PIEMONTE ARTE: LEONARDO, O.G.R., CHIERI, RIVOLI, SANTENA, G.A.M. , SANDRETTO

 

TORINO, PROGRAMMA DI INIZIATIVE ‘LEONARDO DA VINCI. DISEGNARE IL FUTURO’

www.leonardoatorino.it

#disegnareilfuturo #leonardoatorino

Ricordare la genialità di Leonardo da Vinci, a cinquecento anni dalla scomparsa – esaltandone lo straordinario talento creativo, quello di un uomo che ha dedicato l’intera vita all’arte, all’innovazione e alla scienza – è l’intento dell’Amministrazione comunale in collaborazione con la Regione Piemonte, i Musei Reali e la Fondazione Torino Musei. Le celebrazioni dedicate a Leonardo costituiscono per Torino – città che custodisce nella Biblioteca Reale di piazza Castello un nucleo preziosissimo di suoi disegni autografi di cui fa parte il ‘Ritratto di vecchio’, ritenuto il suo Autoritratto – una grande occasione per valorizzare e promuovere nel mondo il patrimonio storico del Rinascimento: dall’arte alla letteratura, dalla musica alle scienze e all’architettura e, più in generale, all’arte di vivere. Per questo motivo la Città, insieme ad altri Enti, sta lavorando a un nutrito calendario che accoglierà, da aprile a dicembre, concerti, conferenze, convegni, esposizioni, incontri, installazioni, itinerari naturalistici, laboratori, spettacoli e talk, che ruoteranno intorno ai capolavori di Leonardo in mostra ai Musei Reali.

Nelle Sale Palatine della Galleria Sabauda, il 15 aprile, si inaugurerà ‘Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro’. Si tratta di un’esposizione straordinaria di oltre cinquanta opere, databili all’incirca tra il 1480 e il 1515, diverse per soggetto e per ispirazione, in grado di documentare l’attività dell’artista dalla giovinezza alla piena maturità. Tra queste spicca il nucleo di tredici disegni autografi, tra cui il Ritratto di vecchio ritenuto l’Autoritratto di Leonardo, oltre al Codice sul volo degli uccelli. Saranno visibili anche opere di altri grandi maestri, dal fiorentino Pollaiolo ai lombardi Bramante e Boltraffio fino a Michelangelo e a Raffaello.

Per richiamare l’attenzione sulle rievocazioni dedicate all’uomo simbolo del Rinascimento, che fu pittore, scultore, inventore, ingegnere militare, scenografo, anatomista, pensatore e uomo di scienza, molte delle iniziative hanno ottenuto il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.

Con il coordinamento di Turismo Torino e Provincia e DMO Piemonte, inoltre, è stato messo a punto un ricco e articolato piano di azioni di comunicazione per veicolare in città, ma anche a livello nazionale e internazionale e nei principali mercati turistici di riferimento, gli eventi che fanno parte del calendario.

Tutti gli appuntamenti sono descritti in dettaglio online su www.leonardoatorino.it.

Tradotto in francese, inglese e mobile first, il sito raccoglie sia le informazioni relative alle numerose iniziative che si svolgeranno a Torino e in Piemonte, sia quelle sui prodotti turistici e sulle proposte degli operatori incoming. Per agevolarne la consultazionewww.leonardoatorino.it  è stato diviso in 6 sezioni: 1. Mostra “Leonardo Da Vinci. Disegnare il futuro” ospitata ai Musei Reali; 2. Calendario degli eventi; 3. Prodotti turistici; 4. A tavola con Leonardo ideate dagli operatori privati; 5. Didattica e conferenze; 6. Offerte degli operatori incoming. Gli stessi appuntamenti saranno presenti anche su siti www.inpiemonteintorino.it, www.visitpiemonte.com e www.abbonamentomusei.it. Il palinsesto completo sarà promosso attraverso una campagna di comunicazione il cui concept grafico è stato ideato dal Teatro Stabile di Torino. Il claim ‘Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro’, invece, è tratto dal titolo della mostra realizzata dai Musei Reali.

Per celebrare il cinquecentenario Torino cambierà look. L’immagine coordinata, infatti, verrà utilizzata per ogni strumento di comunicazione: stendardi, Mupi, vetrofanie, manifesti, materiali informativi, merchandising e accoglienza. Da fine febbraio a dicembre, stendardi e comunicazioni via Mupi saranno posizionati nel centro città, all’interno delle stazioni Porta Nuova e Porta Susa e nell’Aeroporto Internazionale Sandro Pertini. Durante lo stesso periodo metro e mezzi pubblici saranno anch’essi veicoli di comunicazione. Da metà marzo, manifesti, locandine e materiale informativo, in italiano e inglese, saranno esposti dal Politecnico all’Università di Torino e ai Campus Einaudi e ONU, dalla Scuola di Applicazione – Caserma Cernaia agli istituti scolastici e in moltissimi altri luoghi. Inoltre nei dodici uffici del turismo presenti a Torino e nell’area metropolitana sarà possibile reperire tutte le informazioni sugli appuntamenti in programma. Lo stand della Città al Salone Internazionale del Libro (maggio) sarà dedicato a Leonardo. Anche il padiglione Italia del Meeting Città Creative per il Design di Fabriano (giugno) gli renderà omaggio.

