Presbiterio

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FRATE EMANUELE DA COMO. Natività di Gesù Cristo (1660 ca.) -(Foto Franco Marcato)

FRATE EMANUELE DA COMO. Natività di Gesù Cristo (1660 ca.)

FRATE EMANUELE DA COMO. Natività di Gesù Cristo (1660 ca.) 

La Natività che funge da pala dell’altar maggiore è opera di frate Emanuele da Como, frate laico dell’Ordine dei Minori Riformati, che lavorò per i conventi e le chiese del suo Ordine sparsi in tutta Italia. In uno dei periodi vissuti a Roma dipinse questo quadro, che poi dalla città eterna venne spedito a Chieri.

Frate Emanuele iniziò a dipingere da autodidatta, dopo aver visto i pittori che lavoravano nella cattedrale di Como, sua città. Non sappiamo se poi abbia avuto modo di frequentare  qualche maestro. Nei suoi affreschi e nelle sue tele la composizione delle scene è semplice, le figure essenziali, i personaggi realistici, lo spirito devozionale.

Tali caratteristiche si riscontrano tutte anche in questo dipinto. In più, vi si nota la volontà di adattare l’opera alle esigenze della chiesa alla quale era destinato. Avendo, questa, la pace nel titolo, l’artista conferisce grande rilievo agli angeli che reggono il cartiglio con l’augurio: pax hominibus; ed essendo essa dedicata a Santa Maria, dipinge la Madonna in primo piano, in piedi, in una smagliante veste rossa, e più alta del normale.

Un tocco di ingenuità sono i due angioletti che, al posto dei pastori, osservano e fanno i loro commenti. Il Bambino adagiato in terra è una citazione delle Natività dei pittori del Nord.

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