Genere: pittura

Data inaugurazione: venerdì 5 dicembre 2025

Termine: 11 gennaio 2026

Orari: da lunedì a sabato ore 10.00-12.30; 15.30-19

Le domeniche di dicembre aperti tutto il giorno.

Rassegna collettiva che celebra la grandezza nel piccolo, un’esposizione dedicata alle opere pittoriche di piccolo formato, firmate da autori di epoche, linguaggi e formazioni artistiche diverse. Il percorso invita il pubblico a riscoprire il valore dello sguardo ravvicinato, la delicatezza del dettaglio e la sorprendente intensità che può scaturire da superfici minime.

 

A Bussoleno torna “Libera l’Arte”

Da venerdì 28 a domenica 30 novembre il Centro di promozione “Arte e Arti” organizza, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città metropolitana di Torino, dell’Unione Montana Bassa Valle Susa e del Comune di Bussoleno, “Libera l’Arte – Winter Edition”: un’esposizione di pittura, scultura, scrittura creativa e artigianato artistico.“Libera l’Arte”, da sempre un evento a ingresso gratuito, rappresenta un invito rivolto ai visitatori a percepire l’arte come un diritto e a beneficiare della vista di bei dipinti, sculture, manifatture di pregio, con la possibilità di vedere nascere un’opera dal vivo, partecipare a laboratori e dialogare con gli artisti.A partire dalle 10 di venerdì 28 fino alle 19 di domenica 30 novembre, il pubblico potrà entrare nel mondo dell’arte passeggiando tra gli stand, dialogando con gli artisti presenti, osservando come un’opera artistica prende vita sulla tela o come nasce un oggetto artistico, con la possibilità di acquistare un regalo speciale e originale per Natale. Ad animare le tre giornate verranno organizzati workshop, performance e dimostrazioni.Gli artisti e artigiani che intendono proporsi per partecipare devono telefonare al numero 392/1315495 o scrivere una e-mail all’indirizzo arteearti@baldoarte.it

 

 

 

 

FONDAZIONE PEANO. LE STELLE DI NATALE. 4° edizione della rassegna “Il nostro Natale” a cura di Cristina Andries

Inaugurazione sabato 29 novembre ore 16.30

La quarta edizione della rassegna “Il nostro Natale”, curata da Cristina Andries, ruota attorno al tema “Le stelle di Natale” e propone anche quest’anno un’esposizione collettiva nella sala ipogea di Fondazione Peano che mette assieme lavori realizzati nel corso degli ultimi mesi attraverso laboratori artistici di diversa natura, tenuti da artisti e associazioni con i propri corsisti, con scuole, istituti e comunità del territorio.

Apertura: sabato e domenica ore 15-18, fino al 21 dicembre 2025

 

 

 

 

 

MUSA ART GALLERY. SUGAR ART: L’ARTE CHE SI SCIOGLIE, IL PENSIERO CHE RESTA

 Dal 27 al 30 novembre, lo spazio Musa Art Gallery (via della Consolata 11 a Torino) ospiterà la terza edizione della Biennale Internazionale di Sugar Art, un evento unico che porta la creatività dello zucchero dal mondo della pasticceria a quello dell’arte contemporanea. La Sugar Art, arte effimera e non-permanente per definizione, diventa così un nuovo linguaggio artistico, in cui il materiale commestibile si trasforma in opera da contemplare.

 INAUGURAZIONE

giovedì 27 novembre ore 17.30 – Musa Art Gallery, via della Consolata 11 – Torino

 

La mostra “L’arte che si scioglie, il pensiero che resta – The Time That Melts” rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 30 novembre dalle 11 alle 18, con ingresso libero.

Venerdì 28 novembre, alle ore 11,30 all’interno della mostra si svolgerà la performance “Scarpette Rosse” in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, con le scarpette di zucchero realizzate appositamente da alcuni artisti che partecipano alla Biennale.

