PIEMONTE ARTE: LOMBARDI, DENTISTI&ARTISTI, RABINO, ALBA, CARIGNANO E VIRLE, DOMODOSSOLA, RIVARA, VENARIA, NOIRE, CONTEROSITO…

Coordinamento artistico di Angelo Mistrangelo

 

ANNI ’70 TRA MEMORIA E NOSTALGIA, MOSTRA DI PIETRO LOMBARDI

Dal 19 settembre al 31 ottobre negli spazi di OFF TOPIC

“Anni ’70 tra memoria e nostalgia” è una mostra fotografica del Consiglio regionale del Piemonte che espone 100 immagini in bianco e nero realizzate dal fotografo chierese (di origini lucane) Pietro Lombardi. L’esposizione – organizzata dal Consiglio regionale del Piemonte in collaborazione con la Federazione dei Circoli delle Associazioni Lucane del Piemonte – si svolge nei locali di Off Topic (in via Pallavicino 35, accanto al Campus Einaudi) da giovedì 19 settembre a giovedì 31 ottobre. A cura di Roberto Mastroianni. Orario: da lunedì a sabato dalle 10 alle 19. Ingresso gratuito. Dai bambini che giocavano nei cortili (a Torino come a Trieste o a Potenza), ai lavoratori dei campi del sud e delle fabbriche del nord, i primi incontri dei giovani del Gruppo Abele (con immagini di don Ciotti, Ernesto Olivero, il cardinale Pellegrino), fino alle passeggiate sulla spiaggia di Rimini e agli sguardi intensi degli anziani al sole sulle sedie davanti a casa. Ricordi di un’Italia del passato letti dagli occhi di un fotografo che l’ha attraversato da sud a nord.

All’inaugurazione, giovedì 19 settembre alle ore 17, intervengono:

Un rappresentante del Consiglio regionale del Piemonte

Luca Spadon, presidente Torino Youth Centre

Rocco Sabia, presidente Federazione dei Circoli e Associazioni Lucane del Piemonte

Francesco Candido, Federazione dei Circoli e Associazioni Lucane del Piemonte

Roberto Mastroianni, curatore della mostra

Pietro Lombardi, fotografo autore della mostra

 

CHIERI, MOSTRA “DENTISTI & ARTISTI”

Lunedì 9 settembre si è inaugurata la mostra collettiva “Dentisti & Artisti” presso lo studio dentistico di via Santa Clara 4/a Chieri. L’iniziativa, nata dall’idea dei dentisti Bava, Serra e Vergnano, prevede mostre a rotazione presso gli spazi di attesa e i corridoi dello studio medico, attrezzati appositamente a galleria espositiva, al fine di rendere più piacevole e curiosa l’attesa dei pazienti. La mostra è visitabile a ingresso libero anche per chi non usufruisce delle cure mediche, dal lunedì al venerdì orario 8,30-19,30 fino al 27 dicembre.

Nella collettiva espongono gli artisti locali: Elena Bertini, Gianfranco Cantù, Giancarlo Cazzin, Guglielmo Cielo, Matteo Maso, Gemma Nardelli, Alessandro Pertusio, Massimo Vergnano e Gianluca Zuccarello.

 

 

CLAUDIO RABINO A “CAMBIANO COME MONTMARTRE”

Claudio Rabino, dopo il successo della sua personale alla Regione Piemonte e la partecipazione alla Fiera internazionale al Grand Palais di Parigi, è stato tra i grandi protagonisti a “Cambiano come Montmartre”: la sua performance dedicata all’albero, una tela di due metri per dieci, ha attirato e affascinato gli spettatori, con i suoi colori caldi e un vero trionfo della fantasia.

 

ALBA, MOSTRA “PER UN RINNOVAMENTO IMMAGINISTA DEL MONDO.”

Pellizza da Volpedo (Taner Ceylan), Pinot Gallizio (con Constant, Giorgio

Gallizio, Asger Jorn, Jan Kotik e Piero Simondo), Mario Merz

Chiesa di San Domenico, Via Teobaldo Calissano, 7 – Alba (CN)

22 settembre – 10 novembre 2019

Inaugurazione: sabato 21 settembre 2019, ore 12.00

A cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Caterina Molteni

Sezione documentaria a cura di Maria Teresa Roberto, Giorgina Bertolino e Francesca

Comisso (Archivio Gallizio)

