PAZIENTI ONCOLOGICHE. CHIERI CHIEDE PROGETTI-PILOTA DI SOSTEGNO E REINSERIMENTO AL LAVORO

Rachele Sacco

Sollecitare la Regione Piemonte, gli assessorati regionali alla Sanità e al Lavoro, a realizzare un progetto-pilota, con finalità di sostegno e reinserimento al lavoro di donne che abbiano affrontato malattie oncologiche, con l’intento di valutarne i risultati ed estenderlo al territorio regionale: questo l’impegno contenuto nell’Ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Chieri, e presentato dalla consigliera di minoranza Rachele SACCO (Progetto per Chieri-Salviamo l’ospedale insieme). «Il reinserimento lavorativo di donne che hanno affrontato un percorso oncologico necessita di particolare sostegno, anche perché sono le donne a essere espulse con maggiore frequenza dal circuito lavorativo in seguito all’impatto della malattia-spiega la consigliera Rachele SACCO-la Regione Marche ha avviato un progetto denominato “Resistenza dopo la Tempesta”, che coinvolge 50 donne che, grazie a delle borse di studio, potranno seguire un percorso di reinserimento lavorativo dopo le operazioni o la malattia. In Piemonte non esiste un analogo progetto per il reinserimento nel mondo del lavoro delle donne e più in generale dei malati oncologici. Questa tipologia di progetto potrebbe svolgersi in Regione Piemonte, anche in modo sperimentale su territori più definiti, come ad esempio le aggregazioni territoriali di cui fa parte il Comune di Chieri, ossia l’AslTO5 o il distretto socio-sanitario». «Abbiamo condiviso l’Ordine del giorno, perché è importante sperimentare percorsi specifici, chiedendo però di non limitarsi alle donne operate al seno ed estenderlo più in generale alle pazienti oncologiche-commenta la consigliera Manuela OLIA (Partito Democratico)-tutti i percorsi di uscita dalla malattia oncologica sono complessi, ma certamente sono le donne quelle che perdono maggiormente il lavoro, vengono demansionate,

Manuela Olia

e vivono una serie di problemi legati proprio all’impatto della malattia». «La richiesta che rivolgiamo alla Regione Piemonte è di sostenere una sperimentazione, magari adattando i PASS, i percorsi assistenziali per persone con fragilità sociali e sanitarie-aggiunge la consigliera Mariella TAGLIAVIA (Chieri Ecosolidale)-si potrebbe partire dal nostro territorio, per poi essere valutata ed eventualmente estesa a tutto il Piemonte».