PIEMONTE ARTE: DE-COLL, CHIERI, DOMINELLI, FORNARA, NIGHT CULTURE…

coordinamento redazionale: Angelo Mistrangelo

 

DE-COLL ALLA FIERA D’ARTE DI BERGAMO

Il 10 gennaio è stata inaugurata l’annuale BAF – fiera d’arte di Bergamo (10-13 gennaio). La Galleria di Alassio ArteE’Kaos (gallerista Albero Marinelli) aveva uno stand in cui proponeva i “suoi” artisti tra cui il chierese Pier Tancredi De-Coll’ con tre dipinti. Grande affluenza di pubblico e obiettivamente interesse per la new entry De-Coll’ con la sua pittura fatta di colori intensi.

 

 

 

 

CHIERI, MOSTRA “LA GRANDE BELLEZZA”: IL RACCONTO DEI MITI CLASSICI TRA GLI SCAFFALI DELLA SALA FRANCONE

Il “filo” conduttore dell’esposizione allestita nella Saletta Espositiva della Biblioteca Civica di Chieri, a cura del bibliotecario CoopCulture Sandro Molinu, è il mito. La mostra durerà fino al 25 gennaio 2020 e sarà accessibile durante i giorni e gli orari di apertura della Biblioteca. Il percorso visivo, che si snoda tra ventotto volumi stampati tra il Seicento e l’ Ottocento, inizia con le opere di Omero; segue con la lirica greca: Esiodo, Pindaro, Callimaco, Teocrito; continua con le opere dei grandi tragici greci, le tragedie di Seneca insieme ad alcune versioni rivisitate da autori moderni come Racine; termina poi con la ripresa del mito nella letteratura latina con gli autori: Virgilio, Ovidio e Stazio. La parola mito, dal greco mythos, significa propriamente “parola, discorso, racconto” e si può meglio denotare come una narrazione, dal significato profondo, stilisticamente raffinata, sintatticamente complessa, investita di sacralità. Le sue origini sono da ricercare agli albori dell’umanità, quando gli uomini non avevano ancora elaborato la filosofia, dal greco philosophìa e letteralmente “amore per la sapienza”, ossia quel ramo della conoscenza mediante cui si cercano spiegazioni razionali ai grandi misteri dell’esistenza. I miti inizialmente erano tramandati oralmente e nella Grecia antica il compito era affidato a cantori professionisti, gli aedi, che appunto li cantavano durante i banchetti di corte. Generalmente i miti non sono mai frutto di mera fantasia ma rispecchiano una verità che fa parte dell’esperienza collettiva della cultura del popolo che li ha creati. Concludendo con un semplice esempio, invito per un’analisi più profonda il cui punto di partenza potrebbe essere proprio il manifesto della mostra: nel mito del Labirinto, il Minotauro, mostro rinchiuso appunto nel labirinto dal re Minosse, altro non è che la personificazione della paura. Con questa chiave di lettura risalgono alla memoria le parole di  H. Kern:

“Nel labirinto non ci si perde. Nel labirinto ci si trova. Nel labirinto non si incontra il Minotauro. Nel labirinto si incontra se stessi “ (cit.)

                                                                                                                                 Serena Goldin

CHIERI, CONCERTO “IL CANTO DELLE SIRENE”

PASQUALE DOMINELLI: RISCOPRIRE LA LUCE DELLA NATURA

«Credo nella felicità e nella liberta» dell’espressione, nella luce che inonda il paesaggio, nelle interiori emozioni che guidano il gesto pittorico. E queste riflessioni definiscono i momenti della creatività di Pasquale Dominelli, il senso di una figurazione che si è sviluppata alla Scuola di Pittura dell’Accademia Albertina di Torino, il fascino di giornate di sole catturate da un segno immediato capace di fissare alberi, tralicci, vedute urbane colte a seconda del variare delle stagioni. I progetti collegati ad attività didattiche, gli «stage» di pittura nati dalla collaborazione della Pinacoteca Albertina con la Reggia di Venaria, le giornate «en plein air» dinanzi allo spettacolo naturale della collina torinese, concorrono a delineare l’attuale fase del suo impegno: dal Ponte Vittorio Emanuele alla stazione di Porta Nuova, dalle rive del Po alle composizioni con la stazione di Moncalieri e la fabbrica Iren. Segno e colore, impressioni e delicate immagini, caratterizzano i suoi dipinti tra ritrattistica e paesaggi  (A.Mi.)