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo CRC, organizzano la mostra Per un rinnovamento immaginista del mondo. Pellizza da Volpedo (Taner  Ceylan), Pinot Gallizio (con Constant, Giorgio Gallizio, Asger Jorn, Jan Kotik e Piero Simondo), Mario Merz, una presentazione concepita per gli spazi della Chiesa di San Domenico ad Alba, che sarà aperta al pubblico dal 22 settembre al 10 novembre 2019. La mostra espone lavori provenienti dalle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, dalla Fondazione CRC e da collezioni private, insieme a materiali d’archivio selezionati dall’Archivio Gallizio e provenienti dall’Archivio Gallizio, dall’Archivio Simondo e dal Fondo Gallizio di GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. La mostra riflette sulle relazioni tra la produzione artistica di Giuseppe Pellizza da Volpedo (Volpedo, 1868 – 1907), Pinot Gallizio (Alba, 1902 – 1964) e Mario Merz (Milano, 1925 – 2003), sottolineando la presenza di un’estetica della pluralità che ha origine da una riflessione sull’idea di collettività, di rappresentazione sociale, di produzione laboratoriale e di artista libero. Dal socialismo rurale di Pellizza da Volpedo, all’attività eclettica e catalizzatrice di Pinot Gallizio, fino alla scoperta, nella produzione di Mario Merz, di una crescita spiraliforme naturale come possibile espressione di un movimento sociale, l’idea di pluralità trova la sua origine in una dimensione locale capace di esprimere la libertà e la spontaneità della ricerca artistica. Giuseppe Pellizza da Volpedo è uno dei maggiori pittori italiani di matrice verista. Il suo Quarto Stato, 1901, tra le rappresentazioni di pittura di storia più note, è diventato nel tempo un’immagine chiave per i movimenti democratici in tutto il mondo, simbolo della dignità del lavoratore e di classi sociali alla ricerca dei propri diritti. La mostra presenta Volpedo’s The Fourth Estate – Copy of Taner Ceylan, 2015, una riedizione del Quarto Stato realizzata dall’artista turco Taner Ceylan su invito della direzione artistica della 14° Biennale di Istanbul del 2015. Nato in Germania nel 1967, Ceylan è conosciuto al pubblico internazionale per una pittura iperrealista che affronta la rappresentazione del corpo queer nella società islamica. L’artista, con la riproduzione del celebre quadro e seguendo lo spirito di celebrazione di classi sociali nascenti proprio di Pellizza da Volpedo, ha reso omaggio alle lotte per la democrazia della stessa Turchia, come l’occupazione di Gezi Park del 2013 e le manifestazioni a seguito del disastro di Soma del 2014. La copia Volpedo’s The Fourth Estate – Copy of Taner Ceylan, 2015, riporta l’attenzione sulla rappresentazione e sulla divulgazione del vero, aprendo una riflessione sulla relazione problematica tra verità e politica nella società contemporanea. Farmacista, chimico, botanico, archeologo ed enologo, Pinot Gallizio inizia la sua attività artistica all’età di cinquant’anni dopo l’incontro con Piero Simondo. Con lui e Asger Jorn nel 1956 convoca ad Alba il 1° Congresso mondiale degli Artisti Liberi durante il quale realizza il dipinto Senza titolo, insieme a Constant, Asger Jorn, Jan Kotik, Piero Simondo e il figlio Giorgio Gallizio. L’opera è frutto dell’esperienza del Laboratorio Sperimentale, uno spazio di lavoro collettivo in cui la ricerca artistica soggettiva incontrava la conoscenza scientifica e alchemica dei materiali e delle loro proprietà. Incluso in mostra, Senza titolo (o rotolo di pittura industriale), 1958, è un esempio di “pittura industriale” che nasceva in contrasto con l’idea di originalità, autorialità e unicità dell’opera. Questa pittura era eseguita con materiali di produzione come peci, sabbie e oli e in formati industriali. Al centro della navata centrale della Chiesa di San Domenico è allestita Architettura fondata dal tempo – Architettura sfondata dal tempo, 1981, di Mario Merz. Tra i principali esponenti dell’Arte povera, l’artista realizzava le sue opere utilizzando materiali eterogenei e quotidiani – dai tondini di metallo ai frammenti di vetro, dalla frutta fresca alle fascine, dalle pile di giornali ai tubi al neon, dalle parole ai numeri. Nel 1967 l’artista lavora al suo primo Igloo, una struttura emisferica a cupola che rappresenta un’ideale architettura temporanea e nomadica, una casa antica e contemporanea al tempo stesso, un simbolo della volta celeste e della convivialità. La grande installazione Architettura fondata dal tempo – Architettura sfondata dal tempo, 1981, coniuga l’igloo in tubolare di ferro, pietre e vetri con una struttura circolare in ferro e fascine che sinuosamente si estende a partire da esso. È attraversato («sfondato») da una grande tela dipinta che raffigura un immaginario animale preistorico: l’architettura (l’igloo), che è «fondata» dal tempo della civiltà, è a sua volta «sfondata» e continuamente rimessa in questione (e in gioco) dinamico dal tempo della natura. La mostra include una selezione di materiali d’archivio, a cura dell’Archivio Gallizio, provenienti dall’Archivio Gallizio, dall’Archivio Simondo e dal Fondo Gallizio di GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, che raccontano l’attività artistica di Pinot Gallizio con un particolare approfondimento sul primo Congresso degli artisti liberi che si svolse ad Alba nel 1956. “L’anno passato lo sforzo economico della Fondazione CRC, su segnalazione della Soprintendenza del Piemonte, ha permesso all’opera Senza Titolo di non essere venduta all’estero, rimanendo a disposizione della nostra comunità” afferma il Presidente della Fondazione CRC, Giandomenico Genta. “Dopo l’esposizione all’interno del Piedmont Pavilion a Venezia, questa mostra costituisce un’importante occasione di valorizzazione pubblica del dipinto, proprio nella città in cui fu concepito dal gruppo radunato attorno a Pinot Gallizio, in concomitanza con la Fiera del Tartufo, che attira ad Alba turisti e appassionati da tutto il mondo”. Aggiunge il Direttore del Castello di Rivoli, “Questa felice collaborazione con la Fondazione CRC permette al Castello di Rivoli di approfondire un movimento artistico del XX secolo, il Situazionismo, di importanza cruciale per lo sviluppo anche dell’Arte povera che è centro nevralgico della nostra collezione permanente, oltre che decentrare in maniera efficace sul territorio piemontese le nostre attività. L’opera a sei mani della Fondazione CRC entrerà in comodato al termine della mostra, altro elemento positivo di sinergia”. Contestualmente alla mostra, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo organizzano dal 21 al 22 settembre Per un rinnovamento immaginista del mondo. Il Congresso di Alba: 1956-2019, una rievocazione poetica del Congresso d’Alba del 1956 che dalla sala consiliare del Comune di Alba, la Sala “Beppe Fenoglio” e la Scuola Enologica di Alba, si svilupperà lungo le strade e nei vicoli della città con un ricco programma di conferenze, attività, performance e proiezioni.