Il merchandising della Città di Torino, Objecto, verrà arricchito da una linea dedicata al Maestro, appositamente realizzata, che sarà proposta in vendita negli infopoint del territorio e negli spazi messi a disposizione da alcuni dei soggetti organizzatori. L’Amministrazione torinese, inoltre, sta lavorando per coinvolgere le città del mondo con cui intrattiene relazioni di amicizia e cooperazione nella promozione delle manifestazioni leonardesche. Per accogliere al meglio visitatori e turisti Turismo Torino e Provincia ha realizzato una speciale edizione della Torino+Piemonte Card che, per l’occasione, diventerà un magnete da portare a casa. Acquistando la card si potranno visitare gratuitamente la mostra “Leonardo Da Vinci. Disegnare il futuro” ospitata ai Musei Reali (16/04- 17/07), i più importanti musei e mostre di Torino, i castelli, le fortezze e le Residenze Reali di Torino e del Piemonte e ottenere agevolazioni sulle altre iniziative legate alla celebrazione del genio. Il contact center dell’ATL, tel. 011535181, attiverà un canale ad hoc per fornire informazioni. Ogni sabato mattina, dal 2 marzo al 13 luglio, si svolgerà la visita guidata ‘La Tua Prima Volta a Torino speciale Leonardo’ organizzata da Somewhere Tour & Events. DMO Piemonte (società in house della Regione per la valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio) ha definito un piano di comunicazione articolato per dare la più ampia visibilità al calendario di eventi realizzato in occasione del 500^ anniversario della morte di Leonardo, in raccordo con Turismo Torino e le altre ATL piemontesi. Il piano prevede l’inserimento di informazioni e appuntamenti leonardiani all’interno di tutte le principali leve e canali di comunicazione usati da DMO per promuovere il Piemonte, quali, ad esempio: sezione dedicata a Leonardo nel sito visitpiemonte.it; brochures dei vari appuntamenti fieristici internazionali, presentazioni in occasione dei prossimi road-show internazionali; accordi di co-marketing con Trenitalia, SNCF e compagnie aeree delle principali rotte di interesse regionale; proposte a riviste di settore ; educational con giornalisti e tour operators. Inoltre, DMO farà realizzare un video promozionale, a cura di Getty Images, che alterna il racconto del Piemonte con le opere di Leonardo presenti a Torino. Questo piano di comunicazione prevede uno stretto raccordo con Turismo Torino e Provincia e tutte le ATL del Piemonte, ciascuna sulle aree di rispettivo interesse. Anche l’Associazione Abbonamento Musei supporterà il programma realizzato in occasione delle celebrazioni. Gli oltre 120mila possessori della tessera potranno accedere gratuitamente alle iniziative che i musei torinesi e piemontesi aderenti al circuito organizzeranno quest’anno in onore di Leonardo. Anche l’edizione di Gran Tour 2019 – le passeggiate in Torino e gli itinerari in Piemonte alla scoperta delle loro bellezze – curate dall’Associazione Abbonamento Musei saranno dedicate alla conoscenza del genio creativo dell’uomo.

 

O.G.R. : MOSTRA “CUORE DI TENEBRA”

OGR – Officine Grandi Riparazioni e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presentano

Cuore di tenebra

Castello di Rivoli@OGR.1

Può l’arte prevenire gli errori?

Una mostra a cura di Marcella Beccaria, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

