Il vicesindaco Quattrocolo: “Difficile dare tempi certi per il primo lotto Tabasso, mentre alla Scotti, per fine 2026…”
di Gianni Giacone
Viaggiano a velocità differenti le due operazioni destinate nel futuro prossimo a cambiare un po’ la faccia di Chieri. Ex Tabasso ed ex Scotti sono una doppia scommessa, in cui sono finiti tanti soldi del PNRR e non pochi soldi del Comune di Chieri.
Adesso, è ancora presto per fare un conto alla rovescia sulla ex Tabasso, mentre qualcosa, in termini di tempo necessario a chiudere l’operazione, si può sapere sull’ex caserma.
Roberto Quattrocolo, vicesindaco e assessore alle risorse finanziarie, è prudente ma non insensibile alla sollecitazione di chi vuol sapere un po’ di più.
Ex Tabasso. “La situazione più complicata. Il primo lotto, quello finanziato dal PNR e da noi e che riguarda il primo ‘petalo’ dell’area, quello a destra che dà su Via Vittorio, ha impattato subito con la necessità di un complesso e non breve monitoraggio ambientale. La parte vecchia dell’ex fabbrica, che comprende le caldaie, le casupole e quant’altro faceva parte del nucleo storico dello stabilimento, sconta la presenza consistente di amianto, che va prima studiato e poi rimosso con le cautele del caso prima di poter avviare la demolizione dei muri. La parte propedeutica di intervento per bonifica ambientale dei luoghi deve essere ancora affidata alla ditta, in quanto proceduralmente si deve compiere ancora un passaggio per definire la ditta vincitrice dei lavori.
Purtroppo, questa parte di monitoraggio e bonifica ambientale ci ha “tenuti in ballo” dalla fine del 2023 e questo non ha sicuramente giovato al cronoprogramma dell’intervento. Quando esattamente finirà non lo sappiamo ora, ma subito dopo arriveranno le ruspe. Il primo risultato evidente sarà la creazione di una grande piazza, che sarà quasi per intero pedonale ma che non esclude qualche parcheggio. Quel che non sarà demolito, dietro la piazza, sarà ristrutturato e diventerà spazio museale, espositivo e altro ancora. Nel suo complesso, l’operazione, che richiederà di sicuro almeno tutto il 2026, vale oltre 11 milioni di euro (di cui circa 8 dai fondi del PNRR) con l’aggiunta di oltre un milione e mezzo destinato al monitoraggio e alla rimozione dell’amianto.”
Ex Caserma Scotti – “Qui le cose sono meno complicate. I lavori al capannone di 9 arcate oggetto della prima fase sono già iniziati e prevediamo che tutto sia finito entro la fine del 2026. Con l’accesso pedonale da Piazzale Quarini, i cittadini troveranno, con le tanto attese sedi delle associazioni, un ampio locale per la ristorazione e soprattutto uno spazio multiuso da 500 metri quadri per l’intrattenimento: concerti, conferenze e quant’altro. Non un teatro, ma molto più dell’attuale sala Chiosso, insomma.”