Orari:

lunedì – venerdì: ore 15-18 | sabato e domenica: ore 10-12 / 15-18

Ingresso libero

 

A CARIGNANO E VIRLE “CITTA’ E CATTEDRALI”

La nuova edizione della rassegna “Città e Cattedrali”, coordinata dalle Diocesi piemontesi, approda quest’anno a Carignano e Virle Piemonte. Domenica 22 settembre, con orario 14,30-18, sarà possibile visitare, con l’assistenza di Volontari dei Beni Culturali, due splendide architetture barocche. A Carignano, la Cappella della Visitazione in località Valinotto è considerata il capolavoro giovanile dell’architetto Bernardo Antonio Vittone. La luce si fonde con l’architettura, secondo progetti che il grande architetto avrebbe poi replicato e variato nel corso della sua lunga carriera professionale. La splendida volta, che si compone di vari elementi geometrici, è invasa dalla luce, proveniente da finestre nascoste  tra gli archi, esaltando gli affreschi del casalese P.F. Guala. A Virle Piemonte, il piccolo centro barocco, frutto di una ricostruzione di inizio ‘700, custodisce  tra i due castelli o ville nobiliari  la chiesa parrocchiale San Siro vescovo, dall’impronta classicista voluta dall’architetto A. M. Lampo. Da ammirare la cantoria e il pulpito, provenienti dalla demolita chiesa monastica Santa Chiara di Carignano: una preziosa committenza del principe Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano. L’accompagnamento alla visita alla cappella del Valinotto è  cura dei Volontari dell’ODV -Progetto Cultura e Turismo-; A Virle, della Pro Loco.

 

CAMERA, INCONTRO CON LARRY FINK

Venerdì 20 settembre, ore 18.00

La stagione degli incontri con i protagonisti della fotografia internazionale continua dopo la pausa estiva a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia venerdì 20 settembre alle 18.00, per ospitare il leggendario fotografo statunitense Larry Fink, autore della mostraUnbridled Curiosity, curata da Walter Guadagnini, visitabile fino al 29 settembre 2019.

Larry Fink, in dialogo con il direttore di CAMERA Walter Guadagnini, racconterà il suo personalissimo approccio alla fotografia, i momenti salienti della sua carriera e i tratti del suo lavoro che lo hanno reso noto in tutto il mondo come autore capace di mettere in evidenza l’anima dei soggetti ritratti. Le grandi battaglie civili, i party esclusivi tra Hollywood e i grandi musei, la vita rurale, le palestre pugilistiche: nulla sfugge all’obiettivo di Fink. “La mia vita è una cascata di rivelazioni empatiche – dice Larry Fink. Una vita spesa cercando di costruire ponti tra le classi, le fatiche, i piaceri e le paure del dolore. Una vita trascorsa ad accumulare immagini che attestano un senso di meraviglia sensuale e sociale. Questo spettacolo è un viaggio sconnesso attraverso molte esperienze e sensazioni. È una testimonianza di curiosità sfrenata (Unbridled Curiosity).”

 

DOMODOSSOLA, MOSTRA FOTOGRAFICA DI ANTONIO FABBRI

Riprendono le iniziative espositive dello spazio Gallery ufficio dei Private Banker di Domodossola (Via G. Marconi 26). Sabato 21 settembre 2019, alle ore 11,00, presso lo spazio Gallery sarà inaugurata una mostra fotografica di Antonio Fabbri, dal titolo “Dal Realismo all’Espressionismo”, con presentazione a cura di Giuseppe Possa e vernissage con la presenza dell’artista. La rassegna che continuerà fino al prossimo mese di novembre avrà i seguenti orari di apertura: lunedì/venerdì 8,45-12,45  15,00-18,45 ; sabato 8,45-12,45.

Antonio Fabbri, autodidatta, ha iniziato a fotografare in giovane età, dedicandosi inizialmente al paesaggio. Quindi la sua macchina fotografica ha affrontato e fissato diversi soggetti, con una predilezione per l’essere umano, le cui immagini riprende nei suoi reportage. Egli ritiene che una fotografia bella ma senza un senso sia effimera, certamente non destinata a restare nel tempo, ma di breve durata anche se “accattivante”. Le immagini, secondo Fabbri, devono suscitare emozioni e sensazioni e trasmettere messaggi. Non a caso Henri C. Bresson sosteneva: “fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. E’ un modo di vivere”. L’artista ha recentemente realizzato con l’amico fotografo Antonio Lanza un libro nel quale sono state raccolte immagini di un reportage effettuato a Londra molti anni fa, dal titolo “Londra 1970: la gente”. Il lavoro, dopo tanti anni, ha assunto un valore storico in relazione all’evoluzione e ai cambiamenti ambientali e della società.

L’artista è nato a Como nel 1933, è cresciuto in Brianza dove, ultimati gli studi, ha lavorato per qualche anno prima di trasferirsi a Domodossola alla fine degli anni sessanta del secolo scorso, per lavorare alle dipendenze della società  Edisonvolta.

Enzo De Paoli

 

CASTELLO DI RIVARA, MOSTRA “CARTACEO. LA DOMENICA DEL CORRIERE”

21 settembre – 3 novembre 2019

 Opening Sabato 21 Settembre 2019 dalle ore 11

Dal 21 settembre al 3 novembre il Castello di Rivara – Museo d’Arte Contemporanea esporrà alcune delle più importanti copertine selezionate tra oltre 3700 fascicoli della Domenica del Corriere, conservate nel Centro di Documentazione Cartaceo e Fotografico del Museo.

