Il presepe animato di Cocconato

    La seconda edizione della manifestazione “Oro, incenso, mirra. Presepi nel Monferrato” organizzata dalle amministrazioni comunali che vede coinvolti i paesi di Albugnano, Aramengo, Cocconato e Passerano Marmorito, fino al 7 gennaio 2018 offrirà un ricco programma “presepiale” per i turisti che si spingeranno nei loro territori.

All’abbazia di Santa Maria di Vezzolano sarà possibile visitare il grande presepe allestito da Anna Rosa Nicola ricchissimo di scene e botteghe con gli arredi riprodotti nei minimi particolari e cura meticolosa; a Schierano, frazione di Passerano Marmorito, si potranno ammirare i “Presepi in strada” allestiti dagli abitanti in ogni angolo del paese; ad Aramengo si potrà vedere il presepe di Sant’Antonio abate con animali e personaggi a grandezza naturale realizzato da Gianluigi Nicola.

A Cocconato, dopo aver seguito il percorso segnalato dalle stelle comete e dopo aver ammirato i presepi realizzati dai cittadini cocconatesi, si giunge al termine dell’antica via Roma, dove ha inizio la scalinata che porta sulla sommità della collina ove sorge e domina il paese la settecentesca chiesa parrocchiale di S. Maria della Consolazione.

Per il secondo anno consecutivo, lungo questo scenografico percorso dal quale lo sguardo spazia sulle colline del Monferrato per spingersi fino alle Alpi e al Monviso, è stato allestito uno spettacolare presepe animato. Circa una cinquantina tra personaggi e animali a grandezza reale realizzati con le più diverse tecniche e con i più svariati materiali si affollano lungo i gradini, che, intervallati da piccole terrazze, permettono di sostare rendendo meno ardua la salita. La riproduzione di una locanda posta all’inizio del percorso offre ai pellegrini generi di conforto per affrontare il viaggio sino alla capanna della Natività e sia l’ ambientazione che gli avventori sono talmente realistici da trarre in inganno molti visitatori, i quali chiedono se è possibile consumare lì un pasto…..

Sono rappresentate tutte le attività che all’ epoca di Gesù animavano i villaggi ed i mercati della Palestina: il falegname, l’arrotino, il cestaio, il fabbro, il fornaio, il pescivendolo, il pastore, il tessitore e moltissimi altri ancora, senza dimenticare i mendicanti e il lebbroso, tutti vestiti con l’abbigliamento dell’epoca fedelmente ricostruito, frutto di attenti studi e ricerche storiche.

Sul sagrato della chiesa, al termine della scalinata, dopo aver superato un arco in pietra, altre numerose ambientazioni e maestranze accompagnano il visitatore fino alla capanna dove è avvenuta la nascita del Salvatore e dove il realismo della rappresentazione raggiunge il suo culmine.

Il ritorno alla Locanda dell’Angelo, punto di partenza del nostro viaggio, è assicurato dall’antica, ripida e consunta dal tempo scalinata in pietra, in origine unica via per arrivare alla chiesa, lungo la quale una cascata con acqua corrente si butta in un laghetto dove una donna e’ intenta a lavare i panni.

Il lavoro nel suo insieme, iniziato a marzo, è un capolavoro di maestria, pazienza e abilità, opera di validissimi ed esperti “artisti” locali, tra i quali Lorenzo Lupo, Adriano Bussolino , Luigi Ferrando e Giuseppe Tirone, a cui si devono le costruzioni che ospitano i personaggi creati invece da Graziella Mavi. Gli animali di uno stupefacente realismo sono invece una creazione di Angela Bertiglia, che si e’ distinta quest’anno per aver aggiunto allo “zoo” del presepe degli splendidi cammelli. Le teste in 3D del bue e dell’asinello si devono invece a Luigi Viarigi. La realizzazione della Locanda è opera invece di Fabrizio Chirone, autore anche dell’arco che ci introduce nello spazio dedicato alla capanna. Queste persone ( e con loro Dina Grassitelli e la famiglia Stella) hanno dedicato ogni istante del loro tempo libero per creare le installazioni, alcune delle quali animate da movimenti meccanici ,opera di Luigi Ferrando, come il fornaio e il casaro, e realizzare una vera e propria opera d’arte che continua a suscitare meraviglia ed ammirazione per la tecnica costruttiva e il realismo veramente eccezionale.