 

CIRCOLO DEGLI ARTISTI, MOSTRA “SORRISI SOTTO LA MOLE”

Il Circolo Degli Artisti, nella sua nuova sede di Corso San Maurizio 6 in TORINO, presenta la mostra di grafica umoristica SORRISI SOTTO LA MOLE  con le opere degli umoristi BENNY, CHIOSTRI ed ISCA. Tre autori torinesi che si differenziano molto tra loro per segno grafico e tematiche trattate. BENNY è un affermato caricaturista che spazia i suoi ritratti dal mondo dello sport alla politica, allo spettacolo, alla vita. CHIOSTRI è un raffinato cartoonist  e illustratore con un segno grafico molto personale. ISCA è un vignettista che gioca sulla battuta e sul colore ma che sa strappare un sorriso anche con le tavole “senza parole”. La mostra, che si inaugurerà VENERDI’ 17 GENNAIO 2020 alle ore 18,30 si potrà visitare sino al 31 gennaio p.v.

 

 

 

 

 

LIBRI – VERSI INQUIETI DI CLAUDIA MURABITO

Nel segno della poesia si apre il 2020, con il libro «Tracce d’essenza», versi inquieti di Claudia Murabito, pubblicato da Impremix Edizioni Visual Grafika (2019). Una raccolta che comunica il senso della ricerca e del linguaggio della scrittrice torinese, di una scrittura che unisce visione e parola evocativa, emozioni e ricordi. Emozioni che l’autrice «riesce a farci assaporare – scrive Daniele Melano nella prefazione – con le sue poesie piene di richiami e di momenti attuali che ancor più ci ricordano che la poesia, quando è bella, non ha tempo». E il tempo riconsegna alla memoria ore, luoghi, stagioni che sembrano ormai lontane, ma che riemergono nei versi: «Avevamo mari, sogni/ non speranze,/ percepivamo onde/ che non potevamo toccare/ giganti di uragani,/ che non riuscivamo a solcare./ Tutto qui era il nostro mondo/ in questo vortice d’idee/ che non capivano i confini». Insegnante di Poesia Contemporanea presso l’Università della Terza Età di Rivoli, finalista in diversi concorsi di poesia, interprete di un universo di sensazioni che si ramificano come l’albero di Elena Bovio sulla copertina del libro, Claudia Murabito consegna a questi nostri giorni il fascino incontaminato della luce all’alba, delle quotidiane riflessioni, del «Pensiero che verbo diventa/ e pronuncia parole di esistenza». Sentimenti e solitudine, immagini di gabbiani e ricami di silenzi, esprimono il percorso interiore della poetessa in attesa di un gesto liberatorio: «Aspetto un tuo gesto,/ sicuro, felice, libero./ Aspetto così senza aspettarmi nulla,/ fingendo, sapendo, amando».

Angelo Mistrangelo 

 

REAL COLLEGIO DI MONCALIERI, VISITE GUIDATE ALLA COLLEZIONE ARCHEOLOGICA 

       

VINOVO, FESTIVAL “IN VIVA VOCE”