Una grande storia editoriale italiana che, attraverso la matita di Achille Beltrame prima e Walter Molino poi, ha descritto, settimana dopo settimana, i fatti del Novecento con la cifra dell’Arte. Dalla necessità di restituire sotto forma di ‘copertine’ le chiavi di partecipazione alla Storia, di inventare simulacri unificanti tra provincia e urbe, patria e estero, si può dire che la Domenica de Corriere abbia dato, ai suoi due più famosi illustratori, il compito di riprodurre e rendere palpabile la tensione e le aspirazioni provenienti quotidianamente dal racconto della realtà, con il surplus di una certa ‘abbondanza’ visiva gioiosa, che ricorda i lavori di Boccasile.

Oggi, a centodieci anni dalla nascita (1899) e a trent’anni anni dalla fine del glorioso supplemento (1989) – che finì per confluire nel più prosaico settimanale ‘Visto’ – il museo del Castello di Rivara cerca e trova il filo di una suggestione espositiva basata sull’ambiguità tra monumentalità e urgenza, tra emozione e analisi, tra epica e informazione capillare.

Beltrame, che a Brera era stato allievo di Hayez, per cui nell’immaginazione assumeva i canoni di un repertorio mitologico e non per ultimo risorgimentale, si trova a comporre tavole che sintetizzano dunque un ottocento mai sopito e un novecento che, alla voglia diffusa di “progresso” affianca la costante paura della distruzione. In ogni tavola, unita al rigore descrittivo e didascalico dei “memorabilia”, si rende evidente quindi la necessità di ancorarsi ad una tradizione estetica eroica, che risenta in modo personale della grande lotta “per l’immagine”, da risolversi in chiave esemplare e rurale.

Alcuni eventi storici li ricordiamo illustrati e non fotografati. Su tutti l’attentato di Sarajevo (Beltrame).

E il senso eroico di pericolo evocato da alcune tavole di Molino per cadute esemplari che, dalla notizia finiscono nella matita come se essa stessa ingenerasse i fatti.

Non è raro ancora oggi sentir dire a persone di una certa età: “ti metterei sulla Domenica del Corriere”.

L’immagine costruita come si costruisce un proverbio.

La possibilità di osservare queste copertine nelle sale neobarocche del Castello di Rivara – Museo d’Arte Contemporanea, pone un nodo curatoriale importante sul lavoro del Centro di Documentazione. L’acquisita consapevolezza che se lo spazio espositivo incontra quello della biblioteca vi è sempre “un corto circuito tra il lampo visivo dell’installazione e il rigore documentario della ricerca, della retrospettiva”.

1899-1989. Se ci fosse bisogno di simboli non se ne potrebbero trovare davvero di più imponenti. Simboli che reggono nell’immaginario. Tra queste date, due guerre mondiali.

Testo a cura di Fabio Vito Lacertosa

 

GIARDINI REGGIA VENARIA: SALVATORE ASTORE, “SPECIAZIONE”. LAMBERTO CURTONI “TRACCE SONORE”

Silentio, ricercar et vagationes

Ricercar per violoncello solo, dal Libro I

DAL 19 SETTEMBRE AL 6 NOVEMBRE 2019

INAUGURAZIONE

19 settembre 2019, ore 11 Giardini della Reggia di Venaria

Per Art Site Fest, Salvatore Astore, presenta sei inedite sculture di grandi dimensioni  realizzate in acciaio inox, tre delle quali appositamente studiate per le Stanze di Verzura del Gran Parterre della Reggia di Venaria. Il progetto è pensato in funzione delle grandi quinte vegetali della Reggia, per accompagnare il pubblico nel percorso di visita ai Giardini e connettere interno ed esterno della Reggia. Così come accadeva nelle grandi dimore reali del passato, l’artista è chiamato a interpretare uno spazio suggestivo, offrendo allo spettatore una sua personale visione e insieme, attraverso le opere, dalle Scuderie Juvarriane una prospettiva sul paesaggio circostante. La monumentalità enigmatica delle opere, unita all’essenzialità minimale e organica delle sculture di Astore fa da contrappunto alla geometria in continua evoluzione delle specie vegetali che le circondano, attivando un dialogo serrato fra queste forme metalliche autoportanti e il paesaggio che le accoglie. E mentre le sculture di Astore seguono un profilo naturale, evocando la strabiliante varietà degli elementi organici e inorganici che popolano la sfera dell’universo naturale, le specie vegetali, potate secondo il gusto del Giardino all’italiana, si allontanano dalla loro condizione originaria per diventare un mero gioco di forme astratte. L’intervento dell’artista mette in scena, dunque, attraverso un gioco di contrasti e di rimandi, formali e concettuali, espresso nelle forme e nei materiali, l’imperitura dialettica fra Naturale e Artificiale. Proprio alle infinite possibilità di germinazione di nuove forme, tanto nella sfera naturale quanto in quella artificiale dell’arte, fa riferimento il titolo che idealmente raccoglie e inaugura il nuovo ciclo di sculture. Speciazione, termine mutuato dal dibattito scientifico, allude alla proprietà tutta naturale e animale di evolvere dando vita a nuove specie viventi a seguito di un superamento evolutivo di quelle precedenti. Il dialogo tra naturale e artificiale è ripreso anche nelle composizioni che il compositore Lamberto Curtoni ha scritto espressamente in occasione di Art Site Fest. Lamberto Curtoni ha sviluppato cinque brevi brani ispirandosi alle sculture di Astore, ai Giardini della Reggia e al ricercar barocco, nel quale convergono i concetti di fuga e di contrappunto, rintracciabili nelle soluzioni che ricorrono nel disegno del Gran Parterre. Le composizioni di Lamberto Curtoni saranno scaricabili gratuitamente dal sito di Art Site Fest, (www.artsitefest.it) dal giorno dell’inaugurazione.

