PASSIONE FUMETTI: Il destino degli ORFANI, la rivoluzione in casa Bonelli


ORFANI, la serie di fantascienza creata da Roberto Recchioni e Emiliano Mammucari per la Sergio Bonelli Editore, in edicola dall’ottobre 2013, ha rappresentato una rivoluzione per la casa editrice di fumetti più importante in Italia. Tex, Zagor, Mister No, Dylan Dog e tutti gli altri sono sempre stati pubblicati in bianco e nero, tranne gli albi 100, e multipli, e alcuni albi celebrativi o speciali. Poi è arrivato ORFANI. Storie a colori, ma non semplicemente colorate. Storie dove i colori stessi vengono usati per raccontare, emozionare, stupire, mediante un’accurata scelta di toni e stili a seconda delle scene e delle situazioni rappresentate.

Tutto può accadere


Il colore (e l’arrivo dei coloristi in Bonelli) è certamente la caratteristica più evidente della rivoluzione portata dalla serie ORFANI, ma non l’unica. Recchioni e Mammucari infatti, pur lavorando nel solido solco della tradizione bonelliana, hanno costruito una serie dove veramente “tutto può accadere”.
Orfani: già il nome esprime il tragico destino che accomuna i protagonisti. Così è per Ringo, Sam, Juno, Jonas, Rey, Noe’, Seba, Rosa, John, Perseo, Andromeda e tutti gli altri. Eppure non è certamente questa la cosa peggiore che il destino gli ha riservato, tali sono le avversità e le prove che si trovano ad affrontare durante le avventure ideate dal team guidato da Recchioni e Mammucari.


Gli Orfani sono i protagonisti delle varie stagioni della serie e – si sa – i protagonisti non muoiono mai. O almeno succede di rado (e mai in Bonelli). Su ORFANI non è così, fin dalle prime sequenze. Nessuno è veramente al sicuro e tutto può – o potrebbe – accadere, soprattutto in una Terra distrutta o in un Nuovo Mondo sconosciuto.
Un’altra caratteristica rivoluzionaria della serie è la velocità, il ritmo sempre sostenuto della narrazione che scaturisce da sequenze cinematografiche, moderne e dinamiche, dei disegni e da dialoghi cesellati, essenziali ma potenti, mai banali.
Dall’insieme di queste qualità deriva la forte intensità lettura di un fumetto, le cui avventure arrivano a toccare vette drammatiche pazzesche.

La genesi


Roberto Recchioni, in una intervista rilasciata per l’edizione in volume della BAO, dichiara che non c’è stata nessuna influenza importante tale da definire in qualche modo ORFANI: “Le influenze in Orfani sono tante, sia dal punto di viste visivo che da quello narrativo, ma sono – appunto – influenze, suggestioni, rimandi, archetipi, elementi estrapolati dal loro contesto e calati in un contesto diverso, sabotati, sovvertiti fino ad assumere forme nuove e, si spera, significative ed inedite”. Recchioni e Mammucari hanno lavorato per circa 5 anni all’ideazione di questa serie, attingendo da tantissimi spunti e miscelando idee in modo innovativo e stupefacente. Il tutto per realizzare un fumetto godibilissimo da leggere e da rileggere. Anche per un lettore bonelliano tradizionale – e tradizionalista – come me, poco avvezzo ai videogiochi e alle moderne serie TV.

Le Stagioni


Videogiochi, fumetti giapponesi e serie TV fanno parte delle fonti di ispirazione della serie e la rendono apprezzabile (anche) ai giovani e giovanissimi. Dalle moderne serie TV americane, ORFANI ha mutuato la struttura a “stagioni”, un’altra delle peculiarità innovative che la caratterizzano. Addirittura l’ultima stagione in corso, ORFANI: SAM, ha avuto una pausa di mezza stagione – con colpo di scena finale, come succede per The Walking Dead – dovuta alle esigenze di produzione di una serie complessa, inizialmente prevista in due stagioni, ma poi arrivata alla sesta.

La mossa della torre


In questi giorni è in edicola il n. 7 di ORFANI: SAM, dal titolo “La mossa della torre”. Soggetto e sceneggiatura di Roberto Recchioni e Michele Monteleone; ai disegni si alternano Federico Vicentini, Luca Maresca e Fabrizio Des Dorides, con i colori di Giovanna Niro. Copertina del mitico Carmine “Flash” Di Giandomenico. La storia riprende, in stretta continuity (altra caratteristica della serie, rivoluzionaria in Bonelli), gli eventi lasciati in sospeso nel precedente n. 6 “Il diavolo in me”. Una storia d’azione, senza tregua, che strizza l’occhio al mondo dei videogiochi. Il succedersi dei disegnatori evidenzia fondamentali cambi di ambientazione e i dialoghi, ricchi di sottili citazioni (addirittura Tex), si rifanno ai film americani. Non mancano sorprese e colpi di scena, evidenziati da disegni spettacolari, anche nella costruzione delle tavole.

