La Sacrestia

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La sacrestia

Nella sacrestia della chiesa di San Michele hanno trovato posto vari quadri che in passato avevano collocazioni diverse.

VERANI AGOSTINO. Apostolato (1759-1769)

Dei ventiquattro ovali con cornice dorata che fino a circa venti anni fa erano disseminati lungo tutte le pareti della chiesa di San Michele, attualmente ne sono visibili solo quattro, tre appesi in sacrestia e uno (San Giuseppe) nella sala-archivio della parrocchia: gli altri giacciono accatastati in un armadio della sacrestia stessa. Essi costituiscono un “Apostolato”, cioè una serie (di numero variabile) di quadri che ritraggono Gesù, la Madonna, San Giuseppe, gli Apostoli, gli Evangelisti e qualche altro Santo secondo le devozioni locali. Sono opera di Agostino Verani 1738-1813), pittore torinese allievo di Claudio Francesco Beaumont e priore della Compagnia di San Luca di Torino, il quale ricevette dalla Confraternita l’incarico di dipingerli nel 1759 e li portò a termine nel 1769. Le cornici furono lavorate dal falegname chierese Filippo Barzochino e indorate da Antonio Gallina.
In questi quadri l’artista si dimostra ancora molto vicino al barocco del Beaumont. In seguito se ne emanciperà sempre più, per orientarsi verso il neoclassicismo ormai imperante.

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San Bartolomeo

San Bartolomeo

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San Giovanni Evangelista

San Giovanni Evangelista

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San Giuseppe

San Giuseppe

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San Gregorio Magno

San Gregorio Magno

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San Luca

San Luca

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San Marco

San Marco

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San Matteo

San Matteo

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San Rocco

San Rocco

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Sant'Andrea

Sant’Andrea

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Santa Apollonia
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ANONIMO. Santa Apollonia (sec. XVIII).

Fra i quadri accatastati nell’armadio della sacrestia c’è anche questa piccola tela seicentesca che in passato era forse collocata sull’altare della Santa (l’odierno altare di San Luigi Gonzaga).

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San Martino

San Martino

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ANONIMO, San Martino (sec. XVIII).

Settecentesco sembra essere il quadro di San Martino, esso pure conservato in sacrestia, che probabilmente proviene  dalla cappella campestre di San Martino delle Avuglie, situata lungo la strada per Baldissero.

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