 

TORINO, NOIRE GALLERY: DUE MOSTRE

Noire annuncia l’inaugurazione della stagione con due nuove esposizioni.

Noire Gallery ha il piacere di presentare la mostra personale Scose di Paolo Icaro, che si terrà dal 20 Settembre al 18 Ottobre, al primo piano della galleria. Noire Edition ha invece il piacere di annunciare ALFABETA Strutture-Scritture: Spazio Tempo Architettura, un progetto espositivo nato dalla collaborazione con Leonardo Mosso e BRH+, che si terrà dal 20 Settembre al 18 Ottobre, al piano terra della galleria.

Il vernissage di entrambe le mostre sarà il 20 Settembre 2019, dalle ore 18 alle ore 20, presso la Noire Gallery, in via Piossasco 29 b, Torino.

 

 

 

 

NOVARA: CONTEROSITO ESPONE COMPOSIZIONI IPERNATURALISTE

Saletta Barriera Albertina – Largo Costituente Novara

17-29 SETTEMBRE 2019- tutti i giorni ore 15:30 – 19:30

SALVATORE (Nino) CONTEROSITO, nato a Potenza, è cresciuto a Tolve (PZ) dove ha vissuto fino al 1967 mentre frequentava gli studi a Salerno. Nell’autunno del 1967 si trasferisce a Chieri per frequentare gli studi a Torino. Nel 1981, già insegnante del Liceo Artistico Statale, si trasferisce a Novara. Attualmente vive e lavora a Borgolavezzaro (Novara). Si è diplomato all’Istituto d’Arte Statale di Salerno, alla Scuola di Scenografi a e successivamente a Decorazione Pittorica dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Dal 1973 al 2005 ha insegnato Figura Disegnata presso il Liceo Artistico Statale di Novara.

All’attività di pittore ha sempre affiancato la Fotografi a e la Scenografia. Da 1971 ha esposto nelle più importanti città italiane.

 

 

CARMAGNOLA, MOSTRA “MI MUOVO…DUNQUE SONO!”

Scienza e sport tra muscoli e cervello

20 settembre – 31 ottobre 2019

Inaugurazione venerdì 20 settembre ore 18

Salone Espositivo Area Fieristica – Piazza Italia – Carmagnola (TO)

La Regione Piemonte, il Comune di Carmagnola e l’Istituto di Istruzione Superiore Baldessano Roccati di Carmagnola, presentano al pubblico la mostra interattiva di Experimenta “Mi muovo…dunque sono!”. L’esposizione, che durerà dal 20 settembre al 31 ottobre 2019, è interamente dedicata al rapporto tra scienza e sport e offre a tutto il pubblico la possibilità di immergersi in una realtà dove la cultura sportiva viene divulgata attraverso installazioni interattive che raccontano i meccanismi che stanno alla base dell’attività motoria e permettono di sperimentare le straordinarie reazioni che il corpo umano è capace di mettere in atto nel corso di un’attività sportiva. La mostra fornisce, attraverso 5 differenti exhibit, un quadro generale del rapporto tra muscoli e cervello, trasmettendo conoscenze di base, ponendo interrogativi su aspetti ancora da esplorare e evidenziando l’importanza dell’attività fisica per la salute del corpo e della mente. Ogni postazione, fra quelle proposte, offre l’occasione ai visitatori di partecipare a sfide pensate per mettere alla prova, attraverso mini gare, i limiti e le abilità di ognuno.

Il progetto prevede il coinvolgimento degli studenti dei diversi indirizzi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Baldessano Roccati di Carmagnola. I ragazzi, con l’ausilio dei tutor dell’Istituto e del Progetto Experimenta, hanno seguito tutte le fasi di esecuzione necessarie alla realizzazione dei lavori di allestimento, ideazione e produzione di materiali promozionali, diffusione e comunicazione dell’evento. Durante tutto il periodo della mostra gli studenti formati per l’attività di explainer accompagneranno il pubblico in visita. All’iniziativa collaborano inoltre alcune associazioni di volontariato locali, come la Pro Loco di Carmagnola, l’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo e l’UNITRE di Carmagnola.

L’attività, promossa nell’ambito dei “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”, ha lo scopo di educare i giovani delle scuole superiori allo sviluppo di soft skills a valenza comunicativa e gestionale e di creare contatti e collaborazioni tra il mondo della scuola, dello sport e del lavoro. La mostra è itinerante ed è a disposizione di tutte le istituzioni, enti locali, scuole ed enti di promozione sportiva che ne vorranno fare richiesta.

Forte della sua esperienza trentennale Experimenta prosegue le sue attività divulgative sul territorio piemontese organizzando eventi e dibattiti per raggiungere un pubblico il più ampio possibile ed essere un punto di riferimento significativo per la promozione della cultura scientifica e lo sviluppo di format educativi utili al mondo della scuola, della formazione e dello sport.

