PIEMONTE ARTE: CARMAGNOLA, RABINO A CAMBIANO, BITONTI, AVIGLIANA, SCHIALVINO&VERNA…  

Coordinamento artistico di Angelo Mistrangelo

 

MOSTRA TEMPORANEA “MEMORIE DI CARMAGNOLA”

In occasione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, il Comune organizza, sotto i portici di via Valobra, una mostra diffusa e condivisa dal titolo “Memorie di Carmagnola”. L’esposizione, curata dal Consigliere Comunale Filiberto Alberto, ha l’obiettivo di illustrare la storia della città ai carmagnolesi di oggi e ai visitatori attraverso fotografie inedite, cartoline e immagini tratte da volumi già oggetto di pubblicazione. La mostra diffusa sotto le arcate del centro storico, sarà fruibile dalla fine del mese di agosto e si compone di 40 pannelli in bianco e nero che riproducono fotografie e soprattutto cartoline storiche. Alla ricerca e selezione delle immagini hanno contribuito molti carmagnolesi che hanno reso disponibili i propri archivi fotografici e ricordi famigliari, in un lavoro di recupero e valorizzazione della memoria collettiva e condivisa. Carmagnola è ricordata in questa mostra tramite una meravigliosa serie di cartoline che ne ripercorre la storia, luoghi e strutture ormai scomparse, come ad esempio la linea del tramway piemontese che collegava la città con Torino fin dalla fine dell’Ottocento. La mostra è un ulteriore tassello all’interno di un’ampia raccolta di lavori editoriali e artistici che ricostruiscono, ripercorrono e tramandano la secolare storia cittadina, tra i quali occorre ricordare le Memorie Storiche della Città di Carmagnola del Menochio, del 1890, gli scritti di autorevoli cittadini carmagnolesi e la collana di ben 10 volumi realizzata dal Centro Studi Carmagnolesi.

Il ringraziamento dell’Amministrazione va alle persone che hanno contribuito alla realizzazione della mostra: Nicola Ghietti, Sergio Sandri, Bartolo Fumero, Alberto Piero e Filiberto (con parte dell’archivio dello studio fotografico Alberto e Chialvo), il Centro Studi Carmagnolesi, Morleo Pompeo e Andrea Cravero.

 

CLAUDIO RABINO A “CAMBIANO COME MONTMARTRE”

Dopo il successo di pubblico e di critica ottenuto con la Personale  alla Regione Piemonte di Torino e la partecipazione alla Fiera internazionale al Grand Palais di Parigi, il Maestro Claudio Rabino sarà nuovamente presente alla nuova edizione di Cambiano come Montmartre a Cambiano per realizzare una nuova Performance  che quest’anno sarà dedicata all ‘albero .” gli alberi che ci proteggono silenziosi e sostengono il cielo come diceva un ‘antica leggenda indiana e quando l’ultimo albero verrà tagliato il firmamento cadrà su di noi ! ( leggenda navayo )

L’albero ,questo albero rigoglioso ,dalla chioma verde (come la speranza che vengano rispettati e salvati come volevano gli indiani d’America )di un verde acido luminoso contrapposto al verde smeraldo o Paolo Veronese il tutto su una base che viene esaltata dal colore viola ora bluastro ora rossastro il tutto su un fondo che vuole rappresentare il sottobosco a chiare tinte gialle .

A Cambiano il Maestro torinese presenzierà dipingendo dal vivo una nuova tela da guinness dei primati della misura di 2 mt. di larghezza e 10 mt circa di lunghezza. I colori dalle tinte calde usate dall’Artista scorreranno sulla grande tela versati con maestria affascinando gli spettatori  che cercano ogni volta ,invano, di capire quello che si intende rappresentare, ma che fino alla fine non si svela lasciando tutti nell’incertezza per poi svelarsi in tutta la sua brillantezza permettendo allo sguardo di attraversare campi, distese, colline fino a scoprire di essere arrivati lontano con la fantasia.

