Cappella del Crocifisso
Risulta che fin dal 1441 all’inizio della navata destra esistesse un altare addossato alla parete dedicato al Crocifisso e che fosse di proprietà della famiglia Bolla.
Nel 1445, sfondata la parete, si costruì questa cappella che venne detta prima “di Santa Croce” poi “del Crocifisso”.
Appartenne prima ai Gariglio poi, dal 1706, ai Maga-Gallo: in mezzo al pavimento esiste ancora la pietra sepolcrale di quest’ultima famiglia.
Nel 1522 vi fu collocato il grande Crocifisso, attribuito allo scultore Martino da Casale, che attualmente si trova nella sala capitolare del convento. Nel secolo XVII prese il suo posto il Crocifisso attuale, forse opera di Pietro Botto da Savigliano.
Sulla parete sinistra si può ammirare un bel quadro, copia di inizio Seicento, di una Deposizione dalla Croce di Gaudenzio Ferrari che si trova nella Galleria Sabauda di Torino.
Nel 1445, sfondata la parete, si costruì questa cappella che venne detta prima “di Santa Croce” poi “del Crocifisso”.
Appartenne prima ai Gariglio poi, dal 1706, ai Maga-Gallo: in mezzo al pavimento esiste ancora la pietra sepolcrale di quest’ultima famiglia.
Nel 1522 vi fu collocato il grande Crocifisso, attribuito allo scultore Martino da Casale, che attualmente si trova nella sala capitolare del convento. Nel secolo XVII prese il suo posto il Crocifisso attuale, forse opera di Pietro Botto da Savigliano.
Sulla parete sinistra si può ammirare un bel quadro, copia di inizio Seicento, di una Deposizione dalla Croce di Gaudenzio Ferrari che si trova nella Galleria Sabauda di Torino.
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