MONTAGNE E RIFUGI NORD-OVEST – Rifugio Ferioli, l’altro volto della Valsesia.

Rieccoci nuovamente con la terza puntata della nostra rubrica. Oggi vi scriveremo di un rifugio poco noto,  ma capace di regalare paesaggi spettacolari ….stiamo parlando del Rifugio Ferioli di proprietà del CAI di Olgiate Olona; situato in Valsesia e più precisamente in Val Sermenza. Purtroppo il rifugio non era aperto, ma ci siamo cimentati in questo trekking solitario spinti dal desiderio di conoscere una vallata fuori dai grandi circuiti. In tutta la giornata, era domenica 31 maggio, abbiamo incrociato solo sei persone. Ma cominciamo con la descrizione: per chi arriva da Torino è necessario prendere l’autostrada Milano-Torino A4 e proseguire fino all’intersezione con la Voltri-Sempione da qui proseguire direzione Gravellona Toce e uscire al Casello di Romagnano Sesia. Entrati in Valsesia proseguire in direzione Varallo Sesia e successivamente risalire la valle fino ad arrivare a Balmuccia qui svoltare a destra direzione Boccioleto (gli amanti dell’arrampicata non potranno non notare la suggestiva Torre delle Giavine un monolite alto 150 metri spettacolare per forme e dimensioni), e poi proseguire fino a Rimasco da qui un cartello vi indicherà di continuare per Rima S. Giuseppe (1411 m), ove potrete parcheggiare la vostra auto e preparavi per il vostro trekking. Il sentiero da seguire è il 296 che attraversa tutto il paese, un piccolo borgo valser. Dopo aver superato un ponte sul torrente Sermenza si transita in mezzo ad alcune baite, da qui si hanno due possibilità o proseguire sul segnavia 296 direzione Rifugio Ferioli o andare in direzione Rifugio Vallè. Noi abbiamo optato per il rifugio Ferioli, non essendoci mai stati, e la scelta è risultata quanto mai azzeccata. Si continua lungo una mulattiera all’interno di un bosco fino ad arrivare ad un bivio che conduce, seguendo il segnavia 318 ad una cima simbolo della Valsesia il Monte Tagliaferro: con i sui 2926 metri di altezza ….ma noi proseguiamo per il nostro obiettivo. Al limitare del bosco si trova la prima alpe al riparo dalla Valmontasca, si prosegue seguendo il sentiero che sale verso il colle Mud (2324 m) attraversando i pascoli arrivando all’alpe Vorco (2075 m.). Da questo alpeggio si segue il sentiero che porta al colle Mud; in un suggestivo ambiente caratterizzato da una parte dalle dolci pendici del Corno Mud e dall’altra dalla parete nord del Monte Tagliaferro. Questa cima con la sua severa parete Nord ci accompagnerà per tutto la nostra gita ricordandoci che in montagna non si scherza. Infatti nel tragitto sono presenti alcune lapidi di alpinisti che si sono cimentati nella scalata e non hanno fatto ritorno. Arrivati al colle si vede poco più in basso il rifugio raggiungibile seguendo il comodo sentiero. Per chi volesse cimentarsi con il Corno MUD prima di arrivare al Rifugio si può camminare per pochi metri seguendo ancora la segnaletica per il Ferioli. Dopo di chè si abbandona questa direzione individuando per terra un masso visibile con la dicitura C.MUD scritta a vernice gialla sbiadita che permette di trovare il sentierino che risale la ripida dorsale; questo tratto è classificato come EE ….ergo invito tutti a prestare la massima attenzione. Noi arrivati al colle MUD abbiamo scelto di scendere verso il rifugio da cui si può ammirare, usufruendo dell’ampia balconata a sbalzo sulla vallata sottostante, un panorama unico; che spazia dal colle Mud alla severa sagoma del Tagliaferro fino all’abitato di Alagna e alle cime del massiccio del Monte Rosa tra cui spiccano la Punta Giordani, la Piramide Vincent e la Punta Parrot. Il Rifugio, come abbiamo anticipato, è ancora chiuso e riaprirà il 20 giugno fino al 27 settembre nei fine settimana e tutti i giorni da sabato 4 luglio a domenica 6 settembre, secondo le indicazioni raccolte. E’ gestito direttamente dai Soci della sezione CAI di Olgiate Olona e ha 24 posti letto, inoltre dispone di circa 50 posti a sedere per consumare i pasti preparati dai rifugisti. E’ doveroso sottolineare che il rifugio è inserito nel circuito internazionale della “Via Alpina” … un itinerario escursionistico che collega Trieste, sulla costa Adriatica a Monaco nel Mediterraneo. Precisiamo che domenica non potendo accedere al rifugio, in quanto chiuso,  ci siamo limitati a consumare i nostri i pasti fuori…cercando di immaginare come potrebbe essere nei giorni di apertura … e azzardiamo a dire sicuramente con presenze limitate a profondi conoscitori della montagna; poco inclini a frequentare ambienti affollati ma a ricercare luoghi ascetici. Rimane sempre aperto il locale invernale ed è costituito da due letti a castello, una stufa a legna…, è inoltre presente una cesta contenente legna da ardere, e un tavolo per consumare i pasti. Il tempo di percorrenza per giungere al rifugio è stimato in circa 2,45 ore. Per il ritorno siamo scesi nella stessa via percorsa in salita.  Di seguito indichiamo le varie altimetrie:

  • Rima s. Giuseppe m 1411
  • Alpe Valmontasca m 1819
  • Alpe Vorco m. 2075
  • Colle Mud m 2324
  • Corno Mud 2802
  • Rifugio Ferioli m 2264
  • Segnavia da seguire n 296
  • Difficoltà : E fino al Colle Mud, EE fino al Corno MUD
  • Tempo di percorrenza: ore 2,45

 

Antonio Brusa