Mostra: Mi muovo… dunque sono! | Ingresso libero

Sede:| Salone Espositivo Area Fieristica – Piazza Italia – Carmagnola

Periodo: 20 settembre – 31 ottobre 2019

Orari: per il pubblico: sabato e domenica dalle 15,30 alle 18,30

per le scuole: martedì, giovedì e venerdì dalle 9,30 alle 13, su prenotazione

Informazioni e prenotazioni: Ufficio Cultura del Comune di Carmagnola

tel. 011- 9724238/e-mail: musei@comune.carmagnola.to.it

 

ORTA, “NEL GIARDINO DELL’EDEN”, MOSTRA DI SIMEONE

Sabato 14 settembre è stata inaugurata la mostra “Nel giardino dell’Eden”, con opere di Grazia Simeone e a cura di Emiliana Mongiat, presso la Cappella Nuova della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Orta San Giulio. La rassegna, che continuerà fino al 27 ottobre (giorno ed orario di apertura: domenica 14,30 – 19,30), presenta un lavoro ispirato al luogo. “Dall’idea della natura –dichiara l’artista- sono passata ad una dimensione più spirituale, evocando, attraverso dei simboli, un Pantheon delle religioni che accoglie energie universali, realizzando in particolare una installazione di tre veli di seta alti tre metri.”  L’artista, nota per la sua predilezione per opere che affrontano tematiche femminili, in questa occasione ha voluto illustrarci il suo “giardino dell’Eden”, perché per Lei il futuro dovrà il più possibile tendere alla realizzazione di quel giardino in cui l’Uomo ha vissuto i suoi primi giorni, una sorta di “sogno” che qui, nel Sacro Monte di Orta, dove è collocata la Cappella Nuova che ospita la mostra, trova già una sua prima concretezza. Si è detto che Grazia Simeone da sempre approfondisce nei suoi lavori tematiche femminili. Partendo, tra l’altro, da miti antichissimi dedicati alla maternità e alla fertilità, fertilità che richiama la Terra e il suo potere germinativo. Si sa infatti che per millenni le società matriarcali hanno avuto al vertice delle loro religioni la “Grande Madre” che sovraintendeva al Creato. Anche in questa sua ultima esposizione l’artista è alla ricerca del Sacro, che trova ora in questo “giardino dell’Eden”, che realizza per sé e per i visitatori del Sacro Monte, pellegrini o appassionati d’arte che siano… “Confrontarmi con un luogo ricco di storia –ci dice- dove la natura e l’architettura esprimono grande spiritualità, mi ha portato a sentire lo spazio appunto come un Pantheon delle religioni. E’ così che mi è nata l’idea di raccontare visioni, attraverso una installazione leggera e trasparente: al principio e alla fine è il giardino; il giardino dell’Eden e il Paradiso circoscrivono l’intero destino dell’umanità, divenendo così luogo dell’eterno…”

Grazia Simeone (nella foto una sua opera) ha conseguito il diploma di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Milano ed attualmente è docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico Statale di Novara. Espone dalla fine degli anni Settanta in Italia e all’estero con esposizioni personali e collettive. Fra le ultime si segnalano quelle ad Habana, Gerusalemme, a Geelong, Melbourne e Canberra in Australia, a Parigi, a Cesarea in Israele. Presente negli ultimi anni anche in simposi internazionali, l’ultimo dei quali si è svolto in Finlandia. Nello scorso 2018 la Galleria Borgo Arte di Borgomanero ha organizzato una mostra antologica a Lei dedicata, esemplificativa del suo percorso artistico più che trentennale. Nel 2019 infine era presente nella mostra “Il viaggio”, presso il castello di Piovera, in provincia di Alessandria. Vive ed opera a Vaprio d’Agogna (provincia di Novara).

Enzo De Paoli

 

TORINO, PRESENTATO “BUILDING A NEW WORLD”

Il Direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti Salvo Bitonti e il Presidente, Paola Gribaudo, hanno presentato alla stampa BUILDING A NEW WORLD, la II ed. del Festival Internazionale delle scuole d’Arte e Design e la XIV ed. del PNA, Premio Nazionale delle Arti che porteranno a Torino 35 realtà italiane tra Accademie e Scuole d’arte e 20 Accademie straniere (europee ed extraeuropee) tra il 14 e il 18 ottobre 2019. Le opere – circa 400 – saranno esposte sino al 17 novembre all’Accademia Albertina e  alla Fondazione Giorgio Amendola, il Polo di Scenografia dell’Accademia Albertina all’ex Fabbrica Incet, Camera, Centro italiano per la fotografia, il Circolo degli artisti, il Quartiere Barca, via Anglesio e la Sala cinematografica della Rai di Via Verdi, 14 (opere di video narrazione). Altre attività si svolgeranno al Teatro Carignano (inaugurazione), Circolo dei lettori,  Teatro del Museo del Castello di Rivoli e  alla Nuvola Lavazza (cerimonia finale).  Evento collaterale conclusivo del Festival sarà la mostra Passione Bi-Polare, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e, in quell’occasione, verrà consegnata la medaglia di Accademico d’Onore ad un testimonial d’eccezione: Herman Nitsch.

