ALLEGRO MOLTO A CURA DI EDOARDO FERRATI
Torino- APERTURA CON UN POTENTE BEETHOVEN-
L’ouverture Egmont (1809-10) di Beethoven, che costituisce un po’ il filo rosso della programmazione 2019-20 dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI che vuole celebrare il 250.mo anniversario della morte del compositore tedesco. Soggetto del lavoro è l’eroica storia del conte di Egmont che sacrificò la propria vita allo scopo di fermare nella la patria olandese la repressione spagnola attuata dal duca d’Alba nel 1568. L’ouverture, elogiata da Hoffman e Goethe, è potentemente espressiva e presenta qualche somiglianza con la Quinta sinfonia. Ala centro della serata è collocato il Concerto in re minore per violino, pianoforte e archi (1823) di Mendelssohn Bartholdy. Strutturato in tre movimenti: gli interventi orchestrali sono “classici”, mentre quelli solistici sono improntati a vivacitĂ che coinvolge l’ascoltatore per via di uno scardinamento delle logiche costrtuttive, ha per solisti la pianista Maria Angela Vacatello (foto), versatile interprete, impostasi all’etĂ di diciasette anni al concorso “Liszt” di Utrechet (secondo premio) e il violinista Roberto Ranfaldi, prima prate dell’OSNRAI. Sul podio lo statunitense James Conlon alla sua quarta stagione come direttore musicale della Nazionale. Infine, la Sinfonia n. 5 in si minore op. $7, scritta da Sostakovic in un travagliato periodo della sua esitenza (1937) punteggiato dai richiami del regime sovietico che lo invitava “a tornare sulla retta via”, ciò significava adeguarsi ai modelli alla base del cosiddetto realismo socialista. Sostakovic con la Quinta tenta di riabilitarsi dinnanzi allo Stato con un nuovo lavoro che, almeno in apparenza risulti all’altezza delle aspettative del partito. La Quinta si apre con gli archi (Moderato). Segue un Allegretto, energico valzer di sapore mahleriano, mentre nel terzo movimento non vengono usati gli ottoni. L’Allegro non troppo raggiunge il vertice della tensione conl’intervento dell’intera orchestra. La conclusione è affidata a un solo di timani, percussioni e ottoni che simboleggiano il potere del regime e che si sovrappongono a un incessante ripetizione della tonalitĂ di re maggiore della sezione degli archi, rappresentati il compositore oppresso dal regime
Torino, Auditorium RAI “Toscanini, p. Rossaro Venerdì 11 (ore 20.00) e Sabato 12 ottobre (ore 20,30)
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE RAI diretta da JAMES CONLON
solisti: MARIA ANGELA VACATELLO (pianoforte), ROBERTO RANFALDI (violino) Musiche di Beethoven, Mendelssohn Bartholdy, Sostakovic