Arte partecipata, arte insieme per salvare il ns. Pianeta. Arte che grida che protesta arte che ci salva Arte partecipata e quindi un grazie in anticipo a tutti … sarà un bel lavoro grazie a tutti.

Il Maestro Rabino sarà presente anche con l’esposizione dei lavori del workshop Osservo, creo, racconto. Politecnico di Torino insieme ai colleghi docenti che hanno lavorato per il buon esito di questo lavoro, Pia Davico, Davide Anzalone, Ornella Bucolo, Daniela Miron.

 

TORINO, ASPETTANDO “FLASHBACK”

Flashback special project Opera Viva Barriera di Milano, 2019

Nero/Alessandro Neretti, All the Things that We Need (2015)

Inaugurazione giovedì 5 settembre ore 18.30

Torino, piazza Giovanni Bottesini

Continua il “countdown” verso la fiera d’arte Flashback (Pala Alpitour, 31 ottobre > 3 novembre 2019) con gli appuntamenti di Flashback è Opera Viva, il progetto speciale concepito dall’artista visivo Alessandro Bulgini che, dopo aver dichiarato la fiera e tutti i capolavori presentati “Opera Viva”, ha lasciato gli spazi fieristici per inoltrarsi nel territorio. E proprio nel territorio, e nello specifico a Barriera di Milano, si sviluppa durante tutto l’anno come un’opera aperta in continuo divenire, un atlas di cultura visiva, creato da tutti e per tutti. Il terzo mega manifesto pubblico di Opera Viva Barriera di Milano – il secondo dei due selezionati attraverso una open call e premiati dalla giuria di Flashback – è All the Things that We Need (2015), opera di Nero/Alessandro Neretti che sarà presentato giovedì 5 settembre alle ore 18.30 in piazza Giovanni Bottesini. L’immagine, che connette Barriera di Milano, periferia nord di Torino, con le periferie del Nord e del Sud del mondo, è uno dei risultati di una residenza svolta da Nero nel dicembre 2015 in occasione dei 6th International EgeArt Days a Izmir, in Turchia. Il luogo ritratto, le rovine del castello di Kedifekale, è un tipico margine contemporaneo, un posto liminale che si fa crocevia di storie e destini. Come afferma l’artista: “realizzai che attraversare da solo un territorio ove rifugiati siriani, e prima di loro i curdi, stavano cercando di sopravvivere tra il degrado di abitazioni fatiscenti, filo spinato e spazzatura, luoghi ove la disperazione sociale di alcuni si mescola alla voglia di emergere (a tutti i costi) di altri, per molti non sarebbe stata una grande idea ma un modo per cercare guai … per me, invece, continuava ad essere essenziale. Nutrirsi incuranti di quella precarietà, lontana da sontuosi teatri e personaggi celebri, all’ombra degli illuminati viali da passeggio dove una sorta di realtà patinata rilega le altre verità al di là della collina”. In questo contrasto e confronto tra il mondo urbano emerso e quello sommerso, tra quello visibile e quello invisibile, in quest’area sospesa e in-between si situa l’opera di Nero. Come ormai da tradizione di Opera Viva Barriera di Milano, anche questo manifesto ci dice che i margini non sono confini da attraversare più o meno velocemente ma territori da abitare stabilmente e da conoscere in maniera approfondita, perché proprio lì il presente si rivela in modo nitido. Il prossimo manifesto di Opera Viva sarà svelato il 26 settembre.