La giuria del Premio Nazionale delle Arti, riservate alle accademie italiane, nominata dal Ministero, che valuterà le opere in concorso, è presieduta da Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e composta da Beatrice Merz, direttore della Fondazione Merz, Sergio Toffetti, presidente del Museo Nazionale del Cinema, Irene Dionisio, regista e Piero Gilardi, artista e fondatore del PAV, Parco d’Arte Vivente.Carolyn Christov-Bakargiev sarà anche nella giuria internazionale del FISAD, che valuterà tutte le opere presentate, sia italiane che straniere, coadiuvata dal critico Renato Barilli e dal curatore e storico dell’arte cinese, Lu Peng. Alla seconda edizione del FISAD parteciperanno artisti provenienti non solo dall’Unione europea ma, tra gli altri, da Russia, Cina, India, Australia, Etiopia e Emirati Arabi Uniti.  La giuria del PNA assegnerà un premio per ognuna delle 10 sezioni, la giuria FISAD assegnerà 3 premi ai migliori artisti e l’Assessorato alle politiche giovanili della Città di Torino, il premio Torino Creativa ad un giovane artista; inoltre, a cura della Fondazione Cecilia Gilardi ONLUS, sarà attribuita una residenza d’artista ad un promettente giovane dell’Accademia di Torino. Tre grandi artisti da Russia e Cina, che sono i paesi ospiti d’onore del FISAD, riceveranno poi l’Albertina International Award nella serata di premiazione il 17 ottobre.  Ad esserne insigniti per la Russia, saranno il regista Aleksandr Sokurov e l’artista Alexander Shishin-Hokusai, protagonisti del Padiglione russo alla Biennale di Venezia di quest’anno, e per la Cina l’artista, noto internazionalmente, Zhang Xiao Gang. La riflessione che ha stimolato la creatività dei giovani partecipanti al PNA e al FISAD è BUILDING A NEW WORLD – COSTRUIRE UN NUOVO MONDO. Gli artisti da sempre hanno contribuito a formulare un’idea del mondo e della realtà e, soprattutto in un momento di grande crisi dei valori, è fondamentale il loro apporto e il loro ruolo nella “costruzione” di un mondo abitabile da tutti e per tutti. È dunque innegabile la responsabilità che hanno le Accademie e le scuole d’Arte in tutto il mondo nel formare gli artisti e gli operatori nei diversi settori delle arti; affinché gli artisti di oggi e di domani abbiano gli strumenti e il background storico ed intellettuale per costruire un nuovo mondo migliore.

 

RIVAROLO: IL CASTELLO MALGRA’ TORNA A VIVERE IL MEDIOEVO

21 e 22 settembre la chiamata alle arti de

i Credendari del Cerro

Il Castello Malgrà di Rivarolo sabato 21 e domenica 22 settembre sarà suggestivo teatro di una splendida rievocazione storica: la Chiamata alle Arti.

Artefici dell’evento sono “I Credendari del Cerro”, associazione storico culturale nata nel settembre 2009 da una passione comune di un gruppo di amici verso l’artigianato e lo studio dell’epoca tardo-medievale, in particolare quella riguardante le vicende legate alla Casata dei Savoia avvenute nel territorio delle Valli di Lanzo e del Canavese tra fine ‘300 ed inizio ‘400. Dalla combinazione di queste due attività, la Compagnia ha presto determinato una propria identità, ritrovando nella disciplina della Ricostruzione storica la massima espressione di queste arti.

Il gruppo rientra a pieno titolo nell’Albo dei Gruppi storici che la Provincia di Torino, oggi Città metropolitana di Torino, ha istituito nel 2003 con l’obiettivo di valorizzare, promuovere e tutelare gli attori delle tante Rievocazioni storiche che animano il nostro territorio.

Il Progetto «Chiamata alle Arti» nasce dal desiderio di riproporre un concorso d’arte e mestieri medievali focalizzato all’interno di un contesto storico quanto più fedele ed accurato possibile, che rispecchi quello che poteva essere un borgo Sabaudo di fine ‘300, vissuto ed animato da una società operativa, specializzata e variegata in ogni suo aspetto e ceto sociale. Per questo motivo già a gennaio ha preso il via, attraverso una piattaforma www.eppela.com, il progetto «Chiamata alle arti: Artigiani in concorso alla Corte dei Savoia» con l’obiettivo di raccogliere la somma necessaria per istituire tre borse di studio per gli artigiani che riusciranno a presentare il Capodopera più interessante al concorso d’arte ed antichi mestieri di Rivarolo. Ogni bottega, rappresentata dalle associazioni ed dalle personalità artistiche singole, operanti nel settore nazionale della Rievocazione Storica, potrà essere composta da una squadra formata da 1 fino ad un massimo di 5 personaggi: un magistero d’arte, un collaboratore o socio, un salariato ed un apprendista, assieme ad un araldo di rappresentanza. A decretare il vincitore sarà una giuria, il Consiglio di Credenza, formato da tecnici di mestiere qualificati, competenti ciascuno in una propria arte (arte lignaria, del ferro, della ceramica, del tessile, della pergamena, del cuoio e pellami), che secondo criteri di valutazione prestabiliti, daranno un punteggio ad ogni bottega concorrente. Le prime tre botteghe d’arte che sapranno distinguersi ottenendo il maggior punteggio stabilito dal Consiglio di Credenza, si aggiudicheranno il titolo:

1° Classificato: “Faber est suae quisque fortunae – Fortitudo”

2° Classificato: “Arbiter elegantiarum – Magnanimitas”

3° Classificato: “Laudator temporis actis – Iustitia”

A decretare una seconda categoria vincitrice sarà invece il voto della giuria popolare che aggiudicherà il Premio “Vox populi vox dei – Concordia”.

 

DE MARCHI, MOSTRA A FIRENZE

PINACOTECA ALBERTINA, FINISSAGE MOSTRA DELLO SCULTORE SAGLIETTI

La mostra dedicata allo Scultore Angelo Saglietti, visitabile fino al 22 settembre, si chiude con un significativo evento. Alle 16.30 Armando Audoli, curatore della mostra e del relativo catalogo, dialogherà con Raffaele Mondazzi, docente e scultore, e con Walter Canavesio, storico dell’arte. A seguire la Famiglia Saglietti formalizzerà, alla presenza del Presidente Paola Gribaudo, la donazione di due sculture che entreranno a far parte della collezione dell’Albertina. Si tratta di Vecchio pescatore del 1937 e Bimbi con cavallino di legno del 1972.

