Moncalieri. Danza: “Cigno” al Teatro Matteotti

Martedì 23 novembre 2021 alle ore 21 torna a Moncalieri la Compagnia EgriBiancoDanza nell’ambito della programmazione IPUNTIDANZA 2020/2021, con un appuntamento a ingresso gratuito (è consigliata la prenotazione) al Teatro Matteotti, con lo spettacolo Cigno.

 

Un progetto di e con Loredana Parrella

Collaborazione artistica Roberta Nicolai, Elena Mozzetta

Musiche Marco Giannoni

Produzione Twain Centro di Produzione Danza 2017

Coproduzione tst/Teatri di Vetro Festival

Con il sostegno del MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo,

Regione Lazio – Assessorato alla Cultura.

In collaborazione con Supercinema/Vera Stasi – Tuscania, T.OFF – Cagliari

Cigno è la ricerca di un autoritratto. Un necessario e volontario atto d’ ingenuità. È la costruzione di partiture corporee e ritmiche dentro le variazioni musicali di un assolo divenuto tanto famoso da entrare nell’immaginario collettivo (la miniatura coreografica “La morte del cigno” coreografata da Michael Fòkine per la danzatrice Anna Pavlova nel 1907). È un campo di indagine in cui il movimento scaturisce da frammenti e immagini conservate dalla memoria, si compone, si accelera e si rallenta, va avanti e indietro nel tempo. In questa oscillazione il corpo che danza cerca se stesso: porta con sè movimenti e gesti nati altrove, nella vita, nella coreografia, restituendo al presente il proprio passato e il proprio futuro. La conoscenza del corpo che danza si intreccia con la pratica del corpo organico, con quello che semplicemente vive alla ricerca di un’autenticità espressiva, che non può non partire dalle tecniche per poi tentare di liberarsene. L’idea coreografica nasce dalla necessità di voler indagare le modificazioni prodotte dal trascorrere del tempo, sia nel corpo fisico che nella natura di archivio che il corpo della danza, e non solo, rappresenta. Il lavoro si basa sull’affiancamento di due prospettive – il processo creativo che procede dall’interno, dal suo corpo, che non ha bisogno di raccontare perché contiene in sé tutti gli elementi senza necessità di una collocazione o di un carattere storico dei gesti ritrovati, che vive il deterioramento della materia, riassume gli elementi che abita, in un costante contatto con la finitezza – la ricerca coreografica come scrittura di segni, di significati, come possibilità espressiva che si fa narrazione o discorso, o tempo sospeso dell’immagine. Scrittura in cui l’esterno cade inevitabilmente, trova il suo spazio, lasciando tracce e disegnandone altre all’interno di un contesto culturale definito. Abitare un brano classico con un corpo contemporaneo, nella doppia accezione del vivere il tempo presente e essere all’interno della ricerca coreografica contemporanea. Creare un alfabeto fisico personale trattenendo, all’interno dell’atto performativo, parti del processo creativo/istintivo. Il riscontro, nel proprio lavoro istintivo di assonanze, elementi culturali ed estetici, citazioni, nodi filosofici e territori linguistici, utilizzati a volte consapevolmente a volte inconsapevolmente.

La settimana successiva, martedì 30 novembre, sempre alle ore 21 al Matteotti, IPUNTIDANZA 2020/2021 concederà il bis in questo scorcio d’autunno con lo spettacolo Pietà per Icaro della Compagnia Francesca Selva.