 

NOVGOROD: SALVO BITONTI, IL LAVORO DI UN REGISTA NELLE IMMAGINI DI SCENA

La mostra raccoglie immagini del lavoro teatrale del regista Salvo Bitonti in circa 35 anni di lavoro nei maggiori teatri italiani e stranieri. L’attività presentata si concentra su foto di scena (realizzate dai maggiori fotografi italiani come Tommaso e Achille  Le Pera e Roberto Ferrantini) di regie di grandi testi classici del passato come “La Locandiera “di Goldoni ,”George Dandin” di Moliere, “La Signorina Julie “di Strindberg o prime teatrali assolute di testi scritti dai maggiori poeti italiani come “Hystrio” di Mario Luzi e “Giovanna D’Arco”  di Maria Luisa Spaziani, entrambi candidati per l’Italia più volte al Nobel per la poesia. Particolare attenzione è stata posta all’interazione tra cinema e teatro in molti suoi lavori teatrali, tra cui “Sesso, bugie e videotapes” tratto dal film omonomino Palma d’oro al Festival di Cannes o “Io Semmelweiss” che lo stesso regista ha tratto dal primo romanzo di Celine, “Il Dottor Semmelweis”, ed ancora “Orlando” tratta dal celebre romanzo di Virginia Woolf.  Completano la mostra due cortometraggi tratti da testi poetici di Ghiannis Ritsos, “Fedra” ed “Elena”, con interpreti quali Mita Medici e Franco Nero.

La mostra è già stata presentata con grande successo di pubblico e critica negli spazi espositivi della Dogus University di Istanbul nell’Aprile del 2013.

La Scuola di Costume per lo Spettacolo dell’Accademia Albertina di Torino

Impreziosisco la mostra fotografica alcuni oggetti ed elementi di storici realizzati nel corso di oltre quarant’anni dagli allievi della Scuola di Costume per lo spettacolo il cui corso è stato tenuto da Paola De Cavero dal 1973 al 2011 all’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, di cui Salvo Bitonti è attuale direttore.

Salvo Bitonti

Teatro e cinema: il lavoro di regista nelle immagini della scena

curatori

Enzo Fornaro – Sergey Pukhachev

6 Settembre h.18.00

Centro di arte contemporanea DIALOG di Novgorod

St. Bolshaya Moskovskaya d. 37/9

173004, Veliky Novgorod

Tel. + 78162946079

www.center-dialog.ru

 

REGIONE PIEMONTE, MOSTRA “FOTOGRAFI SUL PERCORSO DI SIGERICO”

Dal tratto piemontese del cammino del 990 compiuto dall’arcivescovo di Canterbury nasce la mostra “Il cammino del Cielo – Le Vie Francigene del Piemonte”

Sei fotografi “raccontano” con i loro scatti l’area piemontese che viene attraversata dalla Via Francigena, che trae le sue origini storiche dal viaggio compiuto, nell’anno 990, dall’arcivescovo Sigerico, tornando a Canterbury da Roma, dove aveva ricevuto l’investitura da Papa Giovanni XV. L’arcivescovo inglese dedicò al Piemonte 3 delle 79 tappe descritte nel suo diario (per un tragitto comprendente altre sette regioni italiane, oltre a Svizzera, Francia ed Inghilterra). Il lavoro dei fotografi Valerio Bianco, Franco Bussolino, Marco Corongi, Emilio Ingenito, Giorgio Veronesi e Pier Paolo Viola, artefice l’associazione “Il Terzo Occhio photography”, viene presentato in una mostra, “Il Cammino del Cielo – Le Vie Francigene del Piemonte”, ospitata nella Sala Mostre del Palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello 165 a Torino.

L’inaugurazione si svolgerà giovedì 5 settembre 2019, alle ore 17.30, con l’intervento dell’assessore regionale alla Cultura, Vittoria Poggio.

L’indagine fotografica ha come canovaccio il diario che Sigerico tenne al ritorno da Roma, annotando giorno dopo giorno le tappe del viaggio verso Canterbury.

Nacque così il primo documento ufficiale che visualizzò sul territorio quella che sarà chiamata “Via Francigena” (ma anche Via Francisca, Romea o Iter Sancti Petri). Il percorso descritto da Sigerico dopo Vercelli prende la direzione della Valle d’Aosta sulla direttrice della Serra Morenica che da Santhià giunge ad Ivrea, per poi arrivare ad Aosta e da qui al valico del Gran San Bernardo. In seguito altri documenti medievali del XIII secolo, trattando dei percorsi seguiti dai grandi pellegrinaggi, fanno riferimento ai valichi del Moncenisio o del Monginevro: quindi un percorso che conduce a Torino attraverso la Valle di Susa e poi a Vercelli, con un itinerario inizialmente parallelo a quello del Po fino a Trino, mentre a Chivasso un altro percorso si dipartiva verso Livorno Ferraris, per poi pervenire a Santhià, dove si riuniva al ramo della Francigena proveniente dal passo del Gran San Bernardo.

