Torino. Nasce la nuova azienda ospedaliera Regina Margherita–Sant’Anna

Nasce la nuova azienda A.O. O.I.R.M. – Sant’Anna, in seguito all’accorpamento del Presidio Sant’Anna con l’Azienda ospedaliera Infantile Regina Margherita (O.I.R.M.). L’Assemblea legislativa ha infatti approvato a maggioranza la delibera di Giunta che prevede lo scorporo dalla Città della Salute del presidio Sant’Anna. Il documento approvato prevede che l’attuale presidio ospedaliero Sant’Anna continuerà a operare all’interno della Città della Salute e della Scienza di Torino fino al completamento della transizione, formalizzando e consolidando i rapporti di collaborazione già esistenti con l’O.I.R.M. Pertanto, le attività ostetrico-ginecologiche, inclusa la ginecologia oncologica, con l’esclusione della Breast Unit, che continuerà a operare nella Città della Salute e della Scienza di Torino, confluiranno nella nuova Azienda OIRM – Sant’Anna, e successivamente nel costituendo IRCCS OIRM-Sant’Anna. L’intera operazione che avrà decorrenza 1° gennaio 2026 consentirà l’operatività di due Aziende caratterizzate da assetti gestionali più equilibrati e funzionali, favorendo il raggiungimento del pareggio di bilancio per entrambe, condizione essenziale in tema di equilibrio economico della Regione Piemonte.

Nella seduta odierna sono stati approvati quattro emendamenti alla delibera presentati delle opposizioni. Prevedono sostanzialmente la creazione di un piano dettagliato per l’integrazione dei sistemi informativi, la garanzia dell’interoperabilità dei dati clinici e amministrativi tra l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza e la nuova A.O. O.I.R.M. – Sant’Anna, e di rendere esplicito che l’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna svolge una funzione strategica nella presa in carico complessiva della salute della donna, in tutte le fasi della vita e non soltanto in relazione alla gravidanza e al parto.

Nelle dichiarazioni di voto grande soddisfazione da parte dei consiglieri di maggioranza per il nuovo assetto della sanità torinese, mentre dalle opposizioni si registra una ferma contrarietà all’operazione.