Chieri, cantiere-shock: velux nel Medioevo?                                 

C’è preoccupazione e grave sconcerto nella zona di Palazzo Buschetti detto Il Medievale, monumento nazionale che figura su tutte le guide storiche di Chieri, per le notizie secondo cui imminenti lavori in una proprietà confinante prevederebbero l’installazione di Velux con affaccio sul lato del meraviglioso cortile, che è l’ultimo gioiello intatto del Quattrocento chierese ed ha mantenuto per seicento anni un’atmosfera quasi claustrale, ben protetta dal vincolo della Soprintendenza. Se dovesse realizzarsi questo progetto – di cui la popolazione non sa assolutamente nulla in quanto a tutt’oggi non è stato neppure regolarmente affisso il cartello con relativa autorizzazione del cantiere, che con l’installazione di un’enorme gru occupa fin da mercoledì scorso metà di piazza Gerbido, avendo già cordonato da una settimana senza spiegazioni tutti i parcheggi sul lato sinistro – si farebbe scempio del cortile del Medievale e si lederebbe il diritto alla privacy dei residenti, che non potrebbero difendersi proprio in quanto sono tenuti a rispettare il vincolo della Soprintendenza. In pieno centro storico medievale, dunque in un contesto fragilissimo, la gru “senza nome e cognome”, che si direbbe rivaleggiare in altezza con il campanile di San Giorgio, lascia presagire interventi pesanti e ha già provocato una raffica di raccomandate di alcuni residenti al Sindaco, all’Assessore all’Edilizia Privata, all’Ufficio Tecnico e ai Vigili Urbani. Pare che la proprietà – già in corso di ristrutturazione – sia sita all’interno di un cortile senza numero civico esposto, che dovrebbe corrispondere al 5 di Piazza Gerbido. Sta di fatto che il muro e l’ala di tetto retrostanti di questa casa, da tempo abbandonata e senza affaccio né sulla via Garibaldi, né sulla piazza stessa, fanno parte del perimetro del cortile del Medievale e finora non erano mai stati toccati, nel rispetto del paesaggio storico e architettonico e per la gioia di tutte le visite guidate dell’Associazione Carreum Potentia e degli spettatori dei concerti estivi di musica classica qui ospitati. Come mai il Comune avrebbe concesso il permesso di installare i Velux sul lato del cortile, che è praticamente un profondissimo catino incastonato su un piano più basso rispetto alla piazza, in un contesto storico-architettonico che era già l’impluvium di una domus romana e in cui spicca un vero pozzo del Quattrocento, una magnifica loggia e un muro di mattoni scoperti alla sommità del quale vi era un camminamento per le sentinelle medievali che facevano la guardia alla città di Chieri? In attesa di smentite da parte del Comune, come è possibile anche soltanto pensare di rilasciare un’autorizzazione del genere? L’ala del tetto del muro in questione – attualmente intonacato di rosa – è molto stretta e si sviluppa in lunghezza, fino all’antico camminamento. Qualsiasi installazione di finestre snaturerebbe quel tetto ledendo la vista incorrotta del campanile di San Giorgio. “Qualunque Velux installato nel tetto farebbe l’effetto di un altissimo specchio di giorno e di un proiettore di luce nella notte – protestano arrabbiati alcuni residenti del Medievale -. Possiamo pensare che assomiglierebbe a una palestra. Si frapporrebbe persino alla vista del campanile di San Giorgio illuminato, che è il simbolo della nostra città e la perla preziosa del nostro cortile”. Senza contare, insorgono altri residenti, che qualunque affaccio sul cortile del Medievale lederebbe il diritto alla privacy degli abitanti che fanno molti sacrifici per stare lì: “Ci siamo sempre sottoposti di buon grado al vincolo della Soprintendenza, e abbiamo accettato una vita per molti versi scomoda, proprio perché amiamo profondamente questo luogo e finora abbiamo creduto che ne valesse la pena. Ora tutto ciò potrebbe cambiare irreversibilmente”. Palazzo Buschetti è monumento nazionale di seconda categoria ed è dunque vincolato al Ministero dei Beni Artistici e Culturali. I suoi inquilini hanno sottoscritto un contratto di locazione secondo cui il cortile “è a disposizione delle Autorità e del Comune di Chieri per visite e manifestazioni, pertanto è vietata qualunque azione che possa turbare la quiete e il decoro o che possa modificare, anche minimamente, il monumento o una sua parte”. Lo scorno degli inquilini è forte: “Palazzo Buschetti sta su tutte le guide storiche della città. Abbiamo scelto di diventarne inquilini perché ci è stata promessa un’oasi incorrotta di tranquillità, alla quale siamo tenuti per contratto a contribuire. Il nostro sacrificio e spirito civico – e il nostro canone – per aiutare a mantenere questa bellezza e questa pace rischiano ora di diventare inutili”. A causa dell’altezza e della conformazione del cortile e dei varchi che il progetto aprirebbe per lo meno nel tetto sovrastante il muro perimetrale in questione, gli abitanti non avrebbero neppure modo di difendersi dalle intrusioni nella loro privacy. La loro angoscia e rabbia stanno venendo a galla: “Mansardare con i Velux il tetto che si affaccia sul cortile del Medievale? Sarebbe una follia edilizia: sarebbe deturpare uno splendido paesaggio. Abbiamo appreso che quel cantiere in piazza Gerbido, tuttora senza autorizzazioni esposte, sta per innalzare un ponteggio nel cortile del Medievale. In nome della tutela del paesaggio, chiediamo al Sindaco e alla Giunta di dimostrare la sensibilità culturale e capacità di discernimento in cui confidiamo, e di riconsiderare immediatamente questo progetto per non snaturare la bellezza del centro storico, ovviamente prima che i residenti e la cittadinanza siano messi davanti al fatto compiuto”. La soluzione pratica sarebbe quella di consentire l’installazione dei Velux “soltanto e unicamente sul lato opposto del tetto dell’immobile in questione: essendo esso stretto e lungo, i pozzi di luce dall’altra parte sarebbero comunque perfettamente adeguati. Ogni intervento deve restare invisibile dall’interno del cortile del Medievale, a tutela del nostro patrimonio storico”.