Per le vie e le piazze della città. Una devozione che nasce nel 1630, con la peste
di Antonio Mignozzetti

1 – Via Avezzana 107.

4 -Via Demaria 2
La devozione dei Chieresi per la Madonna delle Grazie, risalente alla peste del 1630, lungo il tempo si è espressa in numerose edicole sacre e in vari “piloni”, disseminati per le vie e le piazze della città, con riproduzioni più o meno fedeli del gruppo scultoreo realizzato da Pietro Botto da Savigliano per la cappella municipale del Duomo. Un’opera originalissima, perché (caso quasi unico: ne esiste uno simile solo a Carmagnola) oltre alle figure della Vergine e del Bambino comprende anche quella di un Angelo che sostiene Gesù.
1)Edicola di via Avezzana n. 107.
Sulla facciata di questa casa, appartenente alla famiglia Marrone, c’era un affresco del Seicento al quale gli abitanti della zona in occasione della festa della Madonna delle Grazie tributavano particolari manifestazioni di culto. La famiglia Marrone, proprietaria della casa, constatandone il degrado, e approfittando di un restauro che interessò tutta la casa, nel 1972 lo sostituì con l’attuale mosaico policromo. Asserisce, però, che sotto il mosaico esiste ancora l’antico affresco.
2)Una seconda edicola si ammira in via Santo Stefano n. 2, sulla parete esterna della chiesa omonima. Si tratta di un dipinto protetto da una nicchia interamente metallica, di cm 90 x 50 x 15. Dovrebbe risalire agli inizi del Novecento. Impossibile avere notizie più precise sulla sua origine. Il dipinto fu restaurato fra il 1945 e il 1950 da Giuseppe Vergnano, industriale tessile che abitava nella vicina villa e si dilettava di pittura.

2 – Via Santo Stefano 2

5 – Vicolo Tepice
3)Poi c’è il bellissimo pilone di Borgo Padova (via Tetti Fasano n. 32)
Fu costruito nel 1957 dai veneti Ernesto Crosetto e Aldo Brossa come ex voto, per essere stati protetti dalla Vergine nella costruzione delle loro case. Ogni anno nella domenica precedente a quella del Duomo, vi si celebra la festa, organizzata dal Comitato Borgo Padova.
4)Via Giovanni Demaria 2, ang. Via Broglia 1
Un’antica cornice di una finestra quattrocentesca inquadra una stampa della Madonna delle Grazie datata 3 settembre 1905, anno dell’Incoronazione della statua del Duomo. Forse l’immagine fu collocata in quella circostanza.
5) Vicolo Tepice (esterno della sacrestia del Duomo)
É’ popolarmente chiamata “La Madona del canton”, “La Madonna dell’angolo”. E’ una statua in gesso della Madonna delle Grazie, che almeno dal 1922 è custodita in questa antica nicchia. In occasione delle feste di settembre era fatta oggetto di particolari attenzioni da parte dei devoti chieresi.
6)Via XX settembre n. 18

3 – Via Tetti Fasano 32.

6 – Via XX settembre 18
Una statua della Madonna delle Grazie scolpita in gesso bianco, racchiusa in una nicchia. Sul piedistallo la scritta: “Vergine delle Grazie”. Sullo zoccolo la data: “Lulio. Alli 24-1840”. La scritta 24 luglio 1840 potrebbe far riferimento ad un avvenimento importante nella vita di Chieri o per chi ha realizzato l’edicola. Si dice, infatti, che a quel tempo la casa fosse abitata da una famiglia legata da parentela a San Giovanni Bosco, che nell’autunno del 1840 iniziava il suo ultimo anno nel seminario di Chieri, prima di essere ordinato sacerdote. Una circostanza che potrebbe essere all’origine dell’edicola.