Ricordi personali e giornalino ‘Vita Nostra’. Per essere vecchi bastavano 18 anni…
di Giuseppe Toffetti
Prima di ricordare le partite “Veciu” (o “Vej”) contro i “Giuvu”, annunciate e commentate da Vita Nostra, il giornalino della Congregazione Mariana (scritto “in allegria ad usum nostrorum”), vorrei copiare alcune considerazioni presenti ante 1950 sul vecchio opuscolo “Ad Jesum per Mariam”, giornalino di quei tempi. La partita nel cortile di Casa Sant’Antonio era “una gara, una sfida al foot-ball. Quanti erano? Cinquanta, sessanta!? Chi va, chi viene, correndo, saltando, chi rincorre, chi scappa, chi assale, chi fugge, gridando, urlando con sgambetti, con parate, con finte…. La polvere grigia sollevata da quei cento piedi si innalza, turbina per l’aria e si posa sui vestiti …. e quei capelli impegolati sulle fronti …. Quei visi madidi di sudore .… Mens sana in corpore sano …. Dopo il catechismo e le benedizioni tutti in cortile ….”
1950 e seguenti. Saliamo a San Carlo nel nuovo campo di calcio, ricavato dopo il disboscamento. Vita Nostra annuncia la prima vera partita tra vecchi e giovani, l’8 dicembre 1957, dopo la Messa delle 8,30. Tra i ciucatun ed i pupairin. Cintu Navone, reduce da un torneo interno “è solo più adatto a fare l’assessore…. La squadra dei ciucatun è composta da individui veramente tali solo per metà in quanto bevono come ciucatun senza mai esserlo.” Cintu, classe 1907 ha giocato tutte le partite dell’8 dicembre sino al 1974 quando aveva 67 anni.
Vita Nostra Pasqua 1958. Un non meglio identificato “Gambadritta” pubblica una statistica che a margine delle nostre partite vale la pena di ricordare: “Secondo una statistica fatta da …. risulta che su 267 congregati, 125 hanno gambe belle, simmetricamente pelose, 135 gambe leggermente arcuate tipo cavallerizzo, e solo 7 di cui si tace il nome per evitar violente reazioni, hanno gambe a mo’ d’orso, storte, sbilenche e necessarie di mutande lunghe, meglio conosciute come albanesi. La maggioranza dei congregati quindi ha gambe atte a rimanere alla luce del sole e idonee al gioco del calcio”.
1960 Dalle foto ritrovate si possono identificare i nominativi delle due squadre scese in campo. Veciu: Giacinto Navone, Stelio Paliaga, Giuseppe Toffetti, Remo Angelino, Adolfo Bagnasacco, Domenico Berto, Sergio Gambino, Giovanni Colombo e il portiere Piercarlo Cauda. I Giuvu: Leonello Savorgnan, Agostino Sanguedolce, Piergiorgio Tosco, Franco Masera, Giuseppe Pavesio, Luigi Mosso, Francesco Varetto (portiere) e Gian Battista Mosso.
(1-continua)