«Con piacere la Regione Piemonte ospita nella propria Sala Mostre questa esposizione fotografica – affermano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura Poggio -, nella consapevolezza che il territorio in cui viviamo è una ricchezza da far conoscere, invogliando a ripercorrere a piedi o in bicicletta gli antichi percorsi della Via Francigena, in un Piemonte in grado di accogliere i turisti con le sue eccellenze naturalistiche, storiche, artistiche e culturali e con i sapori autentici della sua grande enogastronomia».

La mostra si potrà visitare da venerdì 6 a domenica 22 settembre, tutti i giorni, dalle ore 10 alle 18.

 

“LA TERRA DEGLI DEI”, GLI ARTISTI DELLA CERAMICA NEL CENTRO STORICO DI AVIGLIANA

Gli spazi espositivi: Chiesa di Santa Croce Piazza Conte Rosso; Galleria “Arte per Voi” – Piazza Conte Rosso, 3; Galleria “Porta Ferrata” – Via Porta Ferrata, 7 

Ceramisti:       Antonio ADESSO, Lisena ARESU, Franca BARALIS,

Sandra BARUZZI, Tiziana BERROLA, Luciana BERTORELLI,

Enrica CAMPI, Luigi CANEPA, Antonio CAPRA, Claudio CARRIERI, Domenico CASTALDI, Ilaria CHIOCCHI, Giuliana CUSINO,

Gianluca CUTRUPI, Piero DELLA BETTA, Agnes DUERRSCHNABEL,

Maria Josè ETZI, Marisa FRANCHINO, Sara GALIZIO, Sonia GIROTTO, Nadia GIUFFRIDA, Ezio GRIBAUDO, Giacomo LUSSO, Luca MAINARDI, Erika MARCHI, Guglielmo MARTHYN,  Aldo PAGLIARO, Paolo PASTORINO, Romana PAVAN, Laura PELUFFO, Gianni PICCAZZO, Silvia PISTOLIN,

Ylli PLAKA, Maria PRIMOLAN, Ermes RICCI, Federico RIVETTI,

Guido ROGGERI, Carlo SIPZ, Sergio UNIA,  Nino VENTURA,

Silvio VIGLIATURO, Vittorio ZITTI

Vernissage: Sabato 7 settembre 2019 ore 16:00. Presentazione di Donatella Avanzo (Archeologa e Storica dell’arte). Sala Consiliare – Piazza Conte Rosso, 7 – Avigliana (To)

Durata: dal 7 settembre al 13 ottobre 2019

Orari di apertura: sabato 15:00 – 19:00; domenica            10:12:30 / 15,00 – 19,00

 

Rieccoli ad Avigliana, dal 7 settembre al 13 ottobre 2019, gli artisti della ceramica per la quarta edizione di questo evento culturale dedicato all’arte ceramica ma anche alla valorizzazione della Città, della sua storia e del suo paesaggio. La manifestazione è a cura dell’Associazione culturale ‘Arte per Voi’ e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Avigliana con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e della Città di Avigliana.

La sua realizzazione è stata possibile grazie al fondamentale contributo, operativo e finanziario, della Città di Avigliana, di privati, aziende e associazioni.

L’evento, che ci auguriamo continui a ripetersi negli anni futuri, ha un duplice obiettivo: costituire uno degli appuntamenti centrali del Piemonte dedicati alla ceramica d’arte contemporanea oltre a rappresentare l’occasione per conoscere le bellezze artistiche e la storia della Città.