BINARIO 2

1 febbraio – 19 maggio 2019

OGR – Officine Grandi Riparazioni

Corso Castelfidardo, 22 Torino www.ogrtorino.it

Dal 1 febbraio al 19 maggio 2019 le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, presentano Cuore di tenebra. Castello di Rivoli @OGR.1. Può l’arte prevenire gli errori? una mostra allestita al Binario 2 delle OGR Torino, a cura di Marcella Beccaria, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con il supporto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Citando il celebre romanzo di Joseph Conrad Cuore di tenebra (Heart of Darkness, 1899), questa mostra collettiva indaga aspetti irrazionali del contemporaneo, dove guerre, imperialismi, fanatismi religiosi, terrorismo, razzismo, disparità crescente, sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e alcuni aspetti della tecnica e dell’Intelligenza Artificiale utilizzate in modo irresponsabile sembrano crescere in maniera esponenziale. Originariamente provenienti da Brasile, Cuba, Egitto, Israele, Italia, Libano, Messico, Polonia, Portogallo, Stati Uniti, e attivi in più parti del globo, gli artisti invitati offrono molteplici punti di vista relativi alla complessità del mondo nel quale viviamo, interrogandosi sui lati oscuri del presente e analizzandoli attraverso riferimenti al passato oppure anticipando possibili scenari futuri. “Con rimandi che spaziano dalla caduta dell’Impero degli Assiri nel VII a.C. per arrivare agli androidi che forse un giorno condivideranno la Terra con gli esseri umani, la mostra indaga i modi in cui gli artisti si relazionano con il mondo contemporaneo scandagliandone alcuni aspetti bui e irrazionali”, spiega Marcella Beccaria. “Le opere selezionate propongono diverse forme di consapevolezza critica che non prescindono dalla capacità di aprire spazi di resistenza poetica, rispondendo alla violenza del presente con inarrestabile forza creativa”. Le opere di Allora & Calzadilla, Maria Thereza Alves, Maurizio Cattelan, Roberto Cuoghi, Bracha L. Ettinger, Massimo Grimaldi, Mona Hatoum, Goshka Macuga, Teresa Margolles, Pedro Neves Marques e Wael Shawky, scelte per gli spazi delle OGR, esprimono una vitale creatività che abbraccia più linguaggi e tecniche, tra cui performance, scultura, fotografia, pittura, film e installazioni multimediali e sonore. Cuore di tenebra presenta un nucleo selezionato di tredici importanti opere dalle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, per la maggior parte scelte tra quelle acquisite dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per il Museo. In una visione sinergica, dal 2000 la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha elaborato un progetto di acquisizioni per Torino e il Piemonte che integra le collezioni permanenti del Castello di Rivoli e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e che oggi conta oltre 840 opere di artisti italiani e internazionali ospitate presso le due istituzioni. Cuore di tenebra rappresenta il secondo capitolo nell’ambito della collaborazione tra le OGR Torino e il Castello di Rivoli, iniziata in occasione dell’inaugurazione delle OGR, con la curatela e produzione dell’installazione pubblica Procession of Reparationists (Processione. I riparazionisti, 2017), di William Kentridge allestita nella Corte Est delle ex officine di Corso Castelfidardo e interamente sostenuta dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. La collaborazione tra le OGR e il Castello di Rivoli, trova inoltre una virtuosa espressione nel lavoro avviato con il network ZonArte; il Castello di Rivoli con il proprio Dipartimento Educazione ha infatti collaborato alla riapertura delle OGR nel 2017 organizzando un intenso programma di attività, ampliato con la rassegna Domeniche in festa, nell’ambito del Public Program OGR, grazie al supporto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Dalla sua fondazione nel 1984, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea si è sviluppato tenendo conto dell’unicità dell’edificio che lo ospita, capolavoro dell’architettura barocca disegnato da Filippo Juvarra nel 1718. Restaurato da Andrea Bruno alla fine degli anni settanta, il Castello è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Le collezioni del Museo, che includono la più importante raccolta di opere di Arte povera al mondo, sono incentrate sui protagonisti dell’arte contemporanea, con particolare attenzione ai linguaggi sviluppatisi in Italia e a livello internazionale dalla fine degli anni sessanta al presente. Le collezioni includono opere di proprietà del Museo, opere in deposito a lungo termine acquistate per il Museo da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, opere provenienti dalla Fondazione Rivetti e, più recentemente, dalla Collezione Cerruti. La Collezione video è stata acquistata grazie al supporto di Compagnia di San Paolo. Il Museo ha il sostegno della Regione Piemonte, Fondazione CRT, Città di Torino, Città di Rivoli e di altri patrocinatori e benefattori. L’unicità delle collezioni e la vitalità della programmazione di mostre e rassegne, hanno reso il Castello un punto di riferimento internazionale. Le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, sono un centro di produzione culturale e di sperimentazione interdisciplinare di oltre 35.000 metri quadrati, interamente riqualificato dalla Fondazione CRT e inaugurato il 30 settembre 2017. Le OGR Torino nutrono l’ambizione di far convivere tre anime – l’arte in tutte le sue declinazioni, lo sviluppo dell’innovazione e la ricerca scientifica e tecnologica, l’eccellenza enogastronomica – in connessione con i talenti, le best practice del territorio e le eccellenze internazionali. Nel 2013 la Fondazione CRT ha acquistato l’area in stato di degrado e l’ha riqualificata: il più grande investimento diretto su un unico progetto, oltre che uno dei maggiori esempi di venture philanthropy oggi in Europa. Dopo 1.000 giorni di lavori, le ex officine dei treni sono rinate come distretto : dalla riapertura sono state realizzate ed esposte opere site-specific di William Kentridge, Patrick Tuttofuoco, Arturo Herrera, Liam Gillick; hanno visto la luce mostre personali di artisti provenienti da tutto il mondo, come Tino Sehgal, Susan Hiller, Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh, Hesam Rahmanian, Mike Nelson; si sono avvicendati protagonisti eterogenei della scena musicale internazionale – dai The Chemical Brothers ai Kraftwerk, da Kamasi Washington ai New Order, da John Cale a Michael Nyman, da Tony Allen&Jeff Mills a Bombino – e sono sorte inedite partnership con festival e luoghi della cultura locale ed europea, dal Torino Jazz Festival al Manchester International Festival, che qualificano le OGR come un vero e proprio centro di sperimentazione tra i più produttivi e dinamici a livello europeo.