Promosso dal Comune di Vinovo, e dall’Assessorato alla Cultura, nasce nelle sale auliche del Castello della Rovere, il Festival “In Viva Voce”, I venerdì della cultura. Ospitato dentro alle mura del Castello, il Festival propone un ciclo di incontri divulgativi aperti a tutti, per il piacere di fare e proporre cultura. L’espressione “In Viva Voce” utilizzata per consuetudine quando si desidera che una conversazione privata divenga pubblica, rappresenta, nella sua semplicità il messaggio della kermesse. L’idea è quella di portare nel Castello di Vinovo un format di incontri e dialoghi con personalità di spicco che possano evidenziare aspetti e fisionomie inattese di un articolato spettro di argomenti di interesse pubblico. Un ventaglio aperto che porti il fresco di argomenti culturali e sigilli Vinovo come luogo dove il sapere transita e dialoga con la comunità. La rassegna vuole essere un luogo di incontro pubblico e di riferimento intergenerazionale attraverso l’approfondimento di tematiche d’attualità, volto a costruire occasioni di confronto, di crescita e di divertimento.Articolato da gennaio a giugno, sempre di venerdì, il Festival è ideato e diretto da Edmondo Bertaina. In questa prima edizione saranno sei i temi presi in considerazione. Debutto previsto per il 24 gennaio affidato al musicologo Attilio Piovano, che racconterà come ascoltare un capolavoro sinfonico; l’Innovazione digitale e le sue conseguenze verranno analizzate da Giorgia Garola, Presidente di Confindustria Piemonte Giovani e Emilio Paolucci, docente del Politecnico di Torino in Strategic Management in sala il 21 febbraio; la Spiritualità e le frontiere della religiosità saranno l’ambito di dialogo tra Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritulità e Luca Rolandi, giornalista ed esperto di storia sociale e religiosa il 20 marzo; il 17 aprile spazio all’ambiente e alla conoscenza dei ghiacciai. Ne parleranno il geologo e documentarista Gianni Boschis e Dario Spada, insegnante e esperto di politiche di promozione ambientale; il millenario Egitto e il museo cittadino riveleranno alcuni segreti grazie a Paolo Marini, egittologo e curatore del Museo Egizio l’8 maggio; il fascino immutato del cinema sarà l’argomento che il 5 giugno, Emanuela Martini, storica del cinema e direttrice del Torino Film Festival discuterà con Emanuele Caruso, regista e produttore piemontese.

 Tutti gli incontri sono a ingresso libero alle ore 20,30.

 Castello Della Rovere di Vinovo, Piazza L. Rey, 10048 Vinovo TO

Per informazioni: 011 962 0411

 

LA MOSTRA DI CARLO FORNARA AD AOSTA SI ARRICCHISCE DI UN ALTRO CAPOLAVORO

L’Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta comunica che l’esposizione Carlo Fornara e il Divisionismo, curata da Annie-Paule Quinsac e diretta da Daria Jorioz, attualmente in corso al Museo Archeologico Regionale di Aosta, si arricchisce di un nuovo capolavoro del pittore piemontese, La processione in Val Vigezzo, datato 1896. L’opera di Fornara, concessa eccezionalmente in prestito dalla Civica Galleria Giannoni di Novara, è un pregevole olio su tela che illustra un momento di vita contadina inserito in un paesaggio primaverile luminoso e fiorito. Andando ad aggiungersi al ricco percorso espositivo di 80 opere dell’artista piemontese proposto al pubblico, sarà in mostra a partire da venerdì 10 gennaio 2020 e fino al 15 marzo 2020. Il prestito è stato reso possibile da una virtuosa collaborazione fra istituzioni ed enti, in particolare la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e l’Associazione Poscio di Domodossola. Quest’ultima ha concesso in prestito alla Galleria Giannoni altri due preziosi dipinti vigezzini che prenderanno il posto di La processione sino al termine della mostra aostana: Sole d’ottobre di Fornara e Veduta delle Alpi lepontinie di Giovanni Battista Ciolina. La grande monografica di Aosta diventa così l’occasione per rendere accessibili al pubblico altre due opere straordinarie del contesto pittorico di Carlo Fornara e stimolare nuove visite anche alla collezione della Galleria Giannoni di Novara. Grazie alla mostra aostana, Carlo Fornara (1871-1968) sta riacquistando il ruolo di primissimo piano che ebbe nell’arte italiana ed europea a cavallo tra Otto e Novecento, con particolare riferimento all’esperienza divisionista del periodo compreso tra il 1890 e il 1910. La mostra di Aosta è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese contenente i testi di Annie-Paule Quinsac, Daria Jorioz, Filippo Timo, in vendita al prezzo di 36 euro.

Orari di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Biglietto: Intero 6 euro, ridotto 4 euro, gratuito per i minori di 18 anni. Abbonamento con la mostra Olivo Barbieri. Mountains and Parks in corso al Centro Saint-Bénin di Aosta fino al 19 aprile 2020: 10 euro intero, 6 euro ridotto.