Di notevole richiamo le tre esposizioni dedicate alla ceramica. La prima, ospitata nella Chiesa di Santa Croce in Piazza Conte Rosso, comprende 79  opere realizzate da 22 artisti d’importanza nazionale ed internazionale.             La seconda, ospitata nella Galleria ‘Arte per Voi’ in Piazza Conte Rosso 3, comprende 43 opere realizzate da 12 artisti d’importanza nazionale ed internazionale. La terza, ospitata nella Galleria “Porta Ferrata” in Via Porta Ferrata 7, raggruppa le opere del Maestro Piero Della Betta e dei suoi allievi della Scuola Comunale per l’Arte Ceramica. L’inaugurazione avverrà sabato 7 settembre 2019 alle ore 16:00 nella Sala Consiliare (ingresso sotto i portici di piazza Conte Rosso, 7) con presentazione dell’evento da parte dell’Archeologa e Storica dell’arte   Donatella Avanzo.

 

TORINO: CHEN LI, CIRCOLARE, CICLICO

Mostra personale. A cura di Giorgio Bena

Dal 5 al 21 settembre 2019

Inaugurazione giovedì 5 settembre dalle 17 alle 21

sarà presente l’artista

Crag Gallery presenta i lavori della giovane artista Chen Li nella mostra personale dal titolo “Circolare, ciclico” dal 5 al 21 settembre 2019. E’ una mostra-progetto la proposta della pittrice cinese Chen Li (Bejing, 1988), che nasce dalla riflessione sull’incontro tra forma ed il senso Circolare, Ciclico. Più che un’antologia di produzioni individualizzate, il complesso dei lavori in mostra nasce come frutto di una visione semiotica e curatoriale portata avanti grazie alla sinergia tra artista, gallerista ed il giovane curatore Giorgio Bena. In Circolare, Ciclico la forma archetipica del cerchio, scelta come formato delle opere, è declinata in alcuni dei suoi significati più universali come emblema cosmologico e simbolo della ciclicità del tempo: attraverso le mutazioni cromatiche dei colori acrilici sulle tele, Chen Li dà vita ad un microcosmo che ricostruisce la ciclicità della luce solare nel corso di una giornata, dialogando organicamente con la componente fitomorfa dei soggetti che le sono cari. Il rapporto tra le scelte cromatiche dell’artista e la volontà di indagare le possibilità offerte da un supporto pittorico dalle forme atipiche, sublimano in una visione complessiva all’interno della quale, senza perdere il proprio valore peculiare, ogni opera concorre alla costruzione di un corpus significante.

Circolare e ciclica è quindi la natura del tempo e della luce, soggetti concorrenti di questo insieme di lavori, ma è anche la natura formale ed espositiva delle opere stesse che il visitatore è invitato ad osservare. Il percorso diventa una scoperta delle variazioni del linguaggio pacato e straniante di Chen Li per entrare in una dimensione senza confini.

La mostra sarà visitabile nell’orario della galleria da martedì a venerdì 15,30 -19,30

sabato 10.30-13.00 / 15,30-19,30 ogni mattina su appuntamento

Per informazioni       

info@cragallery.com 

+39 3351227609

CHIONO REISOVA ART GALLERY – CRAG

via Giolitti, 51 – 10123 Torino

www.cragallery.com

 

 

 

NUOVA XILOGRAFIA DI GIANFRANCO SCHIALVINO & GIANNI VERNA

Inaugurazione Mercoledì 11 Settembre 2019

ore 12.00 – Biblioteca

via Brera 28 – Milano

La mostra rimarrà aperta fino all’11 Ottobre 2019 – Orari: da Lunedì a Giovedì 9.00 – 17.50 Venerdì 9.30 – 16.50