 

CHIERI, PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LA SCUOLA NEL BOSCO DI GELSI “ DI PIETRO RATTO

Un libro di  Pietro Ratto, saggista, giornalista e scrittore, viene presentato mercoledi 13.02.19  alle 18

alla Libreria della Torre di Chieri, via Vittorio Emanuele II ,34. Conversa con l’autore  il prof . Giovanni Casalegno, con la collaborazione dello  studente  Alessandro Maccagno dell’Associazione Culturale Il Carro di Riva presso Chieri.

Settembre. Un professore di filosofia si appresta mestamente a fare il suo ingresso nel liceo in cui lavora da anni, al termine delle vacanze.

Lo spettacolo che gli si presenta è irreale. Migliaia di alunni in attesa in cortile, davanti a una scuola chiusa e deserta!

Il professore, scoperto il motivo del disguido, decide allora di approfittarne e tentare un’impresa impossibile: inventarsi una scuola diversa e libera, priva di burocrazia e svincolata dal condizionamento dei finanziamenti privati e delle logiche politiche e di potere.

Un romanzo che fornisce un quadro allarmante della scuola di oggi e di quello che i nostri figli (non) apprendono sui banchi, ricordandoci di come quell’edificio tanto amato quanto temuto da chi ogni mattina lo frequenta possa essere considerato ancora luogo dove crescere intellettualmente, moralmente e civilmente

 

 

RIVOLI, “ASSENZA DI GRAVITA’”, MOSTRA DI VALERIA TOMASI

da venerdì 8 febbraio a domenica 3 marzo 2019

inaugurazione venerdì 8 febbraio ore 18:00

Inaugura venerdì 8 febbraio, a cura dell’Assessorato alla cultura della città di Rivoli, alle ore 18, la personale di Valeria Tomasi presso la medievale “Casa del Conte Verde” di Rivoli, in via Fratelli Piol 8. Una mostra dal titolo “Assenza di gravità” che resterà aperta fino al 3 marzo. Rivolese, fortemente inserita nel cuore della città, la Tomasi ci prende per mano e ci conquista con le sue grandi tele, espressione di fantasia e creatività di un’artista capace di dare colore alle emozioni più profonde. Il mondo che Valeria ci presenta, quello della purezza di sentimenti e di valori, ha tante sfaccettature, in una infinità varietà espressiva. Due grandi temi: la “seminatrice” e l’”acrobata”. Il primo tema, quello del richiamo della terra semplice, della terra madre, con la preziosa opera della “seminatrice” che dispensa la vita, nei suoi aspetti più puri, con i colori dei frutti, dei fiori, dell’oro che richiama l’intensità del grano maturo. E il secondo tema, quello che evidenzia la preziosa opera di chi, quasi incurante del pericolo, si muove con l’agilità tipica degli “acrobati” per colmare le distanze fra punti opposti, metafora significativa di chi tenta di “cucire” le fratture fra le parti del mondo. Una personale che rivela quanto l’artista rivolese, attraverso una eccellente padronanza tecnica, riesca a raccontare un mondo possibile di leggerezza, di speranza, di semplicità, di amore disinteressato, come quello per gli animali e la natura: un messaggio forte che passa attraverso “l’”Assenza di gravità” e che si manifesta in tutte le dimensioni che l’Arte permette a chi sa emozionalmente interpretarla. Contributi critici di Bruna Bertolo e Rinaldo Ambrosia. Collaborazioni di Federica Milani, Chiara Tangorra, Stefano Alì.

CASA DEL CONTE VERDE

Via F.lli Piol 8, Rivoli (TO), tel. 011.9563020, e-mail: casaconteverde@libero.it

Orari: Da martedì a venerdì ore 16.00 – 19.00

Sabato e domenica ore 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00  –  Lunedì chiuso.

Ingresso: Intero euro 5,00; Ridotto euro 3,00 – Tessera Musei gratuito

Promotore: Città di Rivoli – Assessorato alla Cultura www.comune.rivoli.to.it

 

FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO: MIKHAIL KARIKIS, “CHILDREN OF UNQUIET”

a cura di Valerio Del Baglivo Michele Bertolino (junior curator)

