CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – L’ Edicola di ieri a cura di Valerio Maggio

 

*Il nuovo Colosso

Emma Lazarus

.

«Non

come il gigante di bronzo di greca fama,

che a cavalcioni da sponda a sponda stende i suoi arti conquistatori:

qui, dove si infrangono le onde del nostro mare

si ergerà una donna potente con la torcia in mano,

la cui fiamma è un fulmine imprigionato, e avrà come

nome Madre degli Esuli. Il faro nella sua mano darà il benvenuto al mondo, i

suoi occhi miti scruteranno quel mare che giace fra due città.

“Antiche terre – ella dirà con labbra mute

– a voi la gran pompa! A me date

i vostri stanchi, i vostri poveri,

le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi,

i rifiuti miserabili delle vostre spiagge affollate.

Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste,

e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata”

»

.

*(Il   nuovo   Colosso ,   nell’originale   The   New   Colossus,   è   un   sonetto   scritto   nel 1883   dalla   poetessa   statunitense   Emma   Lazarus   (1849-1887)   risultando   una delle sue opere più celebri. Nel 1903 i versi del sonetto vennero incisi in una lapide di bronzo posta sul piedistallo della Statua della Libertà. Questo è sempre il sogno americano, nutrito da milioni e milioni di migranti che hanno costruito gli Stati Uniti, mossi dalla speranza, fuggendo dalla povertà e dalle   guerre   in   Europa   e   in   ogni   angolo   del   mondo.   Il   decreto   di   Trump   gli preclude ora l’ingresso negli Stati Uniti. n.d.r.)