L’Accademia di Belle Arti di Brera propone una mostra di opere xilografiche realizzate dagli artisti Gianfranco Schialvino e Gianni Verna documentando il loro originale sodalizio creativo condotto con passione, costanza e determinazione nell’ambito di una visione didattica e sperimentale della ricerca grafica contemporanea. La rassegna intende riflettere sull’attualità della xilografia, arte meravigliosa e antica, classica e rivoluzionaria, con cui duemila anni fa si stampavano i tessuti in Corea e nel 1968 i manifesti della primavera di Praga. Non a caso Schialvino e Verna fondano nel 1986 l’associazione “Nuova Xilografia”

con lo scopo di rivalutare questa antica tecnica di stampa, dieci anni dopo editano “Smens”, unica rivista stampata ancora con caratteri di piombo e direttamente dai legni originali appositamente incisi, a questa iniziativa collaborano importanti studiosi, scrittori, poeti e artisti.

Nelle xilografie di Gianfranco Schialvino, oltre alla prevalenza del chiaroscuro, si avvertono molteplici effetti pittorici e disegnativi, l’immediatezza espressiva del segno supera la verità morfologica del reale con libertà di trasformare i vincoli iconografici in immagini di natura interpretate sinteticamente (vigne, rocce, montagne, alberi). Nel caso di Gianni Verna la sperimentazione tecnica avviene sia in modo tradizionale che innovativo affrontando scene naturalistiche, figure di animali, visioni dedicate alla poesia di D’Annunzio o di Montale, tramiti letterari che ispirano differenti processi di trasfigurazione immaginativa.

Documentando il percorso parallelo dei due autori la rassegna si inserisce nell’ampio panorama espositivo che nel corso degli anni ha valorizzato l’esperienza della Nuova Xilografia in tutto il mondo, a testimonianza dell’interesse che questo versante di ricerca suscita per la qualità dei suoi risultati grafici e poetici, tecnici ed estetici, artigianali e sperimentali.

Claudio Cerritelli

 

TORINO, FOTOGRAFIA: MOSTRA DI ROBERTO SEMENZATO

“Il respiro della Mongolia”. Inaugurazione: Martedi 10 Settembre 2019, ore 18.00

Mutabilis Arte, via dei Mille 25/c Torino mail: info@mutabilisarte.com

sito: www.mutabilisarte.com Durata della mostra: 10-28 Settembre 2019

Orari: Dal martedì al venerdì 15,00-19,00 Sabato 10,30-13,00/ 15,00-19,00

Chiuso domenica e lunedì

Mutabilis Arte ospita dal 10 al 28 settembre la personale di Roberto Semenzato “Il respiro della Mongolia”, che propone una selezione di fotografie scattate dal reporter torinese durante un recente viaggio in quel Paese dalla cultura millenaria. Le immagini in mostra, in un elegante e suggestivo bianco e nero, raccontano un mondo fascinoso e conturbante, gli spazi sconfinati della Mongolia, l’immensità del suo cielo, le sue antiche vestigia, le ger (tradizionali tende dei popoli nomadi), gli animali delle steppe… e poi ancora gli incontri, le persone, i volti dei bambini, il loro sguardo attento ed enigmatico. È il mondo che fu di Gengis Khan ma è anche quello di Yeruldegger, moderno protagonista della trilogia di Ian Manook; un mondo che vede coesistere credenze e miti del passato con la complessa realtà dell’oggi, in un Paese che si confronta, necessariamente, con le spinte della globalizzazione. Ma il fascino antico di quelle terre e di quei paesaggi è rimasto integro; e le immagini di Semenzato, nel restituire le impressioni e gli sperdimenti di fronte a una realtà così suggestiva nel suo contrasto fra tradizioni conservate intatte e l’irrompere della modernità, sono come attraversate dall’eco profonda di una sensazione peculiare, intensamente avvertita nel corso del viaggio: un sentirsi immersi in una sorta di respiro potente e universale, che abbraccia i grandi spazi, li pervade, e libera lo sguardo sul silenzioso, magico infinito.