 

AL FILATOIO DI CARAGLIO “UN POMERIGGIO SPASSOSO CON LEONARDO, ARTISTA CURIOSO”

Letture animate per tutta la famiglia

Domenica 19 gennaio dalle ore 15 alle 17

Continuano al Filatoio di Caraglio le iniziative legate alla mostra “L’altra tela di Leonardo. Le geniali invenzioni delle macchine tessili”, visitabile fino al 16 febbraio. Domenica 19 gennaio dalle ore 15 alle ore 17 l’appuntamento è con “Un pomeriggio spassoso con Leonardo, artista curioso”, letture animate per tutta la famiglia a cura di Giulia Brenna e Omar Ramero dell’Associazione Culturale Mangiatori di Nuvole. Grandi e piccini potranno così scoprire la vita e i progetti, l’arte e le invenzioni del grande genio toscano in un modo divertente e coinvolgente. Le letture, che dureranno circa venti minuti, si svolgeranno a ripetizione e saranno ad ingresso libero. L’iniziativa si ripeterà anche il 9 febbraio ed è organizzata in collaborazione con Kalatà.

 

 

 

CLUB FUTURO E “NIGHT CULTURE”

Il 18 gennaio, CLUB FUTURO TAKEOVER approfondisce con conferenze e workshop i temi della night culture e dell’economia della notte. Nella stessa giornata inaugura CLUB FUTURO VOL.1 – THE EXHIBITION, una mostra multimediale che prosegue fino al 21 febbraio e che racconta gli esempi più interessanti della club culture torinese del passato e del presente. Club Futuro presenta insieme al Circolo del Design un progetto che celebra i club come spazi attivi di cultura contemporanea. Catalizzatori di innovazione, i club sono parte di un ampio ecosistema dove la musica interagisce con altre discipline e arti, sostenendo dal basso il substrato creativo delle città. Club Futuro è una piattaforma di trasformazione culturale, creata da Riccardo Ramello nel 2018, con l’obiettivo di costruire linguaggi innovativi per interpretare i cambiamenti, comprendere le criticità e cogliere le opportunità della cultura della notte e dei club. Parte integrante della missione del  Circolo del Design è alimentare il dibattito intorno al ruolo del progetto, coinvolgendo tutti gli attori, istituzionali e privati, che animano la scena nazionale e internazionale. In quest’ottica, il Circolo del Design si pone come  connettore di idee e di professionalità per generare nuovi percorsi di riflessione e nutrire il dialogo cross-discliplinare sul tema del progetto

 

 

 

CASTELLO DI RIVOLI, CONFERENZA DI LORI WAXMAN

Lori Waxman. Siamo a corto di latte. Puoi passare a prenderlo quando torni dal museo? / We’re out of milk. Can you pick some up on your way home from the museum?

Introduzione di Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

Sabato 18 gennaio 2020, ore 18.00

Sala Gioco, Circolo dei Lettori, Via Bogino 9 – Torino

In occasione della chiusura della mostra Michael Rakowitz. Legatura imperfetta, a cura di Iwona Blazwick, Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio, prima retrospettiva in Italia dell’artista iracheno-americano Michael Rakowitz (Great Neck, NY, 1973) vincitore del prestigioso premio Nasher 2020, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea organizza una conferenza tenuta dalla critica e storica d’arte Lori Waxman (Montréal, 1976). Lori Waxman è sposata con Michael Rakowitz, con il quale ha avuto due figli, Renée e Jude. Attraverso il racconto di un percorso di vita e di esperienze condivise, Lori Waxman traccia una biografia intima del marito Michael Rakowitz, dando forma a un ritratto inedito dell’artista. Waxman accompagna il pubblico alla scoperta di tutte quelle attività quotidiane, ossessioni e ricerche che caratterizzano la personalità e la visione artistica di Rakowitz. Lori Waxman terrà la conferenza nell’unico modo in cui una critica d’arte potrebbe qualora interrogata circa le opere d’arte del marito: in modo casuale, personale e buffamente confuso. Le esperienze prese a pretesto spazieranno dal loro primo incontro, dal modo in cui entrambi hanno reciprocamente influenzato le proprie pratiche professionali, dall’attività di artista e critico con due figli a carico, fino alla propria esperienza familiare e il modo in cui gli imprevisti condivisi hanno influenzato il loro lavoro. L’incontro è in lingua originale con traduzione consecutiva.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.