DOLCE O SALATO 2.0 – FRITTELLE DI FARINA DI CASTAGNE di Silvana Mangolini

Sì sì, siamo già in quaresima. Ma domenica scorsa (quindi ancora a Carnevale) ho chiesto a mia mamma se mi faceva i tamplùn. E cioè le frittelle di farina di castagne che adoravo quando ero piccola (e adoro ancora).
Un altro comfort food della mia infanzia, visto che i tamplùn (così si chiamano per noi originari della zona di Ferrara) me li faceva sempre la nonna Francesca (detta Checa, tipico diminutivo in ossequio all’usanza ferrarese che “storpia” i nomi in modi fantasiosi). Ah che buone queste frittelle rustiche fatte davvero con poco!
Farina di castagne, acqua, uvetta e pinoli (se disponibili). Senza zucchero: così abbiamo la scusa per esagerare. E fritte: in modo che siano gustosissime. E se il fritto è fatto bene come quello della mamma possiamo permetterci di “sgarrare”: almeno a Carnevale!

 

P.S. Le altre palline fritte che vedete nella foto sono i “bacini (o lupini) ferraresi di cui ho già pubblicato la ricetta.

Buon tutto! Alla prossima!

FRITTELLE DI FARINA DI CASTAGNE ALLA FERRARESE (TAMPLÚN)

Ingredienti per 4 persone
· 200 g di farina di castagne
· 250 ml di acqua tiepida
· una punta di cucchiaino di lievito per dolci
· 30 g di pinoli
· 50 g di uvetta sultanina
· sale
· olio per friggere
· zucchero a velo per guarnire
1. Preparate l’impasto. Setacciate la farina di castagne in una ciotola insieme al lievito e a un pizzico di sale. Aggiungete l’acqua e mescolate con una frusta in modo da sciogliere gli eventuali grumi. Otterrete una pastella non troppo fluida.
2. Nel frattempo ammollate l’uvetta in acqua tiepida. Scolatela, asciugatela e aggiungetela alla pastella insieme ai pinoli. Mettete sul fuoco una padella con l’olio. Portatelo a temperatura e quando sarà caldo versate l’impasto a cucchiaiate.
3. Fate dorare le frittelle da una parte, quindi giratele e fatele cuocere anche dall’altra. Scolatele con un mestolo forato su carta da cucina e cospargetele di zucchero a velo prima di servirle calde o anche fredde.