Roberto Semenzato è nato a Torino nel 1963, città dove vive e lavora. I suoi primi approcci con la fotografia come racconto di viaggio risalgono alla fine degli anni ’70. Negli anni ’80 la prima reflex e la passione lo spingono alla ricerca e alla sperimentazione. Dall’incontro con Lorenzo Avico in occasione di uno stage, nasce un nuovo modo di “guardare” il mondo attraverso l’obiettivo, e lo

stimolo all’approfondimento delle tecniche di camera oscura, mirato ad accrescere consapevolezza dei processi fotografici e padronanza del mezzo espressivo. Le sue immagini, frutto di uno sguardo curioso e sensibile, restituiscono in una prospettiva assolutamente personale l’incanto del viaggiare e del conoscere nuove realtà: nei suoi reportage persone, strade, oggetti, dettagli, e la natura colta in tutta la sua grandiosità e potenza diventano protagonisti di un racconto visivo emozionante, in cui grande importanza assumono l’eleganza della composizione e l’espressività del bianco e nero.

 

TORINO: LA 26A EDIZIONE DI ISAO FESTIVAL – IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO, DEDICATA AI  DIRITTI  UMANI E ALLA FOLLIA

Da venerdì 13 a lunedì 23 settembre 2019

Torino

XXVI edizione

È dedicata ai diritti umani e alla follia la ventiseiesima edizione di ISAO Festival – Il sacro attraverso l’ordinario, in programma a Torino da venerdì 13 a lunedì 23 settembre 2019, tra teatro e cinema, sul tema portante del triennio 2018-2020 “Scorrere in alto”, espressione che ben illustra la capacità dell’uomo di opporre resistenza contro le brutture del mondo e affermare i suoi diritti, in primo luogo quello alla felicità. ISAO Festival – Il sacro attraverso l’ordinario, il primo in Piemonte rivolto alle tematiche del sacro, riflette sugli intrecci tra la dimensione spirituale e quella materiale, alla ricerca del sacro che alimenta la quotidianità dell’esistenza, alla scoperta dello straordinario che esiste in ognuno di noi e nella realtà che ci circonda. È ideato e realizzato dalla compagnia teatrale Il Mutamento Zona Castalia, con la direzione artistica di Giordano V. Amato ed Eliana Cantone. «L’edizione 2019 concentra la propria indagine artistica sui Diritti Umani – sottolineano i direttori artistici Giordano V. Amato ed Eliana Cantone – con particolare attenzione ai diritti dei bambini, ovvero ai diritti inalienabili dell’individuo, appartenenti all’uomo in quanto tale, dal momento che derivano dall’affermazione del più universale diritto alla vita e all’integrità fisica di cui rappresentano una delle declinazioni principali. Si tratta di un focus attraverso il quale esplorare per il secondo anno il tema triennale “Scorrere in alto”. Il festival intende, infatti, affermare quanto forte sia la necessità oggi di “scorrere in alto”, malgrado lo sforzo e le difficoltà, le violenze, l’inquinamento, la corruzione, le intolleranze, la crisi. Scorrere in alto, perché tutto si può fare, perché nulla è perduto, perché si sta meglio se decidiamo di stare meglio. Scorrere in alto, per superare i confini, quelli geografici o politici, ma anche quelli personali.» 10 giorni di programmazione e 15 appuntamenti, tra cui 8 proiezioni di film e 6 spettacoli teatrali (che includono un debutto di studio e 4 prime piemontesi), che approcciano il tema dei diritti umani, con attenzione alla follia e alle problematiche delle malattie psichiche.

