Voci dai libri a Santo Stefano Belbo propone un documentario di Andrea Icardi

Andrea Icardi

Quinto  appuntamento a Santo Stefano Belbo con la rassegna culturale Voci dai libri presso la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo di Piazza Confraternita. Venerdì 7 giugno, alle 21, incontro con Enrico Collo, geologo, accompagnatore naturalistico e divulgatore scientifico. A seguire sarà presentato il documentario“Un anno di vita in Val Maira”del regista santostefanese Andrea Icardi.  Da un piccolo museo di Chialvetta alle guglie affilate delle più importanti cime della valle, il documentario racconta un territorio maestoso che è rimasto pressoché intatto da migliaia di anni. Il documentario propone un viaggio lungo un anno nell’alta valle dalle prime nevicate invernali all’esplosione dei colori in autunno, con quattro guide d’eccezione attraverso le stagioni: sono quattro uomini che non hanno mai abbandonato la loro terra d’origine: Rolando Comba, cuoco e custode del Museo “La Misun d’un bot” – Enrico Collo, geologo e guida naturalistica – Bruno Rosano, pioniere dello scialpinismo in valle e autore di pubblicazioni e Fortunato Bonelli allevatore di cavalli Merens.Circa 50 giorni di riprese, sparsi tra tutte e 4 le stagioni, per circa 100 ore di materiale girato e una cinquantina di persone coinvolte, sono i numeri di “Un anno in Alta Valle Maira”, documentario realizzato a cavallo tra il 2017 e il 2018 dalla Fondazione Acceglio, per la regia di Andrea Icardi ed il coordinamento di Francesco Revello e Carmen Valoti.Grazie alla collaborazione di Bruno Rosano, autore di numerose guide sulla Valle Maira, sono state riprese le zone più impervie e nascoste dell’alta valle, nella maggior parte dei casi con un drone, mentre grazie all’intervento del geologo Enrico Collo, guida turistica, sono state esaminate dal punto di vista scientifico le rocce e la conformazione dell’intero territorio.Il viaggio, nel documentario, parte dal museo “La misoun d’en bot” di Chialvetta, realizzato nel corso di oltre mezzo secolo da Rolando Comba, e continua attraverso le stagioni, da gennaio alla fine dell’autunno, passando in rassegna le caratteristiche dell’alta valle, dallo sci alpino sul monte Chersogno alle Cascate di Stroppia, dalle guglie affilate della Meja ai laghi di Resile e Robourent, dalla Torre Castello all’Oronaye, passando per l’allevamento di cavalli Merens di Fortunato Bonelli e le varie attività che si possono svolgere tra gli scenari incontaminati della valle.I luoghi visitati sono tra i più affascinanti delle Alpi sud-occidentali, con paesaggi molto vari e montagne bellissime. E poi laghi stupendi, vasti pascoli, panoramici altipiani, valloni solitari, boschi di larici, pini, abeti, faggi.               Un territorio attraversato da innumerevoli sentieri e mulattiere, e costellato di borgate, chiese e cappelle, che conservano spesso integra l’antica, spontanea architettura in pietra e legno.Laghi, valloni, canyon, foreste, cascate, ma anche cultura e antiche tradizioni: questa è la Valle Maira. Una valle con un grande fascino, unica e irripetibile, da avvicinare… in punta di piedi. Un viaggio nei luoghi più importanti della Val Maira per mettere in luce aspetti, caratteristiche e particolarità della valle. Inoltre, in collaborazione con la fondazione Acceglio, Antonio Musiari presenterà la mostra del pittore della val Maira Matteo Olivero, l’eccezionale artista d’inizio secolo scorso ben rivalutato dalla Valle che gli diede i natali grazie alle azioni che hanno visto la Fondazione Acceglio in prima fila.

Alessandra Gallo