Consolle, computer e smartphone: storia di un ventennio di videogiochi

Il mercato dei videogiochi dagli anni ‘50 ad oggi

 Il primo videogioco della storia nasce intorno al 1950. Si chiama “OXO” e altro non era che una versione primordiale di quello che noi conosciamo come gioco del “Tris”. Ci sono voluti ancora più di vent’anni prima che si pensasse a uno sviluppo commerciale per i videogames, con il famoso “Pong” che riproduceva una partita di ping pong con racchette e pallina stilizzata. Ad oggi i giochi online si sono presi la fetta più grossa del mercato. Come anticipato, il primo sviluppo commerciale dei videogames è avvenuto a cavallo tra gli anni ’70 e gli ’80. A diffondersi inizialmente sono stati alcuni modelli primordiali di consolle, e tra queste una che riscosse un successo particolare fu l’Atari 2600. Poi arrivarono i primi computer dotati di tastiera. In questo ambito Commodore e Amiga la facevano da padrone, con evergreen del calibro di Commodore 64 e Amiga 1200. Sicuramente i quarantenni di oggi avranno un ricordo molto vivo di quel periodo ludico, ma la vera e propria rivoluzione avviene durante gli anni ’90, con le prime console a 8 bit prima, a 16 bit, 32 bit e 64 bit poi. In quegli anni comincia a prendere forma anche il concetto di videogioco portatile, e il mercato venne sbaragliato da un intramontabile come il game boy, con giochi come Mario Bros che hanno fatto la storia.

Internet e il videogames: l’accoppiata vincente

Durante gli anni ’90 ha preso forma il concetto di videogioco portatile, grazie a successi commerciali come quello del Game Boy. Grazie a internet però, questo concetto si è ulteriormente evoluto, e dal momento in cui hanno fatto la loro comparsa i primi smartphone, nulla è stato più come prima. Grazie a un telefono e una connessione oggi è possibile tenere tra le mani una vera e propria sala giochi. Il 2020, anno della pandemia, il fenomeno è definitivamente esploso, e oggi il mercato del videogiochi muove fatturati impressionanti. Basti pensare che si parla di oltre 175 miliardi di dollari di ricavi per questa industria, capace di accogliere quasi 2,7 miliardi di gamer provieniente da ogni parte del pianeta. E parliamo di numeri che sono solamente destinati ad aumentare. Resta da vedere cosa ci riserverà il prossimo ventennio.