Opening: 14 Febbraio, h. 19:00

Performance: 102 yEARS OUT OF SYNCH, h. 19.15

14 Febbraio – 7 Aprile 2019

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita il secondo appuntamento di The Institute of Things to Come, con una mostra, una performance ed un workshop dell’artista Mikhail Karikis. Fondato nel 2017 dall’artista Ludovica Carbotta e dal curatore Valerio Del Baglivo, The Institute è un programma artistico itinerante che indaga forme di immaginazione speculativa come strategie culturali e metodologie artistiche per lo sviluppo di posizioni critiche. Il tema del 2018/19 è TERRA INCOGNITA (locuzione latina utilizzata nella cartografia antica per indicare terre inesplorate) ed è ispirato al libro del sociologo Albert Meister, Sotto il Beaubourg (1976). Nel testo, Meister descrive l’esistenza di un museo immaginario al di sotto dell’originale: un centro culturale sotterraneo (un beaubourg con l’iniziale minuscola) dove un’assemblea di quattromila individui organizza un polo per la controcultura. Tale riferimento è il punto di partenza per riflettere sull’esistenza di territori fittizi creati dagli artisti, paesaggi metaforici o letterari nei quali forme di sovversione, anti-autoritarismo, utopia ed elementi di fantasia confluiscono insieme. L’artista Mikhail Karikis presenta, per la prima volta in un’istituzione italiana, Children of Unquiet progetto di ricerca che ripensa il destino di Larderello (Pisa) sede della prima centrale geotermica nel mondo e oggi territorio sfigurato dagli effetti dell’automazione industriale. Nella sua pratica Karikis utilizza l’elemento vocale come materiale scultoreo e agente socio-politico: spesso innescando processi di collaborazione con comunità locali per favorire l’impegno in cause sociali. Al centro dei suoi lavori più recenti vi sono i temi dello sfruttamento sul posto di lavoro, il paesaggio industriale e gli effetti della globalizzazione sulle comunità locali. Nella sua pratica con le comunità l’artista conduce i propri interlocutori in una serie di attività volte a re-immaginare il destino di territori segnati dal declino industriale. In Children of Unquiet, l’artista Mikhail Karikis ha collaborato con i giovani per orchestrare l’occupazione da parte di un gruppo di bambini di un villaggio operaio abbandonato in Toscana. Il video è girato nell’area della Valle del Diavolo in Toscana, nota per aver ispirato le descrizioni dell’Inferno di Dante, ma anche per essere stato il luogo in cui è stata inventata la produzione di energia sostenibile nei primi anni del 1900 e dove è stata costruita la prima centrale geotermica del mondo. Fino agli anni ‘80, circa cinquemila operai e le loro famiglie vivevano in un gruppo di villaggi industriali modernisti costruiti attorno alla centrale elettrica e progettati dal noto architetto Giovanni Michelucci. In seguito all’introduzione di tecnologie che hanno sostituito il lavoro umano nella centrale elettrica, tuttavia, la disoccupazione nell’area è aumentata e le prospettive per i giovani sono diventate limitate con conseguente rapido spopolamento e completa abbandono di interi villaggi. Children of Unquiet presenta quarantacinque bambini che vivono nella regione, vicino al villaggio industriale abbandonato dai loro genitori dopo l’automazione quasi completa della centrale geotermica in cui lavoravano. Nel video, i giovani tra i cinque e i dodici anni si impadroniscono dei siti spopolati trasformando la terra desolata in un anfiteatro, un parco giochi e una scuola auto-organizzata allo stesso tempo. Cantano e si armonizzano con i potenti rumori sotterranei e industriali che risuonano in tutta l’area; si radunano tra le rovine per leggere testi politici di Antonio Negri e Michael Hardt e giocano tra le case abbandonate. A sua volta giocoso e meditativo, spettacolare e intimo, Children of Unquiet immagina la possibilità di ri-pensare al destino dei territori che sono segnati dalle trasformazioni capitaliste. Riflette sui retaggi post-industriali e accenna ai possibili e desiderati futuri ecologici evocati dall’immaginazione poetica e attivista della generazione che è più colpita dagli attuali cambiamenti socio-economici. In occasione dell’opening della mostra, accompagnato da Ilaria Gadenz (co-fondatrice di Radio Papesse), l’artista presenta la performance 102 Years Out of Synch in cui vengono ripercorsi i passi di Dante nella Valle del Diavolo nel tentativo di ascoltare ciò che il poeta avrebbe potuto udire. Combinando filmati recenti e frammenti del film muto L’Inferno del 1911, registrazioni sonore ambientali, narrazione e vocals estesi, 102 Years Out of Synch scava tra i piani della leggenda, dell’archeologia industriale, dei suoni sotterranei e dell’immaginario auricolare. Nei giorni successivi all’inaugurazione ed in collaborazione con la curatrice Sofia Victorino (Daskalopoulos Director of Education and Public Programmes alla Whitechapel Gallery di Londra), Mikhail Karikis conduce il workshop Political Love per gli Associates 2018/19 (Josephine Baan, Emma Brasó, Emily Fitzell, Constantinos Taliotis, Jérôme de Vienne e Stephanie Winter). Ispirato dai testi e dalle pratiche di diversi attivisti politici (tra cui i saggi sul political love di Toni Negri e Michael Hardt), il workshop intende riflettere sulle strategie per acquisire più consapevolezza delle politiche degli incontri con gli altri e più sensibilità verso le gerarchie implicite nel nostro relazionarci all’architettura e alle tecnologie di registrazione, sottolineando come la rappresentazione riesca a ricostruire possibilità agentive e di empowerment. Children of Unquiet è stato prodotto da Radio Papesse e commissionato da Art Sheffield 2013, la Biennale di Sydney 2014, Radio Papesse e Villa Romana.

