POLSTRADA: IL 50 % DEL TAGLIO NAZIONALE E’ EFFETTUATO IN PIEMONTE, SOPRATTUTTO A NOVARA E V.C.O

Nel gennaio 1995 è stata inaugurata a Borgomanero (provincia di Novara) la nuova sede della Polstrada, in Via Cureggio 13. La costruzione, costata cinque miliardi di vecchie lire, avrebbe dovuto ospitare anche il Commissariato di P.S., fatto che non è mai avvenuto, forse anche a seguito della graduale riduzione degli organici. Al momento quindi solo una parte della struttura è occupata dal locale Distaccamento della Polizia Stradale. Il fabbricato, dopo una adeguata ristrutturazione, avrebbe dovuto accogliere anche la Guardia di Finanza, attualmente in affitto. Il Demanio ha predisposto per la ristrutturazione un finanziamento consistente, ma i lavori non sono mai stati avviati e oggi addirittura si parla di smantellare il Distaccamento della Polstrada. La notizia ha sollevato le proteste dell’Amministrazione di Borgomanero. Il Sindaco Sergio Bossi ha subito contattato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio per averne il sostegno. Il Ministero prevede di chiudere in Italia sei sedi, ma ben tre di queste sono in Piemonte e due di queste tre infine nelle province di Novara e Verbano Cusio Ossola (Borgomanero e Domodossola, oltre a Ceva nel Cuneese). Sempre a Borgomanero sono state chiuse tra l’altro recentemente Tribunale e sede dell’INPS. In merito a questa sorprendente scelta del Ministero dell’Interno, il Presidente della Regione ha scritto al Ministro per chiedere un incontro urgente sull’argomento. Ai parlamentari del territorio è stato chiesto di contrastare uniti la scelta ministeriale. Quindi a Borgomanero sono state raccolte in poche ore quasi mille firme per chiedere di salvare la caserma della polizia stradale. Il SIULP, il sindacato di polizia, con un suo gazebo, ha proposto una petizione per evitare la chiusura del Distaccamento, petizione che ha avuto grande successo con file di borgomaneresi e non come sottoscrittori. Il Distaccamento negli ultimi anni ha visto una continua riduzione di organico, fino alle otto unità attuali. Il Sindaco Bossi, allo scopo di utilizzare pienamente la struttura e effettuare in prospettiva un risparmio per le finanze statali, propone di trasferire nello stabile la Guardia di Finanza che, al momento, come si è detto, è in affitto con una spesa di quasi 100.000 euro l’anno.

E.D.P.