Per l’occasione sarà a disposizione del pubblico il catalogo della retrospettiva, edito da Albertina Press, curato da Armando Audoli con testi critici di Enrico Borello, Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo.  L’appuntamento è domenica 22 settembre alle ore 16.30 presso la Pinacoteca Albertina, in via Accademia Albertina 8 a Torino.

 

 

 

 

RITTANA, APPUNTAMENTO CON L’ARTE

Un’altra giornata speciale dedicata all’arte a Rittana. Domenica 22 settembre 2019 alle ore 10.00: presentazione di due nuovi cataloghi e inaugurazione di un nuovo sentiero tra natura e interventi artistici permanenti.

 

CARIGNANO: MOSTRA COLORI, LUCI E TRASPARENZE DI SILVANA MELLACINA

Nella Sala Mostre della Biblioteca Civica – Via Frichieri 19 Carignano si inaugura sabato 21 settembre la mostra di Silvana Mellacina.

Tutta la sua produzione artistica e principalmente le caratteristiche cromatiche derivano dall’influenza del suo luogo d’origine, la Libia. L’Africa diventa per Silvana Mellacina terra d’ispirazione estetica.

L’arte di Silvana Mellacina ha vissuto molti passaggi di stile e materia prima di subire la metamorfosi delle opere attuali. E’ artista poliedrica e le sue creazioni, che siano opere d’arte dipinte, accessori di arredamento di design o sculture realizzate attraverso materiali differenti, sono il frutto di un cammino alla ricerca di un’interiorità profonda. Le opere pittoriche sono pervase da colori intensi, diventano fonte primaria di energia, sono opere che presentano una vitalità ricercata nei principi di un multiculturalismo.

L’artista è manipolatrice di materiali differenti attraverso una fervida creatività di continue idee, sviluppa un genere artistico basato sull’accostamento di colorazioni cangianti, di linee e forme geometriche dai richiami cubisti-astratti-informali, inserti di numeri e parole compongono l’opera in maniera equilibrata e si affiancano a schizzi di volti o figure. Diverse opere negano completamente la realtà, richiamano concetti interiori che si basano su un astrattismo di colorazioni pure circondate dalla luminosità di un colore bianco e dalle sfumature eccentriche. Tutte le sue opere sono firmate con la sigla “Sm”.

 

VILLARETTO, OPERE DI LUIGI STOISA IN SAN ROCCO

Inaugurazione delle opere eseguite  dall’artista LUIGI STOISA nella Chiesa di San Rocco, Villaretto, Torino, domenica 22 settembre ore 15.00

Con questo evento si festeggia l’inizio dell’anno con l’inaugurazione delle grandi opere d’arte eseguite dall’artista Luigi Stoisa. Un capolavoro di valore artistico e religioso.

Un evento importante di arte e cultura nelle periferie il più delle volte dimenticate, dove domina il degrado e l’abbandono. E’ importante dare il giusto risalto ad una manifestazione culturale e popolare lontano dai centri storici tanto acclamati e giustamente rispettati.

La periferia quale esempio di fucina sociale e di aggregazione.

 

 

TORINO, WORKSHOP ARTISTICI: PAESAGGI SCULTOREI

En plein air al Cimitero Monumentale – 23 e 30 SETTEMBRE 2019

Cimitero Monumentale di Torino, corso Novara 131/a (ingresso visite)

Nei suggestivi spazi del Cimitero Monumentale, i partecipanti (dai 18 anni in su) potranno sperimentare en plein air la tecnica del disegno, dell’acquerello e dell’inchiostro con pennino, guidati dai giovani artisti Giulia Gallo e Enrico Partengo. Le nostre proposte si rivolgono anche ai principianti assoluti, ai quali si suggerisce di dedicarsi principalmente al disegno.

QUANDO: lunedì 23 e 30 settembre 2019, dalle 14.00 alle 17.00

TOTALE ORE WORKSHOP: 6

COSTO: 80 euro (6 ore)

Materiali per inchiostro: inchiostro di china color marrone (Seppia), inchiostro di china nero, pennino e porta-pennino economico, pennello per acquerello n°12, carta liscia per acquerello 100% cotone (da tagliare), carta spolvero, acquerelli, matite HB, 2B, 4B, gomma pane.

Materiali per acquerello: acquerelli, pennelli per acquerello n°10 e n°12, piccolo contenitore per acqua, matite HB, 2B, 4B, gomma pane, penna bic o trattopen, fogli per acquerello o album per acquerello.

Materiali per disegno: matite HB, 2B, matita sanguigna, carboncino fusaggine, fogli spolvero, gomma.

Per tutte le tecniche sopracitate i partecipanti sono invitati a portare con sè una superficie rigida su cui lavorare (es. cartone o lo stesso album da disegno o per acquerello).

Se vorranno potranno anche cimentarsi in tutte e tre le tecniche o in due o in una soltanto.

Preghiamo i partecipanti di munirsi di acqua da bere e sgabello pieghevole.

In caso di brutto tempo il workshop è comunque confermato.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA:

  • tel. 011 19560449 tutti i giorni dalle 9 alle 18
  • acquistabile direttamente on-line al seguente link:

https://ecm.coopculture.it/index.php?option=com_snapp&view=event&id=F4E65A6B-3274-B9B9-455C-016D1A27E69B&catalogid=70DFDBB6-55D7-C79D-6D3A-016D1BAB66DA&lang=it