www.fsrr.org

Giovedì 20-23 (ingresso libero), da venerdì a domenica 12-19

intero 7 euro, ridotto 5 euro

 

 

TORINO: 129 CORTOMETRAGGI PER “TOO SHORT TO WAIT”

Da mercoledì 6 a domenica 10 febbraio torna il consueto appuntamento con TOO SHORT TO WAIT – Anteprima Spazio Piemonte, a inaugurare il percorso verso la 18ª edizione del gLOCAL Film Festival (dal 5 al 10 marzo, al Museo del Cinema – Massimo di Torino). TOO SHORT TO WAIT – rassegna dedicata ai cortometraggi piemontesi – presenterà alla sala Il Movie (Via Cagliari 40/e, Torino) tutti i corti iscritti alle sezioni Spazio Piemonte e Torino Factory, di cui solo alcuni accederanno alla fase finale del gLocal. In totale 129 CORTOMETRAGGI – di cui 111 iscritti a SPAZIO PIEMONTE, sezione competitiva riservata alle opere piemontesi sotto i 30’ realizzate nel 2018 (provenienti quest’anno da tutte le province) e 18 alla 2ª call di TORINO FACTORY, progetto che punta a fare scouting di talenti del videomaking under 30 – per una 5 giorni di corti che è da sempre un’occasione di coinvolgimento e scoperta per il pubblico, oltre che di formazione per i professionisti della settima arte e per coloro che vogliono cimentarsi in questo settore. Grazie ai tradizionali appuntamenti con le brevi masterclass CORSI CORTI – PICCOLE STORIE DI CINEMA, registi affermati e realtà attive da anni nei diversi ambiti della filiera cinematografica, portano in sala esperienze e utili spunti di discussione tra addetti ai lavori. Tra i corti in gara, 43 sono proposti in anteprima assoluta, a cui si sommano le 18 proiezioni inedite di Torino Factory. Quasi 1.500 minuti di proiezioni sul grande schermo con corti narrativi, videoclip, documentari brevi e animazione che affrontano temi diversi come la custodia e riscoperta del territorio, delle sue genti e tradizioni, la musica, la vita carceraria, lo sport e il cyberbullismo. Storie vere o inventate che superano i confini regionali nei molti casi in cui i registi hanno scelto di narrare culture e luoghi differenti gettando il proprio sguardo all’estero. Le 5 opere brevi più votate dal pubblico e le 15 selezionate dalle curatrici Chiara Pellegrini e Roberta Pozza comporranno la rosa dei 20 che accederanno al 18° gLocal Film Festival e gareggeranno per i premi del concorso Spazio Piemonte. In palio il PREMIO TORÈT Miglior Cortometraggio (1.500€), il Premio ODS – Miglior Attore, Premio ODS – Miglior Attrice e Miglior Corto d’Animazione assegnati dalla giuria di professionisti del campo, oltre ai premi speciali dei partner Cinemaitaliano.info, Scuola Holden, Machiavelli Music, Seeyousound Music Film Festival e il Premio del Pubblico.

SANTENA: MOSTRA “EXODOS. ROTTE MIGRATORIE, STORIE DI PERSONE, ARRIVI, INCLUSIONE”

presso Il Palazzo delle Scuderie del Castello Cavour – Piazza Visconti Venosta.

Dal 12 febbraio al 3 marzo 2019 l’Associazione di Promozione Sociale Tra Me e la Fondazione Cavour in collaborazione con la Regione Piemonte e il Comune di Santena organizzano l’esposizione della mostra fotografica ‘Exodos. Rotte migratorie, storie di persone arrivi, inclusione’, all’interno del suggestivo salone del Palazzo delle Scuderie del Castello Cavour. L’inaugurazione avverrà martedì 12 febbraio alle ore 18,00.Orari di apertura al pubblico: martedì 9 e 26 febbraio e giovedì 14, 21 e 28 febbraio: 15,00-19,00 tutti i sabati e le domeniche dal 12 febbraio al 3 marzo: 10,00-13,00 e 15,00-18,00. Per i gruppi e le scuole su prenotazione: tutte le mattine e tutti i pomeriggi Durante il periodo di esposizione sono in programma alcune serate sul tema delle migrazioni e dell’accoglienza con la partecipazione di esperti e professionisti del settore.

