Chieri, Sacco: “Questa maggioranza è antifascista, ma dovrebbe essere più democratica…”

Rachele Sacco

“Giovedì scorso la maggioranza ha proposto al Consiglio Comunale uno dei soliti Ordini del Giorno provenienti dal Partito di riferimento. Un Ordine per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e dei partiti o movimenti fascisti. oggi la magistratura e lo Stato non hanno provveduto nei confronti di Forza Nuova è probabile che non ci siano i termini per farlo e se, e quando, ci saranno, sono certa che si provvederà allo scioglimento. Prima ancora di tutto questo, però, come dicevo, per essere antifascisti bisogna essere democratici, e questa maggioranza di democratico ha ben poco, visto che solo poche settimane fa, in occasione del precedente consiglio, approfittando della mia assenza, procedeva a trattare in consiglio mozioni e ordini del giorno che avevo presentato, nonostante avessi chiesto di rinviarne la discussione per motivi di salute. Ovviamente senza confronto, l’esito è stato scontato (più del solito), bocciando ogni mia proposta. Aggiungo che sarebbe stato molto più corretto che il Consiglio non si esprimesse a condannare solo ed esclusivamente le violenze di matrice di estrema destra, ma si pronunciasse anche quando le violenze arrivano da altri ambienti come quelli dell’estrema sinistra, da parte di anarchici, antagonisti e alternativi, come quelli che da anni tengono in scacco la Valle di Susa con ogni genere di danni, abusi e violenze. Forse un documento più ampio, a difesa della democrazia e della Repubblica, contro ogni violenza di matrice politica ci avrebbe trovati meglio disposti ad appoggiarlo. Ma, ci tengo a ribadirlo, prima di condannare gli atti violenti e fascisti bisogna imparare per primi a dare il buon esempio di democrazia nell’impegno quotidiano, in Consiglio Comunale e nei rapporti con l’opposizione. Ci pare che certe “condanne” siano a senso unico, ma d’altro canto abbiamo visto quanta poca sensibilità la maggioranza mostri quand da condannare ci siano le violenze di matrice comunista, un esempio è la targa in onore della nostra compatriota Norma Cossetto, morta per mano dei partigiani comunisti slavi, infoibata, che giace dimenticata in un armadio del municipio, nonostante abbiamo più volte chiesto e proposto luoghi dove troverebbe degna esposizione. Ho apprezzato come anche alcuni consiglieri degli altri gruppi di minoranza abbiano condiviso analoghe posizioni non appoggiando il documento della maggioranza, così come ho fatto io “ Così in una nota Rachele Sacco, Consigliere Comunale Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale Insieme