CRONACA – NOVARA: ARRESTATI I DUE ORIGINARI DEL PAKISTAN RESPOSABILI DI AGGRESSIONE E ESTORSIONE

Lo scorso 14 settembre 2021, in tarda mattinata, A.U. di anni 35, originario del Pakistan, è stato avvicinato da un suo connazionale, mentre stava bevendo un caffè al tavolino di un bar di Novara, sotto i portici di Piazza Garibaldi (la piazza della stazione). Quest’ultimo gli ha sottratto il cellulare e quindi gli ha intimato di consegnargli tutti i contanti in suo possesso se non voleva essere brutalmente picchiato. Al tentativo di reazione di A.U., l’aggressore ha chiamato telefonicamente un suo complice che, essendo probabilmente nelle vicinanze, li ha subito raggiunti, iniziando a colpire la vittima con una mazza da baseball; a lui si è unito subito nella violenza anche il primo malvivente, che aveva chiesto il denaro. Quindi, avendo capito che altre persone presenti avevano chiamato le Forze dell’Ordine, i due responsabili della violenza fuggivano mentre A.U. veniva portato al Pronto Soccorso. La Squadra Mobile della Questura di Novara, attraverso l’analisi dei filmati dell’area e alla testimonianza dell’aggredito e dei presenti, individuava i responsabili in I.M. (anni 31) e M.Z. (anni 29), originari del Pakistan e nella provincia di Novara da diversi anni.  La pericolosità dei due è confermata anche dal timore che gli stessi incutono: Infatti la vittima, dopo aver collaborato alle indagini, si è trasferita all’estero proprio temendo per l’incolumità sua e dei suoi famigliari. Vista la gravità del reato e in considerazione della pericolosità sociale e della previsione di una reiterazione del delitto, il G.I.P. del Tribunale di Novara, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per I.M. e M.Z. I due sono stati quindi arrestati nel pomeriggio dello scorso 29 ottobre dalla Polizia di Stato di Novara per i reati di estorsione, rapina e lesioni personali aggravate e condotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Gli arrestati potrebbero essere stati coinvolti anche in altri episodi simili e potrebbero rappresentare anche delle figure molto note all’interno della comunità pakistana, considerato il timore che hanno provocato nella vittima, che appunto per questo si è trasferita fuori d’Italia. Al di là della brutale aggressione con percosse e lesioni, è ancora più grave il reato di estorsione di denaro. La violenza dimostrata è stata utilizzata infatti anche come monito per tutti i soggetti che volessero fare resistenza alle estorsioni.

E.D.P.