ALBA. RAPINE, LESIONI E FURTI. ARRESTATO ALGERINO DI 23 ANNI

I Carabinieri della Compagnia di Alba, al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, hanno dato esecuzione ad un provvedimento restrittivo a carico di un soggetto algerino classe 2002 gravemente indiziato di numerosi reati contro la persona e il patrimonio, commessi nell’arco temporale luglio – novembre 2025, nel territorio del Comune di Alba.

L’indagato è chiamato a rispondere, a vario titolo, dei delitti di tentata rapina, lesioni personali aggravate, porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere, furto e furto in abitazione – consumati e tentati – anche in concorso, nonché della violazione delle disposizioni sulla detenzione e l’utilizzo di armi da taglio, con contestazione della recidiva specifica infraquinquennale.

Tra i principali episodi contestati:

  • una rapina aggravata e lesioni personali nei confronti di un giovane, avvicinato in orario notturno nei pressi di una fermata del bus,  minacciato ed aggredito con un fendente per mezzo di un coltello. Il padre, gunto in soccorso del figlio veniva anch’egli aggredito, con fendenti al collo ed al torace, con prognosi di giorni 10.
  • Ripetuti episodi di furti e tentati furti, consumati prevalentemente in orario notturno ai danni di esercizi commerciali e strutture ricettive del territorio, tra cui:
  • attività alimentari e punti vendita nel centro cittadino;
  • il centro di accoglienza della Fondazione Caritas Diocesana Albese (tre episodi);
  • la Bocciofila Albese;
  • un’abitazione privata, dalla quale sarebbe stata sottratta una bicicletta elettrica e del denaro contante.
  • Furto con strappo ai danni di un passante, cui sarebbe stato sottratto un borsello contenente telefono cellulare e denaro contante.
  • Lesioni personali gravi, in concorso con altri soggetti non identificati, ai danni di un uomo aggredito in strada e ricoverato in prognosi riservata per importanti traumi toraco-addominali.

Molti degli episodi sarebbero stati agevolati da circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica e privata difesa, in particolare l’orario notturno.

L’indagato risulta tratto in arresto ed è attualmente sottoposto alla misura cautelare in carcere  disposta dall’Autorità Giudiziaria.