“Quelli del Pedale”, il ciclismo chierese raccontato da Valerio Maggio

Anni 2000 Giovanissimi del Pedale festeggiano una vittoria con il loro direttore sportivo Davide Gallo (primo a sn.)

In copertina: Chieri 1945: la prima vittoria di Mario Ghella
Tra pochi giorni potrete trovare nelle librerie una nuova edizione del libro di Valerio Maggio (intitolato nel 2004 “Un raggio alla volta) nata per ricordare il trentennale della morte del direttore sportivo del Pedale Chierese Piero De Paoli. Si intitola “Quelli del pedale, campioni e dilettanti del ciclismo a Chieri dal 1904 ad oggi” (Cesare Matta Edizioni) e prende ancora le mosse dall’atto di fondazione della Moltiplica (1904) – prima società ciclistica cittadina – e dall’origine dell’odierno Pedale Chierese (1933) che, pur tra mille traversie, grazie allo sforzo dei pochi testardi soci rimasti, ancora resiste all’interno del variegato panorama sportivo cittadino. Valerio Maggio racconta protagonisti e imprese delle due ruote lungo un percorso di 120 anni, mentre,in appendice, sono presenti gli interventi di Massimo Gaspardo Moro, di Giovanni Bosco e Vincenzo Tedesco che illustrano i più recenti modi di “stare in bicicletta” inseriti nell’ottica di una mobilità cittadina sempre più orientata all’uso delle due ruote. La prefazione è affidata al campione Italo Zilioli. All’origine del racconto ci sono i molti quaderni di appunti -quasi diari – redatti dallo storico direttore sportivo del Pedale, Piero De Paoli, che annotava con pazienza e puntiglio ogni gara, descrivendo carattere e stile di ogni corridore. Fra questi spiccano nomi di fama internazionale come Mario Ghella – medaglia d’oro di velocità ai giochi olimpici nel 1948 a Londra, e nello stesso anno, campione del mondo sempre di velocità ad Amsterdam – e di Carlo Simonigh torinese di nascita cresciuto nel Pedale, oro nell’inseguimento dilettanti a Rocourt nel 1957 e nel 1959 a Beirut nell’inseguimento a squadre durante i Giochi del Mediterraneo. La fanno poi da padrone altre figure anch’esse famose come Luigi Sartorato, Luciano Galbo e i più recenti Gigi Bruno e Marco Brossa. Ma il racconto non si limita ai campioni, anzi. Lo sguardo del Pedale infatti, negli ultimi vent’anni, è caduto sulle leve dei giovani, meglio ancora dei giovanissimi, soprattutto da quando(2016) sulla poltrona della presidenza si è seduto Gabriele Pozzo (ancora oggi alla guida di quel che resta della società) al cui fianco troviamo il direttore sportivo Davide Gallo. Sarà quello un periodo ricco di soddisfazioni bruscamente interrotto dal sopraggiungere del Covid. Alla ripresa delle attività nulla sarà come prima. C’è da sottolineare, infine, che il libro, attraversando il mondo del ciclismo cittadino in tutte le sue sfaccettature, note e meno note, riguarda non solo gli sportivi ma anche i sempre più numerosi cittadini innamorati della bicicletta.