“Exodos. Rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione” è una mostra fotografica sul fenomeno delle diaspore contemporanee, realizzata dall’associazione Allievi del Master in Giornalismo Giorgio Bocca e dalla Regione Piemonte. Inaugurata nel gennaio 2017 a Torino, l’esposizione propone le immagini e i video realizzati da dieci fotoreporter (Marco Alpozzi, Mauro Donato, Max Ferrero, Mirko Isaia, Giulio Lapone, Matteo Montaldo, Giorgio Perottino, Andreja Restek, Paolo Siccardi e Stefano Stranges) e due videomaker indipendenti torinesi (Stefano Bertolino e Cosimo Caridi) tra il 2014 e il 2016 in alcuni dei momenti e dei luoghi più drammatici dell’emergenza profughi, come le isole di Lesbo e Kos, la frontiera di Idomeni, la giungla di Calais, ma anche i Balzi Rossi vicino a Ventimiglia o il mare al largo di Lampedusa. Recentemente è stata ampliata con 20 nuove fotografie, raggiungendo un totale di 72, che testimoniano le più recenti rotte migratorie e la redazione di un nuovo catalogo in tre lingue (italiano, inglese e francese), che approfondisce e contestualizza la situazione italiana ed europea in cui si sono svolte, e si svolgono tutt’ora, le migrazioni. Con un reportage collettivo che parte dalle persone, dagli sguardi e dalle storie, valorizzando quanto costruito in questi anni nei territori del Piemonte sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione, la mostra ha l’obiettivo fornire un punto di vista sulla crisi dei migranti e di raccontarne il “volto umano”. Per l’allestimento è stato scelto un percorso tematico, per guidare il pubblico nei vari momenti che scandiscono la quotidianità di chi dalla propria terra intraprende il cammino verso un mondo migliore. Nell’itinerario espositivo si è così scelto di individuare e concentrare l’attenzione sulle fasi salienti di questi viaggi: il “Mare”, trampolino e naufragio verso il miraggio di un nuovo mondo; la “Strada”, attraverso i campi, i fiumi, le lande desolate delle terre di nessuno; l’arrivo davanti alle “Barriere”, fatte di reti, muri, confini; i “Campi”, luoghi di attesa, di riposo, di speranza, di paura; “Incontri” tra società, turisti e migranti. In questi due anni, la mostra è stata allestita in oltre 20 sedi in Italia e all’estero, approdando, nel settembre scorso, anche al Parlamento Europeo a Bruxelles e a Strasburgo. Negli ultimi mesi dello scorso anno ha ottenuto il patrocinio dell’Unhcr ed è stata insignita della medaglia d’oro del Presidente della Repubblica. La medaglia presidenziale è un riconoscimento che viene attribuito dal Presidente della Repubblica a iniziative ritenute di particolare interesse culturale, scientifico, artistico, sportivo o sociale. Essa rientra nell’elenco delle “adesioni presidenziali”, espressione dell’ideale partecipazione del Presidente della Repubblica a iniziative ritenute particolarmente meritevoli. L’Associazione Tra Me l’ha ospitata lo scorso anno a Carignano (5-14 aprile 2018) e a Chieri (17-29 aprile 2018); in seguito all’ottimo successo di pubblico ottenuto (più di 1500 presenze complessive, con un forte afflusso di studenti delle scuole dei due territori).

 

REGIONE PIEMONTRE, MOSTRA “SGUARDI D’AMORE”

Inaugurazione della mostra “Sguardi d’Amore – Storia, Immagini, Arte” in occasione delle Cerimonie commemorative per il Giorno del Ricordo 2019, venerdi’ 8 febbraio 2019, ore 16,30, nella Sala Mostre Regione Piemonte – Piazza Castello 165, Torino. La mostra restera’ aperta fino al 24 febbraio 2019. Orario. Tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,00. Ingresso libero

 

 

ACCADEMIA ALBERTINA: “MALI, OSTINATAMENTE AVANTI”

IL CONSIGLIO REGIONALE SI FA PROMOTORE DI ARTE E CULTURA

Venerdì 1° febbraio nella Sala delle Guardie svizzere del Palazzo Reale di Torino, si è svolta la presentazione del restauro dei quadri “Guglielmo Embriaco, condottiero di Crociati genovesi, alla presa di Cesarea, vi conquista il Sacro Catino” di Vincenzo Rasori e “Lutto del Piemonte” di Gaetano Ferri.  Ha detto Nino Boeti, presidente del Consiglio regionale del Piemonte: “Sin dal 2013 il Consiglio regionale, grazie a un Protocollo siglato con la Direzione regionale del Ministero per i Beni culturali e l’associazione Amici di Palazzo Reale, finanzia con 10 mila euro l’anno interventi di restauro all’interno di Palazzo Reale: tra gli altri ricordiamo il restauro della balaustra in legno del ‘700 della Sala del Trono, realizzato nel 2017. Quest’anno abbiamo contribuito al restauro di due dipinti a olio che ornano la Galleria della Sindone al primo piano di Palazzo Reale, accesso importante alla rinata Cappella del Guarini.