Tra gli appuntamenti in programma: le pellicole cinematografiche dedicate al disagio psicologico affrontato da registi come François Truffaut, Ken Loach, Roman Polanski, Bruno Nuytten e Bruno Dumont; il debutto con lo studio del nuovo spettacolo di Il Mutamento Zona Castalia coprodotto con la compagnia sarda Meridiano Zero Per il suo bene, sulla follia e i maltrattamenti nei manicomi; le prime piemontesi proposte da Teatro Scientifico (Verona) con l’omaggio a Pirandello, dai giovanissimi UnterWasser con la riflessione sull’esistenza attraverso un teatro di ombre, e dal collettivo berlinese e torinese Welcome Project – The Foreigner’s Theatre con l’indagine sulle paure individuali e collettive; il Teatro delle Selve con il racconto della prima esperienza di animazione teatrale dentro a un manicomio. Alle proposte di ISAO si aggiungono gli appuntamenti dell’ottava edizione de Il Granché (21-23 settembre), iniziativa promossa dall’Associazione Il Tiglio ONLUS, realizzata in collaborazione e all’interno della ventiseiesima edizione di ISAO Festival, i cui spettacoli sono per lo più frutto di laboratori annuali che professionisti del teatro attivano in situazioni di disagio (comunità terapeutiche, centri di salute mentale, ricoveri per anziani).

Palco principale degli appuntamenti è il suggestivo ex cimitero di San Pietro in Vincoli a Torino al quale si affianca il Cinema Massimo con Sala 3 (Sala Soldati) per le proiezioni cinematografiche.

ISAO Festival 2019 è realizzato con il sostegno di MiBAC, Regione Piemonte, Città di Torino, Circoscrizione 7.

 

BORGOMANERO: “RITRATTI DI PERSONE E COSE”, OPERE DI: SERGIO BONFANTINI

07-09-2019 dalle ore 17.00 presso la Fondazione Marazza

con presentazione di Salvatore Zingale Galleria Borgoarte – Borgomanero

Fondazione A. Marazza – Borgomanero

PERIODO: 07-09-2019 / 21-09-2018

INAUGURAZIONE: sabato

In un nostro dialogo del 2003, Sul contatto, Massimo si era soffermato più volte sul tema della convivialità, sull’importanza di instaurare relazioni giocose, sia con le persone sia con gli oggetti della vita quotidiana, come la “grolla del vino che vien passata di mano” in alcuni dialoghi di Platone. Questo ineliminabile aspetto dialogico affiora del resto evidente nell’opera di Sergio, quando si appresta a eseguire un ritratto, che è sempre un atto di intima relazione; così come quando il suo sguardo cerca e sceglie le cose da rappresentare, e che attraverso la sua pittura acquistano un nuovo valore. Conviviale e giocoso, diceva Massimo, dovrebbe essere anche il nostro lavoro con e sugli oggetti: “Un lavoro che produce contatto. E un contatto che produce operosità, anche nel segno dell’artisticità, della giocosità, della bellezza, e della grazia, della cura e dell’armonia dei corpi e delle persone, e dei nostri rapporti fra di noi umani, e di noi umani con i tre regni della natura e con il grande corpo della nostra madre terra”. (sz)

Borgo Arte corso Mazzini, 51 – 28021 Borgomanero (No)

Tel/fax 0322 834262 cell.: 333-8093905 email: galleriaborgoarte@gmail.com

orari:

Galleria Borgo Arte

mercoledì, giovedì dalle 16.00 alle 19.30

venerdì e sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30

domenica su appuntamento

Fondazione Marazza

Martedì, venerdì e sabato dalle 9.00 alle 12.15 / dalle 14.00 alle 18.30

Mercoledì e giovedì dalle 14.00 alle 18.30

 

CONDOVE, MOSTRA DELLA PITTRICE ANNA MARIA PALUMBO

Evento artistico a Condove presso Antica Chiesa Romanica di San Rocco: Domenica 8 settembre alle ore 16, gli Amici della Chiesa di san Rocco inaugureranno la mostra di Anna Maria Palumbo dal titolo IL MIO VIAGGIO NELLA NATURA. Saranno esposte 35 opere acquerelli, tempere, acrilici, oli dal 1990 a oggi.  A cura di Valter Vesco

Chiesa romanica di San Rocco Via Cesare Battisti – Condove

Orari: mercoledì 10/12; venerdì ore 16/19; sabato e domenica ore 10/12 -16/19.

Domenica 22 Settembre – X GIORNATA DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DI SUSA: 10.00/12.30 – 14.30/19.00.

Ingresso libero