Cambiano con “La Dolce Vita” ai Campionati Mondiali della Pizza

Il trentatreenne santenese Diego Sibio si è qualificato 9° nella categoria “Pizza Napoletana STG” ai Campionati Mondiali della Pizza, che si sono svolti dal 9 all’11 aprile 2018 a Parma, portando sotto i riflettori nazionali la Pizzeria Ristorante “La Dolce Vita” di Cambiano, in cui lavora come pizzaiolo dalla sua apertura nel 2010. Durante la gara è stato affiancato e supportato da Antonino Micalizzi, titolare, insieme alla moglie Annamaria Coppola, dell’elegante locale a tema cinematografico di Corso Onorio Lisa 37.

Diego, complimenti! Cosa avete presentato in gara?

 Abbiamo presentato la classica Pizza Margherita STG. (Specialità Tradizionale Garantita): pomodoro San Marzano d.o.p., bufala d.o.p., basilico e olio, stesa secondo il disciplinare delle Politiche Agricole. Ci siamo rimessi a studiare, sono stati necessari due mesi di lavoro fino ad ottenere il risultato che volevamo. Importante anche la scelta della farina 00 Caputo, una farina molto forte che rende la pizza più croccante, con una fragranza e un profumo particolare.

Quanti pizzaioli hanno partecipato?

Eravamo quasi 800 partecipanti, suddivisi in 11 categorie. La mia categoria Pizza Napoletana STG raggruppava 130 pizzaioli che potevano scegliere di presentare o Margherita o Marinara, come richiesto dal disciplinare delle Politiche Agricole.

Antonino, complimenti anche a te! Che tipo di pizza si mangia nel tuo locale?

La Pizza che presentiamo ai nostri clienti è quella Napoletana, con il bordo alto 2 cm e la parte centrale più bassa di circa 0,5/0,6 cm, cotta in forno a legna tradizionale, faggio bianco puro.

Siete soddisfatti del risultato ottenuto? Hai sostenuto Diego al suo fianco in gara

I punti che mancavano per poter salire sul gradino basso del podio sono stati solo 14, possiamo ritenerci soddisfatti come prima esperienza di un campionato mondiale, ma miglioreremo. Il supporto psicologico in una gara di questo livello è importante, ma ha fatto tutto Diego: ha steso, ha condito, ha infornato e ha esposto la pizza ai giudici.

Diego, come si è svolta la gara e cosa hai provato?

Ci hanno valutato 9 giudici molto rigidi, tra cui 4 per lassaggio, 1 per la stesura, 1 per il forno e 1 per il peso degli ingredienti, perché il regolamento del disciplinare impone che il peso della salsa sia 80 gr, inoltre 100 gr. di mozzarella, 6-7 gr. di olio, e tutti prodotti certificati. Ho avuto a disposizione 15 minuti, che danno la possibilità in caso di errore durante la preparazione di rimediare. Sono minuti interminabili dove ho avuto paura e ansia, partecipando ad un evento così importante per la prima volta in 18 anni di carriera, perché è pur sempre un campionato del mondo! Ma è stata una bellissima esperienza perché abbiamo imparato tante cose confrontandoci con altri colleghi.

Antonino, in cosa si caratterizza il vostro menù?

Ai nostri clienti proponiamo limpasto classico bianco tradizionale, l’”integrale con farina ai 5 cereali, limpasto nero col carbone vegetale e nei fine settimana introduciamo impasti alternativi un po diversi dai soliti come alla canapa, al kamut e alla curcuma. Chi li ha provati ha espresso un parere molto favorevole, gli impasti alla canapa e al kamut sono risultati più leggeri e friabili.

Ecco unaltra eccellenza di cui essere fieri, che porta la nostra zona ad essere conosciuta in tutto il mondo. Non ci resta che deliziarci di uno degli impasti proposti da Antonino, Annamaria, Diego e tutto lo staff, anche per assaporare un pizzico della loro emozione provata ai campionati mondiali.

(Tiziana Guarato)