La promozione della cultura del territorio è un dovere per le Istituzioni e passa anche attraverso il restauro delle sue opere d’arte: esse testimoniano la nostra storia e anche grazie a questo intervento potranno essere ammirate da tutti ancora per molti anni”.

 

FONDAZIONE ACCORSI OMETTO: PRESENTAZIONE LIBRO DI GIOVANNI TESIO

Giovedì 7 febbraio 2019 ore 16.30

Fondazione Accorsi-Ometto

Via Po 55 – Torino

Presentazione del libro di Giovanni Tesio “Piture parolà /Arte in poesia” – Edizioni Interlinea, Novara

Saluti di

Vittoria Cibrario

Relazione Esterne Fondazione Accorsi-Ometto

Con l’AUTORE

intervengono

Roberto Cicala

Interlinea

Albina Malerba

Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis

Luca Mana

Responsabile delle Collezioni Fondazione Accorsi-Ometto

Info CENTRO STUDI PIEMONTESI Tel: 011 537486; info@studipiemontesi.it; www.studipiemontesi.it

Prima della conferenza è possibile visitare la mostra di Reycend prorogata fino al 10 febbraio

Orari 10-13; 14-18. Biglietto ingresso € 8,00

PRESENTANDO L’INVITO ALLA PRESENTAZIONE SARA’ POSSIBILE

USUFRUIRE DELL’INGRESSO RIDOTTO A € 6,00

 

G.A.M.: NADIA FUSINI, LEGGERE, TRADURRE, AMARE VIRGINIA WOOLF

Evento all’interno del programma annuale di residenza DIARI TRA DIARI organizzato in collaborazione dalla Fondazione Spinola Banna per l’Arte e dalla GAM di Torino, a cura dall’artista Maria Morganti, promosso e realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.

Mercoledì 13 febbraio 2019 ore 18.00

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Via Magenta, 31 Torino

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Prende il via la serie di appuntamenti del progetto Diari tra Diari, ideato dall’artista Maria Morganti per l’edizione 2018-2019 del programma triennale di residenza per artisti organizzato dalla GAM di Torino e dalla Fondazione Spinola Banna per l’Arte, promosso e realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo. Il primo incontro vede protagonista la scrittrice, traduttrice e critica letteraria Nadia Fusini e grande studiosa di Virginia Woolf a cui dedica questo appuntamento: “La traduzione è anche, è forse soprattutto – un atto di amicizia. E quella che vi racconterò è prima di tutto la storia di un incontro e di un’amicizia. Il mio primo incontro con Virginia Woolf si perde nell’aurora dell’adolescenza. Fu Flush il galeotto. Una zia, la zia Margherita, la mia preferita delle sette sorelle che componevano la famiglia materna, me lo regalò per il compleanno. Avevo, credo, undici anni. Lei amava i cani, io li desideravo, ma una madre severa, essenziale negli affetti, impediva che me ne fosse regalato uno. E dunque, li immaginavo. Li sognavo. E quando lessi Flush, che è la biografia della poetessa Elizabeth Barrett Browning attraverso la storia del suo cane, me ne innamorai. Non della poetessa; del cane, e di Virginia Woolf.  Da allora in poi con questa scrittrice tra le più grandi del Novecento ho intrattenuto via via relazioni le più diverse, le più intime, le più rispettose, le più gelose, le più possessive. E di queste racconterò in questo incontro”. Nadia Fusini.

Nadia Fusini insegna Letteratura Inglese e Letterature Comparate presso la Scuola Normale Superiore, dopo aver insegnato Critica e Filologia Shakespeariana per anni all’Università La Sapienza di Roma. Ha tradotto e commentato molti grandi autori, tra cui Virginia Woolf (Premio Mondello 1995 per la traduzione di Le onde), John Keats, Shakespeare, Samuel Beckett, Mary Shelley, Wallace Stevens (Premio Achille Marazza 1996 per la traduzione di Aurora d’autunno). Tra gli importanti studi dedicati a Virginia Woolf si segnalano in particolare le Opere nell’edizione Meridiani Mondadori (1998) e Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf (Mondadori 2006), tradotto in varie lingue. Sull’identità e il femminile si ricordano: La luminosa. Genealogia di Fedra (Feltrinelli 1988); Uomini e donne. Una fratellanza inquieta (Donzelli 1995); Nomi. Dieci scritture femminili (Donzelli 1996); Donne fatali. Ofelia, Desdemona, Cleopatra (Bulzoni 2005).

Della sua fortunata produzione narrativa: La bocca più di tutto mi piaceva (Donzelli 1996 e Mondadori 2004); Lo specchio di Elisabetta (Mondadori 2004); Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf (Mondadori 2006); L’amore necessario (Mondadori 2008). Sempre per Mondadori ha pubblicato nel 2010 Di vita si muore. Lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare. Per Einaudi, Hannah e le altre (2013) e Vivere nella Tempesta (2016). È appena uscito per Mondadori il Meridiano su John Keats a sua cura.