CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – Il sogno del nostro volley, adesso, si chiama Europa

Grande stagione, che le porte chiuse si spalanchino al più presto

di Gianni Giacone

Sognare non costa nulla e, in questi tempi, è una delle poche cose che possiamo permetterci. E allora noi, che amiamo la pallavolo, sogniamo. Ce lo permettono le ragazze del Chieri’76, che stanno giocando la migliore stagione di sempre e stanno cullando anch’esse un sogno, l’Europa.  Ci ricordiamo tutti cosa vuole dire, per il volley femminile, l’Europa. Correva l’anno 2005, la squadra di Chieri si chiamava BigMat e aveva stelle come Zetova, Scott e Logan Tom e in panca un ragazzo ambizioso, Giovanni Guidetti. Quel Chieri, dopo una stagione brillante in campionato, finita con il terzo posto, conquistò un posto in una coppa europea, la Top Team Cup, e l’anno e la vinse, in un PalaRuffini colmo di passione e di emozioni. Da allora è cambiato il mondo, adesso si gioca a porte chiuse e le partite si vedono in streaming e, qualche volta, su RaiSport, ma ci sono nuovamente  le ragazze di Chieri ad emozionare. Da Elena Perinelli, la capitana, a Francesca Bosio, la regista. Da Kaja Grobelna, l’opposto, alle centrali Rhamat Alhassan, Marina Zambelli e Alessia Mazzaro. Dal libero Chiara De Bortoli ai martelli, che oltre Perinelli sono Ale Frantti e Francesca Villani. Una squadra vera, che vince anche perché ha giocatrici in panchina che entrano e fanno la differenza, una su tutte l’opposto estone Kertu Laak che, quando Grobelna tira il fiato, si scatena e vince le partite. Gente così riempirebbe il PalaMaddalene anche agli allenamenti, e invece bisogna accontentarsi del virtuale, magari del televideo per sobbalzare ogni minuto al risultato che cambia. La rimonta di Scandicci, pazzesca ma in qualche modo attesa, l’abbiamo vissuta così.

Sogniamo, insomma. Che riaprano i palasport. Che queste ragazze che coach Bregoli dirige come faceva Guidetti (cioè con estrema competenza ma anche con passione) continuino così, a farci sognare.