La serie finora

ORFANI

La prima stagione (2013/2014) si apre con l’evento che quasi distrugge la Terra e crea gli orfani: Ringo, Jonas, Juno, Hector, Rey, Felix, Sam e gli altri che si aggiungeranno man mano al gruppo originario. Scritta e sceneggiata interamente da Roberto Recchioni, si compone di 12 numeri con copertine di Massimo Carnevale. Ogni albo è diviso in due parti: nella prima i piccoli orfani vengono addestrati, nella seconda li vediamo implacabili soldati alla conquista del Nuovo Mondo. Dal romanzo di formazione a Fanteria dello spazio, momenti memorabili e tanti colpi di scena. La serie fu preceduta da un albetto promozionale, distribuito nei Game Shop da Multiplayet.it.

ORFANI: RINGO

La seconda stagione (2014/2015) ha per protagonisti Ringo, ormai adulto, e i tre giovani orfani Rosa, Nue’ e Seba. Ambientata in Italia, è un lungo viaggio in stile sopravvissuti/dopo-bomba. Scritta da Roberto Recchioni, spesso in collaborazione con Mauro Uzzeo, si avvale delle copertine del co-creatore Emiliano Mammucari. Le 12 storie hanno un taglio avventuroso più classico e i dialoghi lasciano maggiore spazio all’introspezione dei personaggi. Il primo albo ha avuto un’edizione con cover variant di Gabriele Dell’Otto, presentata a Lucca Comics 2014.

ORFANI: NUOVO MONDO

La terza stagione (2015/2016) ha per protagonista principalmente Rosa e si svolge su Nuovo Mondo. Tra gli altri personaggi spicca John, un giovane profugo che, insieme a suo fratello, si è imbarcato su una nave spaziale, pagando, con tutto quello che aveva, un viaggio alla ricerca di una speranza per il futuro. La vecchia Terra sta morendo e solo pochi fortunati eletti hanno la possibilità di trasferirsi su un pianeta abitabile, scoperto nello spazio profondo. Fantascienza, ma anche scottante attualità, per 12 numeri intensi e drammatici, scritti da Roberto Recchioni in collaborazione con Luca Vanzella, Giovanni Masi, Michele Monteleone e Mauro Uzzeo. Questa stagione spinge molto sulla sperimentazione grafica e presenta tanti autori nuovi, alcuni con stili veramente particolari. Il primo albo ha avuto un’edizione con cover variant di Leo Ortolani, presentata a Lucca Comics 2015.

ORFANI: JURIC

Come la successiva, i tre numeri che la compongono, più che una stagione, sono una specie di spin-off. Qui viene raccontata la storia della Juric – di cui ho già parlato nell’articolo JURIC: La madre degli Orfani del 7 gennaio 2017 – ad opera della brava Paola Barbato. Copertine di Nicola Mari. Un gioiello. Il primo albo ha avuto un’edizione con cover variant di Sara Pichelli, per la Lucca Comics del 2016.

ORFANI: TERRA

Nei tre albi viene raccontata la storia di alcuni orfani che cercano di sopravvivere sulla vecchia Terra. La speranza di giovani che non smettono di sognare un futuro migliore contro il cinismo e la sopraffazione di adulti disillusi. Un’altra piacevole lettura, particolarmente curata da Emiliano Mammucari nell’insolita veste di autore di testi e di sceneggiatore, coadiuvato dal fratello Matteo, da Giovanni Masi e da Mauro Uzzeo. Le copertine sono del grandissimo Gipi. Questa mini non ha avuto cover variant.

ORFANI: SAM

La quarta e ultima stagione – tutt’ora in corso (pubblicati 7 albi su 12) – si svolge su Nuovo Mondo e vede protagonisti la temibile Sam, versione cyborg-zombie, il clone di Ringo e i due giovani orfani Perseo e Andromeda. Come si può intuire dai personaggi, le cose su Nuovo Mondo sono andate avanti e sono molto piĂą complicate di quello che sembrano. Personaggi estremi, in un ambiente alla Guerre Stellari, per un universo narrativo dalle potenzialitĂ  infinite. Storia e sceneggiature di Roberto Recchioni e Michele Monteleone. Copertine di Carmine di Giandomenico. Il primo numero ha avuto un’edizione con cover variant di Lorenzo “LRNZ” Ceccotti, presentata al Comicon di Napoli nel 2017.

Il mondo di Orfani

La prima stagione di Orfani è stata trasposta in cartone animato, 10 episodi di 30 minuti, realizzati dalla RAI con una tecnica di motion comic (simile a quella dei vecchi SuperGulp) e andati in onda su Rai4.
Roberto Recchioni ha scritto un romanzo incentrato su Ringo: Chiamata alle armi.
Le prime due stagioni di Orfani sono state pubblicate in volumi cartonati deluxe dalla Bao Publishing. Ad oggi è stato pubblicato anche il primo volume della terza, in preparazione il secondo.
E’ in corso di pubblicazione anche una versione in albi brossurati di grande formato, allegati a La Gazzetta dello Sport. Ad oggi previste 72 uscite che compongono le prime tre stagioni. In edicola il n. 67 “Gioca o muori”. Una particolarità di quest’ultima edizione riguarda la prima stagione, che non vede più l’alternarsi continuo dei due piani temporali, ma è stata sdoppiata: prima tutta la storia dei giovani orfani poi quella dei guerrieri nello spazio.

E’ prevista la continuazione delle avventure degli Orfani in albi speciali.
© immagini Sergio Bonelli Editore