La Biennale di Sugar Art è ideata e curata dalle sorelle Mary R. e Nuni Cocciolo, in collaborazione con l’Associazione Diva (Donne italiane volontarie associate) di Torino, promossa dalla Consulta Elette e dalla Consulta Femminile del Consiglio regionale del Piemonte, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Città di Torino.

La Sugar Art è presentata al pubblico non solo come arte decorativa legata al mondo della pasticceria e del cake design, ma anche come espressione artistica autonoma, capace di dialogare con il mondo contemporaneo. Le opere, effimere e non-permanenti, stimolano una riflessione sull’arte e sul tempo, offrendo al pubblico un’esperienza interculturale grazie alla partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo.

Ospite d’onore della manifestazione il pasticcere Renato Ardovino, la figura più autorevole dell’attuale panorama italiano del cake design.

 

Museo MIIT Museo Internazionale Italia Arte – MOSTRA ‘TRAME DI VITA

DAL 25 NOVEMBRE AL 9 DICEMBRE 2025

Una mostra internazionale come nella migliore tradizione del Museo MIIT, nato per effettuare scambi artistico-culturali con musei, fondazioni, gallerie pubbliche e private di tutto il mondo.

Il Museo MIIT di Torino, Italia Arte e Galleria Folco curano e organizzano la mostra ‘TRAME DI VITA’ in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre.

L’inaugurazione della mostra sarà accompagnata dalla presentazione del libro di Vania Perale ‘Vorrei rinascere cormorano’, Phasar Edizioni, mentre il 29 novembre dalle ore 18.00 sarà presentato il libro ‘Sotto il ponte che non si farà’ di Matteo Bottari con le fotografie di Domenico Cogliandro, edizioni Gaspari (interverranno gli autori e i Professori Giuseppe Lo Castro, docente di Letteratura italiana all’Università della Calabria di Cosenza e Vittorio Marchis, Professore emerito di Storia della scienza e della tecnica al Politecnico di Torino).

In esposizione opere di: Angele Simoliuniene, Milena Buti, Valentino Camiletti, Nadia Canevaro, Secondo Capra, Naty Lorella Chiapparini, Ekaterina Chorina, Vito Garofalo, Bianca Maria Macario-Gioia, Anna Montanaro, Mariagrazia Omodeo, Maria Elena Ritorto, Anna Rota Milani, Maria Pia Giacomini, Marilena Visini, Blubordeaux, Cartamar (Pierluigi Leo), Cesc_B.Art, Chiuto, Susanno Dore, Antonella Elleri, Jusah Nikolett, Francesco Larghi, Mila Margini, Feny Parasole, Vania Perale, Margherita Realmonte, Francesca Riva, Skyblonde (Elvira Marzorati), Maria Sturiale,

PALAZZO LASCARIS. RITRATTI DI DONNE NELLA MOSTRA “SE POTREMO IMPEDIRE A UN CUORE DI SPEZZARSI”

Dal 25 al 30 novembre 2025 nell’atrio di Palazzo Lascaris in via Alfieri 15 e nei locali dell’Urp di via Arsenale 14/G a Torino sono esposti tredici ritratti di donne che hanno vissuto e superato esperienze di sofferenza e violenza. Ogni ritratto è accompagnato da un breve testo esplicativo che racconta la storia personale della protagonista, creando un legame diretto tra immagine e parola. Il titolo dell’esposizione “Se potremo impedire a un cuore di spezzarsi” è un omaggio alla poetessa americana Emily Dickinson e al suo concetto di speranza come gesto di cura verso l’altro, anche nelle piccole cose. L’esposizione fa parte di un progetto multidisciplinare che comprende oltre alla mostra anche un libro omonimo, entrambi ideati da Chiara Ceddia, artista e scrittrice, in collaborazione con il Centro antiviolenza In Rete della Cooperativa Sociale Mirafiori. L’iniziativa nasce in stretta sinergia con le figure professionali che operano all’interno della casa rifugio Artemisia di Chieri e offre un messaggio di speranza e resilienza, promuovendo la cultura della non violenza e del rispetto dell’altro.