PASSIONE FUMETTI di Giancarlo Vidotto: Il ritorno di Brendon D’Arkness, l’ultimo Cavaliere.

Dopo una lunga attesa – ben 2 anni e mezzo, dal dicembre 2014, data di uscita di “La notte degli addii” – finalmente Brendon è tornato. Un’attesa premiata con un albo speciale di 128 pagine a colori disegnate da Massimo Rotundo, bravissimo autore romano che già aveva disegnato il primo numero “Nato il 31 febbraio” (giugno 1998) e lo Speciale n. 1 “Memorie di un altro tempo” (luglio 2003), oltre ad aver realizzato le copertine della serie regolare dal n. 45 al n. 100. Storia, sceneggiatura e dialoghi sono, naturalmente, sempre di Claudio Chiaverotti, un autore dallo stile molto personale e che tiene moltissimo ai suoi figli – così definisce lui stesso i suoi personaggi – Brendon e Morgan Lost, tant’è che non ha mai affidato sceneggiature ad altri autori, né si è mai fatto aiutare. La copertina è di un’altra autrice storica della serie, la mitica Lola Airaghi, che ha realizzata un’immagine particolarmente iconica del personaggio e di cui mette in evidenza il fascino da bel tenebroso, ma anche la determinazione e la solidità dell’eroe, su uno sfondo rosso in cui si staglia un albero ricoperto di simboli esoterici.

Non è un reboot – un nuovo inizio – come direbbero gli americani, né una nuova serie. Il ritorno di Brendon avviene come continuazione degli Speciali annuali (speriamo ora semestrali), come era già avvenuto lo scorso anno per il team-up con Morgan Lost ne “La mappa delle stelle” (Speciale n. 13 recensito su questa rubrica in data 13 agosto 2016 www.100torri.it/newsite/?p=32541). Una scelta apprezzabile, basata sui contenuti e non su scelte di marketing fumettistico. Infatti non sono poche le novità che Claudio Chiaverotti ha ideato per il ritorno del suo Cavaliere di Ventura del medioevo prossimo venturo, a partire dai bellissimi colori realizzati dall’Arancia Studio di Torino, moderni e ricchi di sfumature e tonalità, ma senza essere pesanti, o invadenti, rispetto al disegno. Uno stile quasi francese che ben si adatta al disegno elegante e raffinato di Massimo Rotundo, il cui tratto realistico è sempre stato molto vicino a quello dei cugini d’oltralpe per linee, volumi e inquadrature.

Senza fare anticipazioni (o spoiler, come si dice), si può affermare che Chiaverotti non ha deluso le aspettative dei lettori. In questa nuova avventura ritroviamo il Brendon che abbiamo imparato a conoscere ed amare nei 100 albi e 13 speciali pubblicati dal 1998 al 2014: un eroe che soffre e che può cadere, tutt’altro che invincibile, che ha la straordinaria capacità di rialzarsi e non arrendersi mai grazie ad un carattere forte e passionale, ma anche ad una certa dose di follia che gli consente di spingersi oltre i confini della ragione in imprese a prima vista impossibili. In questa avventura lo vedremo cambiare un po’, ma solo nell’aspetto (come possiamo intuire già dalla copertina e dal bel frontespizio, anch’esso realizzato dalla brava Lola Airaghi), grazie all’intervento di Wildo Jumper, il simpatico armaiolo del Regno dei Lorg, già incontrato da un giovane Brendon nello Speciale n. 1 “Memorie di un altro tempo” e poi ritrovato nello Speciale n. 12 “La vita segreta delle parole”.

Nel “Ritorno al Regno del Nomai” ritroviamo il mondo post-apocalittico creato da Chiaverotti per la serie, un medioevo prossimo venturo che rappresenta la nostra società regredita ad uno stadio più primordiale, non solo nell’aspetto – ben rappresentato da affascinanti resti del nostro mondo, brandelli di una realtà dimenticata e senza più nessuna funzione se non quella di riempire scampoli di paesaggio – ma soprattutto nella struttura sociale. Non è un mondo alla Mad Max. Il vivere civile esiste, se pure organizzato su base locale molto frammentata, però il livello di precarietà è altissimo, con pericoli continui e la tendenza al ritorno alla legge del più forte. Per questo esistono i Cavalieri di Ventura come Brendon, Tadeus e Scarlett. Un mondo dove i veli dell’ipocrisia sono stati quasi interamente tolti e la violenza può diventare una religione – come si troverà a scoprire Brendon in questa avventura – con i vecchi stadi trasformati nei suoi templi, le nuove arene. Geograficamente l’avventura si svolge sempre nella Nuova Inghilterra, se pure per la prima volta vengono presentati alcuni flash del resto del mondo.

In questo nuovo Speciale, come già si può intuire dal titolo, ritroviamo alcuni personaggi apparsi ne “La donna venuta dall’impossibile” (n. 25 del giugno 2002), in particolare Anniex, la ragazza dal sorriso tatuato. In quella un bellissima storia disegnata dallo spagnolo Esteban Maroto, Brendon salvava alcune ragazze rapite da un trafficante di donne nel villaggio di Lostown. Insieme a loro vi è anche Anniex, una ragazza strana, dotata di un particolare potere e che afferma di provenire da un mondo popolato di personaggi incredibili, il Regno del Nonmai. Un luogo impossibile, forse. Così ritiene anche Brendon che, tuttavia, non la abbandona, anzi la aiuta a fuggire quando viene accusata di stregoneria e omicidio. Inizia così un lungo viaggio di ricerca, ricco di incontri e di colpi di scena. Una particolarità di questa avventura è la lunga scena che si svolge nel maniero di Brendon, che vede agire anche Christopher, la divertente marionetta-maggiordomo che la abita.

“Ritorno al Regno del Nonmai”, pur contenendo numerosi riferimenti alla storia di Brendon, si può leggere tranquillamente senza ricordare, o doversi andare a rileggere, le vecchie avventure, in quanto tutto è perfettamente comprensibile e godibile. Le 128 pagine della storia consentono uno sviluppo corposo e denso di avvenimenti (tanto che una seconda lettura diventa ancora più piacevole della prima), grazie al ritmo veloce e brillante a cui ci ha abituati Chiaverotti. Veniamo catapultati nell’azione fin dalle prime pagine – proprio come succede al nostro eroe – con un livello di drammaticità e tensione che non cala fino all’ultima pagina. Molto ben caratterizzati i “cattivi”, a partire dal temibile Minotauro, così come il malefico Signor Werner, ma soprattutto i suoi pazzeschi aiutanti Hal e Jerk. Un ruolo importante nella storia lo ha anche il destino – come spesso accade nelle storie di Brendon – che si manifesta a volte benevolo, a volte avverso, più spesso beffardo, sia nei confronti del protagonista, sia dei suoi avversari.

Oltre allo Speciale Brendon “Ritorno al Regno del Nonmai” (128 pagine a colori per € 6,30), in edicola trovate anche l’albo n. 22 di Morgan Lost “Il silenzio alla fine del mondo” (98 pagine in tinte di rosso e grigio per € 3,50), sempre scritto da Claudio Chiaverotti, per i disegni di Marco Perugini.

Immagini e personaggi © Sergio Bonelli Editore