Nata nel 1985 per ricordare l’apparizione mariana del 1803 alla piccola Maria Baj
di Carmela Pagnotta
Il rito dell’Infiorata al santuario della Madonnina di Villanova d’Asti inizierà nella notte di sabato 26 luglio accompagnato, come nelle ultime edizioni, dalla notte bianca degli infioratori.
I quadri floreali a soggetto religioso devono infatti essere pronti per domenica mattina, 27 luglio, quando sono previste le celebrazioni religiose in onore della Madonna delle Grazie a cui il santuario villanovese è dedicato.
La tradizione dell’Infiorata compie quest’anno i 40 anni: nasce infatti nel 1985 per ricordare l’apparizione mariana del 1803 alla piccola pastorella Maria Baj. Da quell’episodio è nato il culto della Madonnina con l’edificazione del santuario sorto per volontà di Don Luigi Crovella, che andava incontro al flusso di pellegrini intensificatosi negli anni successivi.
Nelle ultime edizioni l’Infiorata viene accompagnata da una notte bianca che coinvolge tutta Villanova. Al Comune si uniscono le Pro Loco di Villanova e Amici dei Savi, i commercianti e tutte le associazioni locali che organizzano una serie di eventi culturali, musicali e ludici nel centro del paese per accogliere i visitatori che arrivano ad ammirare gli infioratori al lavoro nel viale della Madonnina. Una quindicina i “quadri” che vengono creati con fiori freschi ed essiccati raccolti dai volontari che partecipano all’evento. Un lavoro certosino che richiede una preparazione e un lavoro di squadra iniziato settimane prima per trovarsi pronti alla creazione di una rappresentazione che fonde il lato artistico con la devozione religiosa. Il risultato finale e l’apprezzamento dei visitatori fanno superare la stanchezza della notte insonne agli artisti (gruppi di amici, associazioni, scuole, amministratori comunali etc.) che hanno saputo destreggiarsi tra petali di fiori e polveri colorate.